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Top e Flop del weekend

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Top e Flop del weekend

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I campionati sono alle battute finali e diverse squadre si stanno giocando le ultime chance per centrare i propri obbiettivi pattuiti ad inizio stagione. Nei 5 maggiori campionati europei solo due di questi non hanno ancora un vincitore in termini matematici: la Premier League e la Bundesliga. Se la lotta per i vari campionati non è stata entusiasmante come gli altri anni, la lotta per la zona Champions League e salvezza sono ancora caldissime, diventando addirittura roventi in queste ultime partite.

UNA DEA DA CHAMPIONS

L’Atalanta non è sicuramente la sorpresa inaspettata del nostro campionato, soprattutto dopo le recenti stagioni in cui ha dimostrato di non essere una semplice squadra di provincia che punta a sopravvivere in Serie A, ma di avere un progetto solido e di livello. Allo stadio Olimpico di Roma la Dea ha fronteggiato la Lazio nello scontro valido per il piazzamento in Champions. La banda di Gasperini è riuscita a ribaltare lo svantaggio iniziale firmato da Parolo grazie ai gol di Zapata, Castagne e all’autogol di Wallace. La vittoria contro i biancocelesti ha permesso ai nerazzurri di portarsi a -1 dal terzo posto e a +3 dalla Roma quinta. Gli ultimi 3 impegni della formazione bergamasca li vedrà affrontare il Genoa, la Juventus e il Sassuolo impegni tutt’altro che impossibili, ma che comunque andranno affrontati con la giusta mentalità per continuare a sognare un traguardo molto importante. Nel frattempo c’è un altro sogno da conquistare, la Coppa Italia contro la Lazio.

OBBIETTIVO RAGGIUNTO

Mentre in Premier League il titolo è ancora in gioco con Liverpool e City che rispondono a suon di vittorie, la bagarre per la Champions è stata nel vivo più che mai con 4 squadre che hanno lottato fino alla fine per gli ultimi due posti disponibili. A spuntarla matematicamente è stato il Chelsea che grazie alla vittoria interna contro il Watford per 3-0 e i risultati favorevoli sugli altri campi gli hanno permesso di accedere matematicamente alla prossima edizione della Champions League. La squadra guidata da Maurizio Sarri nel corso della stagione è sempre stata sottovalutata, tant’è che diversi addetti ai lavori davano i blues fuori dalla zona UCL. Il bilancio di Sarri in questa annata non è così negativo come si potrebbe pensare dato che è riuscito ad approdare in Champions, disputare la finale di Carabao Cup e potrebbe qualificarsi per la finale di Europa League. Certamente a Stamford Bridge hanno vissuto annate migliori, ma quella di quest’anno non è sicuramente da cestinare.

3 PUNTI D’ORO E DERBY ALL’EMPOLI

La lotta per non retrocedere sta giungendo al termine con Chievo Verona e Frosinone già aritmeticamente retrocesse, c’è un’ultima squadra che sta lottando con le unghie e con i denti per rimanere nella massima serie: l’Empoli. Il lunch match che si è disputato al Castellani ha visto prevalere la formazione guidata da Andreazzoli nel derby contro i rivali di sempre della Fiorentina. La rete di testa realizzata da Farias ha regalato 3 punti d’oro a una squadra che nel corso del campionato ha raccolto molto meno di quello che avrebbe potuto, data la qualità di alcuni interpreti. La vittoria ha permesso al club del Castellani di avvicinarsi all’Udinese, portandosi a solo 2 punti dai friulani al 17° posto. Il calendario dei toscani è molto difficile dovendo affrontare Sampdoria, Torino ed Inter, mentre è decisamente più agevole per De Paul e compagni. Sarà durissima, ma il calcio ha sempre dimostrato che nulla è impossibile.

FLOP

CHANCE SPRECATA

La Roma è anche lei in piena corsa per il piazzamento in Champions e in queste ultime gare ha bisogno di fare punti onde evitare rimpianti a fine campionato. Ieri sera sul campo del Genoa però non è andata oltre un semplice pari, rischiando anche nel finale di perdere. I giallorossi sono scesi in campo senza la cattiveria giusta per agguantare la vittoria che, dopo il vantaggio firmato El Shaarawy, si è fatta recuperare grazie alla rete di testa di Romero. Nel finale è stato concesso anche un rigore in favore dei rossoblù, ma il penalty di Sanabria è stato intercettato da Mirante. Nonostante l’Atalanta abbia guadagnato altri due punti di distacco, Claudio Ranieri resta positivo:

 “La squadra deve convincersi di potercela fare e lottare fino all’ultimo per questo. Perché se partiamo con l’idea di non arrivare e non cerchiamo di fare i 9 punti non va bene”.

