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Tutti i perché di Radja

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Tutti i perché di Radja

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La notizia rimbalza da un quotidiano all’altro da un mese a questa parte, paraticamente da quando è finito il campionato. Non è un mistero, Spalletti vuole portare a Milano il suo pupillo Radja Nainggolan, e la società nerazzurra farà di tutto per accontentarlo. Sull’altro fronte, se un anno fa il belga era considerato incedibile dalla dirigenza giallorossa, quest’anno qualcosa sembra essere cambiato, e trattative per la cessione del calciatore potrebbero essere aperte a breve.

nainggolan

Si tratterebbe di un trasferimento molto importante, che vedrebbe coinvolto uno dei più forti calciatori del nostro campionato. Proprio per questo sono molte le valutazioni che entrambe le società devono fare prima di intavolare una reale trattativa.

Trattativa che però – va detto – ora può davvero entrare nel vivo.

I PERCHÉ DELL’INTER

Perché l’Inter dovrebbe prendere Nainggolan?

I motivi a favore dell’acquisto del centrocampista belga sono sicuramente maggiori rispetto a quelli che invece potrebbero far cambiare obiettivo alla dirigenza nerazzurra. Il primo è prettamente tecnico. Radja Nainggolan ha dimostrato di essere uno dei centrocampisti più forti e completi della Serie A: è un giocatore aggressivo, che corre, recupera palla e trascina con la sua energia i compagni. Bravo nella transizione da fase difensiva a offensiva, è stato valorizzato proprio da Spalletti anche negli inserimenti senza palla. Non solo sostanza dunque, Nainggolan potrebbe aggiungere al centrocampo nerazzurro dinamicità e velocità nel far ripartire l’azione: ciò che Borja Valero, Vecino e Brozovic hanno saputo dare solo in parte nell’ultima stagione.

Non solo: oltre che tecnicamente, il belga sarebbe preziosissimo anche a livello tattico. A Cagliari e nel primo anno a Roma Nainggolan ha fatto la mezzala in un centrocampo a tre. Nell’ultimo anno di Spalletti (il migliore di Radja per rendimento), ha invece svolto compiti da trequartista atipico. Il belga si è rivelato un centrocampista offensivo bravo negli inserimenti, ma soprattutto utilissimo per l’immediato recupero di palla nel centrocampo avversario. Avere un giocatore con le sue qualità in una zona avanzata del campo, permetterebbe all’Inter di guadagnare quella forza agonistica necessaria per imporsi a livello fisico a ridosso dell’area avversaria. Inoltre, in caso di necessità, Nainggolan potrebbe anche essere schierato come diga in un centrocampo a due, date le sue qualità in fase di recupero palla e prima impostazione della manovra.

Infine, inutile dirlo, il legame con il tecnico dell’Inter. Spalletti è stato l’allenatore che lo ha valorizzato maggiormente nei suoi anni in Serie A, e potrebbe metterlo al centro della sua squadra anche l’anno prossimo. Un giocatore come Nainggolan – e non è questione da poco – ha bisogno di sentirsi coinvolto, e di avere un certo feeling con l’ambiente circostante.

Perché l’Inter non dovrebbe prendere Nainggolan? 

Come detto, i motivi che spingono contro questa operazione sono pochi. Gli atteggiamenti fuori dalle righe potrebbero essere assorbiti dall’entusiasmo della nuova esperienza, e il rapporto speciale con Spalletti potrebbe anche attenuare possibili comportamenti poco professionali. Una considerazione che però potrebbe far ricredere la dirigenza nerazzurra sarebbe quella legata al prezzo. La Roma sembra non voler scendere sotto i 35/40 milioni, cifra che l’Inter potrebbe spendere anche per riscattare Rafinha. Il calciatore del Barça ha dimostrato la sua caratura nei suoi sei mesi a Milano, ma è un giocatore molto diverso da Nainggolan. Il tecnico dell’Inter però sembra avere pochi dubbi, anche e soprattutto per la duttilità tattica che il belga offre al contrario di Rafinha.

