Come tutte le sessioni di calciomercato anche questa, soprattutto nella seconda metà, ha riservato non pochi colpi di scena. In controtendenza rispetto al solito, soldi, procuratori e contratti non hanno avuto un ruolo centrale nelle bollenti trattative a cui abbiamo assistito. É invece stato il desiderio di ricongiungersi al passato e la voglia di rivalsa il propellente necessario alla buona riuscita di esse. A tal proposito, abbiamo individuato le principali trattative (o, se preferite, tormentoni) che dal 1 gennaio fino alle ultime febbrili ore di calciomercato hanno intasato di messaggi le chat di WhatsApp e messo ripetutamente a repentaglio il Fantacalcio di noi tutti. Per emettere un giudizio tra il serio e il faceto su queste operazioni ci siamo serviti di tre criteri: fascino, improbabilità ed effettiva utilità, in termini tecnici, della trattativa.
BOATENG-BARCELLONA
Fascino: 9/10
Improbabilità: 10/10
Utilità: 4/10
“Voglio donare un senso a questo affare. Anche se questo affare un senso non ce l’ha” canterebbe Vasco Rossi. Noi, a differenza del cantautore romagnolo, un senso a questa operazione cerchiamo di trovarlo. La partenza di Munir ha lasciato vuota la casella del vice-Suarez nella rosa blaugrana ed il calendario carico di impegni che attende la squadra di Valverde da qui a fine stagione ha spinto la dirigenza a cercare con urgenza un sostituto. L’infortunio di Kane ha precluso la pista Llorente e così, nelle ore immediatamente successiva ad Inter-Sassuolo, i blaugrana hanno incassato il sì dell’attaccante ghanese.
Facendo leva sulle capacità spalle alla porta aggiunte al suo bagaglio tecnico a Las Palmas con Quique Setien, il Boa potrà offrire a Valverde una modalità di attacco differente. Di contro, una condizione fisica mai impeccabile abbinata alla disabitudine a giocare a questi livelli non lo rendono, almeno sulla carta, l’ancora a cui aggrapparsi in caso di forfait di Suarez.
CACERES-JUVENTUS
Fascino: 8/10
Improbabilità: 9/10
Utilità: 5/10
Si, può sembrare banale e scontato, ma certi amori non finiscono mai. Soldato prima del condottiero Conte e poi del generale Allegri, Martin Caceres torna per la terza volta ad indossare quella che, come ribadito da lui, è la maglia della sua vita.
Un occasione insperata, in una carriera che sembrava poter volgere al termine prima del dovuto in una città, Roma, in cui l’uruguagio non ha fatto altro che scaldare la panchina. Da giocarsi la finale di Champions contro il Barcellona a vedere Bastos e Wallace superarti nelle gerarchie: rivivere la carriera di Martin Caceres è l’esperienza umanamente più vicina a due giri sulle montagne russe. L’ultima salita è appena cominciata, vedremo se el Pelado calerà nuovamente a picco o resterà in cima.
HIGUAIN-CHELSEA
Fascino: 9/10
Improbabilità: 3/10
Utilità: 10/10
Era nell’aria e l’ennesimo colpo di scena nella storia calcistica di Gonzalo Higuain si è materializzato. Il centravanti argentino ha ceduto senza esitazioni alle avances di Maurizio Sarri e al richiamo della Premier League.
Un desiderio di scappare da Milano che si è cementificato nel tempo, a suon di brutte prestazioni, dubbi sul futuro e sul presente. Adesso dirlo sembra fin troppo semplice, ma tra Gonzalo Higuain e il Milan l’amore non è mai sbocciato. Il Pipita ha accettato l’unica proposta valida che il mercato estivo gli offriva e il Milan ha affidato la sua rinascita ad un calciatore sempre sul punto di implodere. Divorzio immediato: l’argentino a Londra per inseguire l’ultima grande occasione della sua carriera e un giovane polacco sul prato verde di San Siro. To be continued…
PIATEK-MILAN
Fascino: 8/10
Improbabilità: 7/10
Utilità: 10/10
Pum pum pum! 90 minuti, un paio di spari e Gonzalo Higuain è poco più che un brutto ricordo. La leggerezza con cui l’attaccante polacco si è imposto al suo esordio a San Siro impressiona. La facilità con cui trova la porta, invece, non è una novità.
