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ESCLUSIVA - Trevisani si racconta: "Crollo Milan? Non credo"

Calcio Internazionale

ESCLUSIVA – Trevisani si racconta: “Crollo Milan? Non credo”

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Milan

Questo pomeriggio Riccardo Trevisani, noto giornalista e telecronista sportivo, si è raccontato in esclusiva ai microfoni di Numero Diez. Ha parlato del suo lavoro, dell’attuale situazione di Inter, Juventus, Milan e di tanto altro.

CRISI INTER E JUVENTUS

Inter e Juventus stanno vivendo una crisi parallela, l’Italia è praticamente divisa: Simone Inzaghi e Max Allegri sono da esonerare? 

“Secondo me le situazioni di Inter e Juventus sono diverse. I nerazzurri vengono comunque da un campionato buono, con due trofei vinti e una squadra che per larghi tratti ha anche giocato bene. Secondo me gli errori stanno in alcune cose che riguardano la gestione ma viene comunque da una stagione positiva. La Juve ha fatto malissimo l’anno scorso e sta facendo anche peggio quest’anno. Anche l’Inter sta facendo peggio, ma son due ‘peggio’ differenti. Sono due situazioni a parer mio imparagonabili per una serie di motivi, fra cui quello di Allegri che sta allenando una squadra tecnicamente per il settimo anno e, se contiamo gli anni al Milan, sono pur sempre dieci anni di esperienza con squadre di questo stampo. Inzaghi possiamo dire che è al timone di una squadra che lotta per il campionato da soli 15 mesi. L’esonero è una decisione drammatica, ma che a volte serve. In questo momento sarebbe più giusto a Torino“.

SITUAZIONE INFORTUNI PER IL MILAN

Parliamo, invece, del Milan. I rossoneri nel giro di pochi giorni hanno perso per infortunio Maignan, Tonali, Calabria e Theo. Come pensa che reagiranno gli uomini di mister Pioli? Secondo lei dobbiamo aspettarci un crollo?

Non credo. Il Milan è una squadra che ha certezze nel gioco, nell’allenatore e nella rosa. Penso che possa continuare a far bene, così come ha già dimostrato l’anno scorso con le numerose assenze, quando ha vinto il campionato. Sicuramente avrà delle difficoltà in più, altrettanto sicuramente parliamo di una squadra pronta ad affrontarle. Il Milan potrà ovviare all’assenza di Theo Hernandez soltanto peggiorando, se così possiamo dire. Ogni squadra ha quei 3-4 giocatori insostituibili e il francese per il Milan è questo. Ma non è un’assenza lunga e credo che per qualche partita potranno farne anche a meno”.

C’è un giocatore che magari ha visionato in campionati minori o in squadre di basso calibro in Champions, che secondo lei meriterebbe il salto in Serie A?

Impazzisco per Orsic della Dinamo Zagabria, che tra l’altro ha segnato anche contro il Milan a San Siro. Il problema è che molto avanti con gli anni. I 28-29 enni non li prende più nessuno. Ma sono dell’idea che sarà uno di quei giocatori per la quale ci chiederemo il motivo per cui non abbia fatto un percorso diverso, anche se comunque dipende da famiglia, procuratori e tante altre cose. Però avrei voluto vederlo giocare in Serie A, anche in qualche club di alta classifica“.

IL PROBLEMA DEL BAYERN MONACO

In questo momento al primo posto in Bundesliga c’è l’Union Berlino. Potrebbero essere loro a togliere la corona di ‘Re di Germania’ ai marziani del Bayern Monaco?

Tutti sogneremmo una favola come quella del Leicester, sia in Italia che all’estero. La storia della squadra piccola che compie il miracolo affascina sempre tutti, un po’ come sta accadendo all’Udinese adesso o come successe all’Atalanta qualche anno fa. Però è chiaro che per vincere il titolo contro il Bayern ce ne vuole. Sicuramente non possiamo dire che sia tutto a posto per i bavaresi alla guida di Nagelsmann. C’è un problema e questo si sta ripercuotendo anche sulla nazionale tedesca che adesso sta giocando una Nations League ridicola“.

GIOVANI CRACK DI LIVELLO MONDIALE

Qual è, secondo lei, un giovane che quest’anno esploderà nel calcio mondiale? 

“Mi piacerebbe che fosse qualcuno di italiano, ad esempio i fratelli Vignato che sono sempre pronti ad esplodere, ma che non stanno trovando il giusto spazio, Però, purtroppo, qui in Italia è difficile che i giovani possano venir fuori tanto facilmente”.

