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Top Diez - Le partite del decennio della Roma

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Top Diez – Le partite del decennio della Roma

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Siamo a fine anno, come sempre è tempo di bilanci. Stavolta però la fine del 2019 porterà via anche un intero decennio, quello degli anni 10, e quindi i bilanci da fare sono ancora più pesanti. Una protagonista di questa decade è stata sicuramente la Roma, vicinissima allo scudetto a inizio decennio, spesso antagonista, anche se non troppo quotata, della Juventus, e protagonista di una delle più belle favole europee di questi anni. Vediamo dunque le dieci partite che hanno segnato il decennio della squadra giallorossa.

ROMA-INTER 2-1

È il 27 marzo 2010. La Roma di Ranieri, protagonista di una grande cavalcata, ospita all’Olimpico la capolista Inter, distante quattro lunghezze. È l’ultima chiamata per poter sperare nello scudetto e il pubblico giallorosso risponde presente, riempiendo l’Olimpico. L’aria a Roma è di cauto ottimismo e dopo soli 17 minuti si concretizza nel gol del vantaggio siglato da Daniele De Rossi, che sfrutta un’indecisione di Julio Cesar. I giallorossi sono avanti e vanno a riposo in vantaggio. L’Inter approccia però in modo molto diverso il secondo tempo e al minuto 21′ trova il pareggio con Diego Milito, che servito da Snejder batte da due passi Julio Sergio. L’Olimpico accusa il colpo, ma reagisce, così come fa la Roma. Dopo soli sette minuti dal pareggio del principe, arriva il nuovo vantaggio giallorosso. Taddei prova un tiro che esce fuori svirgolato, ma pesca in area Luca Toni che controlla e batte Julio Cesar. Toni porge l’orecchio, l’Olimpico risponde con un boato. Estasi Roma, che batte l’Inter e si porta a -1 dai nerazzurri.

 

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🔙 Where were you #OnThisDay in 2010 when Daniele De Rossi and Luca Toni both scored to beat Inter? #ASRoma

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LAZIO-ROMA 1-2

La vittoria con l’Inter è solo il preludio di ciò che sarebbe successo di lì a poco. Alla trentaduesima giornata di campionato, la Roma scavalca i nerazzurri, reduci dal pari di Firenze, battendo l’Atalanta in casa. A quattro curve dal traguardo, i giallorossi conducono, ma sul loro cammino c’è l’ostacolo più grande. La giornata numero trentaquattro di A mette infatti di fronte Roma e Lazio. I giallorossi vogliono mantenere la testa della classifica, i biancocelesti sono quartultimi, con tre punti di vantaggio sulla zona retrocessione, e vogliono mettere i bastoni tra le ruote ai cugini nella strada per lo scudetto. L’atmosfera a Roma è bollente. Il match sorride subito alla Lazio: Tommaso Rocchi porta in vantaggio i suoi. Squadre a riposo sull’1-0, Ranieri fa la mossa della disperazione: fuori Totti e De Rossi, dentro Vucinic e Menez. La ripresa però parte male per la Roma: dopo due minuti Cassetti atterra Kolarov in area, è calcio di rigore. Dal dischetto va Sergio Floccari, ma Julio Sergio neutralizza. La Roma si ridesta e dopo cinque minuti Taddei viene messo giù in area di rigore da Kolarov, Vucinic non sbaglia e pareggia i conti. Al minuto 17′ poi Menez si conquista una punizione dal limite dell’area, Vucinic la trasforma con una botta violentissima centrale. La Roma vince, grazie alla doppietta del montenegrino e al capolavoro tattico e psicologico di Ranieri a fine primo tempo. La storia poi condannerà la Roma, appena una settimana dopo con la sconfitta con la Sampdoria, rendendo dolceamaro il ricordo di questo derby.

