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Tre ventenni di Serie A da tenere d'occhio nel 2019

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Tre ventenni di Serie A da tenere d’occhio nel 2019

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Messa agli archivi anche la befana, le feste se ne sono andate tutte quante. Una dopo l’altra. Fin quando la solita invadente Epifania non se l’è prese tutte dietro di sè, sulla scopa volante, e le ha trascinate lontano da noi.

Prima del sei gennaio al solito è periodo di primi bilanci, ma già dal giorno seguente l’attenzione maggiore si proietta sul futuro.

Il 2019 è iniziato e molti calciatori già scalpitano per dire la loro. Da giocatori alle ultime luci della propria carriera fino a quei campioni affermati che però ancora devono dimostrare tutto alla squadra che in questa stagione ha puntato fortemente su di loro. Fra le varie categorie, però, spunta quella dei giovanissimi. Quei ragazzi appena ventenni che farebbero di tutto pur di emergere e che già nel 2018 hanno dato un’infarinatura a quello che potrebbe essere il loro futuro.

Quali sono i tre “ventenni” del nostro campionato in rampa di lancio, pronti ad esplodere?

ALESSANDRO BASTONI

 

Classe 1999, si approccia al grande calcio partendo dal vivaio dell’Atalanta, il più affermato a livello giovanile. Si fa tutta la trafila, partendo dalle giovanili e passando per le varie under 17 e under 19 fino ad affermarsi in prima squadra. È l’Inter che lo nota immediatamente nella stagione 2017-18. In maglia nerazzurra a Bergamo il centrale di difesa si fa largo gara dopo gara nonostante la giovane età ed Ausilio accetta di investire più di 10 milioni di euro per un calciatore che fino a quel momento, sebbene abbia mostrato già qualcosina, non ha ancora fatto vedere grandi capacità.

Il gigante di Casalmaggiore – un metro e novanta per 75 chili – intraprende l’avventura da titolare accettando un’offerta il 14 luglio. Infatti l’Inter non ci sta a lasciarlo a Bergamo, dove l’Atalanta, dopo averlo ceduto, lo relega troppo spesso alla panchina, e lo gira in prestito al Parma  neopromosso una ventina di giorni dopo.

Inizialmente nello scacchiere tattico di D’aversa non è nient’altro che un rincalzo. Il mister dei ducali scende in campo con il 4-3-3, con Iacoponi a destra, Gobbi a sinistra, a lato della coppia di centrali Bruno Alves e Gagliolo.

In tutte le prime uscite stagionali il pacchetto titolare è sempre lo stesso, tranne con il Cagliari, dove viene fatto accomodare il terzino ex Chievo in panchina per dare una chance al giovane Dimarco, che la gara prima aveva azzeccato il gol della domenica.

È il 10 novembre e Bastoni a Torino si appresta a fare il suo debutto da titolare con la maglia gialloblù: in settimana Gobbi si è infortunato ed è stato costretto a dare forfait. D’aversa reinventa il giocatore di proprietà dell’Inter terzino sinistro, mostrando doti straordinarie per un giovane della sua età, sebbene siano qualità propriamente difensiviste. E infatti il Parma vince allo stadio Grande Torino ma sette giorni dopo ospita il Sassuolo e il mister opta per il cambio di ruolo dietro: Gagliolo da centrale viene spostato a sinistra, mentre Bastoni occupa la porzione centrale di fianco all’esperto Bruno Alves. Da quel giorno, non perderà più la titolarità, giocando tutte le gare da titolare da centrale di difesa.

È un calciatore indubbiamente pronto al grande salto, bravo nel dribbling nonostante il ruolo non glielo permetta e molto preciso nei passaggi lunghi. Ha doti da play. Imposta direttamente dalla difesa, spesso salendo palla al piede e lanciando i compagni in profondità.

Ad onor del vero non è precisissimo nei disimpegni, perdendo troppo spesso sfere pericolose e scottanti.

Alessandro Bastoni ha il futuro – nerazzurro – già inciso. Adesso deve dimostrare che il 2019 sarà il suo anno.