IL RACCONTO DI UN GIORNALISTA: DALLA PASSIONE ALLE DIFFICOLTÀ

Quanto ci mette, solitamente, a preparare e studiare un match prima di una telecronaca?

“Dipende. Con il tempo le cose sono cambiate, soprattutto grazie ad Internet. Ormai per la ricerca delle informazioni c’è un modo totalmente rinnovato. Tempo fa ad inizio stagione avevi le schede di tutte le squadre e te le tenevi per tutto l’anno. Adesso è tutto molto più veloce, grazie ad Internet prima e ad i social poi è molto cambiato il modo con cui si prepara una partita”.

Quanto conta la passione nel raggiungere il lavoro dei propri sogni?

“Se devo rispondere prendendo esempio dalla mia carriera, ti devo dire 100%. Io volevo fare solo questo. Non avevo nessun tipo di conoscenza e nessun mio parente faceva questo lavoro. Sono andato avanti con la voglia e con la certezza che avrei fatto questo mestiere e alla fine l’ho fatto“.

Cosa consiglierebbe ai ragazzi che vogliono intraprendere la carriera da giornalista o telecronista?

Consiglio di avere molta pazienza. Non è un mestiere veloce, né nell’impararlo, né nel poterlo fare, né nel guadagno. Il mio consiglio è di armarsi di tanta pazienza. Se è un sogno allora che lo si faccia. Se è un’infatuazione che una persona ha per 6 mesi meglio lasciar perdere, perché è un lavoro bellissimo ma anche molto molto difficile”.

Bundesliga

Il Bayern Monaco medita la cessione di Kimmich: contratto in scadenza a giugno 2025

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Joshua Kimmich, giocatore del Bayern Monaco e Luca Pellegrini, giocatore della Lazio, Champions League, Serie A, Bundesliga, Euro2024

C’è aria di rivoluzione in casa Bayern Monaco. Il club della Baviera si sta preparando a cambiare aria durante la prossima finestra di mercato estiva. Le difficoltà incontrate nel corso della stagione – e non ancora superate – hanno portato ad una vera e propria perdita di rotta. Il tutto è acuito dai cambi di allenatore (prima quello di Nagelsmann e poi quello di Tuchel, che avverrà a fine stagione) e da uno spogliatoio che sembra essere sempre meno unito.

Uno dei primi nomi sulla lista dei partenti, come riporta Sky Germania, sarebbe quello di Joshua Kimmich. Il centrocampista tedesco, al Bayern Monaco dal luglio del 2015, ha il contratto in scadenza a giugno 2025. I bavaresi, dunque, sarebbero pronti a venderlo nella prossima finestra di mercato per cercare di incassare una cifra dignitosa e, soprattutto, per evitare ogni trattativa legata al rinnovo. Il giocatore, dal canto suo, è anch’esso pronto per cambiare aria dopo quasi un decennio nella squadra di Monaco.

KIMMICH-BAYERN MONACO: I NUMERI

Joshua Kimmich veste la maglia del Bayern Monaco da quando ha 20 anni. Ora, a un anno dal compimento dei 30, è comprensibilmente pronto per un’avventura fuori dai confini della propria terra natìa. Acquistato dai bavaresi dal Lipsia, infatti, il centrocampista tedesco non ha mai provato un’esperienza in un altro campionato.

Con il Bayern ha collezionato la bellezza di 402 presenze, condite da 41 gol e 97 assist. Il palmares del classe ’95 è invidiabile: 8 campionati tedeschi (tutti di fila), 3 Coppe di Germania, 6 Supercoppe di Germania, 1 Champions League, 1 Supercoppa UEFA, 1 Mondiale per club.

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Osimhen non ha risposto alla convocazione della Nigeria: non è nell’elenco dei nazionali del Napoli

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Victor Osimhen, calciatore di Napoli e Nigeria, Serie A, Champions League, Coppa Italia

Victor Osimhen sta attraversando un momento particolare. Dal suo ritorno dalla Coppa d’Africa, il nigeriano ha inciso in alcune partite e in alcune meno e nell’ultimo periodo si è anche fermato per via di un infortunio. L’attaccante ha passato tutti i novanta minuti in panchina contro l’Inter e a quanto pare risponderà negativamente alla chiamata della Nigeria. La nazionale delle super aquile giocherà due amichevoli contro il Ghana e il Mali. Osimhen rifiuta la nazionale e preferisce rimanere a Napoli per poter recuperare definitivamente dall’infortunio visti anche gli impegni non facili da affrontare una volta ricominciato il campionato.