L’acquisto di Nainggolan sarebbe dunque un ottimo affare per l’Inter, che potrebbe godere delle prestazioni di un calciatore arrivato ormai al momento clou della sua carriera.

I PERCHÉ DELLA ROMA

Perché la Roma dovrebbe cedere Nainggolan?

Per quanto riguarda la sponda giallorossa, le considerazioni da fare sono differenti, per forza di cose, rispetto al contesto nerazzurro. Prescindendo dal valore tecnico del centrocampista, che non cambia rispetto al contesto, la questione è diversa soprattutto riguardoall’aspetto tattico. Nella scorsa stagione, come detto, Di Francesco non ha utilizzato il belga come centrocampista offensivo, ma ha abbassato il suo raggio d’azione attribuendogli compiti prettamente difensivi. Per l’allenatore della Roma, Nainggolan è una mezzala pura, e potrebbe anche lasciare spazio al nuovo arrivo Cristante, più giovane del belga e dotato di caratteristiche diverse.

L’approdo di Cristante in giallorosso permette anche di fare un altro tipo di valutazione. I numerosi acquisti di Monchi in questo inizio di mercato vanno in qualche modo sostenuti. La Roma potrebbe in sostanza essere costretta a vendere alcuni giocatori per riequilibrare i conti. Il calciatore ha trent’anni, ha mercato e potrebbe far incassare alla società una cifra intorno ai 35 milioni. Ai giallorossi ha dato molto, forse tutto, e nell’ultimo anno ha subito un lieve calo. Inoltre – non bisogna dimenticarlo – alcuni suoi atteggiamenti durante la passata stagione hanno incrinato i rapporti tra il giocatore e la società. Se la Roma vuole vendere Nainggolan, questo è l’anno giusto per tutti questi motivi.

Perché la Roma non dovrebbe cedere Nainggolan?

Per il valore tecnico, come detto prima: il belga è uno dei migliori centrocampisti della Serie A, uno dei più decisivi. Per la sua costanza di rendimento soprattutto: anche se nell’anno passato non ha reso come ci si aspettava in fase realizzativa, il contributo di Radja nel centrocampo della Roma non è mai mancato. Nainggolan è uno di quei giocatori che difficilmente sbagliano la partita e, anche quando non sono in giornata, compensano con grinta, corsa e agonismo.

Soprattutto però, la Roma non dovrebbe cederlo per il rapporto speciale che si è creato tra i tifosi e il ninja, vero e proprio idolo della piazza. Il suo impegno, la sua dedizione, e anche il suo “essere tifoso” lo hanno reso un uomo simbolo di questo spogliatoio agli occhi della città. Nessun tifoso romanista vorrebbe vedere Nainggolan con un’altra casacca, un suo trasferimento sarebbe difficile da digerire. Non solo per una questione di cuore, ma anche per quanto riguarda il progetto giallorosso. I tifosi potrebbero essere infatti spazientiti da questa continua necessità di vendere i pezzi migliori per acquistare altri giocatori da valorizzare. Basti pensare alla cessione di Salah al Liverpool appena un anno fa.

Se per l’Inter di Spalletti dunque i motivi sembrano propendere tutti per un’opzione, per quanto riguarda la Roma le valutazioni sono più numerose, e i pro e contro arrivano quasi ad eguagliarsi. Resta il fatto che, se la Roma dovesse vendere Nainggolan all’Inter, andrebbe a rinforzare – e non di poco – una diretta concorrente.

I PERCHÉ DI NAINGGOLAN

E Radja?

Ovviamente il primo ad essere coinvolto in questa operazione sarebbe il calciatore, che lascerebbe una squadra in questo momento più forte per andare a vivere una nuova esperienza, in un club che ha appena iniziato un ciclo. Anche dal suo punto di vista ci possono essere più motivazioni per entrambe le scelte. Se andasse via da Roma lascerebbe la sua casa, l’ambiente in cui è diventato grande e nel quale gode del massimo affetto. Non solo, lascerebbe un progetto non ancora arrivato al termine: una semifinale di Champions raggiunta insieme ad una nuova consapevolezza di squadra non possono bastargli. Radja potrebbe rimanere a Roma per provare davvero a vincere lo scudetto l’anno prossimo.