HAMED TRAORE

Finalmente è esploso. Il 2018 è stato per lui l’anno della svolta. Il 2019 dovrà esser quello della consacrazione. Mister Aurelio Andreazzoli ha avuto il merito di lanciarlo nel suo albero di Natale. Un compito arduo: perché di Traorè si dice un gran bene da davvero tanto tempo. In Italia ci arriva da molto piccolo e subito inizia a calcare qualche campo di calcio. Nel 2017 gioca la finale del Torneo di Viareggio. Da lì in poi sarà un escalation. Un escalation in una dimensione nella quale i giovani sono sempre cresciuti molto bene, ma che altre volte li ha distrutti senza pietà. Perché se è vero che calciatori come Mario Rui, Tonelli e Saponara, o ancora Skorupski, Laurini e Zielinski e perché no Krunic, Paredes e Vecino, o Verdi e Laxalt, ma anche Rugani e Hysaj sono stati lanciati dal club azzurro, è altrettanto vero che molti altri in rampa di lancio si sono autodistrutti, cascando sotto il peso delle aspettative.

Mi viene in mente il nome del Senegalese Assane Dioussè, centrocampista gracilino di colore che in due anni di Serie A giocò circa il 70% delle gare totali a 18 anni nemmeno compiuti. Doveva esser un futuro craque. Doveva essere il nuovo Diawara, invece finì nel dimenticatoio.

Hamed Traorè, però, ha caratteristiche molto diverse. Ha qualità che ci fanno obbligatoriamente pensare che non sarà un altro Dioussè.

Il centrocampista ivoriano è un calciatore che occupa la trequarti campo. Mischia tecnica e precisione, grazie alla sua bravura nei calci piazzati. Veloce e agile già è desiderio di molte big del nostro campionato. La sua carta d’identità giura che ha visto la luce solo diciotto anni fa, sebbene il suo modo di giocare, che trasmette assoluta fiducia, consiglierebbe di aggiungerne almeno una decina. Centrocampista centrale di ruolo, si trova molto bene come mezzala, sebbene si stia affermando come trequartista. Per l’occasione può giocare anche alto a destra, in un trio d’attacco a supporto di Ciccio Caputo.

Nell’albero di Natale di Andreazzoli giocava lì, vicino a Zajc, davanti al trio di centrocampo Bennacer-Acquah-Krunic, ma dietro all’unica punta. Con l’arrivo di Iachini ha interpretato una nuova posizione e lo ha fatto nel migliore dei modi: il sistema di gioco è variato dal 4-3-2-1 al 3-5-2 e il centrale africano è stato arretrato sulla linea dei centrocampisti. Adesso gioca mezzala con Krunic, supportato sulla mediana dal solito Bennacer.

Le sue grandi prestazioni hanno costretto il mister ex Palermo a sacrificare giocatori validi come Acquah, Ucan e lo stesso Zajc.

Molto bravo nel puntare l’uomo e superarlo nonostante non sia un uomo di fascia, deve però limitare al minimo i rischi. È spesso l’uomo della “bomba da fuori area” sui calci di punizione di seconda.

Nel 2019 qualche squadra con obiettivi importanti nel nostro campionato potrebbe mettergli gli occhi sopra. Sarà suo l’arduo compito di confermarsi.

CHRISTIAN ROMERO

Difficilmente la Juventus si sbaglia su un giocatore, e se i bianconeri hanno già fatto un colpo di telefono a Preziosi per prenotarsi sul calciatore un motivo di base c’è eccome.

Partiamo da un presupposto importante: è un polipo. La sua qualità migliore è quella che porta gli avversari a vederlo come il mostro finale del gioco. Se, difatti, vi capiterà di vedere una gara del Genoa, noterete che un calciatore dopo aver superato Romero e in pacco tutta la difesa del Genoa, dovrà superare Romero, e di nuovo Romero e ancora Romero. Perché che sia di piede, di coscia o di testa, sorpassare il raggio di azione che copre lui è davvero difficile. E già che si è parlato di “testa” è giusto e corretto fare una precisazione: l’importante non è il centimetro d’altezza, ma il modo in cui lo si sfrutta. Christian è alto 1,85. Una taglia che lo porta ad essere tutt’altro che un gigante. Un uomo nella media. La sua grande forza è il senso della posizione. Arriva ovunque nei duelli aerei non perché sia capace di superare nello stacco degli omoni che rasentano i due metri, ma per il suo spiccato senso di posizionamento. In campo non lavora mai nell’uno contro uno, ma va in anticipo.

