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Titolo e lotta Champions: l'ultima giornata di fuoco della Bundesliga

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Titolo e lotta Champions: l’ultima giornata di fuoco della Bundesliga

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Una cosa è certa: è stata l’edizione della Bundesliga più incerta degli ultimi anni. Ad una giornata dalla fine della stagione Bayern Monaco e Borussia Dortmund si giocano il Meisterschale, mentre Borussia Mönchengladbach, Bayer Leverkusen ed Eintracht Francoforte si contendono il quarto posto, l’ultimo valido per la qualificazione alla prossima Champions.

BAYERN O BORUSSIA?  

La squadra di Favre ha sorpreso tutti, giocando un calcio bello e frizzante, rimanendo in cima alla classifica in solitaria fino a marzo. Il Bayern ha disputato una prima parte di stagione abbastanza deludente, ma grazie alla qualità della propria rosa è comunque riuscito a rimanere in scia al Dortmund. È arrivata di rincorsa la squadra di Niko Kovač, fino a compiere il sorpasso decisivo nel Der Klassiker di un mese fa, rifilando un 5 a 0 incredibile ai gialloneri.

https://www.youtube.com/watch?v=1lSQzNAJUCM

Sono 75 i punti del Bayern, mentre 73 quelli del Borussia, tutto si deciderà alla prossima giornata. Ed è incredibile come il destino del calendario metta di fronte ai tecnici delle due squadre il loro passato. Il Bayern di Kovač ospiterà l’Eintracht, squadra che l’allenatore croato ha guidato fino allo scorso anno, portandola a vincere anche una Coppa di Germania.

Il Borussia Dortmund, invece, giocherà in trasferta contro il Mönchengladbach. Lucien Favre ha allenato i Fohlen dal 2011 al 2015, trasmettendo la propria idea di calcio e restituendo una dimensione più importante al club. Sulla carta il Bayern ha l’impegno più semplice, soprattutto se oggi pomeriggio l’Eintracht dovesse vincere in casa con il Mainz. Il calcio però si sa, è imprevedibile e per questo la squadra di Kovač dovrà preparare benissimo il prossimo turno, per evitare brutte sorprese. A quel punto ci sarà da riconoscere i meriti al suo Bayern e fare comunque gli applausi a Favre, che a Dortmund ha riportato quell’entusiasmo che non si rivedeva dai tempi di Klopp.

CAPITOLO CHAMPIONS

Oltre a Bayern e Borussia l’altra squadra sicura di partecipare alla prossima Champions League è il Lipsia, terzo in classifica a quota 66 punti. Poi arriva la bagarre, in tre per un posto solo. Borussia Mönchengladbach e Bayer Leverkusen a 55, Eintracht Francoforte a 54 ma con una partita in meno. I Fohlen possono vantare la terza miglior difesa del campionato, ma in casa non vincono addirittura dal 26 gennaio: 4 sconfitte e 3 pareggi nelle ultime 7 gare casalinghe. Il Dortmund, obbligato a vincere, non dovrebbe trovare difficoltà a chiudere la pratica.

Il Leverkusen è la squadra che può avere più chances: gioca fuori casa contro un Herta Berlino fuori dai giochi e ha vinto 4 delle ultime 5 partite, tra cui spicca il 6 a 1 rifilato alla diretta concorrente Eintracht una settimana fa. La squadra di Bosz (subentrato a dicembre ad Herrlich) è stata eliminata ai sedicesimi di Europa League dal Krasnodar e agli ottavi della Coppa di Germania dal Heidenheim. Se il tecnico olandese riuscisse a centrare la qualificazione alla Champions, sarebbe un ottimo punto da cui ripartire per la prossima stagione.

E poi arriva l’Eintracht, una delle rivelazioni assolute non solo in Bundesliga ma in tutta Europa. L’ottimo lavoro di Niko Kovač è stato ripreso ed affinato da Adi Hütter. La squadra del tecnico austriaco ha disputato anche una sorprendente Europa League, uscendo in semifinale ai calci di rigore contro il Chelsea. Certo, giocarsi tutto nell’ultima giornata all’Allianz Arena non è così semplice, ma questo Eintracht di Jović, Haller e Rebić è veramente imprevedibile. Sono 17 le reti per il serbo in campionato, 14 per il francese e 9 per l’ex-Fiorentina. Il tridente pesante proverà a scardinare anche la difesa del Bayern, ci sarà da divertirsi.