La squadra capitolina la prossima partita affronterà la Juventus e sarà fondamentale portare a casa il bottino pieno.

 PAREGGI INDIGESTI

L’Arsenal di Unai Emery ha sprecato l’ennesima occasione per centrare l’obbiettivo qualificazione in UCL, infatti non ha capitalizzato al meglio la sconfitta del Tottenham contro il Bournemouth, pareggiando 1-1 contro il Brighton già salvo e senza nulla da chiedere al campionato. I Gunners hanno alternato tutto il campionato tra super prestazioni contro avversari decisamente forti a prove deludenti contro avversari sulla carta più che abbordabili. Il primo anno di Emery non è stato completamente deludente visto che avrà la possibilità di giocarsi la qualificazione in Champions tramite la vittoria dell’Europa League, competizione in cui ha già un piede e mezzo in finale grazie al 3-1 nella gara d’andata sul Valencia. Il prossimo anno però dovrà assolutamente il risultato in Premier perché la rosa non è assolutamente inferiore alle altre contendenti. Lo stesso discorso vale per lo United che ha pareggiato 1-1 contro l’Huddersfield, squadra retrocessa già da parecchio tempo. L’arrivo di Solskjaer al posto di Mourinho aveva inizialmente migliorato le cose, compiendo una straordinaria rimonta, ma quando la condizione atletica è precipitata i red devils hanno iniziato a perdere punti importanti e fiducia.

HARAKIRI DORTMUND

La lotta per il titolo in Bundesliga potrebbe essersi chiusa con il suicidio del Borussia Dortmund contro il Werder Brema. I ragazzi di Lucien Favre hanno pareggiato una partita praticamente vinta, buttando al vento il doppio vantaggio nel giro di 5 minuti. A portare in vantaggio i die wespen ci avevano pensato Pulisic ed Alcacer nel primo tempo, dovendo così solamente gestire il secondo parziale. Il Werder però è riuscito al 70° a riaprire la partita con il gol di Mohwald per poi pareggiare appena 5 minuti più tardi grazie al sempre verde Claudio Pizarro che ha firmato il 2-2 finale. Adesso il Dortmund si ritrova a -4 punti dalla capolista Bayern con i bavaresi che potrebbero aver messo una seria ipoteca sull’ennesimo Meisterschale.

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Coppa Italia

Pronostico Fiorentina-Parma, statistiche e consigli per la partita

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Pronostico Fiorentina-Parma

PRONOSTICO FIORENTINA-PARMA, STATISTICHE E CONSIGLI PER LA PARTITA – Mercoledì 6 dicembre, alle ore 21:00, la Fiorentina incontra il Parma per gli ottavi di finale di Coppa Italia, in un match che può nascondere insidie. Scopriamo, dunque, il pronostico per la partita insieme a qualche statistica e qualche consiglio per gli scommettitori.

COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

Partiamo dai padroni di casa. La Fiorentina ha vissuto tanti alti e bassi nell’ultimo periodo, con alcune cadute evitabili, come contro l’Empoli, ma anche vittorie prestigiose, come quella di Napoli. La squadra di Italiano si è imposta nel corso dell’ultima giornata per 3-0 contro la Salernitana e ha preparato al meglio la partita di Coppa Italia. Vedremo se la preparazione sarà ripagata anche dal verdetto del campo.

Il Parma viene da sei vittorie in otto partite nell’ultimo mese. Gli uomini di Pecchia procedono spediti verso la risalita nel massimo campionato e si trovano, ad oggi, a pari punti – 33 – col Venezia. Gli emiliani stanno facendo molto bene e ora sognano anche i quarti di finale di Coppa Italia, un risultato che sarebbe importantissimo per il loro morale. In mezzo c’è la Viola, che avrà tutte le intenzioni di battere i crociati.