Fonte: sito ufficiale AS Roma

ROMA-BAYERN MONACO 3-2

La stagione 2009/2010 si è conclusa in modo amarissimo per la Roma, con lo scudetto sfiorato, tolto dalla drammatica doppietta di Pazzini. La stagione successiva si rivela ben più difficile del previsto per i giallorossi, ma a catalizzare l’attenzione è una pazza partita di Champions. All’Olimpico di Roma arriva il Bayern Monaco di Van Gaal, i giallorossi con due vittorie e due sconfitte vedono il proprio destino appeso a un filo, devono per forza di cose battere i bavaresi primi a punteggio pieno. Il match si mette subito malissimo: con una doppietta nella seconda parte del primo tempo Mario Gomez porta in vantaggio di due lunghezze il Bayern. Cala la fiducia all’Olimpico, ma il secondo tempo regala l’impossibile. Dopo quattro minuti Menez serve al centro Borriello, che incespica sul pallone, ma da terra colpisce e batte Kraft. Match riaperto all’Olimpico. La Roma spinge, ci crede, e al minuto 82′ Riise serve in area per De Rossi che a porta sguarnita pareggia i conti. Un punto va bene ai giallorossi, ma due minuti dopo Borriello viene atterrato in area di rigore. Dal dischetto va Francesco Totti che non può sbagliare. Vince la Roma, una partita folle che regala gli ottavi di finale di Champions e l’ultimo raggio di sole della Roma pre-americana.

Fonte: sito ufficiale AS Roma

ROMA-CHIEVO 1-0

L’americanizzazione della Roma si è rivelata un fallimento totale nelle sue prime battute, culminato nel drammatico 26 maggio 2013, con la sconfitta in finale di Coppa Italia contro la Lazio. Dalle ceneri di uno dei momenti più bassi della sua storia la Roma risorge grazie a un uomo, Rudi Garcia, che conquista immediatamente la piazza, riportando la famosa “chiesa al centro del villaggio”. La stagione 2013/2014 è quella della rinascita della Roma, tornata finalmente tra le grandi del calcio italiano. Il tecnico francese scrive la storia del club nella notte di Halloween del 2013. La Roma sta vivendo un avvio di campionato strepitoso, con nove vittorie nelle prime nove di campionato. All’Olimpico arriva il Chievo Verona, i giallorossi vincono per 1-0 grazie a un colpo di testa in tuffo di Borriello, pescato elegantemente da Florenzi. Le vittorie consecutive diventano dieci, record assoluto di vittorie partendo dalla prima di campionato per il calcio italiano.

ROMA-LAZIO 2-2

La prima stagione di Garcia sulla panchina della Roma è stata memorabile, con una squadra dominante, in grado di raccogliere ben 85 punti al termine del campionato. Il secondo anno si rivela un flop, quantomeno in relazione alle attese iniziali. Un lampo c’è però in occasione del derby d’andata. La Roma arranca e trova contro una Lazio in forma, che concretizza nel primo tempo la propria superiorità con un doppio vantaggio firmato Mauri e Felipe Anderson. Nel secondo tempo però la Roma reagisce, grazie al ritorno in campo di Strootman e soprattutto al suo capitano, Francesco Totti, che si inventa una doppietta incredibile, specialmente il secondo gol in acrobazia, che regala un insperato pareggio alla sua Roma. In allegato una delle fotografie più belle del decennio giallorosso: il selfie di Totti con la curva sud in occasione del gol del pareggio giallorosso.

 

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🔙 #OnThisDay in 2015 🤳 How did you celebrate #Totti’s brace in the derby❓🎊 ⁣⁣ ⁣⁣ #ASRoma #DajeRoma #FBF #Selfie

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LAZIO-ROMA 1-2

Dopo una stagione complessivamente deludente, la Roma è comunque ancora in lotta per l’accesso alla Champions League. A due giornata dalla fine i giallorossi sono secondi, con un punto di vantaggio sulla Lazio. La penultima di campionato mette di fronte la sfida tra le due romane, in palio l’accesso diretto alla Champions League, visto che all’epoca il terzo posto conduceva ai preliminari. I favori del pronostico sono tutti per i biancocelesti e la Roma affronta il match in trincea, badando più a contenere gli avversari che ad attaccare, ben consapevoli che sarebbe bastato anche un punto. Nell’ultima mezz’ora di gioco escono fuori però i protagonisti che non ti aspetti: al minuto 73′ Iturbe sblocca il match, in una delle sue rarissime scintille in maglia giallorossa. Poi il pareggio di Djordjevic, ma a cinque minuti dalla fine svetta in cielo Mapou Yanga-Mbiwa, che insacca di testa su una punizione di Pjanic. La Roma vince un derby incredibile, con un protagonista venuto fuori dal nulla, conquistando un accesso in Champions preziosissimo.

