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Tiago Pinto: "La partita è ancora al 50%, non pensiamo a Budapest"

Europa League

Tiago Pinto: “La partita è ancora al 50%, non pensiamo a Budapest”

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Tiago Pinto

La Roma sta per affrontare la semifinale di ritorno contro il Bayer Leverkusen. Il gol di Bove all’andata è valso un vantaggio importante e oggi i giallorossi possono centrare la secondo finale europea in due anni. Ai microfoni di Sky Sport è intervenuto il DS della Roma Tiago Pinto:

BUDAPEST: “Non pensiamo alla finale e siamo contenti per la presenza anche qui numerosa dei nostri tifosi. La partita è ancora al 50%”.

BELOTTI: “Il lavoro dell’attaccante non è solo fare gol. Lui lo sta dimostrando e ci aiuterà tanto anche oggi”.

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Europa League

Mourinho imbattuto nelle finali europee: le 5 vittorie dello Special One

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Mercoledì andrà in scena, alla Puskas Arena di Budapest, la finale di Europa League tra Siviglia e Roma. Un match che oltre ad essere quello che determinerà la stagione delle due squadre, rappresenta anche un vero e proprio scontro tra invincibili. Da un lato c’è proprio il Siviglia con 6 finali giocate e vinte, tutte in Europa League. Dall’altro invece a guidare la Roma verso la sua seconda finale europea consecutiva c’è Josè Mourinho. Lo Special One è l’unico allenatore ad aver vinto tutte e tre le competizioni europee (Champions League, Europa League e Conference League) ed è uno dei pochi ad essere imbattuto nelle finali, con 5 successi su 5. Mercoledì dunque, l’obiettivo sarà quello di scrivere la storia ancora una volta, ma intanto andiamo a ripercorrere tutte le finali vinte dal portoghese.

ROMA-FEYENOORD 1-0, 2022

Si parte dalla più recente, che risale ad appena un anno fa. Una partita che i tifosi giallorossi hanno ancora negli occhi e che ha riportato in Italia un trofeo europeo dopo ben 13 anni. A Tirana, la Roma dopo la batosta per 6-1 incassata ai gironi dal Bodo Glimt e il percorso fantastico, soprattutto in casa, arriva a giocarsi la finale di Conference League contro il Feyenoord di Arne Slot.

Gli olandesi invece arrivano dopo un percorso netto e dopo aver eliminato il Marsiglia in semifinale. Il match si gioca sul filo della tensione, come normale che sia in una finale. Dopo un avvio fatto di poche emozioni, poco dopo la mezz’ora arriva il gol che sblocca e alla fine decide il match: Mancini lancia da centrocampo e pesca Zaniolo in area, che mette giù di petto e con un pallonetto scavalca Bijlow con un pallonetto per l’1-0 della Roma.

Dopo il gol subito il Feyenoord fa di tutto per il pareggio, con il palo colpito da Trauner e la traversa di Malacia, dopo un grande intervento di Rui Patricio. Alla fine fine però a spuntarla sarà la squadra di Mourinho.

AJAX-MANCHESTER UNITED 0-2, 2017

Nella stagione 2016/17, Mourinho ha la possibilità di regalare al Manchester United l’unico trofeo che mancava nella sua gloriosa bacheca: l’Europa League. Per farlo, nella finale di Stoccolma deve battere un Ajax che vanta in rosa giovani talenti, come Onana e De Ligt e diversi giocatori di qualità come Ziyech e Klaassen.

La gara per i Red Devils si mette subito su binari favorevoli. Pogba infatti sblocca il risultato dopo 18 minuti, grazie ad un sinistro da fuori deviato in modo decisivo da Davinson Sanchez. Lo United la fa da padrone e così a inizio ripresa trova anche il raddoppio con la girata da sotto misura di Mkhitaryan.

Gara che poi si concluderà proprio con il risultato di 0-2 e con il Manchester United che vince la sua prima storica Europa League. Per lo Special One invece, come vedremo più avanti, si tratterà del secondo successo nella manifestazione.

BAYERN MONACO-INTER 0-2, 2010

Il 2010 resterà un anno indimenticabile per l’Inter, con il famoso triplete arrivato proprio sotto la guida di Mourinho. Quella col Bayern è la partita per eccellenza di quella stagione. Un match diventato indelebile nella memoria dei tifosi nerazzurri ed importantissimo per il calcio italiano, essendo l’ultima Champions vinta da una squadra di Serie A.

Tornando alla cavalcata dei nerazzurri, gli uomini di Mourinho furono capaci di eliminare lo straordinario Barcellona di Guardiola e Messi in semifinale. A quel punto restava da compiere solo l’ultimo step, quello più importante: la finale con il Bayern Monaco. La notte del Bernabeu porta la finale di Diego Milito.

El Principe si prese i riflettori con una splendida doppietta, con un gol per tempo. Nel primo, si presenta davanti a Butt battendolo col destro, in occasione del raddoppio invece aggira Van Buyten e deposita in rete. Due gol che valgono la storia e che consegnano allo Special One il triplete e la sua seconda Champions, prima dell’addio.

MONACO-PORTO 0-3, 2004

La finale del 2004 è quella che lancia definitivamente Mourinho nell’olimpo del calcio europeo. Il portoghese, allora 41enne e non ancora Special One, guida il Porto verso un’impresa unica. Il punto chiave del percorso però risale agli ottavi, con il passaggio del turno ai danni del Manchester United.

Un percorso netto e senza intoppi, concluso nel miglior modo possibile alla Veltins Arena di Gelsenkirchen. Per la finale, l’avversaria era un’altra underdog: il Monaco di Giuly e Morientes. Il confronto sarà però ampiamente dominato dai lusitani, capaci di imporsi con un netto 3-0.