Con l’addio di Higuain e l’innesto di Piatek il Milan vira con decisione verso una politica di ringiovanimento della rosa e valorizzazione del patrimonio a disposizione per puntare al pareggio di bilancio nel 2021. Dopo aver preso più di una buca, la macchina di Leonardo, Maldini e compagnia pare aver imboccato la strada giusta.
MORATA-ATLETICO MADRID
Fascino: 8/10
Improbabilità: 5/10
Utilità: 7/10
Un fugace saluto sui social ed Alvaro Morata lascia Stamford Bridge per approdare al Wanda Metropolitano, nuovo tempio dell’Atletico Madrid. Un addio, quello ai blues, già da tempo nell’aria. Posto da titolare sempre in discussione, feeling prima con Conte e poi con Sarri mai trovato e rapporto complesso con la porta: l’esperienza dello spagnolo in Inghilterra si può riassumere in questi tre punti.
Il ritorno a Madrid, sulla sponda colchonera, è un’occasione che Morata non poteva farsi sfuggire, per dimostrare di essere l’attaccante moderno del primo anno a Torino e il bomber implacabile dell’ultimo al Real. Tra le tante alternative a disposizione, tornare a casa è spesso la scelta migliore…
PIAZON-CHIEVO
Fascino: 10/10
Improbabilità: 10/10
Utilità: 8/10
Per raggiungere una grande impresa la follia è un ingrediente al quale non si può rinunciare.
Il Chievo, seppur la cura Di Carlo pare abbia riacceso il fuoco dei senatori, versa in condizioni di classifica pietose. Per concedersi una speranza Igor Campedelli punta sul colpo a sorpresa: prima cede Birsa al Cagliari e poi, per sostituirlo, bussa alla porta del Chelsea per Lucas Piazon, ex promessa brasiliana dal talento tanto cristallino quanto in declino. L’operazione si conclude in poche ore e il 25enne passa ufficialmente dal dolce far niente in terra londinese al doversi gettare nel fango del Bentegodi per salvare i clivensi.
Il coraggio, senza dubbio, non manca a nessuna delle parti in causa.
SANABRIA-GENOA
Fascino: 8/10
Improbabilità: 9/10
Utilità: 8/10
Sorprendente. Perchè un giocatore che con il Betis del guru Setien navigava tra la borghesia del calcio spagnolo decide di volare in Liguria e lottare per la salvezza? Una domanda a cui difficilmente sapremo rispondere.
Antonio Sanabria è un attaccante estremamente tecnico, non infallibile in area come il suo predecessore Piatek ma più efficace nel gioco di raccordo. Il tandem con Kouamè si preannuncia come uno dei più interessanti del girone di ritorno, soprattutto per la complementarità dei due attaccanti.
Il rumore degli spari non accompagnerà più i festeggiamenti di Marassi, ma non è detto che il divertimento sia finito.
MURIEL-FIORENTINA
Fascino: 8/10
Improbabilità: 5/10
Utilità: 10/10
Un avvio con il botto, in pieno stile Luis Muriel. Il colombiano si è presentato alla Fiesole con due progressioni palla al piede degne, a detta di molti, del primo Ronaldo. E poi ancora a Verona in tandem con Chiesa e in Coppa Italia con la Roma, dove abbiamo perso il conto degli assist messi a referto.
Il futuro che, carriera alla mano, con Muriel è sempre imprevedibile prescinde da qualsiasi discorso tattico. Il calcio verticale di Pioli è perfetto per lui come lo era quello di Machin a Siviglia, ma ciò che ha fatto e fa la differenza è sotto i riccioli neri dell’ex, tra le tante, Lecce.
Ritrovare se stesso per mettere le ali alla Fiorentina: è questa la missione di Luis Muriel.