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Toni: "Verona squadra rivelazione: Juve, attenta"

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Toni: “Verona squadra rivelazione: Juve, attenta”

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Dopo il 2-1 dell’andata, firmato dalla prima (ed unica) rete in bianconero di Ramsey, da un rigore di CR7 e da un goal da capogiro di Miguel Veloso, il Verona cerca la rivincita nell’anticipo del sabato sera contro la Juve. Nelle ultime settimane, Juric si sta affidando ad una formazione priva di un vero e proprio bomber: forse servirebbe che un ex di entrambe le compagini riallacci gli scarpini…

Stiamo parlando ovviamente di Luca Toni, che, in vista della gara di stasera, ha parlato sulle pagine della Gazzetta dello Sport. Lo storico centravanti italiano, però, non si è soffermato solo su Hellas-Juve.

Innanzitutto, Toni ha ricordato le esperienze in Veneto ed in Piemonte. Prima il Verona…

Verona è stata la città della mia seconda giovinezza. Non dimenticherò mai l’affetto del Bentegodi, anche perché ero arrivato tra lo scetticismo generale: dicevano che ero vecchio e invece…

… e poi la Juventus:

Alla Juventus sono arrivato nel periodo sbagliato. Il primo scorcio di stagione, da gennaio a giugno 2011, con una squadra non certo al livello di quelle degli anni successivi, ero spesso infortunato, ho giocato poco e segnato solo un paio di gol. Ancora peggio è andata in seguito: arrivò Antonio Conte, io non rientravo nei suoi piani e non giocai neanche un minuto.

Come anticipato, si è soffermato anche sulla sfida odierna, lanciando un avvertimento agli uomini di Maurizio Sarri:

La Juve è chiaramente favorita, ma deve stare attenta. Il Verona è la squadra rivelazione di questa stagione: tutti, io compreso, la davamo come prima candidata alla retrocessione, invece sta facendo un campionato incredibile. Hanno tanti giocatori interessanti, fra cui Amrabat, Kumbulla, Silvestri e Miguel Veloso, con cui ho giocato al Genoa.

Successivamente, l’ex Fiorentina ha sottolineato l’importanza di due figure come Buffon e Pazzini, rispettivamente in bianconero ed in gialloblù:

Buffon è l’ultimo rimasto in attività di quell’Italia campione del mondo e va ammirato: dopo tutto quello che ha fatto in carriera riesce ancora a trovare le motivazioni giuste. Pazzini vorrebbe giocare sempre, ha ancora una voglia matta e ha dimostrato di saper fare ancora il suo mestiere visto che ha segnato tre gol giocando pochi scampoli. Fosse per me lo metterei sempr in campo, ma io sono un suo fan e il mio giudizio è di parte…

Infine, una parentesi conclusiva su due vere e proprie stelle del nostro campionato: Cristiano Ronaldo ed una sua vecchia conoscenza, Franck Ribery:

Ronaldo è un vero fenomeno. Se mantiene questa forma, la Juventus oltre al campionato può anche ambire alla Champions. È stato molto bravo pure Sarri: lo sta gestendo bene mettendogli anche un po’ di pepe, come successo con quella sostituzione contro il Milan. Franck è un professionista esemplare. L’ho sentito prima che venisse alla Fiorentina: aveva voglia di giocare in un altro grande campionato e prima che si facesse male aveva dimostrato di essere un vero leader.

Alla Juve avrebbe una concorrenza decisamente elevata, ma Juric un pensierino su Toni potrebbe farcelo: dopotutto, come l’hanno ribattezzato in Baviera, è il “Numero Uno”.

Fonte immagine in evidenza: profilo IG @luca_toni.9

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Fine della storia: Juan Jesus non si difenderà in altre sedi sul presunto caso di razzismo

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Francesco Acerbi e Juan Jesus, difensori di Inter e Napoli - Serie A, FIGC, squalifica, Giudice Sportivo

L’ultima giornata del campionato di Serie A, disputatasi prima della sosta per le Nazionali, ha lasciato aperto un caso davvero particolare. Nel big match tra Inter e Napoli, infatti, un presunto episodio di razzismo sarebbe scaturito dalle parole, poi smentite, di Francesco Acerbi nei confronti di Juan Jesus. Il caso, rimasto aperto per tutta la durata della sosta, è arrivato al termine con la decisione, in seguito a verifica, da parte del Giudice Sportivo di assolvere il difensore interista.

Le ore successive alla decisione, infatti, facevano presagire ad un probabile ricorso da parte dell’amareggiato difensore partenopeo. In giornata, come riportato da Sky Sport però, Juan Jesus sarebbe turbato dal caos mediatico generato e, forte e consapevole dell’affetto intorno a sé, avrebbe deciso di non fare ricorso in altre sedi contro la decisione del Giudice Sportivo. In seguito alla valutazione della possibilità di ricorrere alla giustizia ordinaria, ha deciso di rispettare la clausola compromissoria che avrebbe previsto un’autorizzazione dalla parte della FIGC per procedere, preferendo dunque di rimanere “dentro il sistema”  senza proseguire legalmente.

Dopo l’assoluzione di Acerbi, inoltre, il difensore del Napoli avrebbe ricevuto il sostegno da parte di Vinicius Junior, attaccante del Real Madrid soggetto diverse volte ad insulti razziali, e di Mike Maignan, portiere del Milan reduce da un pessimo episodio alla Blue Energy Arena di Udine. I Campioni d’Italia, dopo la decisione di non prendere parte alla campagna avviata dalla Serie A “Keep Racism Out”, avrebbero in mente l’idea di affidargli la fascia da capitano per una partita, di tutta risposta alla decisione.

