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Torino-Atalanta, big match mascherato

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Torino-Atalanta, un big match mascherato

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Per la partita in notturna Torino e Atalanta indosseranno due vestiti speciali, un outfit da sera per le grandi occasioni. I granata che non saranno granata verranno innanzitutto colorati di verde, non certo il colore sociale, ma la commemorazione della tragedia della Chapecoense e il rispetto del drammatico destino che ha unito tragicamente i due club meritano per questa sera un dress code particolare per la squadra di Mihajlovic. Piemontesi che in campo, al pari degli ospiti, scenderanno invece con l’intento di dimostrare, di riportare gli applausi all’Olimpico dopo che seppur con netti passi in avanti la squadra contempli la vittoria da più di dieci turni (escludendo il 2-0 di mercoledì in Coppa Italia contro il Carpi). L’Atalanta pure ha il dente avvelenato: il passaggio del turno europeo con stile non cancella comunque le difficoltà del momento su suolo italiano e il Gasp, in cerca dei tre punti, per stasera ha in mente un risultato vincente. Le due squadre sono in cerca di un utile che non comprenda nemmeno l’ipotesi pareggio, perchè per entrambe, vincere rispettivamente in casa e in trasferta contro un avversario univocamente tosto aumenterebbe di parecchio il giudizio felice di stampa e tifosi. Un posticipo serale che al di là del blasone dei club non nasconde interesse tecnico-tattico e la possibilità di spettacolo, e la sfida fra undicesimi (Torino) contro decimi (Atalanta) stasera è solo un big match mascherato.

TORINO

Pareggi a Milano, pareggi interni, una sola vittoria in Coppa Italia. I mesi di ottobre e novembre sono stati il grafico di un escalation costante sul piano del gioco, passando da una totalità di deludenti sconfitte a prestigosi pareggi esterni. Certo i granata avevano toccato proprio il fondo perdendo malamente le gare con Juve, Roma e Fiorentina, e poco importa se in quei match Belotti era segnato come assente: anche con il ritorno del Gallo, seppur con risultati migliori, il Torino non ha di certo trovato la serenità offensiva che sperava. Belotti non conosce il gol da 76 giorni, un’eternità di digiuno per mister 100 milioni.

Belotti è stato fuori per infortunio per più di un mese

Un giocatore che dopo l’infortunio al ginocchio è apparso più sgonfio, meno incisivo e assolutamente lontano da una forma fisica che possa permettergli di reggere la competitività delle difese avversarie. Con poca mordenza e zero reti, il Gallo oggi deve riprendere la via del gol contro la squadra a cui nei derby giovanili segnava con la maglia dell’Albinoleffe. Purtroppo, come ricorda ampiamente Mihajlovic a ogni post partita, quello che manca ai granata sono Belotti e una generale maggiore incisività offensiva. Nel Toro non ci saranno esclusi speciali ed effettivamente la formazione schierata dall’allenatore serbo sarà quella delle grandi occasioni, lo stesso modulo e gli stessi interpreti che avevano ben figurato nella trasferta di San Siro contro il Milan. Un 4-3-3 molto capace di contenere e con qualche difficoltà nell’offendere, ma magari tra le mura amiche il tifo granata può fungere da linfa vitale per Iago Falque e Ljajic, esterni scelti da Mihajlovic per supportare con cross e tagli l’unica punta Belotti.

https://www.youtube.com/watch?v=g2eVDbk88gQ

Con un ritrovato De Silvestri e un sorprendente Ansaldi a sinistra, la difesa non conosce altri interpreti alla nuova coppia torinese N’Koulou-Lyanco, entrambi arrivati in estate e moto elogiati alla loro prima esperienza italiana. Centrocampo non poco fisico con il trittico Obi-Rincon-Baselli: ordine del giorno tartassare le linee di passaggio tra il Papu Gomez e Freuler, nonchè arginare gli inserimenti dell’uomo del momento in casa neroazzurra: Bryan Cristante.