Non esce palla al piede mai, ma gioca semplice. Con passaggi basilari, cercando di perdere meno palloni possibili. Quando la situazione scotta non ci pensa due volte a spazzare via di sana pianta. Un secondo, due secondi e pallone lontano. Con lui non si rischia mai.

In Argentina il suo soprannome è “El Cuti” ma non è un centrale di difesa come si afferma nella Genova rossoblù. Lui gioca sulla fascia destra bassa. È tanto fisico e grinta. Lotta e mena. È un leader El Cuti. È nato da Leader. È per questo che a 20 anni e dopo 3 mesi già si prende la titolarità a Genova.

Un leader che è pronto a prendersi la maglia di un grande club, ma che deve farlo con meno foga agonistica e collezionando meno cartellini rossi. Se Christian Romero dovesse stilare una lista dei tre propositi del nuovo anno questa sarebbe composta da titolarità, grande salto e meno aggressività. Se riuscirà a coniugare le tre cose avremo davvero dinanzi a noi il futuro titolare dell’Albiceleste.

GLI ALTRI

Fare una cernita è sempre difficile, specie se ti si mette davanti la possibilità di mettere in lizza solamente giovanissimi che non hanno ancora spiccato il volo. Ma avendo tracciato la linea dei ventenni siamo costretti innanzitutto a mettere da parte quelli che il volo l’anno spiccato già da un pezzo. Calciatori come Federico Chiesa, che da solo trascina la Fiorentina, così come il portiere viola Lafont. Ma ancora, rimanendo in tema di estremi difensori, Gianluigi Donnarumma o perché no Cengiz Under. Senza dimenticare i centravanti del futuro Cutrone e Lautaro.

E allora rimangono quei giovanissimi che le lezioni di volo le hanno iniziate ampiamente nel 2018, come Zaniolo e Kluivert. Il primo ha già calcato palcoscenici come l’Allianz Stadium e il Santiago Bernabeu, facendo stropicciare gli occhi a migliaia di tifosi giallorossi e non. Il secondo si sta facendo spazio fra le macerie giallorosse. Altri nomi? Kouamè, dal Cittadella al Genoa, senza passare dal via e mettendo la freccia per la Champions League; Pol Lirola, a mani basse fra i migliori terzini del girone d’andata, caparbio per spinta e concentrazione e infine Milenkovic, con la Fiorentina che probabilmente ha assunto un uomo e lo pago semplicemente per dire di no agli offerenti del laterale serbo. E perciò senza dimenticare il Dièz empolese Bennacer, il promettente Barrow e il duttile Svanberg vi auguriamo buon 2019, all’insegna dei nuovi nostri.

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Di Pardo pazienta per il ritorno completo in gruppo: il report d’allenamento del Cagliari

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REPORT CAGLIARI – Il Cagliari sta proseguendo la preparazione in vista dell’impegno della 15esima giornata di Serie A contro il Sassuolo. Vi saranno ancora molte sedute di allenamento a disposizione, considerando che il fischio di inizio si terrà lunedì sera, il che può essere una buona notizia per gli infortunati.

LA SITUAZIONE DI CAPRADOSSI E DI PARDO

Infatti, secondo quanto riportato dal report odierno, questo ampio lasso di tempo permetterebbe ad Alessandro di Pardo di tornare a pieno regime, evitando di bruciare le tappe e rientrare totalmente in gruppo troppo precocemente, nonostante l’influenza dell’ex Juventus fin qui sia stata nulla.

Situazione differente, invece, riguardo Elia Capradossi, che ha svolto una sessione differenziata rispetto al resto del gruppo, allontanando le possibilità di un recupero a breve termine. Tuttavia, maggiori novità saranno disponibili domani, considerando che i Quattro Mori torneranno in campo al mattino.

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Giovani per il futuro

Chi è Jack Hinshelwood, il marcatore più giovane della Premier League

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CHI È JACK HINSHELWOOD – Grazie alla vittoria contro il Brentford, il Brighton allenato da mister De Zerbi continua a rincorrere le prime 6 posizioni della classifica di Premier League. L’obiettivo è dare continuità ad un percorso di crescita individuale e di gruppo straordinaria, culminata con la partecipazione all’attuale UEFA Europa League. Oltre al solito Pascal Groß, la marcatura decisiva a ribaltare il risultato sul 2-1 porta la firma di Jack Hinshelwood, diventato il marcatore più giovane nella storia dell’EPL. Di seguito analizzeremo le caratteristiche del giocatore.

