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Top Diez: le migliori plusvalenze della Sampdoria di Carlo Osti

Pubblicato
4 anni fa:
Nonostante il mondo del calcio sia continuamente sotto i riflettori di qualunque tipo di media, c’è sempre qualche figura che, tra il silenzio generale, riesce ad emergere e fare un grande lavoro, soprattutto a livello dirigenziale. È il caso di Carlo Osti, direttore sportivo della Sampdoria dal 2012 e ormai garanzia di qualità per gli organici blucerchiati che si succedono ogni anno. Dietro la squadra da Europa League di Sinisa Mihajlovic, dietro gli anni di grande calcio di Marco Giampaolo, c’è sempre stato lui: un direttore sportivo che ha sempre trovato i giocatori giusti per il sistema del mister. Massimo Ferrero ha creato una squadra che si autofinanzia soprattutto grazie alle intuizioni sue e del suo staff.
Ma quali sono le migliori cessioni fatte dall’ex-difensore? Rivediamole insieme secondo tre fattori: la resa a Genova, il Coefficiente di Qualità Effettiva (CQE) e la plusvalenza.
10. SKHODRAN MUSTAFI
ACQUISTO: 75.000 EURO (EVERTON)
VENDITA: 8 MILIONI DI EURO + 10% FUTURA RIVENDITA (VALENCIA)
Resa: 8
CQE: 7
Plusvalenza: 7

Fonte: profilo Instagram ufficiale di Skhodran Mustafi.
Mustafi, che nel periodo in cui indossava la maglia della squadra ligure si è laureato campione del mondo nel 2014, ha passato due anni all’ombra della lanterna in cui ha alternato momenti di esaltazione ad altri che hanno mostrato i suoi chiari limiti, in un perfetto ritratto di ciò che è oggi: un difensore della borghesia europea, progressivamente ingrigitosi a Londra. Affare discreto per le casse della Sampdoria.
9. BRUNO FERNANDES
ACQUISTO: 7 MILIONI DI EURO (UDINESE)
VENDITA: 10 MILIONI DI EURO (SPORTING LISBONA)
Resa: 8 CQE: 9
Plusvalenza: 6

Fonte: profilo Instagram ufficiale di Bruno Fernandes
Un simbolo di discontinuità: questo ha rappresentato Fernandes per molti nel suo periodo in Italia. Arrivato nel Belpaese a diciotto anni, a ventidue, dopo le esperienze di Novara e Udinese, già sembrava giacere nel limbo dei classici trequartisti del vorrei ma non posso. L’esperienza alla Sampdoria ha contribuito solo ad accentuare questa intuizione: nell’unico anno a Genova, il portoghese ha continuato ad alternare gesti da stracciarsi le vesti a fasi di assenza dalla partita, pur brillando da vertice alto nel rombo di Giampaolo. Questo tratto non ha permesso alla Samp di venderlo al meglio: nonostante ciò i due anni allo Sporting Lisbona l’hanno consacrato come uno dei migliori centrocampisti offensivi d’Europa, adesso ricercato da diversi top team inglesi.
8. ROBERTO SORIANO
ACQUISTO: 325.000 EURO (BAYERN MONACO II)
VENDITA: 13 MILIONI DI EURO (VILLARREAL)
Resa: 8 CQE: 7
Plusvalenza: 8

Fonte: profilo Instagram di Roberto Soriano
L’italo-tedesco ancora oggi è uno dei progetti di giocatore più ambiziosi in Italia: un centrocampista che, al suo meglio, riesce a combinare doti fisiche e tecniche davvero importanti. Tuttavia, alcuni problemi, principalmente caratteriali, non hanno permesso al classe ’91 di diventare ciò che ci si attendeva da lui: un incursore con pochi difetti. Gran colpo della Doria, ad onor del vero non di Osti visto che Soriano arrivò a Bogliasco addirittura nel 2009. Tuttavia, la vendita del giocatore è opera dell’attuale ds della Sampdoria.
7. LUIS MURIEL
ACQUISTO: 12 MILIONI DI EURO (UDINESE)
VENDITA: 20 MILIONI DI EURO (SIVIGLIA)
Resa: 9 CQE: 8
Plusvalenza: 7

