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La classifica delle tifoserie più sanzionate di Serie A

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La classifica delle tifoserie più sanzionate di Serie A

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Non è raro, soprattutto negli ultimi anni, sentir spesso parlare di valanghe di multe imposte alle società a causa di comportamenti scorretti delle proprie tifoserie.

Non sarà stato di certo quest’anno a fare da eccezione; con diverse società in difficoltà e le conseguenti contestazioni (vedi il Genoa, la Fiorentina oppure la più eclatante situazione della Roma), il numero di ammende sul conto dei presidenti di Serie A è altissimo.

Dalla multa per oggetti pirotecnici introdotti nello stadio, a quella per atti di violenza (il più assurdo è il lancio di seggiolini contro i tifosi avversari), passa spesso in sordina il danno economico arrecato alla squadra di appartenenza che invece, in alcuni casi, è veramente importate.

Ma quali sono le tifoserie più indisciplinate della nostra Serie A? Quali sono le squadre che durante l’anno hanno dovuto pagare più multe? E soprattutto, come funziona il sistema di sanzione?

 

Il logo della ”nuova Serie A”, presentato al termine della stagione appena conclusasi. (Fonte: sito ufficiale della Lega Serie A)

DAL NAPOLI AL TORO – MA COME FUNZIONANO LE MULTE?

Dopo aver analizzato i referti che, durante l’anno, sono stati puntualmente pubblicati sul sito ufficiale della Lega Serie A, la risposta alla domanda ”Quali sono le tifoserie più indisciplinate?” ottiene più sfaccettature ed ha bisogno di diverse premesse prima di essere esplicitata.

Innanzitutto c’è da comprendere bene come l’entità di una determinata multa possa variare al cambiare dell’efficienza della mobilitazione da parte della sicurezza negli stadi. Un esempio è senza dubbio quello riguardante i fumogeni in campo: la multa varia dai 2.000 euro ai 3.000 euro ( fino ai 10.000/15.000 se lanciati contro i tifosi avversari), ovviamente a seconda della quantità di oggetti lanciati sul terreno di gioco, ma anche della risposta immediata o meno degli organi di sicurezza.

Sorprendente è la minuzia di dettagli che, giornata dopo giornata, i direttori di gara introducono nei propri referti; tanta da permettere di sanzionare addirittura a seconda della quantità di liquido presente all’interno di una bottiglietta di plastica lanciata in campo (secondo i dati dei referti si passa dai 1.000 euro per una bottiglietta vuota ai 4.000 per una piena)

Ovviamente oltre alle sanzioni più ”classiche”, come appunto quelle per fumogeni, bengala o per cori contro i direttori di gara ( in questo caso ci si muove dai 2.000 euro a salire, a seconda della recidività del fatto), ci sono anche casi più particolari, che nell’analisi seguente non mancheranno di approfondimenti.

 

Post Instagram pubblicato da Koulibaly dopo gli insulti ricevuti nella gara contro l’inter

MA CHI SONO I PIÙ INDISCIPLINATI?

  1. A dominare la classifica è, un po’ a sorpresa, il Napoli, con un totale di 99.500 euro suddiviso in 10 sanzioni (solo una sotto i 10.000 euro). La più pesante quella imposta alla 7° di ritorno per ”laser contro giocatori avversari e bengala contro tifosi avversari”: 20.000 euro. C’è poi quella da 15.000 imposta alla 7° d’andata (Napoli- Juventus) per il ”lancio di un seggiolino contro i tifosi avversari’‘ e diverse da 12.000 euro per ‘‘lancio di oggetti in campo”, oltre che per ”striscione esposto contro la tifoseria avversaria”. A chiudere la lista ci sono due multe da 10.000 euro ed una da 3.000 per ”fumogeni in curva”.
  2. Al secondo posto di questa speciale classifica c’è la Roma; con un totale di 68.500 euro suddiviso in 11 sanzioni. Conseguenza forse di una stagione segnata dalle contestazioni, a fare il totale danno risalto le due multe da 12.000 euro alla 3° ed alla 12° di ritorno: una per ”fumogeni in campo e contro i tifosi avversari”, l’altra, decisamente più grave, per ”cori di razzismo territoriale”. Meno pesanti le altre sanzioni: 4 da 3.000 euro, una da 5.000 per ”fumogeni in campo” ed una da 2.500, oltre le due da 10.000 per ”fumogeni in campo con conseguente interruzione della gara per circa 2 minuti” (18° giornata di ritorno) e ”cori di razzismo territoriale” alla 13° di andata.
  3. Per chiudere il podio c’è il Milan, con un totale di 48.000 euro suddiviso in ”solo” 5 sanzioni. Tre multe da 10.000 euro, tra cui c’è da segnalare quella gravissima imposta alla 13° di ritorno contro la Lazio per ”sputo contro l’allenatore avversario”. C’è poi una multa da 15.000 euro alle 2° di ritorno per ”cori di razzismo territoriale” ed una da 3.000 alla 16° di andata per ”bengala sul suolo di gioco”.

