Il girone d’andata in tutti i campionati europei è ormai agli sgoccioli e si stanno delineando sempre di più le classifiche che ridimensionano gli obiettivi di alcune squadre mentre altre possono ancora continuare ad ambire ai propri obiettivi. In questo turno si sono disputati importanti big match come il Derby d’Italia nell’anticipo di venerdì e lo scontro al vertice in Premier League tra il Chelsea di Sarri ed il Manchester City di Guardiola. I riflettori mondiali però sono stati puntati su Madrid per sfida di ritorno della finale di Copa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors che è andata in scena al Santiago Bernabeù. Noi di Numero Diez come ogni lunedì vi abbiamo preparato la nostra personalissima Top e Flop del weekend.
TOP
LIBIDINE RIVER
Cosa c’è di più bello di vincere una coppa contro i rivali di sempre? Probabilmente nulla. Infatti ieri sera al Santiago Bernabeu deve essere stata una goduria per i tifosi del River Plate alzare la Copa Libertadores in faccia ai rivali di sempre del Boca Juniors, soprattutto se, dopo lo svantaggio rimediato in chiusura di primo tempo per mano di Dario Benedetto, i Millonarios hanno vinto in rimonta. Nel secondo tempo il gol di Lucas Pratto ha consentito alla propria squadra di pareggiare e protrarre così la gara ai supplementari, ma ad evitare l’agonia dei calci di rigore ci ha pensato l’ex Pescara Juan Quintero che con un super gol è riuscito a spezzare l’equilibrio in favore della squadra allenata da Gallardo. La rete di Gonzalo Martinez a tempo scaduto è stata la ciliegina sulla torta per una finale che rimarrà ai posteri come una delle più incredibili, sia per vicende calcistiche che extra sportive.
IL TRIONFO DEL SARRISMO
Sabato pomeriggio a Stamford Bridge sono scese in campo due corazzate della Premier League, il Chelsea guidato da Maurizio Sarri e il Manchester City del maestro Josep Guardiola, per gli amanti del football un vero e proprio spettacolo. La prima frazione è stata largamente in favore dei Citizens che però non sono mai riusciti a concretizzare le diverse palle gol a disposizione e, come spesso accade, è stato il Chelsea a passare in vantaggio alla prima occasione capitatagli con N’golo Kanté al 45′. Al termine della ripresa la gara si equilibra ad eccezione del possesso palla che è sempre stato in favore dei ragazzi di Guardiola. A chiudere la gara ci ha pensato David Luiz che di testa da calcio d’angolo ha firmato il raddoppio dei blues, accorciando in classifica a 7 punti dagli Skyblues. Maurizio Sarri potrà essere sicuramente soddisfatto del risultato e della prestazione dei propri giocatori che sono gli unici al momento ad essere riusciti a sconfiggere per la prima volta in campionato il Manchester City.
KARATE-RICK
Nell’anticipo di sabato sera della 15° giornata di Serie A si sono affrontate all’Olimpico di Roma la Lazio, che nelle ultime tre partite non è andata oltre il pareggio, e la Sampdoria, in un buon periodo di forma. Il solito Quagliarella ha sbloccato il risultato per i blucerchiati a metà primo tempo, mentre Francesco Acerbi, difensore dei biancocelesti, con un guizzo ha pareggiato i conti a dieci minuti dal termine e un rigore fischiato al 96° ha permesso ad Immobile di completare la rimonta. Il calcio è bello perché regala emozioni quando meno te lo aspetti: infatti su un lancio da dietro la metà campo di Murru, prolungato da Kownacki con una spizzata, Riccardo Saponara è riuscito ad inserirsi alle spalle della difesa e con un colpo di tacco al volo ha beffato in pallonetto Strakosha, firmando il 2-2 al minuto 99.
https://youtu.be/Tm4LssFOOvo
FLOP
LA ROMA CREA E LA ROMA DISTRUGGE
L’altalena giallorossa continua a fare su e giù. Dopo la buona prova sfornata contro l’Inter, che aveva lasciato ben sperare per gli impegni successivi, la sfida di sabato contro il Cagliari ha evidenziato che la luce in fondo al tunnel è ancora molto distante. La squadra di Eusebio Di Francesco è andata in doppio vantaggio nel primo tempo grazie ai gol di Cristante e Kolarov, la rete a sei minuti dalla fine di Ionita ha riaperto la gara, ma la doppia espulsione in pieno recupero di Srna e Ceppitelli avrebbe dovuto facilitarne la vittoria. Il pareggio è avvenuto gli sgoccioli del recupero, infatti il rinvio di Olsen non viene controllato dal centrocampo giallorosso che ha consentito a Ionita di lanciare in contropiede Marco Sau, segnando il definitivo 2-2. Il destino di Di Francesco è tuttora appeso a un filo e potrebbe saltare già in settimana per far spazio al ritorno di Vincenzo Montella o all’arrivo dell’ex allenatore della Fiorentina, Paulo Sousa.
ALLERGIA DA 3 PUNTI
Nel lunch match di ieri al Mapei Stadium i padroni di casa del Sassuolo hanno ospitato la Fiorentina: la partita è terminata con un’incredibile 3-3 acciuffato dalla banda di Pioli al 96° grazie al gol del subentrato Kevin Mirallas. La squadra dei Della Valle, nonostante l’abbondanza di talento e qualità di cui dispone, non riesce ad ingranare tant’è che l’ultima vittoria della Viola risale al 30 settembre contro l’Atalanta al Franchi. Dagli ultimi 3 punti sono passati ben 8 turni di campionato in cui sono stati raccolti solamente 6 pareggi contro avversari più che modesti, come Frosinone e Bologna, e due sconfitte contro Lazio e Juventus. L’inizio di stagione aveva fatto ben sperare i tifosi su un possibile piazzamento in Europa, ma questa brusca battuta di arresto ha ridimensionato notevolmente le speranze. Urge un cambio di marcia per una squadra che ha raccolto molto meno rispetto a ciò che potrebbe realmente combinare.
UN DIAVOLO UN PO’ SPENTO
Il posticipo di San Siro tra Milan e Torino è terminato con uno scialbo 0-0, infatti dopo la sconfitta dell’Inter all’Allianz Stadium, i rossoneri hanno avuto una ghiotta occasione per portarsi a -1 in classifica dai rivali cittadini e sperare in un’eventuale sorpasso futuro per la conquista del terzo posto. La banda guidata da Gattuso non è mai riuscita ad essere realmente pericolosa con il Torino che si è difeso molto bene e che ha provato a far male con le ripartenze in contropiede. La vera delusione, oltre alla mancata vittoria, è stata anche la prestazione del 9 rossonero, Gonzalo Higuain, che è parso molto nervoso e mai realmente pericoloso. Da quando è a Milano non è quasi mai riuscito a caricarsi la squadra sulle spalle come spesso è accaduto nelle esperienze precedenti di Napoli e Torino, lasciando spesso trasparire una certe frustrazione culminata con l’espulsione contro la Juventus, sua ex squadra che lo ha rimpiazzato per comprare CR7.