14 Giugno, sono le 17 in punto, sta iniziando finalmente il Mondiale in Russia. Dovrebbe esserci nell’aria quella sensazione di liberazione per una manifestazione tanto attesa che finalmente sta partendo. Eppure c’è chi, seduto sul divano davanti alla televisione, starà pensando all’ingiustizia di non essere lì. Il pensiero probabilmente va a ciò che non li ha fatti volare in Russia con la propria nazionale. I fattori sono tanti ma ognuno può suscitare la stessa rabbia. Ecco l’undici che meriterebbe di essere in Russia dal 14 Giugno, tra chi non è riuscito a qualificarsi con la propria nazionale, e chi invece avrebbe potuto essere parte della lista dei 23, ma non è stato scelto.
L’ULTIMA CHANCE
In porta c’è per forza di cose lui: Gianluigi Buffon. Il numero 1 storico della nostra Nazionale aveva basato gli ultimi suoi anni, oltre che sui traguardi con la Juventus, soprattutto sul sogno di giocare il suo 6º Mondiale. Un record. Il cammino dell’Italia verso la debacle di San Siro contro la Svezia la conosciamo tutti.

RETROGUARDIA ITALO-BRASILIANA
Avremmo potuto vedere anche Giorgio Chiellini in Russia. Lo juventino va a comporre la terna difensiva dei rimpianti con due brasiliani. Il primo di questi è un suo ex compagno: Dani Alves. Al terzino verdeoro manca solo un trofeo nell’immensa bacheca dell’ex Barça, ossia un Mondiale. Titolare inamovibile della fascia destra carioca, è stato frenato da un’infortunio al ginocchio accorso durante la finale di Coppa di Francia. A fargli compagnia sul divano ci sarà David Luiz. Il difensore del Chelsea ha vissuto una stagione tribolata tra infortuni e litigi con Conte, che lo hanno portato a giocare poche partite nell’arco di tutto l’anno calcistico. Può sembrare una situazione paradossale la sua, se semplicemente si pensa che 4 anni fa contro la Germania era lui ad indossare la fascia di capitano del Brasile.

In un’ipotetica panchina c’è David Alaba, che con la sua Austria non ha avuto modo di avvicinarsi allo spareggio europeo a causa di un pessimo cammino nel girone di qualificazione.

CENTRALI COMBATTIVI
Nella mediana di un ipotetico 3-4-3 ci sono due fenomeni del box-to-box come Arturo Vidal e Radja Nainggolan. Il cileno ha visto sfumare l’occasione di partecipare al Mondiale nella rocambolesca ultima giornata del girone di qualificazione sudamericano. Il Cile doveva almeno pareggiare in Brasile, ma i verdeoro li hanno stesi con un netto 3-0. Il pareggio, accordato, tra Perù e Colombia ha poi sancito l’esclusione definitiva dei campioni in carica della Copa America. Radja Nainggolan ha invece una storia diversa: il Belgio si è qualificato al Mondiale con estrema tranquillità, ma Roberto Martinez lo ha escluso. Le motivazioni non risiedono nelle prestazioni del belga, quanto nel suo comportamento fuori dal campo, non esattamente professionale. La scelta di Martinez ha scatenato l’ira del popolo belga, che ha messo in atto anche una petizione per avere il centrocampista della Roma in Russia. Esito, inutile dirlo, non positivo.

In panchina c’è lo sfortunato Mario Götze. L’uomo del Mondiale 2014 non è nella lista dei convocati di Joachim Low. Il giocatore del Borussia Dortmund ha dovuto fare i conti con parecchi infortuni e soprattutto con il disturbo del metabolismo energetico che lo ha fatto stare fermo per un anno. La sua forma non è più quella di 4 anni fa, e in una nazionale di altissimo livello come quella teutonica non c’è spazio per lo sfortunato Mario.

INCOMPRENSIBILE
Restando in Germania, ieri ha suscitato scalpore la notizia dell’esclusione di Leroy Sanè dalla Nazionale tedesca. Uno dei migliori giocatori dell’incredibile stagione del Manchester City è stato privato del proprio posto in Russia da Draxler e Brandt. Löw perde così freschezza e vivacità nella sua rosa, mentre Guardiola ringrazia poiché avrà il suo pupillo sin dai primi giorni di ritiro. Sulla fascia destra c’è Gareth Bale, il trascinatore dell’incredibile Galles all’Europei del 2016 e il mattatore del Liverpool nella finale di Champions League. L’esclusione è più che semplice: il suo Galles, nello stesso gruppo dell’Austria di Alaba, non è riuscito qualificarsi nemmeno allo spareggio. Purtroppo da solo non riesce sempre a fare squadra, soprattutto se rischia di saltare qualche partita a causa del suo fisico cristallino. Mancherà incredibilmente un fuoriclasse come lui in Russia.

I nomi degli esterni illustri esclusi che potrebbero sedersi in panchina sono tantissimi: dalla coppia del Bayern Robben–Ribéry, passando per Insigne, Depay oppure Alexis Sanchez. Ci sarà purtroppo tanta fantasia sul divano.
GOL IN VACANZA
Il trio d’attacco farebbe tremare le gambe a qualunque difesa sulla terra. Il primo grande escluso è Zlatan Ibrahimovic, che nonostante la campagna messa in atto non ha riuscito a convincere il ct della Svezia. Lo svedese aveva abbandonato la Nazionale dopo l’europeo francese, e un suo ritorno opportunistico non è piaciuto assolutamente al ct, che ha deciso di continuare con il gruppo che ha eliminato gli azzurri. Aubameyang è il secondo del tridente offensivo: la sua unica colpa è di essere l’unico faro del Gabon. L’attuale punta dell’Arsenal ha dovuto arrendersi nell’ultimo girone di qualificazioni a delle nazionali più assortite come Costa d’Avorio e Marocco. Mauro Icardi completa il trio d’attacco. L’argentino non è riuscito a convincere Sampaoli, o forse Messi, nonostante il titolo di capocannoniere della Serie A. Il problema di Mauro è soprattutto la concorrenza altissima che c’è per il posto in attacco dell’albiceleste. Certamente per non sarà stata una scelta a cuor leggero. Arriverà il tempo per Maurito.

La panchina ovviamente pullula di grandi nomi come Morata, Immobile o Benzema, tanti forse troppi gol che meriterebbero di essere in Russia e non sul divano o sulla spiaggia.