Fonte: profilo Instagram ufficiale di Luis Muriel
Si parlava di discontinuità? Lui forse ne è più di ogni altro il simbolo. Fin da giovanissimo gli sono state affibiate le stimmate del nuovo Ronaldo, grazie alla sua capacità di coniugare una gran velocità in progressione ad una straripanza fisica. Alla Sampdoria Muriel non ha smesso di cambiare repentinamente rendimento, ma ha giocato la sua miglior stagione di sempre a livello realizzativo. Stagione che gli ha spalancato le porte del Siviglia: in un rollercoaster di esaltazione e delusione, oggi Luis è sbarcato a Bergamo, dove tutti i suoi fan hipster sperano che arrivi, una volta per tutte, la definitiva consacrazione.
6. DUVÀN ZAPATA
ACQUISTO: 20 MILIONI DI EURO (NAPOLI)
VENDITA: 26 MILIONI DI EURO (ATALANTA)
Resa: 9
CQE: 9
Plusvalenza: 7

Fonte: profilo Instagram Duvàn Zapata
Chi a Bergamo si è affermato come un definitivo bomber è il suo nuovo compagno di squadra nonché compagno di nazionale Duvàn Zapata. El Ternero era un esubero del Napoli quando è arrivato a Genova. Oggi, dopo 24 mesi, il Napoli stesso lo cerca per rinfoltire il suo attacco. Incredibile il giro fatto dal gigante colombiano, che è stato possibile anche grazie ad un’annata di livello in Liguria, dove è stato capace di perle come questa.
Lo scetticismo iniziale per un sistema che voleva una gran partecipazione degli attaccanti anche in fascia ha lasciato il posto alla meraviglia per quanto fatto da Zapata, che ha imposto uno strapotere visto solo a tratti ma che poi si è rivelato totalmente un anno più tardi.
5. JOACHIM ANDERSEN
ACQUISTO: 2 MILIONI DI EURO (TWENTE)
VENDITA: 26 MILIONI DI EURO (LIONE)
Resa: 8
CQE: 8
Plusvalenza: 9

Fonte: profilo Instagram ufficiale di Joachim Andersen
La cessione più fresca. Il sostituto di Milan Škriniar ha fatto presto a prendere in mano le chiavi della difesa a Marassi, crescendo progressivamente nel corso delle due annate passate in Italia. Fisicità, tecnica e attenzione le sue migliori qualità: un centrale perfetto per la Serie A. È davvero un errore di valutazione quello di diverse squadre di vertice del campionato italiano, che non hanno provato l’assalto al giocatore.
4. MAURO ICARDI
ACQUISTO: 325 MILA EURO (BARCELLONA)
VENDITA: 13 MILIONI DI EURO (INTER)
Resa: 8
CQE: 10
Plusvalenza: 8

6 anni e mezzo fa. Ne è passato di tempo. Fonte: profilo Instagram Icardi
Un vero e proprio masterclass dei dirigenti doriani. Ritenuto poco adatto al juego de posiciòn catalano e scaricato da Pep Guardiola in persona, Icardi arriva a Genova a 19 anni accolto da tante aspettative. Aspettative rispettate in pieno, se si pensa che gli è bastato un solo anno da titolare per essere acquistato dall’Inter.
Le beghe odierne non permettono a Icardi di esprimere al meglio il proprio talento, ma si tratta di un giocatore che, seppur limitato in alcuni fondamentali, possiede un talento straripante.
3. PATRIK SCHICK
ACQUISTO: 5 MILIONI DI EURO (SPARTA PRAGA)
VENDITA: 42 MILIONI (ROMA)
Resa: 9
CQE: 7
Plusvalenza: 10

Fonte: profilo Instagram ufficiale di Patrik Schick
Chi non ci è cascato? Quell’anno questo giocatore sembrava un principe del calcio pronto a prendersi il suo scettro. Un attaccante montato con i pezzi migliori di vari arsenali: un fisico imponente, un cervello astuto ed un mancino sopraffino. Le magie messe in mostra dalla punta attualmente alla Roma quell’anno hanno ingannato tutti. A 23 anni, oggi Schick ha perso l’orientamento sia in campo che fuori: non riesce a riconoscere il suo ruolo sul terreno di gioco e forse nel mondo. Tuttavia Patrik ha ancora un’intera carriera davanti, e magari tra dieci anni si parlerà di un giocatore che ha rispettato in pieno le aspettative. Fino ad oggi c’è solo da togliersi il cappello di fronte ad una vendita così ben orchestrata dalla dirigenza blucerchiata.
2. MILAN ŠKRINIAR
ACQUISTO: 6 MILIONI DI EURO (ZILINA)
VENDITA: 34 MILIONI DI EURO (INTER)
Resa: 7
CQE: 10
Plusvalenza: 9