 

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Jovic torna al gol dopo 189 giorni: è il primo marcatore serbo della storia del Milan

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Pagelle Milan-Frosinone

Il gol che apre le marcature nella sfida tra Milan Frosinone è stato messo a segno da Luka Jovic al 43′.

Il centravanti rossonero è tornato a gonfiare la rete dopo 189 giorni da quello messo a segno in Fiorentina-Roma 2-1, del 27 maggio.

Come riportato su X da Giuseppe Pastore, inoltre, la rete di Jovic è un momento storico per il Milan, che mette a referto il primo marcatore serbo della sua storia.

 

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Gundogan: “Le mie parole dopo El Clasico? Critico anche me stesso”

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Gundogan

Il Barcellona continua la propria rincorsa alla volta del primo posto della classifica della Liga. I catalanti si trovano al momento al terzo posto in classifica, condiviso con l’Atletico Madrid che però ha una gara in meno. Domani sera in programma proprio la sfida rovente tra le due compagini, per decretare chi sarà, almeno per il momento, la principale forza inseguitrice alle spalle di Real Madrid e Girona, in tandem al primo posto e con un margine di vantaggio di 4 punti.

Si attende dunque la gara tra Atletico Madrid e Barcellona, quella che per alcuni sarà una sfida nella sfida (in primis per Joao Felix) e che per entrambi i gruppi squadra sarà l’occasione per mettere alla prova se stessi e le proprie ambizioni.

A proposito di ambizioni, è tornato a parlare Ilkay Gundogan. Il centrocampista, dopo aver lasciato il Manchester City da protagonista nelle vittorie dei tantissimi trofei degli ultimi anni e soprattutto della Champions League 2022/23, si è accasato in Catalogna. La scelta di approdare al Barcellona è dipesa dalla volontà di trovare nuovi stimoli, nuova voglia, una sfida ambiziosa e proiettata verso l’alto. La sua voce all’interno dello spogliatoio conta già molto, con i giovani che possono soltanto imparare dai gesti e dalle parole di un campione assoluto come Gundogan.

In particolare, le parole pronunciate dal centrocampista dopo la sconfitta con il Real Madrid sono diventate argomento di discussione pubblica. Nel corso di un’intervista ai microfoni di BeIN Sports, Gundogan è tornato sulla vicenda. Di seguito le sue dichiarazioni.

OPINIONE GUNDOGAN – “Non posso mettermi nei panni degli altri per sapere come l’hanno recepita, ma ho semplicemente detto onestamente la mia opinione e la mia intenzione non era quella di attaccare niente e nessuno. Voglio dire, ogni volta che critico la mia squadra, per qualunque cosa, includo me stesso. Comincio sempre da me stesso. Penso di avere abbastanza esperienza per sapere come funziona questo gioco, ma prima mi guardo sempre allo specchio e giudico prima me stesso e non gli altri. Voglio che facciamo il meglio che possiamo perché vedo in questo squadra con molto potenziale e molta qualità“.

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Piquè favorevole alla riduzione di squadre in Liga: “Meno partite e più competitive”

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L’ex difensore e capitano del Barcellona, Gerard Piquèè stato intervistato al Marca business sport Forum. L’argomento principale sicuramente quello riguardo la possibile riduzione delle squadre in Liga. Lo spagnolo è favorevole a questa iniziativa, prendendo come esempio i format usati in America, in particolare con la NFL.

LE DICHIARAZIONI

NUOVO FORMAT “Alla fine, lo sport sta andando verso competizioni più brevi e uniche. L’esempio chiaro è la NLF, ci sono quattro mesi di competizione e il Paese è paralizzato. Avete record di ascolti. Penso che il calcio dovrebbe andare in quella direzione.”

TROPPE PARTITE“Serve che tutte le organizzazioni si riuniscano e dicano: ‘non è possibile che ci siano 80 partite in un anno’. Ci sono troppe partite e la gente non sa nemmeno cosa si gioca. E poi a livello sportivo il livello scende.”

NUOVO CALENDARIO“Servirebbe un calendario con meno partite che però sarebbe più competitive. Invece di campionati da 20 squadre, passare a 16 o anche 14.”