IL PRONOSTICO DI FIORENTINA-PARMA

Per quanto sulla carta l’esito sembri scontato e i pronostici siano tutti a favore della Fiorentina, spesso la Coppa Italia ha regalato sorprese. Attenzione, dunque, al Parma, che vorrà fare uno scherzetto agli avversari. Per questo, non consigliamo alcun segno fisso, bensì una giocata sul numero complessivo di gol. Il pronostico che potrebbe essere meno rischioso e pagare di più è il MULTIGOL CASA 2-4, in quota 1.62. Benché l’esito finale non sia scontato, la Viola, infatti, potrebbe andare a segno più volte, data la tendenza dei giocatori di Italiano a tenere palla. In alternativa, anche il segno GOL, quotato, invece, 1.75 sui principali bookmakers, potrebbe essere fruttuoso, dato che entrambe le squadre sono decisamente inclini al gol.

PROBABILI FORMAZIONI

Fiorentina (4-2-3-1): Christensen; Kayode, Martinez, Ranieri, Parisi; Mandragora, M.Lopez; Ikone, Barak, Sottil; Nzola. All. Italiano

Parma (4-3-2-1): Chichizola; Delprato, Osorio, Circati, Di Chiara; Bernabé, Hernani, Estevez; Mihaila, Man; Benedyczak. All. Pecchia

 

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ESCLUSIVE

ESCLUSIVA – L’agente di Ikwuemesi: “Si sta adattando alla Serie A, la Salernitana sta lavorando nella giusta direzione”

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La Salernitana sta affrontando un periodo delicato, in piena lotta per la permanenza in Serie A. Nell’ultima giornata di campionato, i granata sono usciti sconfitti dal Franchi perdendo 3-0 contro la Fiorentina. Nonostante la sconfitta anche abbastanza netta, però, i campani sono reduci da un momento anche abbastanza positivo. A risollevare il morale infatti sono il pareggio preziosissimo in casa del Sassuolo e, soprattutto, la prima vittoria in campionato arrivata all’Arechi contro la Lazio.

Uno dei volti di quest’ultimo periodo in casa Salernitana, è sicuramente Chukwubuikem Ikwuemesi. Arrivato quest’estate dagli sloveni del Celje, l’attaccante nigeriano sotto la gestione Inzaghi sta trovando spazio ed anche i primi gol della sua avventura italiana. Per scoprirne di più sul classe 2001, noi della redazione di Numero Diez abbiamo intervistato Thaddeus Kennedy Idama, agente del calciatore facente parte del KCG Sporting Management.

Di seguito, la nostra intervista ESCLUSIVA.

L’INTERVISTA ESCLUSIVA A THADDEUS KENNEDY IDAMA, AGENTE DI IKWUEMESI

Parto chiedendole la sua opinione sul momento attuale di Ikwuemesi alla Salernitana.

“Sta provando a dare il massimo. Essendo calciatore giovane, che proviene da un campionato non molto noto in Europa, sta cercando di adattarsi. Credo farà meglio sul lungo termine”.

Crede che la Salernitana riuscirà a centrare l’obiettivo salvezza?

“Siamo in attesa di scoprirlo, perché la Salernitana è una buona squadra, staff e dirigenti hanno il compito di gestire la situazione e lo stanno facendo molto bene. Il club non sta ottenendo il miglior risultato, ma spetta all’organismo che lo rappresenta fare la cosa giusta. Credo siano nella giusta direzione“.

Di recente Ikwuemesi ha segnato il suo primo gol in Serie A, contro il Sassuolo. Quali sono state le sensazioni a riguardo?

È stato un bel momento. A Sassuolo erano partiti molto bene, andando in vantaggio per 0-2. È stato comunque un buon risultato per la squadra. È un momento in cui hanno ripreso il controllo e hanno realizzato di poter tornare ad una situazione normale. Io so che chi è ai vertici della società sta facendo molto per assicurarsi di mettere i calciatori sulla buona strada. Poi vincere le partite (contro la Lazio, n.d.r.) è un sollievo per la squadra“.

Con l’arrivo di Inzaghi in panchina sembrerebbe esserci stata una svolta: 5 presenze da titolare e 2 gol in 7 partite. Com’è il rapporto con il tecnico granata?