CHI È JACK HINSHELWOOD: PROFILO DEL GIOCATORE

Hinshelwood è nato l’11 aprile 2005 in Inghilterra. Si tratta di un mediano di centrocampo. All’occorrenza, però, può essere impiegato anche come difensore centrale, considerando le ottime capacità fisiche e le abilità difensive. La sua attuale valutazione di mercato è di 1 milione di euro. Tuttavia, è destinata a salire molto presto (fonte Transfermarkt). Infatti, il Brighton and Hove Albion, club proprietario del cartellino, difficilmente lo valuterebbe con cifre così basse. Il suo contratto che lo lega ai Seagulls scadrà il 30 giugno 2026, precisando che la firma del primo contratto professionistico risale allo scorso aprile, poco dopo il raggiungimento della maggiore età.

CHI È JACK HINSHELWOOD: IL CALCIO È DI FAMIGLIA

La famiglia Hinshelwood è storica nel mondo del calcio e, in particolare, nel mondo Brighton. Infatti, il giovanissimo Jack è solo l’ultimo di una serie di leggende del club. Ad esempio, suo padre Adam o suo zio Paul, la cui militanza nel club è stata meno significativa. Allo stesso modo, anche suo nonno Paul è stato icona degli anni ’70 del Crystal Palace dopo il suo bisnonno Wally, militante in club importantissimi  come  ChelseaFulham Reading negli anni ’50.

La sua famiglia, dunque, si incrocia ai colori biancoazzurri ma non solo, avendo segnato molteplici epoche del calcio inglese. Dunque, il 18enne è l’ultimo di una “tradizione” decennale, sul quale le aspettative sono molto alte.

CHI È JACK HINSHELWOOD: IL PERCORSO GIOVANILE

Jack Hinshelwood è stato formato totalmente dalla talentuosa scuola Brighton sin dai primi calci. Infatti, complice anche l’importanza familiare nel club, il suo ingresso nei settori giovanili gli ha permesso fin da subito di bruciare le tappe. Nella stagione 2021/22 ha presenziato nella selezione u18, a 16 anni. Poi, è promosso nella stagione successiva, a 17 anni, nella rosa u23 del Brighton, in cui è diventato un punto fermo.

Il suo ottimo percorso nel club, gli ha garantito la convocazione per l’Inghilterra u18, dove mister Neil gli ha concesso di debuttare il 22 marzo dello scorso anno, racimolando 6 presenze da quel momento in poi. Attualmente, invece, è un punto fermo dell’Inghilterra u19 di mister Rusk, sotto la cui gestione conta già 8 presenze a partire dallo scorso settembre.

CHI È JACK HINSHELWOOD: L’ESORDIO E IL GOL IN PRIMA SQUADRA

Nonostante un breve spezzone concessogli da de Zerbi in FA Cup contro il Chelsea, l’esordio ufficiale dic Hinshelwood in Premier League è datato 30 settembre 2023. In quell’occasione, si segnala l’esordio da titolare nell’incrocio contro l’Aston Villa. Da quel momento in poi, ha presenziato in campo contro NottinghamChelsea e Brentford, di cui queste ultime due dal 1′. Inoltre, è da segnalare anche il debutto europeo in occasione del match in casa dell’AEK Atene.

In tali occasioni, il giocatore ha ripagato la fiducia del tecnico italiano, avendo siglato anche la prima rete “fra i grandi” nell’ultimo match. Il gol, decisivo ai fini del risultato, si somma a un salvataggio sulla linea decisivo pochi minuti prima della gioia personale, che aiuta anche a ridurre la voce “gol subìti“.. Questa rete gli ha permesso di diventare il giocatore più giovane ad aver segnato nel massimo campionato britannico, non essendovi nessuno ad aver siglato una rete nato dopo di lui.

Fonte immagine in evidenza: canale YouTube ufficiale Brighton & Hove Albion

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Le curiosità sulla 15ª giornata della Serie A 23/24

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Kostic

LE CURIOSITÀ SULLA 15ª GIORNATA DELLA SERIE A 23/24 – Dopo il ritorno della Coppa Italia in settimana, è tutto pronto per una nuova giornata di Serie A. Un turno di campionato che si prospetta ricco di emozioni. Venerdì 8 dicembre, sarà il big match Juventus-Napoli ad aprire le danze. Nel mezzo, spiccano le sfide di alta classifica come AtalantaNapoli e Roma-Fiorentina, fino all’ultima gara in programma lunedì 11 dicembre tra Cagliari e Sassuolo. Tutte le principali curiosità sulla 15ª giornata della Serie A 23/24.