OSIMHEN RIFIUTA LA NAZIONALE: OBIETTIVO ATALANTA

Il 30 marzo a mezzogiorno e mezzo ci sarà l’Atalanta a far visita ai partenopei e l’obiettivo principale di Osimhen è quello di poterla giocare e soprattutto poter incidere. Al ritorno dalla Coppa d’Africa ha segnato 5 gol in 3 partite contro Cagliari, Barcellona e Sassuolo (tripletta) ma contro Juventus e Torino non è andato a rete. Dopodiché è arrivato il fastidio muscolare contro il quale ha cercato di lottare fino all’ultimo momento ma sia lui che Calzona hanno capito che non si doveva rischiare di peggiorare la situazione. Victor è rimasto per tutto il tempo in panchina sostenendo i propri compagni nella partita poi pareggiata contro l’Inter.

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Messi salterà le amichevoli con la nazionale per un infortunio: i dettagli

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Pallone d'oro

Lionel Messi è stato costretto ad alzare bandiera bianca. Il fuoriclasse argentino, infatti, non ha recuperato da un piccolo infortunio e non prenderà parte ai prossimi impegni della nazionale sudamericana contro El Salvador e Costa Rica. I due appuntamenti sono programmati per venerdì 22 marzo a Philadelphia e  martedì 26 marzo a Los Angeles.

Messi salterà, dunque, la tournee con l’Argentina negli Stati Uniti d’America, come fatto per le ultime gare disputate dall’Inter Miami. La causa è da ricercare in un problema fisico che lo tormenta da qualche tempo. Si tratta di una lesione muscolare di lieve entità alla gamba destra.

Con Messi e Dybala fuori, sarà il capitano dell’Inter Lautaro Martinez a caricare la squadra sulle proprie spalle. Accanto a lui dovrebbe esserci Alvarez, attaccante stimato dal commissario tecnico Lionel Scaloni. Le alternative sono rappresentate da Alejandro Garnacho del Manchester United e dall’esterno d’attacco della Fiorentina. Tra i convocati è presente anche Valentin Carboni centrocampista offensivo del Monza in prestito dall’Inter. Il classe 2005 proverà a stregare il commissario tecnico.

IL COMUNICATO SULL’INFORTUNIO DI MESSI

“Il capitano, Lionel Messi, non potrà essere convocato per le amichevoli negli Stati Uniti a causa di un piccolo infortunio subito nella partita della sua squadra contro Nashville.”

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Bernardo Silva conferma: “Tornerò al Benfica, ma non so quando”

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Bernardo Silva PSG

L’esterno del Manchester City Bernardo Silva ha approfittato degli impegni con la propria nazionale per intervenire sul canale SIC. Durante la trasmissione si è parlato abbondantemente di futuro, viste le tante le voci che si rincorrono su un possibile ritorno in patria del portoghese, che ha aperto alla seconda esperienza nel Benfica.

Bernardo Silva, infatti, è cresciuto nelle giovanili del Benfica con cui ha giocato dal 2002 al 2014. Poi l’esperienza al Monaco che lo ha lanciato definitivamente tra i grandi. 101 le presenze in Francia, condite da 24 reti fino al 2017, anno in cui è stato acquistato dal Manchester City per 50 milioni di sterline.

Nel corso dello stesso programma il conduttore Ricardo Araujo Pereira ha chiesto a Bernardo Silva se chiederà alla famiglia di Schmidt se lo rivorrà nel Paese. Ecco la risposta del calciatore.

LE PAROLE DI BERNARDO SILVA

SUL RITORNO AL BENFICA – “Penso che le persone siano un po’ stanche di questa domanda. Sono sicuro che tornerò ma non so quando. E’ difficile cronometrare e dire se sarà tra due, tre o l’anno prossimo con Roger Schmidt (ride ndr). Ma l’ho detto più volte e penso che la gente si stanchi di sentirlo: senza dubbio tornare al Benfica è un obiettivo di carriera e di vita“.

SU SCHMIDT – “Da un lato mi chiedi di tornare al Benfica e dall’altro mi chiedi di dire cose negative sull’allenatore del Benfica. Immagina se tornassi l’anno prossimo e lui è il mio allenatore? Non può essere (ride ndr)”.

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