Con decisamente meno distacco dalle due teste di serie, ci sono Inter e Juventus rispettivamente a 47.000 e 45.000 euro di multa (5 sanzioni per i neroazzurri, 4 per i bianconeri; nessuna sotto i 10.000 euro). Tra le tante spiccano sicuramente le due sanzioni per ”insulti razziali contro il giocatore del Napoli Kalidou Koulibaly”, costate all’Inter ”solo” 2 giornate a porte chiuse più una con la curva inaccessibile, mentre alla Juventus 2 giornate a porte chiuse ed un’ammenda di 10.000 euro.

A chiudere la lista delle squadre con sanzioni per un totale superiore ai 10.000 euro ci sono: Fiorentina a 25.000 euro in 3 sanzioni ( tra cui 2 contro il Napoli, andate e ritorno, per ”cori di razzismo territoriale” di 10.000 e 12.000 euro); Atalanta a 19.000 in 5 sanzioni  ( tutte sotto i 10.000 euro); Udinese e Bologna a 16.000 euro per rispettivamente 3 e 4 sanzioni (tra cui spunta quella gravissima di 10.000 euro imposta all’Udinese per ”i giocatori si uniscono ai cori di razzismo territoriale”); Sampdoria a 14.000 euro in 4 sanzioni, tutte con importo basso.

Immagine storica della curva del Torino

I PIÙ ”BUONI”

E dopo aver analizzato le squadre con più sanzioni (oppure con quelle più gravi), sembra doveroso passare alle squadre che invece, chi più chi meno, va esaltata per la correttezza dei proprio tifosi.

Innanzitutto il Frosinone ad un totale di 8.000 euro di multa da suddividere in 2 sanzioni ( grave quella di 3.000 euro per ”coro contro un giocatore avversario”)

Scendendo c’è il Genoa a 7.000 euro di totale in 3 sanzioni, tutte con importo basso. Posizione un po’ a sorpresa per i Liguri che non hanno vissuto un’annata tranquillissima, per i risultati in campo e per la volontà espressa dal presidente di vendere la società, più volte contestato dopo la cessione prematura di Piątek al Milan.

Ad un totale di 6.000 euro per 3 sanzioni da 2.000 euro l’una c’è il Parma. 

A sorpresa c’è poi la Lazio, spesso riconosciuta come una delle squadre con la tifoseria più ”accesa’, ma che ha invece dovuto pagare solo 2 ammende da 2.000 durante tutto l’anno, per un piccolo totale di 4.000 euro.

Sotto la Lazio c’è la sola Spal a 3.000 euro per una sola multa per ”bicchiere lanciato in campo”.

Tra le più ”buone” ci sono il Cagliari, l’Empoli ed il Chievo, ad un totale di 2.000 euro per una solo ammenda, anche se è da segnalare quella grave imposta al Chievo Verona alla 17° di andata per ” palloni in campo al fine di ritardare la ripresa del gioco”, seppur non direttamente riconducibile ai tifosi, bensì ad i giovani raccattapalle.

I complimenti vanno invece tutti al Torino ed al Sassuolo, che si affermano come società con i tifosi più ”buoni”, con un totale di 0 multe imposte durante tutto l’anno.

 

Di seguito la classifica completa delle società più sanzionate dalla Lega:

  • Napoli                                             99.500 euro
  • Roma                                              68.500 euro
  • Milan                                              48.000 euro
  • Inter                                                47.000 euro
  • Juventus                                        45.000 euro
  • Fiorentina                                      25.000 euro
  • Atalanta                                          19.000 euro
  • Udinese e Bologna                        16.000 euro
  • Sampdoria                                      14.000 euro
  • Frosinone                                         8.000 euro
  • Genoa                                                7.000 euro
  • Parma                                                6.000 euro
  • Lazio                                                  4.000 euro
  • Spal                                                    3.000 euro
  • Chievo, Cagliari ed Empoli           2.000 euro
  • Sassuolo e Torino                                    0 euro

 

 

 

 

 

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Coppa Italia

Pronostico Fiorentina-Parma, statistiche e consigli per la partita

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Pronostico Fiorentina-Parma

PRONOSTICO FIORENTINA-PARMA, STATISTICHE E CONSIGLI PER LA PARTITA – Mercoledì 6 dicembre, alle ore 21:00, la Fiorentina incontra il Parma per gli ottavi di finale di Coppa Italia, in un match che può nascondere insidie. Scopriamo, dunque, il pronostico per la partita insieme a qualche statistica e qualche consiglio per gli scommettitori.

COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

Partiamo dai padroni di casa. La Fiorentina ha vissuto tanti alti e bassi nell’ultimo periodo, con alcune cadute evitabili, come contro l’Empoli, ma anche vittorie prestigiose, come quella di Napoli. La squadra di Italiano si è imposta nel corso dell’ultima giornata per 3-0 contro la Salernitana e ha preparato al meglio la partita di Coppa Italia. Vedremo se la preparazione sarà ripagata anche dal verdetto del campo.

Il Parma viene da sei vittorie in otto partite nell’ultimo mese. Gli uomini di Pecchia procedono spediti verso la risalita nel massimo campionato e si trovano, ad oggi, a pari punti – 33 – col Venezia. Gli emiliani stanno facendo molto bene e ora sognano anche i quarti di finale di Coppa Italia, un risultato che sarebbe importantissimo per il loro morale. In mezzo c’è la Viola, che avrà tutte le intenzioni di battere i crociati.

IL PRONOSTICO DI FIORENTINA-PARMA

Per quanto sulla carta l’esito sembri scontato e i pronostici siano tutti a favore della Fiorentina, spesso la Coppa Italia ha regalato sorprese. Attenzione, dunque, al Parma, che vorrà fare uno scherzetto agli avversari. Per questo, non consigliamo alcun segno fisso, bensì una giocata sul numero complessivo di gol. Il pronostico che potrebbe essere meno rischioso e pagare di più è il MULTIGOL CASA 2-4, in quota 1.62. Benché l’esito finale non sia scontato, la Viola, infatti, potrebbe andare a segno più volte, data la tendenza dei giocatori di Italiano a tenere palla. In alternativa, anche il segno GOL, quotato, invece, 1.75 sui principali bookmakers, potrebbe essere fruttuoso, dato che entrambe le squadre sono decisamente inclini al gol.

PROBABILI FORMAZIONI

Fiorentina (4-2-3-1): Christensen; Kayode, Martinez, Ranieri, Parisi; Mandragora, M.Lopez; Ikone, Barak, Sottil; Nzola. All. Italiano

Parma (4-3-2-1): Chichizola; Delprato, Osorio, Circati, Di Chiara; Bernabé, Hernani, Estevez; Mihaila, Man; Benedyczak. All. Pecchia

 

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ESCLUSIVE

ESCLUSIVA – L’agente di Ikwuemesi: “Si sta adattando alla Serie A, la Salernitana sta lavorando nella giusta direzione”

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La Salernitana sta affrontando un periodo delicato, in piena lotta per la permanenza in Serie A. Nell’ultima giornata di campionato, i granata sono usciti sconfitti dal Franchi perdendo 3-0 contro la Fiorentina. Nonostante la sconfitta anche abbastanza netta, però, i campani sono reduci da un momento anche abbastanza positivo. A risollevare il morale infatti sono il pareggio preziosissimo in casa del Sassuolo e, soprattutto, la prima vittoria in campionato arrivata all’Arechi contro la Lazio.

Uno dei volti di quest’ultimo periodo in casa Salernitana, è sicuramente Chukwubuikem Ikwuemesi. Arrivato quest’estate dagli sloveni del Celje, l’attaccante nigeriano sotto la gestione Inzaghi sta trovando spazio ed anche i primi gol della sua avventura italiana. Per scoprirne di più sul classe 2001, noi della redazione di Numero Diez abbiamo intervistato Thaddeus Kennedy Idama, agente del calciatore facente parte del KCG Sporting Management.

Di seguito, la nostra intervista ESCLUSIVA.

L’INTERVISTA ESCLUSIVA A THADDEUS KENNEDY IDAMA, AGENTE DI IKWUEMESI

Parto chiedendole la sua opinione sul momento attuale di Ikwuemesi alla Salernitana.

“Sta provando a dare il massimo. Essendo calciatore giovane, che proviene da un campionato non molto noto in Europa, sta cercando di adattarsi. Credo farà meglio sul lungo termine”.

Crede che la Salernitana riuscirà a centrare l’obiettivo salvezza?

“Siamo in attesa di scoprirlo, perché la Salernitana è una buona squadra, staff e dirigenti hanno il compito di gestire la situazione e lo stanno facendo molto bene. Il club non sta ottenendo il miglior risultato, ma spetta all’organismo che lo rappresenta fare la cosa giusta. Credo siano nella giusta direzione“.

Di recente Ikwuemesi ha segnato il suo primo gol in Serie A, contro il Sassuolo. Quali sono state le sensazioni a riguardo?

È stato un bel momento. A Sassuolo erano partiti molto bene, andando in vantaggio per 0-2. È stato comunque un buon risultato per la squadra. È un momento in cui hanno ripreso il controllo e hanno realizzato di poter tornare ad una situazione normale. Io so che chi è ai vertici della società sta facendo molto per assicurarsi di mettere i calciatori sulla buona strada. Poi vincere le partite (contro la Lazio, n.d.r.) è un sollievo per la squadra“.

