A lungo corteggiato dalla Juventus che ne ha testato le qualità nel doppio confronto del girone di qualificazione di Champions, ha firmato negli scorsi giorni un contratto con il Bayern Monaco che lo lega al club bavarese fino al 2022. Si sta parlando di Corentin Tolisso, centrocampista roccioso ma dal piede educato, autore di una stagione che l’ha consacrato tra i grandi prospetti della zona nevralgica del campo. Il capitano della Nazionale Under 21 francese è stato ceduto dal Lione per 41,5 milioni, 48 al raggiungimento di predeterminati bonus, divenendo l’acquisto più oneroso nella storia della Bundesliga. Il secondo posto di questa speciale classifica è occupato dal trasferimento di Javi Martinez, sempre al Bayern, per 40 milioni. Le aspettative e di conseguenza la pressione sul mediano ex Lione sono elevate ma Ancelotti e la dirigenza del club sono pronti a scommettere sul suo talento, confidando sulla bontà dell’importante investimento effettuato.
COL VIZIO DEL GOL
Corentin è un classe 1994, nato nella periferia di Lione da padre togolese e madre francese. E’ entrato nelle giovanili dell’Olympique Lione a 13 anni. La sua fin qui breve carriera è caratterizzata dalla precocità. Ha debuttato con le selezioni francesi sempre sotto età e a soli 19 anni è diventato un punto fermo della prima squadra del suo club, con cui ha collezionato complessivamente 158 gettoni. Nell’ultima stagione ha anche indossato la fascia di capitano in diverse occasioni, seppur sempre a partita in corso. Il bigliettino da visita è una statistica significativa: nei maggiori 5 campionati europei è il centrocampista centrale che ha segnato di più, 8 gol in 29 presenze, e, considerando tutte le competizioni, 14 in 45 partite (1 gol lo ha realizzato in Europa League contro la Roma).

Tolisso esulta a un gol con la maglia del Lione
IL SOSTITUTO DI XABI ALONSO
Il Bayern, una volta che il Psg ha respinto l’offerta per Verratti, ha virato con decisione su Tolisso, fresco del debutto con la Nazionale maggiore, strappandolo a una foltissima concorrenza di top club europei. Ora tocca all’ex Lione il compito tutt’altro che facile di non far rimpiangere Xabi Alonso. Le caratteristiche sono differenti: il francese è molto abile nel contrastare e recuperare palla, forte fisicamente e negli inserimenti in area su palla inattiva ma nell’impostazione del gioco e nel posizionamento non è ancora al livello del regista spagnolo, quasi inarrivabile su questi aspetti. Il tempo è tutto a suo favore, può ancora migliorare moltissimo sotto l’ala di Ancelotti, uno che sa valorizzare i propri centrocampisti, ma le qualità per farlo ci sono tutte. Non a caso il Bayern Monaco lo ha reso il calciatore più pagato nella sua storia.
A UN PASSO DALLA SERIE A
Tolisso è stato molto vicino alla Serie A nel recente passato. La Juve lo ha corteggiato per un lungo periodo, fin dall’ultima sessione invernale di mercato. Marotta ha sondato il terreno e dato inizio alle trattative in questi mesi ma non ha mai affondato il colpo. Forse ha ritenuto eccessiva la richiesta del club o di ha individuato un altro profilo valido per rinforzare il centrocampo (si sta parlando molto di N’zonzi), sta di fatto che il Bayern è stato rapido nel concludere la trattativa. Probabilmente non è stata comunque questa l’occasione in cui Tolisso è stato più vicino a calcare i campi di Serie A. La scorsa estate infatti Giuntoli aveva trovato l’accordo con società ed entourage del calciatore per portarlo a Napoli. Quando non mancava altro che apporre le firme sugli accordi, il centrocampista francese ha rifiutato la cessione. Il motivo è davvero particolare: Corentin sarebbe stato spaventato dalla serie tv Gomorra, vero successo nazionale e internazionale, a tal punto da non voler trasferirsi nella città di Napoli. E così è sfumato un vero e proprio affare per i partenopei che si sarebbero aggiudicati il francese per una cifra molto inferiore a quella pagata dal Bayern.
Gli obiettivi di Corentin per la prossima stagione sono: affermarsi al Bayern Monaco e diventare un pilastro della Nazionale francese, pullulante di grandi talenti, in cui non manca certo la competizione. I club italiani sperano invece che non si trasformi in un vero e grande rimpianto di mercato.