Fonte: profilo Instagram ufficiale di Milan Škriniar
Se si ripensa ai primi mesi di Škriniar con la maglia della Samp è assurdo collegarlo con il difensore che è diventato adesso. Un centrale goffo e impacciato si è trasformato col tempo in una roccia, tra i primissimi difensori della Serie A e non solo. Il suo acquisto da parte dell’Inter per una cifra di circa 15 milioni + bonus + il cartellino di Caprari (valutato 12 milioni) all’epoca fu visto da molti come un’esagerazione, oggi piuttosto sembra un regalo.
1. LUCAS TORREIRA
ACQUISTO: 3 MILIONI DI EURO (PESCARA)
VENDITA: 29 MILIONI DI EURO (ARSENAL)
Resa: 9
CQE: 10
Plusvalenza: 9

Fonte: profilo Instagram Torreira
Torreira non so se ha 20 anni o è da 20 anni che gioca a calcio in Serie A.
-Luis Muriel
Lucas Torreira si merita il primo posto della graduatoria perché è l’unico a coniugare in maniera perfetta tutte e tre le componenti del voto. La resa alla Sampdoria, dove si è affermato sin dal primo momento in Serie A; il coefficiente di qualità, visto che oggi è uno dei migliori metodisti in circolazione; l’abbondante plusvalenza. Fin dal primo momento in cui lo ha acquistato, la Sampdoria ha fatto le scelte giuste, lasciando un anno in prestito a Pescara per poi portarlo in squadra e renderlo il centrocampista universalmente apprezzato oggi.
Fonte immagine in evidenza: profilo Instagram Milan Škriniar
Fonte dati cartellini: Transfermarkt
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Coppa Italia
Pronostico Fiorentina-Parma, statistiche e consigli per la partita

Pubblicato
1 giorno fa:
Dicembre 5, 2023
PRONOSTICO FIORENTINA-PARMA, STATISTICHE E CONSIGLI PER LA PARTITA – Mercoledì 6 dicembre, alle ore 21:00, la Fiorentina incontra il Parma per gli ottavi di finale di Coppa Italia, in un match che può nascondere insidie. Scopriamo, dunque, il pronostico per la partita insieme a qualche statistica e qualche consiglio per gli scommettitori.
COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE
Partiamo dai padroni di casa. La Fiorentina ha vissuto tanti alti e bassi nell’ultimo periodo, con alcune cadute evitabili, come contro l’Empoli, ma anche vittorie prestigiose, come quella di Napoli. La squadra di Italiano si è imposta nel corso dell’ultima giornata per 3-0 contro la Salernitana e ha preparato al meglio la partita di Coppa Italia. Vedremo se la preparazione sarà ripagata anche dal verdetto del campo.
Il Parma viene da sei vittorie in otto partite nell’ultimo mese. Gli uomini di Pecchia procedono spediti verso la risalita nel massimo campionato e si trovano, ad oggi, a pari punti – 33 – col Venezia. Gli emiliani stanno facendo molto bene e ora sognano anche i quarti di finale di Coppa Italia, un risultato che sarebbe importantissimo per il loro morale. In mezzo c’è la Viola, che avrà tutte le intenzioni di battere i crociati.
IL PRONOSTICO DI FIORENTINA-PARMA
Per quanto sulla carta l’esito sembri scontato e i pronostici siano tutti a favore della Fiorentina, spesso la Coppa Italia ha regalato sorprese. Attenzione, dunque, al Parma, che vorrà fare uno scherzetto agli avversari. Per questo, non consigliamo alcun segno fisso, bensì una giocata sul numero complessivo di gol. Il pronostico che potrebbe essere meno rischioso e pagare di più è il MULTIGOL CASA 2-4, in quota 1.62. Benché l’esito finale non sia scontato, la Viola, infatti, potrebbe andare a segno più volte, data la tendenza dei giocatori di Italiano a tenere palla. In alternativa, anche il segno GOL, quotato, invece, 1.75 sui principali bookmakers, potrebbe essere fruttuoso, dato che entrambe le squadre sono decisamente inclini al gol.
PROBABILI FORMAZIONI
Fiorentina (4-2-3-1): Christensen; Kayode, Martinez, Ranieri, Parisi; Mandragora, M.Lopez; Ikone, Barak, Sottil; Nzola. All. Italiano
Parma (4-3-2-1): Chichizola; Delprato, Osorio, Circati, Di Chiara; Bernabé, Hernani, Estevez; Mihaila, Man; Benedyczak. All. Pecchia
ESCLUSIVE
ESCLUSIVA – L’agente di Ikwuemesi: “Si sta adattando alla Serie A, la Salernitana sta lavorando nella giusta direzione”