A decidere l’incontro sono le reti di Carlos Alberto, nel finale di primo tempo, e quelle di Deco e Alenicev nella ripresa. Ancora oggi il Porto resta l’ultima squadra non militante nei migliori 5 campionati europei a vincere la Champions, a testimonianza di un’impresa davvero speciale.

PORTO-CELTIC 3-2, 2003

Il primo trofeo europeo di Josè Mourinho, capace col suo Porto di compiere un favoloso back to back con Coppa UEFA e Champions League nel giro di due anni. Questa del 2003, oltre ad essere la prima per il tecnico, resta anche l’unica in cui la sua squadra subisce gol.

Con il Celtic finisce con uno spettacolare 2-3. Dopo una partenza a rilento il match si sblocca in favore dei Lusitani, nel recupero del primo tempo, con il tap in vincente di Derlei. Ripresa che parte col botto, con gli scozzesi che non ci stanno e tornano in partita con il colpo di testa di Larsson.

Partita che si stappa definitivamente e gol che arrivano in successione. Prima Alenicev firma il sorpasso del Porto e poi è ancora Larsson a pareggiare e a fissare sul 2-2 un risultato che durerà fino al 115′ dei supplementari. Minuto in cui Derlei firma la sua doppietta personale e consente a Mourinho di sollevare, proprio al cielo di Siviglia, la sua prima Coppa UEFA.

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Europa League

Speranza Dybala per la Roma: oggi potrebbe allenarsi in gruppo

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Dybala

Mourinho e la sua Roma aspettando con ansia quella che sarà l’importantissima partita contro il Siviglia di giovedì, valida per la finale di Europa League. I giallorossi sognano il back-to-back europeo, dopo aver vinto l’edizione passata della Conference League.

A Budapest però, la Roma potrebbe essere obbligata a fare a meno del suo gioiello più prezioso, ossia Paulo Dybala. L’argentino, ormai da qualche settimana, è alle prese con un problema alla caviglia che tiene in apprensione tutto il popolo giallorosso. Ma per la Roma, seconda l’edizione odierna de Il Tempo, sembrerebbe esserci una speranza per vedere la Joya lavorare in gruppo nella giornata di oggi. Pare che l’ex Juventus stia recuperando progrevvisamente e potrebbe provare ad allenarsi con i compagni oggi, a 48 ore dalla finale.

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Champions League

Coppe europee 2023/2024: tutte le combinazioni possibili per le italiane

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Champions League Finale

La giornata di Serie A appena conclusa ha ufficializzato le quattro squadre che parteciperanno alla prossima edizione della Champions. La prima è il Napoli che, in quanto Campione d’Italia, sarà in prima fascia. Seguono Milan e Lazio, entrambe in terza fascia e, infine, l’Inter, momentaneamente in seconda. I nerazzurri, qualora vincessero la finale di Istanbul, verrebbero sorteggiati a Nyon dalla prima fascia.

Passiamo adesso alle altre competizioni. Come ricorda Calcio & Finanza, qualora Roma e Fiorentina vincessero le finali di EL e Conference, andrebbero rispettivamente in Champions e in Europa League. Se così fosse, l’Italia avrebbe 8 squadre in Europa, tra cui Atalanta in EL e Juve in Conference. Di seguito i possibili scenari completi:

Roma e Fiorentina vincono le due finali: Napoli, Inter, Lazio, Milan e Roma in Champions, Atalanta e Fiorentina in Europa League e la Juventus in Conference.

Roma vince l’EL e la Fiorentina perde la Conference: Napoli, Inter, Lazio, Roma e Milan in Champions, Atalanta in Europa League e la Juventus in Conference.

Roma perde l’EL e la Fiorentina vince la Conference: Napoli, Inter, Lazio e Milan in Champions, Atalanta, Roma e Fiorentina in Europa League e la Juventus in Conference.

 

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Calcio Internazionale

Montella sulla finale di EL: “Siviglia importante per me, ma tiferò Roma”

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Vincenzo Montella, con un passato storico alla Roma, ha rilasciato delle dichiarazioni a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1. Ha parlato della finale di Europa League, del suo periodo a Siviglia, della sua Roma, di Mourinho. Di seguito le sue parole.

SU MOURINHO – “Mourinho è un uomo vincente. Nella storia centenaria della Roma ha fatto due finali in due anni. È un genio sotto questo punto di vista. Il futuro? Non lo posso prevedere ma alla Roma ha lasciato un segni importante”.

ATMOSFERA PRE FINALE – “Lo stadio è stato sempre sold out, e c’è quello stesso entusiasmo da me vissuto negli anni Duemila. Le finali sono sempre incerte, un po’ di storia conta, non credo ci siano favoriti. Sarà importante l’episodio, la calma e l’abitudine. La Roma ha un’identità precisa, è una squadra compatta e si difende molto bene. Vedo un alchimia nella squadra importante e questo è merito dell’allenatore che fa fare sacrifici anche a giocatori di talento. È scontato per chi farò il tifo: per me Siviglia è stata una parentesi importante, anche se molto breve. Siamo arrivati ai quarti di Champions League, traguardo storico per la società, e in finale di Coppa del Re. Ma sono stati pochi mesi, non si può paragonare alla passione per la Roma: sono stati dieci anni molto intensi per me.”

SU DYBALA – “È un giocatore che fa la differenza, nella Roma ancora di più. Mi auguro possa essere nelle condizioni per potersi esprimere.”

 

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