“Gli dico che dipende tutto dall’impostazione professionale. Il ragazzo è un professionista e conosce i suoi obblighi in campo. L’allenatore è stato un professionista di altissimo livello da calciatore. Sono contento perché metterà Ikwuemesi nelle condizioni migliori e lo preparerà per le partite. Inzaghi è stato un giocatore di punta, un top player. Quando giocava, ai suoi tempi, io tifavo la Juventus e lo guardavo tanto. L’ho guardato tanto all’Atalanta quando ha segnato 15 gol in Serie A prima di trasferirsi alla Juventus. Quindi lo conosco molto bene. Quando un’ex attaccante allena il tuo calciatore, che è anche lui un attaccante, secondo me è una cosa positiva. Sono felice di vedere Inzaghi fare le cose giuste da allenatore. Poi il calciatore ha l’obbligo di rispettarlo. È questa la sua responsabilità quando scende in campo”.

Tornando invece alla trattativa che ha portato Ikwuemesi alla Salernitana: com’è nata? Ci sono retroscena?

“Per me non c’è stato nessun aspetto negativo. Eravamo tutti d’accordo nel fargli accettare questa nuova sfida. Sapevamo che non sarebbe stato facile, ma quando un giocatore focalizza la mente su qualcosa è possibile. Quindi io penso che abbia deciso di andare in Serie A e noi, dopo, siamo andati a cogliere la sfida. Sapevamo che fosse  piuttosto impegnativa, ma finora tutto bene. Si abituerà a questa situazione e, a lungo termine, otterrà risultati”.

Qual è invece il sogno per il futuro?

“Ogni giocatore ha un sogno per il futuro. Noi li lasciamo a loro. Lui ha l’ambizione di diventare un top player, di giocare club famosi. Al momento siamo concentrati prima sulla Salernitana, e poi dopo lui pensa al suo meglio. Poi lasciamo che il futuro svolga il suo ruolo”. 

Fonte immagine in evidenza: profilo Instagram kcg_project

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Thauvin torna protagonista e si confessa: “Andai a giocare in Messico perché soffrivo di depressione”

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Thauvin

Un gol e un assist nelle ultime due partite per Florian Thauvin, indubbiamente uno degli uomini di maggior classe e talento a disposizione di Cioffi. La missione salvezza, in questa stagione, non sembra scontata come in altre annate per l’Udinese, che dovrà affidarsi anche (e non poco) al sinistro del francese, campione del mondo nel 2018. Neanche il più grande trionfo immaginabile nella carriera di un calciatore può però colmare i demoni interiori di una persona, come ammesso da Thauvin nel corso di un’intervista a Canal+.

DEPRESSIONE – Tre mesi prima di lasciare l’Olympique Marsiglia andai da una persona specializzata su consiglio di alcuni amici, che mi ascoltò e mi fece scoppiare a piangere. In quel momento capii di non stare bene. Ero nella fase iniziale ma già accertata di depressione. Per quello poi decisi di andare in Messico, per stare più tranquillo e avere meno pressioni nel giocare da parte di tifosi e media”.

UN PASSO INDIETRO – “Atleticamente mi sentivo al meglio, ma dal punto di vista mentale ero a pezzi. Quando questa persona mi ha fatto rendere conto della mia situazione, ho deciso che era meglio fare un passo indietro per la mia serenità. Per questo poi scelsi di andare a giocare al Tigres, in Messico”.

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Furia De Laurentiis dopo Napoli-Inter: telefonate alla Federcalcio per protestare

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De Laurentiis

Il Napoli, dopo un inizio di campionato altalenante e l’esonero di Garcia, ci si aspettava un cambio di rotta imminente. Occasione sfumata nel match di ieri giocato al Maradona contro l’Inter, perdendo per 3-0. Tuttavia secondo quanto riportato da Il Mattino, De Laurentiis sembrerebbe essersi infuriato al punto da chiamare la Federcalcio e l’AIA per protestare, riguardo la direzione gara con i nerazzurri. La scelta di non far presentare Mazzarri ai microfoni, prediligendo silenzio totale, sarebbe stata proprio la sua, dopo aver accerchiato il direttore di gara nel tunnel per cercare di ottenere delle spiegazioni, invano.

Gli episodi che avrebbero scatenato l’ira del patron partenopeo sarebbero due. Il primo per un mancato rigore concesso per un presunto fallo di Acerbi su Osimhen. Il secondo a causa della decisione di non annullare il primo gol di Calhanoglu per un fallo in precedenza di Lautaro su Lobotka.

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