Pubblicato
1 giorno fa:
Dicembre 5, 2023
La Salernitana sta affrontando un periodo delicato, in piena lotta per la permanenza in Serie A. Nell’ultima giornata di campionato, i granata sono usciti sconfitti dal Franchi perdendo 3-0 contro la Fiorentina. Nonostante la sconfitta anche abbastanza netta, però, i campani sono reduci da un momento anche abbastanza positivo. A risollevare il morale infatti sono il pareggio preziosissimo in casa del Sassuolo e, soprattutto, la prima vittoria in campionato arrivata all’Arechi contro la Lazio.
Uno dei volti di quest’ultimo periodo in casa Salernitana, è sicuramente Chukwubuikem Ikwuemesi. Arrivato quest’estate dagli sloveni del Celje, l’attaccante nigeriano sotto la gestione Inzaghi sta trovando spazio ed anche i primi gol della sua avventura italiana. Per scoprirne di più sul classe 2001, noi della redazione di Numero Diez abbiamo intervistato Thaddeus Kennedy Idama, agente del calciatore facente parte del KCG Sporting Management.
Di seguito, la nostra intervista ESCLUSIVA.
L’INTERVISTA ESCLUSIVA A THADDEUS KENNEDY IDAMA, AGENTE DI IKWUEMESI
Parto chiedendole la sua opinione sul momento attuale di Ikwuemesi alla Salernitana.
“Sta provando a dare il massimo. Essendo calciatore giovane, che proviene da un campionato non molto noto in Europa, sta cercando di adattarsi. Credo farà meglio sul lungo termine”.
Crede che la Salernitana riuscirà a centrare l’obiettivo salvezza?
“Siamo in attesa di scoprirlo, perché la Salernitana è una buona squadra, staff e dirigenti hanno il compito di gestire la situazione e lo stanno facendo molto bene. Il club non sta ottenendo il miglior risultato, ma spetta all’organismo che lo rappresenta fare la cosa giusta. Credo siano nella giusta direzione“.
Di recente Ikwuemesi ha segnato il suo primo gol in Serie A, contro il Sassuolo. Quali sono state le sensazioni a riguardo?
“È stato un bel momento. A Sassuolo erano partiti molto bene, andando in vantaggio per 0-2. È stato comunque un buon risultato per la squadra. È un momento in cui hanno ripreso il controllo e hanno realizzato di poter tornare ad una situazione normale. Io so che chi è ai vertici della società sta facendo molto per assicurarsi di mettere i calciatori sulla buona strada. Poi vincere le partite (contro la Lazio, n.d.r.) è un sollievo per la squadra“.
Con l’arrivo di Inzaghi in panchina sembrerebbe esserci stata una svolta: 5 presenze da titolare e 2 gol in 7 partite. Com’è il rapporto con il tecnico granata?
“Gli dico che dipende tutto dall’impostazione professionale. Il ragazzo è un professionista e conosce i suoi obblighi in campo. L’allenatore è stato un professionista di altissimo livello da calciatore. Sono contento perché metterà Ikwuemesi nelle condizioni migliori e lo preparerà per le partite. Inzaghi è stato un giocatore di punta, un top player. Quando giocava, ai suoi tempi, io tifavo la Juventus e lo guardavo tanto. L’ho guardato tanto all’Atalanta quando ha segnato 15 gol in Serie A prima di trasferirsi alla Juventus. Quindi lo conosco molto bene. Quando un’ex attaccante allena il tuo calciatore, che è anche lui un attaccante, secondo me è una cosa positiva. Sono felice di vedere Inzaghi fare le cose giuste da allenatore. Poi il calciatore ha l’obbligo di rispettarlo. È questa la sua responsabilità quando scende in campo”.
Tornando invece alla trattativa che ha portato Ikwuemesi alla Salernitana: com’è nata? Ci sono retroscena?