ATALANTA

Da grandi poteri derivano grandi responsabilità: giocare in Europa non solo è un motivo di vanto e prestigio, ma è anche e soprattutto un fitto programma di organizzazione e pianificazione. Gasperini lo sapeva fin da subito e infatti ha insistito perchè il mercato estivo portasse un nuovo gruppo di giocatori eterogeneo e duttile. Dalla fisicità di Cornelius alla tecnica di Ilicic, dal ritorno del factotum De Roon alle sorprendenti qualità di Haas e Gosens. L’assemblaggio dell’Atalanta ha portato ottimi frutti in campo internazionale ma spiacevoli inconvenienti in campionato, dove seppur spiccano prove di forza interessanti (parreggio interno con la Juve), il rullino di marcia in Serie A è al di sotto della aspettative.

Per Gaseprini stasera la partita sarà una delle più difficili

Un decimo posto che i bergamaschi non si aspettavano, considerando la maturità che nella passata stagione era emersa dalla gestione dell’intera stagione. Eppure gli impegni europei hanno complicato la situazione più del previsto, rendendo Gomez e co degli eroi del giovedì ma annichilendoli in parte nelle partite del weekend. Tralasciando gli incontri dell’Europa League, la Dea ha ottenuto 4 punti nelle ultime tre partite, frutto di una sconfitta a Milano con l’Inter, un pareggio casalingo con la SPAL e la più recente vittoria contro il Benevento. Proprio nel match contro le Streghe la squadra di Gasperini ha confermato lo stato di forma momentaneamente non al top, con idee molli e una condizione fisica non proprio delle migliori.  Eppure, tali prestazioni cozzano male con il lodevole comportamento nelle gare europee, e a tutti gli effetti, il 5-1 di Goodison Park è stata la consacrazione dell’ottimo girone giocato dai bergamaschi.

https://www.youtube.com/watch?v=T34696806C8

Per quel che riguarda il match dell’Olimpico, l’Atalanta scenderà in campo anch’essa con l’undici migliore, il miglior vestito per l’occasione importante. Gasperini vuole fare risultato a casa propria dimostrando che il cuore dei suoi neroazzurri è più vivo che mai. Con il solito trio difensivo, l’assenza di De Roon a centrocampo costringe il tecnico a proporre una mediana con Freuler e Cristante: il centrocampista italo-canadese merita un discorso a parte visto che le sue prestazioni, di recente, gli sono valse epiteti importanti e considerazioni non da poco. L’ex Benfica si è ritagliato a suon di gol un posto principale nelle gerarchie dei migliori giocatori del campionato, e i tre gol nelle ultime tre partite lo hanno eletto a miglior uomo dei suoi. In ogni caso, le opportunità di fare risultato fanno gola all’Atalanta, che di fatto con i tre punti arriverebbe al settimo posto, scavalcando in un sol colpo Bologna, Chievo e Milan, tutte squadre che giocheranno domani. Con Gomez, Petagna e Ilicic titolari l’Atalanta stasera può far male al Torino, e nonostante l’avversario sia veramente ostico, stasera l’imperativo per i bergamaschi sarà di gettare il cuore oltre l’ostacolo.

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Parolo contro Mancini: “Retegui? Una forzatura. A lui preferisco Kean”

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Kean Juventus

Mateo Retegui è tra i giocatori più chiacchierati delle ultime settimane. Le due reti in Nazionale nelle sfida di qualificazione a Euro 2024, contro e Inghilterra e Malta, sono bastate per mettere d’accordo buona parte degli scettici di fede azzurra.

Ciononostante, al termine del match tra Juventus e Verona, Marco Parolo ha espresso, negli studi di DAZN, il proprio parere riguardo le ultime convocazioni di Roberto Mancini, soffermandosi sull’assenza di Moise Kean:

Tra Retegui e Kean scelgo Kean. Retegui è stata una forzatura, anche se ha segnato due gol, ma non so se messo in Italia possa fare i gol dei nostri attaccanti italiani. I gol li ha fatti Orsolini, Scamacca, Raspadori, Kean. Quando segnano si parla di attaccante del futuro e Immobile viene messo da parte, ma qui parliamo di qualcosa di diverso“.

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Szczesny: “Il calendario è stimolante, ora pensiamo alla semifinale”

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Szczesny

La Juventus ha superato 1-0 il Verona grazie a Kean: dopo il match, il portiete bianconero Szczesny è intervenuto ai microfoni di DAZN.

