È un’estate di mercato caldissima per la Juve. Dopo i vari arrivi di Cancelo, Perin, Emre Can, Spinazzola, Caldara, ma soprattutto dopo l’acquisto di CR7, risulta sempre più probabile un approdo in terra bianconera del difensore Leonardo Bonucci. Ciò rappresenterebbe un ritorno per il giocatore viterbese che alla società della Continassa ha passato ben sette stagioni. La scorsa estate, dopo più di 200 presenze con la casacca juventina, ecco arrivare uno sviluppo di mercato inaspettato. Bonucci passa al Milan, acerrima rivale della Juve. Non avendo digerito gli screzi sorti con il mister Massimiliano Allegri, Leonardo trova nella causa milanista una nuova motivazione professionale. Superfluo sottolineare come per i supporters bianconeri ciò abbia rappresentato un tradimento senza eguali, forse troppo duro da assimilare.
La storia del calcio è piena di tradimenti, giocatori che passano da una squadra all’altra per le ragioni più disparate. La voglia di vincere, un’offerta economica vantaggiosa o, semplicemente, una ricerca di nuovi stimoli
Ecco a voi i 10 tradimenti peggiori della storia del calcio.
10 – HUGO SANCHEZ

Al decimo posto si classifica l’ex attaccante messicano che nella stagione 1985 passa dall’Atletico Madrid agli eterni rivali del Real Madrid. Dopo essere approdato in terra iberica nel 1981 ed aver vinto una coppa di Spagna ed il premio di capocannoniere della Liga, decide di firmare per i blancos. Al Real rimarrà ben sette stagioni, siglando 164 reti, vincendo cinque campionati consecutivi, una coppa Uefa ed una coppa di Spagna. Nel 1990 riesce anche a conseguire l’obbiettivo della Scarpa d’Oro.
9 – ERIC CANTONA

Genio e sregolatezza per Eric Cantona. Nel 1992 avviene il passaggio del talento francese dal Leeds United al Manchester United. Con il Leeds, Eric riuscirà a vincere una delle tre Premier che il club inglese può vantare, riuscendo anche nell’impresa di battere il Liverpool e vincere quindi la Community Shiled. Vittoria raggiunta per 4-3 anche grazie al calciatore transalpino, autore di una tripletta. Questo trasferimento non sarà mai accettato dai tifosi del Leeds che anzi accuseranno oltre che il giocatore, anche l’allora allenatore Howard Wilkinson, colpevole di non aver fatto nulla per tenerlo in squadra.
8 – LEWANDOWSKI, HUMMELS, GÖTZE

Questi i tre calciatori che in annate differenti, sono passati dal Borussia Dortmund al Bayern Monaco. Dopo aver fatto parte dell’armata creata da Klopp, in grado di mettere in difficoltà qualsiasi team europeo, vincendo due Bundesliga ed ottenendo una finale di Champions, i tre calciatori decisero di passare dalla parte del nemico. Normale pensare che sia stato per una maggiore ambizione professionale. Il club bavarese può garantire successi e retribuzioni economiche che il Borussia sicuramente non è in grado di sostenere. Nel 2016 Gotze decise anche di tornare a Dortmund e subito i tifosi gli intonarono un coro, palesando il fatto che lì non fosse più benvenuto.
7 – GABRIEL OMAR BATISTUTA

È l’estate del 1990 quando Batigol decise di lasciare il River Plate per firmare con il Boca Juniors. Nonostante i 17 gol segnati col River, l’esperienza per Batistuta non si può considerare positiva, complici anche delle problematicità nate con l’allora allenatore Daniel Passarella che a metà stagione lo mise fuori rosa. Segnale che il giocatore ex Fiorentina e Roma non accolse di buon grado, decidendo di giocare, la stagione successiva, con gli acerrimi nemici del Boca.
6 – MAURO ZARATE

Si resta sempre in Sud-America ma questa volta di parla del talento ex Fiorentina ed Inter, Mauro Zarate. Il suo trasferimento al Boca, avvenuto quest’estate, non è stato accolto positivamente dai suoi precedenti tifosi del Velez. Squadra che ha anche formato calcisticamente il calciatore. I fratelli lo hanno addirittura ripudiato, il giocatore ha dovuto subire minacce e vari insulti, i tifosi del Velez hanno pubblicato video nei vari social media bruciando la maglia ed il suo murales, presente al centro di allenamento del club, è stato addirittura rimosso. Assai forte l’odio provato nei suoi confronti.
5 – ROBERTO BAGGIO