Dall’altra parte però alla Roma ha dato molto, come si diceva prima forse ha dato tutto. Una nuova esperienza con un allenatore che lo ha valorizzato potrebbe stuzzicarlo, e alla fine Nainggolan potrebbe davvero accettare il trasferimento.

L’affare Nainggolan scalderà il calciomercato italiano, e potrebbe essere l’operazione più importante di questa sessione in Serie A. E quando un trasferimento è così importante, le valutazioni da fare sono molte, e ognuno ha le sue motivazioni. Ognuno ha i suoi perché.

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Champions League

Le parole di McGregor e Rodgers in conferenza stampa pre-Lazio

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Domani sera la Lazio scenderà in campo contro il Celtic nella seconda giornata di Champions League. La squadra di Rodgers nella sfida di apertura ha perso contro il Feyenoord con il risultato di 2-0 e vuole trovare la prima vittoria contro la Lazio di Maurizio Sarri. Dopo il comunicato degli ultras del Celtic, ha parlato in conferenza stampa il capitano degli scozzesi ovvero Callum McGregor e l’allenatore Rodgers.

LE DICHIARAZIONI DEL CAPITANO MCGREGOR

CHAMPIONS LEAGUE – “Siamo all’inizio del viaggio in questa competizione e quindi a volte si ha bisogno di qualche piccolo episodio che possa spingerti nella giusta direzione, galvanizzare il gruppo e dare convinzione nei propri mezzi. Le ultime due settimane sono state molto positive, stiamo costruendo qualcosa di buono e credo che in campo si veda la nostra crescita rispetto a qualche settimana fa. Riuscire a abbinare una prestazione positiva e un risultato positivo dà sempre una spinta per fare ancora meglio e continuare nella direzione giusta”.

PARTITA DI DOMANI –Abbiamo una grandissima opportunità per continuare sul percorso iniziato e siamo fiduciosi di poter conquistare un risultato positivo giocando il nostro calcio che è veloce e offensivo, non dobbiamo cambiare il nostro credo e dobbiamo cercare di coinvolgere il nostro pubblico”.

TIFOSI –Vogliamo far tremare il nostro stadio, alla prima in questa competizione, con le nostre prestazioni e trascorrere una serata speciale coi nostri tifosi”.

LE DICHIARAZIONI DI RODGERS

RICETTA PER DOMANI –Penso che la ricetta per noi domani, soprattutto a questo livello, sia il coraggio. Devi essere coraggioso, devi avere quel coraggio e quella convinzione per giocare come vuoi giocare. Se riusciamo ad andare a giocare con quella convinzione e quel coraggio, allora abbiamo grandi possibilità di ottenere un risultato”.

ATMOSFERA –Dobbiamo lasciarci trascinare dal tifo che scende dalle tribune fino a il campo. Dal fischio d’inizio partiremo in quinta dando il massimo”.

NOTTI EUROPEE –Essendo già stato qui e avendo vissuto le notti della Champions League, ovviamente non vedo l’ora. È una partita che regala a questo stadio tante emozioni. Le partite casalinghe per noi saranno fondamentali, quindi, vogliamo iniziare bene. È una sensazione davvero speciale. Questo è il palcoscenico più importante che si possa raggiungere nel calcio per club in Europa, spero che ne usciremo con un risultato positivo. Non abbiamo iniziato bene ma ho visto molti aspetti in questo in cui ero soddisfatto della squadra.

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Europa League

Sporting-Atalanta, le probabili: De Ketelaere-Lookman per Gasp

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I consigli del fantacalcio per la 6ª giornata

L’Atalanta vola in Portogallo per sfidare l’attuale capolista del campionato portoghese, lo Sporting Lisbona. Sfida della fase a gironi del girone D di Europa League che si preannuncia spumeggiante, tra due squadre che giocano bene e divertono.

Entrambe le squadre hanno vinto nel loro esordio nella competizione: i nerazzurri hanno battuto 2-0 il Rakow al Gewiss Stadium, mentre i verdebianchi hanno vinto 1-2 in casa dello Sturm Graz (ex squadra dell’ex Atalanta Rasmus Hojlund). Scontro al vertice già importante, dunque, per capire chi sarà la regina del gruppo.