Fonte: sito ufficiale AS Roma

ROMA-GENOA 3-2

L’anno zero per ogni tifoso della Roma. È il 28 maggio 2017, la Roma ospita il Genoa, deve vincere per ottenere la qualificazione in Champions. Il fiato però è sospeso, gli occhi sono tutti su quel signore che siede in panchina, con la 10 sulle spalle, che quel giorno vestirà la sua seconda pelle per l’ultima volta in carriera. Il match regala tante emozioni, Pellegri porta in vantaggio il grifone, poi Dzeko e De Rossi firmano il sorpasso giallorosso, prima del drammatico pareggio di Lazovic. Alla fine ci pensa Perotti, che trova la zampata decisiva e porta la Roma in Champions. Cala il sipario, si accendono i riflettori dell’Olimpico per l’ultima volta sull’uomo che ha incarnato la Roma. Francesco Totti dà l’addio dopo 25 anni in giallorosso. Un amore eterno, unico e interminabile, culminato in addio accorato, tra le lacrime di tutti i presenti allo stadio Olimpico. La cerimonia d’addio è di una forza indescrivibile, qualsiasi parola rovinerebbe la sacralità di quel momento. Basta dire che il 28 maggio 2017 finisce la storia d’amore più bella del nostro calcio, un amore che si cristallizza in eternità e lascia un ricordo dolce, intriso di lacrime di dolce consapevolezza per aver vissuto un viaggio meraviglioso.

CHELSEA-ROMA 3-3

18 ottobre 2017. La Roma di Eusebio Di Francesco, sta prendendo forma, inizia a incanalare risultati in campionato e arriva, ancora imbattuta, alla sfida di Champions League con il Chelsea. Un match sulla carta molto complicato, che si mette subito malissimo per i giallorossi. David Luiz porta in vantaggio i blues, che poi raddoppiano con Hazard. Sembra già notte fonda per la Roma, ma poco prima della fine del primo tempo Kolarov con una sassata accorcia le distanze. Nel secondo tempo sale in cattedra Edin Dzeko, che pareggia i conti con un sinistro fantastico su assist di Fazio, il suo gol più bello in giallorosso, e trova il vantaggio di testa. Una rimonta impressionante, una gioia smorzata solo dal pareggio di Hazard. Alla fine è un pareggio che smuove poco la classifica, ma regala tanta consapevolezza alla Roma, lasciando intravedere i primi segnali di quel che poi sarà il percorso europeo dei giallorossi.

ROMA-BARCELLONA 3-0

La consapevolezza è nata a Londra, ma si è concretizzata a Barcellona. I giallorossi vengono sconfitti 4-1 dai blaugrana al Camp Nou nell’andata dei quarti di finale di Champions, ma paradossalmente escono dalla gara con la convinzione di poter fare male agli avversari. Nessuno lo dice, ma il 10 aprile 2018 lo Stadio Olimpico è pervaso da un inatteso spirito di fiducia, una sensazione di poter scrivere la storia. Questo sentimento cresce quando dopo soli sei minuti Dzeko porta in vantaggio la Roma, guadagna forza quando De Rossi trasforma il rigore del 2-0, si concretizza con la testata di Manolas al minuto 82′ sigla il definitivo 3-0. La Roma si rende protagonista di una delle rimonte più incredibili della storia recente del calcio e conquista una storica semifinale di Champions, 34 anni dopo l’ultima volta contro il Dundee. La festa esplode nella notte giallorossa, la squadra di Eusebio Di Francesco scrive la storia, prima di essere distrutta l’estate seguente da sciagurate scelte di mercato.