“Per me non c’è stato nessun aspetto negativo. Eravamo tutti d’accordo nel fargli accettare questa nuova sfida. Sapevamo che non sarebbe stato facile, ma quando un giocatore focalizza la mente su qualcosa è possibile. Quindi io penso che abbia deciso di andare in Serie A e noi, dopo, siamo andati a cogliere la sfida. Sapevamo che fosse piuttosto impegnativa, ma finora tutto bene. Si abituerà a questa situazione e, a lungo termine, otterrà risultati”.
Qual è invece il sogno per il futuro?
“Ogni giocatore ha un sogno per il futuro. Noi li lasciamo a loro. Lui ha l’ambizione di diventare un top player, di giocare club famosi. Al momento siamo concentrati prima sulla Salernitana, e poi dopo lui pensa al suo meglio. Poi lasciamo che il futuro svolga il suo ruolo”.
Fonte immagine in evidenza: profilo Instagram kcg_project
Generico
Thauvin torna protagonista e si confessa: “Andai a giocare in Messico perché soffrivo di depressione”
Pubblicato
2 giorni fa:
Dicembre 4, 2023
Un gol e un assist nelle ultime due partite per Florian Thauvin, indubbiamente uno degli uomini di maggior classe e talento a disposizione di Cioffi. La missione salvezza, in questa stagione, non sembra scontata come in altre annate per l’Udinese, che dovrà affidarsi anche (e non poco) al sinistro del francese, campione del mondo nel 2018. Neanche il più grande trionfo immaginabile nella carriera di un calciatore può però colmare i demoni interiori di una persona, come ammesso da Thauvin nel corso di un’intervista a Canal+.
DEPRESSIONE – “ Tre mesi prima di lasciare l’Olympique Marsiglia andai da una persona specializzata su consiglio di alcuni amici, che mi ascoltò e mi fece scoppiare a piangere. In quel momento capii di non stare bene. Ero nella fase iniziale ma già accertata di depressione. Per quello poi decisi di andare in Messico, per stare più tranquillo e avere meno pressioni nel giocare da parte di tifosi e media”.
UN PASSO INDIETRO – “Atleticamente mi sentivo al meglio, ma dal punto di vista mentale ero a pezzi. Quando questa persona mi ha fatto rendere conto della mia situazione, ho deciso che era meglio fare un passo indietro per la mia serenità. Per questo poi scelsi di andare a giocare al Tigres, in Messico”.
Flash News
Furia De Laurentiis dopo Napoli-Inter: telefonate alla Federcalcio per protestare

Pubblicato
2 giorni fa:
Dicembre 4, 2023
Il Napoli, dopo un inizio di campionato altalenante e l’esonero di Garcia, ci si aspettava un cambio di rotta imminente. Occasione sfumata nel match di ieri giocato al Maradona contro l’Inter, perdendo per 3-0. Tuttavia secondo quanto riportato da Il Mattino, De Laurentiis sembrerebbe essersi infuriato al punto da chiamare la Federcalcio e l’AIA per protestare, riguardo la direzione gara con i nerazzurri. La scelta di non far presentare Mazzarri ai microfoni, prediligendo silenzio totale, sarebbe stata proprio la sua, dopo aver accerchiato il direttore di gara nel tunnel per cercare di ottenere delle spiegazioni, invano.
Gli episodi che avrebbero scatenato l’ira del patron partenopeo sarebbero due. Il primo per un mancato rigore concesso per un presunto fallo di Acerbi su Osimhen. Il secondo a causa della decisione di non annullare il primo gol di Calhanoglu per un fallo in precedenza di Lautaro su Lobotka.
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