Alla fine della stagione mancano una manciata di partite, e mentre alcuni tornei come la Serie A e la Ligue 1 sono ampiamente conclusi, mentre altri campionati come la Premier League, la Bundesliga e la Liga sono ancora in attesa di un futuro detentore che si delineerà verosibilmente nelle prossime gare. Nel frattempo in questo fine settimana le sorprese non sono mancate e noi di Numero Diez abbiamo stilato la nostra personalissima Top e Flop del weekend.
TOP
SPAL-LATA ALLA RETROCESSIONE
Il campionato dell’umile Spal era iniziato molto bene, riuscendo a raccogliere nelle prime giornate parecchi punti tant’è ha fatto supporre a tifosi e non di puntare ad una salvezza tranquilla. Diverse sconfitte consecutive l’hanno però trascinata nel vortice della zona retrocessione, dovendo così sudare anche quest’anno la propria permanenza in A. Nel match delle 15 di sabato al Paolo Mazza, casa dei biancazzurri, è andato in scena il più classico del “Davide contro Golia” con la Juventus, anche se ridimensionata, a fare la voce grossa. Nel primo tempo infatti sono i bianconeri a passare in vantaggio con la sempre più certezza Moise Kean, ma all’inizio del secondo tempo i padroni di casa riescono a pareggiare grazie all’incornata di Bonifazi e a rimontare con il bomber d’esperienza Floccari. La retrocessione è distante al momento 7 punti, ma l’Empoli al momento terzultimo deve ancora giocare stasera con l’Atalanta, infatti il prossimo impegno dei ferraresi sarà proprio contro i toscani che giocheranno fino alla morte per salvare la categoria.

MANE E SALAH STENDONO SARRI
In Premier il titolo è ancora decisamente in bilico con Liverpool e Manchester City che continuano a darsi battaglia con vittorie su vittorie, la bagarre è più serrata che mai e con tutta probabilità verrà decisa al fotofinish. Questo weekend la banda di Klopp ha ospitato ad Anfield il Chelsea di Maurizio Sarri che è in piena lotta per il piazzamento in Champions. Ad archiviare la pratica ci hanno pensato le due ali africane Mané e Salah che rispettivamente al 51′ ed al 53′ hanno permesso ai reds di allungare temporaneamente sui citizens che però devono recuperare ancora una partita. Le due compagini inglesi oltre al campionato si stanno giocando anche la Champions League, essendo entrambe ai quarti di finale della competizione, e sarà fondamentale riuscire a gestire bene l’energie in modo tale da riuscire a competere su entrambi i fronti senza rischiare di arrivare scarichi ad appuntamenti importanti.

LO SCONTRO CHAMPIONS E’ ROSSONERO
Uno dei match clou della 32° giornata di campionato era senza ombra di dubbio Milan-Lazio che valeva la possibilità di scappare/inseguire il quarto posto. La sfida è il classico scontro diretto dove le due formazioni pensano prima a non subire goal piuttosto che a farlo, e come di consuetudine la sfida è stata decisa da un penalty causato da Durmisi su Musacchio, sul dischetto Frank Kessié ha spiazzato con freddezza Strakosha portando in vantaggio i suoi a 10 minuti dalla fine. A fine gara non sono mancate le polemiche sia per il gesto Bakayoko e Kessie sia per le parole del D.S. della Lazio, Tare:
“Quello che temevamo è successo: purtroppo ci dispiace andare a casa perdendo una gara giocata alla grande nel primo tempo. La sfida si doveva decidere sul campo tra le due squadre, non con gli episodi arbitrali come è avvenuto stasera”.
La Lazio mercoledì scenderà in campo contro l’Udinese per il recupero della 25a giornata di Serie A che potrebbe essere l’ultima chance per riacciuffare il treno Champions…

FLOP
ALLERGIA DA 3 PUNTI
L’addio prematuro di Stefano Pioli ha convinto la dirigenza della Fiorentina ad un ritorno, quello di Vincenzo Montella con cui in passato avevano fatto molto bene in termini di gioco e risultati. Nel weekend la viola ha ospitato allo stadio Artemio Franchi il Bologna a ridosso della zona retrocessione, e che quindi necessitava di punti. La sfida si è conclusa con uno scialbo 0-0 e che prolunga sempre di più l’assenza di vittorie a Firenze, infatti l’ultimo bottino pieno risale a 9 partite fa tra campionato e coppa. Dalla vittoria al Paolo Mazza la squadra guidata da Pioli non è mai riuscita a dare quel cambio di passo necessario a raggiungere almeno la qualificazione all‘Europa League. L’ingaggio di Vincenzo Montella è il segnale che dalla prossima stagione il talento che ha la Fiorentina a disposizione non rimanga inutilizzato, ma dovrà essere messo in mostra e l’idea di gioco di Montella potrà sicuramente aiutare i tanti giovani a sbocciare.

CHE SCHIAFFONE!
La Ligue 1 è stata letteralmente dominata dal Paris Saint Germain, ritrovandosi a 8 partite dalla fine a più 20 punti dalla seconda della classe, il Lille. Ieri sera è andato in scena tra queste due formazioni con il PSG che come al solito aveva decisamente i favori del pronostico, ma incredibilmente è stato il Lille a sfoggiare una prestazione a dir poco sontuosa riuscendo ad annientare i parigini per 5 reti a 1. Il mattatore della serata è stato indubbiamente Nicolas Pepe che ha concluso i 90 minuti realizzando 1 rete e 2 assist. Questa è stata la seconda doccia gelata stagionale per il club presieduto da Nasser Al-Khelaifi, difatti dopo la cocente sconfitta e uscita dalla Champions League per mano dello United che li ha rimontati al Parco dei Principi, la manita del Lille è entrata nella storia del club parigini che non perdeva con un parziale così ampio in territorio nazionale dal ben anno 2000.

GAME OVER
Ebbene sì, il Chievo Verona dopo ben 11 anni di permanenza in Serie A ha dovuto dire addio al massimo campionato italiano. A sancire l’aritmetica retrocessione è stata la sconfitta con il Napoli per 1-3. La stagione del Chievo Verona era incominciata molto male, infatti erano stati comminati 3 punti di penalità per aver contabilizzato nei bilanci plusvalenze fittizie. La penalizzazione e l’assenza di vittorie (solo 1 in 32 partite) ha reso inevitabile il declassamento in Serie B, nemmeno l’arrivo a campionato in corso di Domenico Di Carlo è riuscito ad invertire la rotta e a condurre il Chievo in acque tranquille. Per l’anno prossimo sarà di vitale importanza risalire subito onde evitare di rimanere impantanati nel campionato cadetto.