 

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Do you believe in miracles❓💛❤️

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ROMA-PARMA 2-1

L’estate dopo la semifinale di Champions è ai limiti del tragico per la Roma. La squadra viene smontata, il mercato in entrata totalmente sbagliato. Ne consegue logicamente una stagione fallimentare e a pagare è Eusebio Di Francesco, esonerato e sostituito da Claudio Ranieri. La stagione si trascina tristemente alla fine, culminando nel 26 maggio 2019, la data dell’ultima in giallorosso di Daniele De Rossi. A differenza del match di Totti di due anni prima, l’ultima di DDR avviene in un clima di rabbia e frustrazione, perché la vicenda del 16 giallorosa è stata gestita malissimo dalla società. La rabbia però viene momentaneamente messa da parte e De Rossi riceve dal suo popolo il saluto che merita, dopo una carriera interamente dedicata alla sua Roma. Anche qui tante lacrime e tanta commozione, compresa quella di Claudio Ranieri, che ha guidato i giallorossi in un momento durissimo e ha ricevuto anche lui tutta la riconoscenza del suo tifo. Il 26 maggio 2019 chiude il periodo delle bandiere giallorosse, col buco incolmabile lasciato dagli addii di Totti e De Rossi e sancisce il fallimento della Roma americana, chiudendo un cerchio iniziato col 26 maggio 2013, riportando l’ambiente giallorosso sostanzialmente agli umori della sconfitta in finale di Coppa Italia.

Fonte immagine di copertina: sito ufficiale AS Roma

 

 

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Fantacalcio

Le probabili formazioni della 30ª giornata di Serie A

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Khvicha Kvaratskhelia, giocatore del Napoli - Serie A, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Champions League

LE PROBABILI FORMAZIONI DI SERIE ADopo la sosta dedicata alle nazionali, la Serie A torna in campo sabato 30 marzo con il primo match della 30ª giornata: Napoli-Atalanta alle 12:30. Il prossimo turno parte subito con un big match tra due squadre impegnate nella corsa Champions e prevede poi quattro match interessantissimi nella giornata di sabato ovvero Genoa-Frosinone, Torino-Monza, Lazio-Juventus e Fiorentina-Milan. Turno che poi riprenderà nel lunedì di Pasquetta quando, tra le altre, andranno in scena Lecce-Roma e il posticipo delle 20:45 Inter-Empoli.

Scopriamo le probabili formazioni della 30ª giornata di Serie A.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI NAPOLI-ATALANTA

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Traorè; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia; Osimhen. All. Calzona

ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; Scalvini, Djimsiti, Kolasinac; Holm, de Roon, Ederson, Ruggeri; Miranhcuk, Pasalic; Scamacca. All. Gasperini

LE PROBABILI FORMAZIONI DI GENOA-FROSINONE

GENOA (3-4-1-2): Martinez; de Winter, Bani, Vasquez; Sabelli, Badelj, Frendrup, Messias; Gudmundsson; Vitinha, Retegui. All. Gilardino

FROSINONE (4-3-3): Turati; Lirola, S. Romagnoli, Okoli, Zortea; Mazzitelli, Barrenechea, Brescianini; Soulé, Cheddira, Gelli. All. Di Francesco

LE PROBABILI FORMAZIONI DI TORINO-MONZA

TORINO (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Vojvoda, Buongiorno, Masina; Bellanova, Gineitis, Ricci, Rodriguez; Vlasic; Zapata, Okereke. All. Juric

MONZA (4-2-3-1): Di Gregorio; Birindelli, Izzo, Marì, A. Carboni; Pessina, Gagliardini; Colpani, Maldini, Mota; Djuric. All. Palladino

LE PROBABILI FORMAZIONI DI LAZIO-JUVENTUS

LAZIO (3-4-2-1): Mandas; Gila, Romagnoli, Casale; F.Anderson, Guendouzi, Cataldi, Marusic; Luis Alberto, Zaccagni; Immobile. All. Tudor