Sulla vicenda, infine, si sarebbe espresso anche l’agente dello stesso Juan Jesus, Roberto Calenda, il quale avrebbe fatto ulteriore chiarezza sulla vicenda.

LE PAROLE DELL’AGENTE DI JUAN JESUS

LA DECISIONE SUL CASO ACERBI-JUAN JESUS –  “Juan Jesus si è presentato all’audizione senza avvocato perché essendo teste/persona offesa non è prevista la presenza di alcun legale: lo stesso Ufficio che lo aveva convocato aveva precisato questo aspetto. Juan Jesus ha dato il suo contributo alle investigazioni, raccontando quanto successo e depositando anche un filmato. Perché è stata necessaria ad Acerbi una fitta preparazione di una settimana per ‘studiare la migliore strategia difensiva’ se era così evidente l’assenza della discriminazione? Quali ‘prove’ ha portato Acerbi oltre alla sua interpretazione delle parole rivolte a Juan Jesus?”.

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Todd Boehly non sarà più il presidente del Chelsea: l’indiscrezione dal Regno Unito

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Boehly

TODD BOEHLY NON SARÀ PIÙ IL PRESIDENTE DEL CHELSEA – Il Daily Mail ha diffuso una vera e propria notizia bomba: Todd Boehly, attuale presidente del Chelsea, sarà rimosso dalla suddetta carica a partire dal 2027. Il magnate statunitense era succeduto all’ex patron Roman Abramovic, dopo che egli era stato costretto a cedere il club. Questo in seguito alle restrizioni che avevano colpito i miliardari russi dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Da quando è salito alla carica di presidente, Boehly ha preso delle decisioni quantomai discutibili. L’esonero prematuro di un Tuchel, fresco vincitore della Champions League, immotivato visto che ne sono rimasti sorpresi sia il diretto interessato che i giocatori. Poi il mercato faraonico, con cifre scellerate spese per giocatori appena emergenti e che avevano ancora tutto da dimostrare.

Ma la vera domanda è questa: come fa ad essere sollevato dall’incarico la persona che è proprietaria del club? La risposta è semplice: Boehly è il socio di minoranza del Chelsea, visto che possiede solo il 38,5% delle quote societarie. Il restante 61,5% è gestito dalla holding Clearlake Capital, che ha il diritto di cambiare il condottiero dei Blues ogni 5 anni, quindi a partire dal 2027. E visti i risultati singhiozzanti e le spese eccessive, oltre che ad alcuni provvedimenti fuori luogo, la sensazione è che questo avverrà quasi certamente.

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Il Lecce si prepara alla gara con la Roma: le ultime dall’allenamento

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Luca Gotti, allenatore dello Spezia

Nella lunga corsa salvezza nel campionato di Serie A c’è anche il Lecce. La squadra, reduce dalla vittoria per 1-0 contro la Salernitana alla prima in panchina di Luca Gotti, si è guadagnata la posizione, momentaneamente, più distante dagli ultimi posti per una retrocessione nel campionato cadetto. Nel prossimo weekend, al rientro dalla sosta per le Nazionali, i salentini affronteranno, allo Stadio Via Del Mare di Lecce, una Roma ampiamente lanciata in zona UEFA Champions League.

L’obiettivo, nonostante sembri essere una montagna da scalare, potrebbe diventare realtà in uno stadio che offrirà tutto il suo apporto alla squadra. In giornata, infatti, il Lecce ha continuato la propria preparazione in vista della gara contro i giallorossi: come espresso dal report pubblicato sui canali ufficiali del club, infatti, tutti i convocati con le rispettive rappresentative Nazionali hanno ripreso il lavoro nella doppia seduta guidata da mister Gotti.

IL REPORT DELLE SEDUTE DI ALLENAMENTO DEL LECCE

“Giallorossi in campo ad Acaya per una doppia seduta di allenamento con la sessione pomeridiana che ha avuto in programma un lavoro in palestra. Tutti i calciatori impegnati con le rispettive nazionali sono rientrati in sede e si sono allenati regolarmente agli ordini di mister Gotti. Banda e Venuti hanno proseguito in un lavoro personalizzato”.

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De Rossi sorride in vista di Lecce-Roma: Cristante torna in gruppo

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Dove vedere Cagliari-Roma

CRISTANTE IN GRUPPO – La Roma si prepara alla delicatissima sfida di lunedì alle 18 contro il Lecce. Il neo-arrivato sulla panchina salentina, Luca Gotti, ha esordito con una vittoria a Salerno, e ora punta a fermare una delle squadre più in forma del momento in Serie A. Il fortino del Via del Mare sicuramente potrebbe essere un fattore favorevole. De Rossi, invece, vuole continuare a mettere pressione al Bologna delle meraviglie di Thiago Motta, distante solo tre lunghezze. Il momento di forma è ottimo, e ora l’obiettivo quarto posto non sembra poi così proibitivo come un tempo.

IL REPORT DELL’ALLENAMENTO DELLA ROMA

Le good news arrivano dal report dell’allenamento odierno. Infatti Bryan Cristante, uno dei calciatori rimasti a Trigoria per recuperare da un leggero problema fisico, è rientrato oggi in gruppo. Recupero fondamentale, considerando l’importanza e il peso del centrocampista giallorosso nell’economia del gioco romanista. Continuano ad allenarsi a parte, invece, Chris Smalling e Paulo Dybala, che stanno recuperando dai rispettivi infortuni. Probabilmente saranno solo spettatori non paganti della partita contro il Lecce. Arrivano novità invece sul fronte Sardar Azmoun: l’iraniano, infortunatosi con la sua nazionale, è rientrato in Italia e sabato sosterrà la ripetizione della risonanza magnetica, per confermare l’entità del problema muscolare accusato.

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