LE PROBABILI FORMAZIONI DI SPORTING LISBONA-ATALANTA

Il tecnico della Dea Gian Piero Gasperini ritrova Scamacca, che sarà convocato ma non partirà titolare. Nell’attacco orobico, dunque, ci sarà nuovamente la coppia LookmanDe Ketelaere insieme al tuttocampista Koopmeiners. In porta Musso, dietro Djimsiti è in vantaggio su Scalvini. A centrocampo confermati i quattro titolarissimi. La compagine portoghese, invece, risponde puntando su Pedro Goncalves ed Edwards, i giocatori con più estro e qualità presenti in rosa. C’è anche l’ex Lecce Hjulmand, che agirà in mediana.

Sporting Lisbona (4-2-3-1): Adan; Diomande, Coates, Ignacio, Esgaio; Hjulmand, Morita; Santos, Edwards, Pedro Gonçalves; Paulinho All: Amorim

Atalanta (3-4-2-1): Musso; Toloi, Djimsiti, Kolasinac; Zappacosta, De Roon, Ederson, Ruggeri; Koopmeiners, De Ketelaere; Lookman. All: Gasperini

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Champions League

Napoli-Real Madrid 2-3, Garcia: “Abbiamo giocato alla pari”

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Napoli Real Madrid

Dopo la sfortunata sconfitta per 3-2 contro il Real Madrid in Champions League, il tecnico del Napoli Rudi Garcia è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per commentare la prestazione della sua squadra.

NAPOLI-REAL MADRID, GARCIA: “MERITAVAMO IL PAREGGIO”

Di seguito, le parole di Garcia:

LA PARTITA –Non penso che il risultato sia giusto, meritavamo il pareggio. Abbiamo giocato alla pari contro una grandissima squadra ma non mi è piaciuto come ci siamo aperti dopo l’1-1. Mi è piaciuto l’approccio dopo l’intervallo, il Napoli ha giocato bene e poteva anche vincerla. Buona prestazione, peccato per il risultato“.

SULLA SOSTITUZIONE DI POLITANO –  Ho visto Politano stanco e l’ho sostituito, era già stanco a fine primo tempo. Camavinga era amminito quindi ho scelto Elmas che poteva puntarlo e metterlo in difficoltà. È la quarta partita in nove giorni, molti giocatori hanno giocato tantissimo, soprattutto a centrocampo“.

IL GOL DI BELLINGHAM –Il gol di Bellingham fa parte di un momento in cui non siamo stati compatti, dovevamo coprire il centro e portarli sulle fasce. Secondo me è stato più un atteggiamento sbagliato di tutta la squadra. I momenti della gara vanno capiti un po’ di più dai nostri giocatori“.

SU OSTIGARD –Ostigard ha giocato un’ottima partita, è stato sfortunato nella chiusura su Bellingham ma ha segnato il gol che ci aveva fatto credere di poter vincere“.

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Champions League

Lautaro: “Rinnovo? Perché non dovrei restare”

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Lautaro

L’Inter vince e convince a San Siro contro il Benfica. MVP UEFA è Lautaro Martinez, protagonista di una serata molto sfortunata con tre legni colpiti e miracoli di Trubin sui suoi tiri. Il capitano dell’Inter è intervenuto al termine della gara ai microfoni di Mediaset Infinity per commentare la partita e il suo futuro all’Inter.

VITTORIA – “Sicuramente era una partita molto importante da vincere. Con la Real Sociedad abbiamo fatto molta fatica a fare il nostro gioco. Oggi dovevamo voltare pagina e siamo contenti di averlo fatto”.

PORTA STREGATA – “Non mi era mai capitata una partita così. Dobbiamo pensare già alla prossima, oggi abbiamo vinto e va bene così”.

RINNOVO – “Sì, speriamo. Il mio procuratore sta lavorando con la società. Sono contentissimo e la mia famiglia anche, do il massimo per l’Inter. Non c’è motivo di cambiare”.

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