Il momento è buono, stasera forse non abbiamo brillato ma dopo la sosta le partite sono sempre pericolose. Alla fine conta portare a casa i tre punti, siamo contenti del risultato ma non molto della prestazione. Il calendario è bello e stimolante per arrivare a giocarci tutte le competizioni. Europa League e Coppa Italia sono due obiettivi: in campo abbiamo conquistato 59 punti, siamo a +9 sul’Inter, anche se nemmeno noi sappiamo quale sia la vera situazione. Ora pensiamo alla semifinale di Coppa Italia, è bello, non vediamo l’ora di affrontare questo mese. Portare a casa un trofeo europeo sarebbe stimolante“.

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Allegri: “Stiamo facendo qualcosa di importante. Inter? Non può sempre perdere”

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serie A

La Juventus ha superato 1-0 l’Hellas Verona grazie al gol di Moise Kean: le parole del tecnico Massimiliano Allegri dopo la vittoria dei suoi ragazzi.

LA GARA – “Era una partita complicata, sporca, il Verona ti fa giocare male, ti pressa a tutto campo. Siamo stati fermi nei primi 25 minuti, poi abbiamo iniziato a creare situazioni favorevoli. Forse potevamo fare meglio negli ultimi 10 minuti, senza concedere loro la possibilità di avvicinarsi all’area. In questo dobbiamo migliorare ma credo che i ragazzi stiano facendo qualcosa di importante”.

SU KEAN E LOCATELLI – “In Nazionale? Mancini ha esperienza nel chiamare i giocatori, io credo che alcuni giocatori della Juventus abbiano qualità importanti e che possano essree chiamati. Ma le convocazioni poi le fa Roberto, che chiama chi secondo lui è meglio. Locatelli? Ha reagito bene alla mancata convocazione in Nazionale, è cresciuto bene sul piano tattico, è più mobile nella circolazione della palla anche se deve ancora migliorare in certi tipi di giocate. Come tutta la squadra, anche Locatelli ha cuore e passione. Poi possiamo sbagliare e giocare meno bene, ma alla squadra sicuramente sotto questo aspetto non si può dire niente”.

LA SITUAZIONE DI CLASSIFICA – “Dopo la sentenza dei 15 punti abbiamo giocato a Salerno, poi abbiamo superato le altre davanti e in classifica reale siamo al settimo posto. Vincendo abbiamo staccato quelle dietro. La classifica vera fatta sul campo meritatamente dice che abbiamo 7 punti più della Lazio, 9 sull’Inter e 11 sul Milan. Questo è un bel risultato. L’Inter e le altre non possono sempre perdere, per ora siamo a -4 dal quarto posto ma vedremo Milan e Roma. Di obiettivi ne abbiamo tanti, l’importante è essere lucidi. Del Piero? Grandissimo giocatore, ha rappresentato la Juventus per tantissimi anni e ci ha fatto piacere che sia venuto allo stadio. In dirigenza? Queste cose spettano alla società, noi dobbiamo pensare la campo e non è facile”: 

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Zaffaroni: “Abbiamo creato seri presupposti per far gol: c’è rammarico”

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Verona

Ha parlato al termine del match tra Juventus e Verona, vinto 1-0 dai bianconeri, Marco Zaffaroni, tecnico dei gialloblù.

Di seguito, le sue parole ai microfoni di Sky Sport.

LE DICHIARAZIONI

PARTITA –Nella fase di finalizzazione, negli ultimi metri, abbiamo creato i presupposti per far gol. Purtroppo ci manca ancora cattiveria in quelle zone del campo. Abbiamo creato seri presupposti per segnare e c’è rammarico per questo. I ragazzi sono stati bravi soprattutto nel primo tempo, giocando alla pari. Poi abbiamo cercato di pareggiare in ogni modo, ma non è bastato nonostante la prestazione. I tifosi sono importanti, hanno bisogno di prestazioni di questo tipo, dove la squadra dà tutto e i tifosi lo riconoscono. Dobbiamo raggiungere la qualità che ci manca per ottenere i punti per raggiungere la salvezza“.

GAICH –È un ragazzo con voglia di lavorare e che sta crescendo. Gli manca ancora la capacità di scelta, di tenere la palla, di smarcarsi in maniera efficace. Deve crescere da questo punto di vista, ma ha qualità. Quando giochi con difensori di alto livello, però, risulta tutto più difficile“.

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