La rivalità esistente fra Fiorentina e Juventus, è una delle più belle e conosciute nella penisola italica. Ecco perché i tifosi toscani, probabilmente, non riusciranno mai nell’estremo compito di perdonare Roberto Baggio per il suo passaggio alla società torinese. Nel 1990, dopo cinque stagioni in maglia viola, la società bianconera decise di sborsare ben 25 miliardi di lire, cifra monstre per quel calcio. Cifra che però, col senno di poi, si può considerare più che lecita, dato che il “Divin Codino” riuscirà a siglare ben 78 reti in 141 partite, vincendo, fra le altre cose, anche il Pallone d’Oro.
4 – RONALDO

Ronaldo, il fenomeno. Unico forse nel suo talento, ma unico anche nei suoi tradimenti, in quanto ne può annoverare ben due nel corso della sua carriera. Pur essendo ricordato soprattutto con le maglie di Inter e Real Madrid, non bisogna dimenticarsi che il talento proveniente da Rio ha vestito anche le casacche di Inter e Barcellona. Due coppie di squadre eternamente in lotta fra di loro. Tranne che nel Milan, causa i vari infortuni che non gli hanno permesso una continuità di prestazioni, ha brillato in tutte e tre le squadre sopracitate. È soprannominato “Il fenomeno” non a caso.
3 – LUIS FIGO

È il 24 luglio del 2000 quando Luis Figo lascia il Barcellona per entrare a far parte della famiglia dei blancos. I tifosi blaugrana lo videro come un tradimento senza precedenti, mentre per i tifosi del Real questo significava un grandissimo colpo. Un colpo altamente costoso, 140 miliardi di lire, ma che serviva politicamente a Florentino Perez in vista delle elezioni presidenziali. Il 22 novembre 2002 si gioca la partita per eccellenza in Spagna, el Clasico. Figo si appresta a battere un calcio d’angolo e dalla curva catalana piove qualsiasi cosa: bottigliette, monete, accendini. Ma piove soprattutto una testa di maiale. Un’azione probabilmente spropositata ma che rispecchia pienamente tutta l’amarezza provata dai tifosi del Barça per questo trasferimento.
2 – MIRALEM PJANIC

Medaglia d’argento per Miralem Pjanic che nell’estate del 2016 approda dalla Roma alla Juventus. La società bianconera decide di sborsare per lui quasi 34 milioni di euro, cifra pattuita dal giocatore con la dirigenza capitolina per la sua clausola rescissoria. Dopo la migliore stagione in terra laziale per il giocatore bosniaco, Marotta intravede in lui il possibile sostituto in cabina di regia di Andrea Pirlo. Con lui la Juve farà uno dei più grandi affari della sua storia, considerando che ad oggi il prezzo del cartellino di Pjanic si attesta quasi sui 100 milioni di euro.
1 – GONZALO HIGUAIN

È sempre l’estate del 2016 quando il duo Marotta-Paratici decide di sborsare l’intera cifra della clausola rescissoria di Gonzalo Higuain pari a circa 94 milioni di euro. Dopo l’acquisto di Cristiano Ronaldo, è tutt’ora la spesa più onerosa da parte della società degli Agnelli. Nella stagione 2015-2016 Gonzalo aveva battuto il record di gol in serie A, effettuando ben 36 reti in 35 partite, cifra spropositata e media gol difficilmente ripetibile per qualsiasi altro calciatore. La Juventus con questo acquisto ha dato per la prima volta dopo parecchi anni una testimonianza della sua forza non solo sportiva, bensì economica. Forza che nei successivi due anni ha evidenziato con varie altre acquisizioni.
Se il trasferimento dal Milan alla Juve si verificasse, si potrebbe considerare a tutti gli effetti Leonardo Bonucci come un mercenario, una persona legata ai successi sportivi più che ai valori etici dell’indossare una maglia e del rappresentare una tifoseria. Ma dopo tutto ciò che è successo nella storia del calcio, gliene si può fare una colpa?