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic; Kean, Chiesa. All. Allegri

LE PROBABILI FORMAZIONI DI FIORENTINA-MILAN

FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Kayode, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi; Arthur, Duncan; N. Gonzalez, Beltran, Sottil; Belotti. All. Italiano

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Florenzi, Tomori, Thiaw, Calabria; Reijnders, Adli; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Giroud. All. Pioli

LE PROBABILI FORMAZIONI DI BOLOGNA-SALERNITANA

BOLOGNA (4-1-4-1): Skorupski; Posch, Beukema, Calafiori, Kristiansen; Freuler; Fabbian Orsolini, Ferguson, Saelemaekers; Zirkzee. All. Thiago Motta

SALERNITANA (4-3-2-1): Costil; Zanoli, Manolas, Boateng, Bradaric; Basic, Gomis, Maggiore; Candreva, Tchaouna; Weissman. All. Colantuono

LE PROBABILI FORMAZIONI DI CAGLIARI-HELLAS VERONA

CAGLIARI (4-3-1-2): Scuffet; Zappa, Mina, Dossena, Augello; Nandez, Makoumbou, Deiola; Gaetano; Luvumbo, Lapadula. All. Ranieri

HELLAS VERONA (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Magnani, Dawidowicz, Cabal; Duda, Serdar; Lazovic, Folorunsho, Mitrovic; Noslin. All. Baroni

LE PROBABILI FORMAZIONI DI SASSUOLO-UDINESE

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Pedersen, Viti, Ferrari, Doig; Racic, M.Henrique; Bajrami, Thorsvedt, Laurienté; Pinamonti. All. Ballardini

UDINESE (3-5-1-1): Okoye; Perez, Bijol, Giannetti; Pereyra, Walace, Lovric, Samardzic, Kamara; Thauvin; Lucca. All. Cioffi

LE PROBABILI FORMAZIONI DI LECCE-ROMA

LECCE (4-4-2): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo; Oudin, Blin, Ramadani; Almqvist, Krstovic, Piccoli. All. Gotti

ROMA (4-3-3): Svilar; Karsdorp, Mancini, Ndicka, Angelino; Cristante, Paredes, Bove; Baldanzi, Lukaku, El Shaarawy. All. De Rossi

LE PROBABILI FORMAZIONI DI INTER-EMPOLI

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Thuram. All. Inzaghi

EMPOLI (3-5-2): Caprile; Bereszynski, Walukiewicz, Luperto; Gyasi, Zurkowski, Marin, Kovalenko, Cacace; Cambiaghi, Niang. All. Nicola

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Calciomercato

L’Inter ci prova per Hermoso: il difensore dell’Atletico è in scadenza

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Mario Hermoso, giocatore dell'Atletico Madrid, e Stefan de Vrij, giocatore dell'Inter, Champions League, EURO2024

Il difensore dell’Atletico Madrid Mario Hermoso è nel mirino dell’Inter. Lo spagnolo è infatti in scadenza a giugno 2024. Prosegue la ricerca di un difensore per i nerazzurri. La retroguardia della formazione allenata da Simone Inzaghi ha un’età media alta, con De Vrij che ha 32 anni, e Acerbi che ha toccato quota 36 anni.

Ecco perché, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, in casa Inter si inizia a cercare un nuovo innesto in quella zona. Quest’ultimo, potrebbe essere nel nome di Mario Hermoso, difensore dell’Atletico Madrid, classe 1995, che si libererebbe a zero a fine stagione. Ciò perché il centrale mancino ha il contratto in scadenza a giugno 2024, e non ha ancora rinnovato con gli spagnoli.

INTER HERMOSO: CHI SOSTITUIREBBE LO SPAGNOLO

Come menzionato in precedenza, l‘Inter sta valutando seriamente di proseguire con questa difesa, soprattutto con il profilo di Francesco Acerbi. Quest’ultimo, oltre il caso Juan Jesus che lo ha coinvolto, ha anche avuto diversi problemini fisici, tra cui l’ultimo al polpaccio. La necessità è dunque di avere un giocatore più integro sia dal punto di vista fisico, a causa dei diversi acciacchi, ma anche dal punto di vista psicofisico, perché non si può prevedere come il caso razzismo possa aver influito sul giocatore.