Con l’arrivo di Inzaghi in panchina sembrerebbe esserci stata una svolta: 5 presenze da titolare e 2 gol in 7 partite. Com’è il rapporto con il tecnico granata?

“Gli dico che dipende tutto dall’impostazione professionale. Il ragazzo è un professionista e conosce i suoi obblighi in campo. L’allenatore è stato un professionista di altissimo livello da calciatore. Sono contento perché metterà Ikwuemesi nelle condizioni migliori e lo preparerà per le partite. Inzaghi è stato un giocatore di punta, un top player. Quando giocava, ai suoi tempi, io tifavo la Juventus e lo guardavo tanto. L’ho guardato tanto all’Atalanta quando ha segnato 15 gol in Serie A prima di trasferirsi alla Juventus. Quindi lo conosco molto bene. Quando un’ex attaccante allena il tuo calciatore, che è anche lui un attaccante, secondo me è una cosa positiva. Sono felice di vedere Inzaghi fare le cose giuste da allenatore. Poi il calciatore ha l’obbligo di rispettarlo. È questa la sua responsabilità quando scende in campo”.

Tornando invece alla trattativa che ha portato Ikwuemesi alla Salernitana: com’è nata? Ci sono retroscena?

“Per me non c’è stato nessun aspetto negativo. Eravamo tutti d’accordo nel fargli accettare questa nuova sfida. Sapevamo che non sarebbe stato facile, ma quando un giocatore focalizza la mente su qualcosa è possibile. Quindi io penso che abbia deciso di andare in Serie A e noi, dopo, siamo andati a cogliere la sfida. Sapevamo che fosse  piuttosto impegnativa, ma finora tutto bene. Si abituerà a questa situazione e, a lungo termine, otterrà risultati”.

Qual è invece il sogno per il futuro?

“Ogni giocatore ha un sogno per il futuro. Noi li lasciamo a loro. Lui ha l’ambizione di diventare un top player, di giocare club famosi. Al momento siamo concentrati prima sulla Salernitana, e poi dopo lui pensa al suo meglio. Poi lasciamo che il futuro svolga il suo ruolo”. 

Fonte immagine in evidenza: profilo Instagram kcg_project

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Thauvin torna protagonista e si confessa: “Andai a giocare in Messico perché soffrivo di depressione”

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Thauvin

Un gol e un assist nelle ultime due partite per Florian Thauvin, indubbiamente uno degli uomini di maggior classe e talento a disposizione di Cioffi. La missione salvezza, in questa stagione, non sembra scontata come in altre annate per l’Udinese, che dovrà affidarsi anche (e non poco) al sinistro del francese, campione del mondo nel 2018. Neanche il più grande trionfo immaginabile nella carriera di un calciatore può però colmare i demoni interiori di una persona, come ammesso da Thauvin nel corso di un’intervista a Canal+.

DEPRESSIONE – Tre mesi prima di lasciare l’Olympique Marsiglia andai da una persona specializzata su consiglio di alcuni amici, che mi ascoltò e mi fece scoppiare a piangere. In quel momento capii di non stare bene. Ero nella fase iniziale ma già accertata di depressione. Per quello poi decisi di andare in Messico, per stare più tranquillo e avere meno pressioni nel giocare da parte di tifosi e media”.

UN PASSO INDIETRO – “Atleticamente mi sentivo al meglio, ma dal punto di vista mentale ero a pezzi. Quando questa persona mi ha fatto rendere conto della mia situazione, ho deciso che era meglio fare un passo indietro per la mia serenità. Per questo poi scelsi di andare a giocare al Tigres, in Messico”.

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Furia De Laurentiis dopo Napoli-Inter: telefonate alla Federcalcio per protestare

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De Laurentiis

Il Napoli, dopo un inizio di campionato altalenante e l’esonero di Garcia, ci si aspettava un cambio di rotta imminente. Occasione sfumata nel match di ieri giocato al Maradona contro l’Inter, perdendo per 3-0. Tuttavia secondo quanto riportato da Il Mattino, De Laurentiis sembrerebbe essersi infuriato al punto da chiamare la Federcalcio e l’AIA per protestare, riguardo la direzione gara con i nerazzurri. La scelta di non far presentare Mazzarri ai microfoni, prediligendo silenzio totale, sarebbe stata proprio la sua, dopo aver accerchiato il direttore di gara nel tunnel per cercare di ottenere delle spiegazioni, invano.

Gli episodi che avrebbero scatenato l’ira del patron partenopeo sarebbero due. Il primo per un mancato rigore concesso per un presunto fallo di Acerbi su Osimhen. Il secondo a causa della decisione di non annullare il primo gol di Calhanoglu per un fallo in precedenza di Lautaro su Lobotka.

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