LE CURIOSITÀ SULLA 15ª GIORNATA DELLA SERIE A 23/24: JUVENTUS-NAPOLI

Gli ultimi precedenti della sfida sorridono al Napoli. I partenopei sono reduci da 5 vittorie e una sconfitta, con l’ultimo successo della Juventus risalente all’aprile 2021. Nella sfida, recuperata dopo un primo rinvio per eccesso di contagi COVID tra gli azzurri, furono Cristiano Ronaldo e Dybala a segnare per i bianconeri nel 2-1 finale.

La Juve è inoltre la squadra ad aver inflitto più sconfitte al Napoli e, allo stesso tempo, quella che gli ha segnato di più. Dalla sua però, la squadra di Mazzarri ha la possibilità di stabilire un nuovo record. I partenopei, infatti, vanno a segno da 7 gare consecutive allo Stadium. L’ottavo sarebbe record assoluto.

LE CURIOSITÀ SULLA 15ª GIORNATA DELLA SERIE A 2023/24: HELLAS VERONA-LAZIO

Il Verona è in netta striscia positiva contro la Lazio. Nelle ultime gare contro i biancocelesti, gli scaligeri hanno collezionato 2 vittorie e altrettanti pareggi. Striscia che ha interrotto quella precedente dei capitolini: 6 vittorie e 0 sconfitte. In più, al Bentegodi la Lazio segna da ben 9 confronti consecutivi, con l’ultimo clean sheet casalingo datato ottobre 2000.

LE CURIOSITÀ SULLA 15ª GIORNATA DELLA SERIE A 2023/24: ATALANTA-MILAN

Il Milan non perde il derby lombardo con l’Atalanta da ben 5 partite: striscia che non arriva a 6 dal 2012. Nonostante il Milan, insieme alla Juventus, sia la squadra contro cui l’Atalanta ha pareggiato più volte in Serie A (44 pareggi in 124 sfide, il pareggio manca da ben 6 gare.

L’ultima vittoria casalinga della Dea contro i rossoneri risale al 2019, con il netto 5-0 che è anche l’unica volta in cui i bergamaschi non hanno incassato reti rispetto agli ultimi 15 confronti

LE CURIOSITÀ SULLA 15ª GIORNATA DELLA SERIE A 2023/24: INTER-UDINESE

Le statistiche negli scontro diretti tra le due squadre sorridono decisamente all’Inter. I nerazzurri hanno infatti perso solamente una delle ultime 11 sfide di campionato contro i friulani. Ampliando il dato, si arriva alle ben 13 vittorie interiste nelle ultime 17. Dalla sua, l’Udinese segna da 3 confronti consecutivi. Dato reso significativo dai zero gol segnati nelle precedenti 8.

Vincendo a San Siro, la squadra di Inzaghi andrebbe a raggiungere due traguardi importanti. Il primo riguarda il superamento del record sul rendimento casalingo: 5 vittorie consecutive in casa, risalente al 1989. Il secondo invece è sulla classifica. Con la vittoria l’Inter andrebbe a quota 38 in 15 partite, traguardo raggiunto solo altre 3 volte in Serie A (2006-07, 2017-18 e 2019-20).

LE CURIOSITÀ SULLA 15ª GIORNATA DELLA SERIE A 2023/24: FROSINONE-TORINO

Bottino pieno per i granata nelle sfide contro il Frosinone: 4 vittorie su 4 in Serie A. I ciociari hanno più sconfitte solo contro Roma, Napoli e Inter. Considerando anche i confronti in Serie B, il Frosinone è riuscito a trovare il gol negli ultimi quattro precedenti, ottenendo anche una vittoria. I gialloblù sono la squadra affrontata più volte in Serie A contro cui il Toro è riuscito a sempre a segnare e prendere gol.