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Flash News

Martinez: “Genoa bell’ambiente, l’obiettivo è la salvezza”

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Josep Martinez, portiere del Genoa, Serie A, Coppa Italia

Josep Martinez, portiere del Genoa, ha parlato in un’intervista a Il Secolo XIX della sua avventura in rossoblù. Tra le sorprese di quest’annata c’è sicuramente il Genoa di Alberto Gilardino. Nonostante sia una neopromossa, dopo il 2° posto in Serie B nella passata stagione e il ritorno in A, i rossoblù hanno mostrato risultati e calcio di livello. Al momento, infatti, i liguri sono al 12° posto in classifica, a +10 sulla salvezza; Un risultato forse inaspettato alla vigilia, per una squadra che lotta per non retrocedere.

Questo merito di una squadra gestita bene dal mister, ma fatta di giocatori di livello, tra cui l’estremo difensore Josep Martinez, spagnolo ex Lipsia. Quest’ultimo ha parlato a Il Secolo XIX dei motivi per cui ha scelto il Grifone, e degli obiettivi di questa stagione, che sta per volgere al termine.

SCELTA DELLA SQUADRA“Fin da bambino ho sempre avuto come desiderio di giocare per una squadra che avesse intorno a sé una passione come quella che ha il Genoa“.

AMBIENTE“La gente è la parte più importante del calcio, qui ho trovato un ambiente che mi piace“.

OBIETTIVIPrima di tutto la salvezza, la partita con il Frosinone è un crocevia molto importante. E poi dobbiamo continuare a fare risultati”.

 

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Calciomercato

Di Gregorio: “Ritorno all’Inter? Sto bene al Monza”

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Michele Di Gregorio, calciatore del Monza - Serie A, Coppa Italia

Il portiere del Monza Michele Di Gregorio ha parlato a La Stampa del suo futuro prossimo, tra Inter, Monza e non solo. Tra i portieri ormai non più rivelazione ma certezza del nostro campionato c’è l’estremo difensore dei brianzoli. Sempre attento e da rendimenti di alto livello, Di Gregorio ha attirato su di sé diversi apprezzamenti delle big di Serie A, con l’Inter, club in cui è cresciuto, che potrebbe rappresentare la chiusura di un cerchio.

DI GREGORIO MONZA: LE PAROLE DEL PORTIERE

STO BENE AL MONZA “Mi piace pensare all’oggi senza guardare troppo in là perché altrimenti si fanno male le cose quotidiane. Voglio concentrami su questi due mesi col Monza. Poi, dopo l’ultima giornata di campionato, vedremo cosa ci sarà di concreto. Sto benissimo a Monza. Non ho bisogno di scappare. Se verrà qualcosa per fare uno step, lo valuteremo”.

CRESCITASono cresciuto tanto grazie ad Alfredo Magni, il preparatore di Donnarumma al Milan. Crede molto nell’intensità del lavoro e nell’utilità della palestra. Mi sono irrobustito. Nei giorni scorsi abbiamo fatto un patto nello spogliatoio tra giocatori e allenatore: dobbiamo superare i punti dell’anno scorso quando abbiamo chiuso a 52.Ora ne abbiamo 42. Dobbiamo pensare di poter vincere ogni partita a partire da quella col Torino”.

TORINO “È una squadra fisica che a tratti ti fa giocare male. Juric e Palladino sono allenatori simili, ma forse Palladino è più flessibile e aperto a provare situazioni nuove“.

MILINKOVIC-SAVICNon sai mai cosa farà quando ha il pallone: appoggio vicino o lancio a 70 metri. Ormai il portiere va studiato come un giocatore di movimento. A me piace partecipare alla costruzione dal basso, ti senti coinvolto”.

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