 

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Monza-Juventus, Allegri: “Da Locatelli e l’attacco al mio futuro, vi dico tutto”

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LE PAROLE DI MAX ALLEGRI IN CONFERENZA ALLA VIGILIA DI MONZA-JUVENTUS – Max Allegri ha parlato in conferenza alla vigilia del match tra Monza e Juventus. In attesa dell’esito del big match di giornata di domenica sera tra Napoli e Inter, i bianconeri, vincendo a Monza, potrebbero portarsi in testa alla classifica. Un campo tosto quello dei brianzoli che nella scorsa stagione hanno fatto bottino pieno contro la Juve. La squadra allenata da Max Allegri è ancora alle prese con diversi infortuni. Il tecnico toscano si è soffermato su questo aspetto, fornendo aggiornamenti su diversi giocatori oltre che approfondire anche il discorso riguardante il proprio futuro sulla panchina del club. Di seguito, tutte le dichiarazioni di Allegri alla vigilia di Monza-Juventus: 

LE PAROLE DI MAX ALLEGRI ALLA VIGILIA DI MONZA-JUVENTUS

DERBY D’ITALIA – “Cammino in discesa dopo il derby d’Italia? Sarebbe commettere un errore inspiegabile, noi sappiamo i nostri limiti. La classifica è buona, ma non si è fatto ancora nulla, appena lasci un attimo approccio e intensità rischi di perdere. Vincere partite non è facile, ne abbiamo 6 da qui al girone d’andata, di cui 4 sono trasferte. Ancora è tutto da giocare e bisogna fare un passo per volta. Il Monza fa la differenza nella fase difensiva e lo dicono i numeri: sarà una partita molto difficile”.

OBIETTIVI – “Ottimismo sullo scudetto? Io in spogliatoio non ci entro, è sacro. Il desiderio più importante deve essere la partita di domani. Non scordiamoci che rimanere fuori dalla Champions quest’anno è stato un danno tecnico ed economico. Noi abbiamo il dovere di costruire un’annata per tornare all’obiettivo minimo: giocare la Champions l’anno prossimo. Domani voglio vedere la Juve delle prime 13 giornate. Non possiamo permetterci di sottovalutare nessuno, ci vuole grande rispetto per tutti e dobbiamo giocare sempre da squadra come fatto finora. Noi guardiamo la quinta, bisogna scappare da chi c’è dietro e non guardare davanti. Resta motivo di orgoglio essere a 2 punti dall’Inter, ma bisogna guardare dietro perché nel calcio le cose cambiano in fretta. Non bisogna mantenere, ma migliorare di giorno in giorno”.

INFORTUNI – “Monza imbattuto in casa? Oltre che imbattuti, il Monza ci ha portato via 6 punti l’anno scorso e abbiamo fatto 0 gol a loro. Sarà una partita difficile e importante come quelle a seguire. È importante per dare seguito al pari con l’Inter. Danilo e Alex Sandro saranno a disposizione, seppur non al 100%. Per Locatelli valuteremo oggi, è un problema di dolore, l’altro giorno è entrato, vediamo oggi. Oggi dovrò vedere l’allenamento per capire su Manuel e su Nicolussi-Caviglia, che ha fatto una gara importante. Se no troveremo una soluzione e in qualche modo faremo”.

ATTACCO – “Monza imbattuto in casa? Oltre che imbattuti, il Monza ci ha portato via 6 punti l’anno scorso e abbiamo fatto 0 gol a loro. Sarà una partita difficile e importante come quelle a seguire. È importante per dare seguito al pari con l’Inter. Danilo e Alex Sandro saranno a disposizione, seppur non al 100%. Per Locatelli valuteremo oggi, è un problema di dolore, l’altro giorno è entrato, vediamo oggi. Oggi dovrò vedere l’allenamento per capire su Manuel e su Nicolussi-Caviglia, che ha fatto una gara importante. Se no troveremo una soluzione e in qualche modo faremo. Settimo attacco? 5 Vlahovic, 4 Chiesa, mancano quelli di Kean, Milik, Yildiz… L’importante è vincere le partite. Stiamo lavorando sui gol delle punte, cerchiamo di migliorare”.

GALLIANI – “Un amico, ci diamo del tu ormai, ci siamo dati del lei per tanti anni. È un dirigente di altissimo valore, sono fortunato ad aver lavorato con lui e ad avere ancora oggi un rapporto con lui. Siamo legati da un bel rapporto affettivo”.

PALLADINO – “Galliani come al solito non ha sbagliato allenatore. Sta facendo molto bene Palladino e sono certo che nella sua evoluzione può solo crescere, non parlo solo di campo. Potrà fare un’ottima carriera, ci son dei giovani allenatori bravi. E poi accanto ha Galliani, che è un dirigente di grande genialità”.

 

 

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