LE CURIOSITÀ SULLA 15ª GIORNATA DELLA SERIE A 2023/24: MONZA-GENOA

Quella di domenica sarà la prima sfida in assoluto tra Monza e Genoa in Serie A. L’ultimo confronto risale alla stagione 2005-06, nell’andata della finale play off vinta 0-2 dai liguri. I brianzoli, sotto la guida di Palladino non hanno mai perso due gare di fila in campionato. Dato che potrebbe aggiornarsi domenica, considerando la sconfitta di una settimana fa contro la Juventus.

LE CURIOSITÀ SULLA 15ª GIORNATA DELLA SERIE A 2023/24: SALERNITANA-BOLOGNA

Precedenti in Serie A in perfetto equilibrio tra le due squadre: 2 vittorie per parte e 4 pareggi. All’Arechi, nella massima serie il Bologna non ha mai vinto, perdendo 2 volte e subendo sempre gol. La Salernitana, subisce gol in campionato da addirittura 17 gare consecutive. Record negativo che al momento appertiene al Sassuolo con 22.

LE CURIOSITÀ SULLA 15ª GIORNATA DELLA SERIE A 2023/24: ROMA-FIORENTINA

Per trovare 2 vittorie della Fiorentina contro i giallorossi, bisogna andare a ritroso di ben 19 precedenti. Nel mezzo, 14 vittorie della Roma e 3 pareggi. All’Olimpico, in 30 precedenti, contro i giallorossi la Viola è riuscita a non prendere gol in una sola occasione, nel 2018. Invece, i capitolini sono in serie positiva tra le mura amiche con 5 vittorie consecutive. Dato migliorato solo dalla Roma di Spalletti con 15.

LE CURIOSITÀ SULLA 15ª GIORNATA DELLA SERIE A 2023/24: EMPOLI-LECCE

Il bilancio delle sfide precedenti sorride ai toscani. In Serie A il Lecce è riuscito a vincere una sola volta contro l’Empoli, nel novembre 2003. Nel conto totale sono invece 4 le vittorie dell’Empoli e 3 pareggi. Al Castellani, i padroni di casa arrivano da tre gare consecutive senza prendere gol.

LE CURIOSITÀ SULLA 15ª GIORNATA DELLA SERIE A 2023/24: CAGLIARI-SASSUOLO

L’ultimo incrocio in Serie A tra le due è stato vinto dal Cagliari. Prima invece, sono 10 i risultati utili consecutivi raccolti dal Sassuolo. Inoltre, i sardi sono la squadra contro cui neroverdi hanno pareggiato più volte nella massima serie, 10. In casa, il Cagliari ha perso un solo match con gli emiliani, al netto di 3 successi e 4 pareggi.

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Il Monza segue Katseris del Catanzaro: ma non è l’unico club di Serie A

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Panos Katseris, esterno classe 2001 del Catanzaro, è uno dei principali protagonisti dell’ottimo quarto posto in cui si trovano i calabresi nella serie cadetta. Vincenzo Vivarini sta compiendo un ottimo lavoro anche nella valorizzazione di alcuni giocatori, tra cui il greco.

Il valore di mercato di Katseris (fonte Transfermarkt), è di 350 mila euro. Due estati fa, era stato prelevato a parametro 0 dall’Ardea, da cui si era dunque svincolato. Ad oggi, possiamo dire che il Catanzaro ha fatto un ottimo colpo in prospettiva. Infatti, come riportato da Sky, i club di Serie A stanno facendo la fila per acquistarlo. Su tutte c’è il Monza, seguito però da Bologna, Genoa, Torino, Udinese e Parma.

Insomma, il centrocampista sinistro, che all’occorrenza può fare anche il terzino destro, è prossimo al grande salto. Per lui in stagione 11 presenze finora, con due assist all’attivo. Gli manca ancora il goal, ma di questo passo è molto probabile che arriverà a breve. Vivarini conta molto su di lui, che ha da subito dimostrato grande attitudine e intelligenza calcistica.

Il Monza beneficerebbe molto a livello tattico di un rinforzo di questo genere: l’out di sinistra va rinforzato. Il Catanzaro è disposto a cedere Katseris già a gennaio, ma la cifra richiesta si avvicina ai 2 milioni di euro. Inoltre, l’acquisto immediato potrebbe precludere il prestito fino a fine stagione, in quanto la cavalcata alla Serie A è più che possibile e i calabresi non vogliono fare a meno di un giocatore di questo calibro.

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