È mezzanotte, e tra l’eco delle possibili cause che potrebbero aver compromesso l’affare Politano-Napoli, e la confusione elettrizzante nella hall dell’Hotel Meliá che va svuotandosi, abbiamo avuto la possibilità di chiacchierare per qualche minuto con Niccolò Ceccarini, autorevole esperto di calciomercato.
È stato un mercato basato sul risparmio: le grandi big del nostro campionato hanno deciso di non investire molto e alla fine non ci sono stati grandi colpi. Tutto ciò è forse dovuto al fatto che già questa estate tante squadre avevano investito molto?
In realtà la possibilità per fare l’operazione importante in questa finestra di mercato c’è stata soprattutto per il Napoli, che aveva messo sul piatto della bilancia 20-25 milioni per Politano. Ad inizio mercato lo stesso Napoli aveva intenzione di acquistare un esterno di difesa e si era fiondato su Vrsaljko, ricevendo però il no dell’Atletico Madrid. A quel punto il club partenopeo ha deciso di reinvestire quel gruzzoletto sull’esterno d’attacco: ha provato prima Verdi, poi Politano ed anche l’affare Younes non era andato a buon fine. Quindi in realtà il Napoli l’investimento importante l’avrebbe voluto fare e la volontà economica di acquistare un giocatore c’era. Non sempre però avere i soldi significa portare a casa il risultato.
Il discorso per le altre era differente. L’Inter si doveva per forza muovere con la formula del prestito con diritto di riscatto e quindi provare a prendere un giocatore come Pastore era veramente molto difficile e sarebbe stata una grande impresa convincere tutti di questa possibilità, soprattutto il Paris Saint-Germain. Il Milan aveva già fatto capire che non avrebbe fatto niente in entrata, la Juventus uguale e la Lazio ha preso Caceres.
Una delle trattative più interessanti di queste ultime ore di mercato è stata quella relativa al doppio affare Babacar-Falcinelli, con il senegalese che approda a Sassuolo e l’ex Crotone che invece fa percorso inverso. Come ha valutato questa operazione?
Babacar non era molto contento a Firenze soprattutto perché giocava poco, nonostante fosse molto legato alla città e alla tifoseria. La sua volontà era quella di avere più spazio e questo spazio non si sarebbe probabilmente creato e allora è capitata l’occasione. Falcinelli invece è un giocatore che piaceva molto a Pioli. Babacar inoltre aveva un contratto in scadenza a Giugno 2019 e l’offerta del Sassuolo era molto importante: 8 milioni di euro più 2 di bonus. Falcinelli invece è arrivato con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 8 milioni di euro. Anche Falcinelli stesso aveva voglia di cambiare aria e avere più spazio e quindi alla fine i due giocatori si sono incrociati su due strade che gli potranno permettere di essere più impiegati.
È stato un calciomercato invernale sicuramente meno appariscente rispetto al passato, dove però i veri protagonisti sono stati gli affari saltati più che quelli portati a termine. In tutto ciò il Napoli si è visto sfumare tre possibilità che sembravano tutt’altro che impossibili: prima il no di Verdi, poi il caso Younes ed infine l’infinita ed estenuante trattativa per Politano. Il Napoli quindi, che tramite Giuntoli aveva l’intenzione di mettere a disposizione di Sarri un altro elemento offensivo in vista della corsa Scudetto, dovrà fare affidamento sui soliti Insigne-Mertens-Callejon, sperando nel possibile recupero di Milik. Questo calciomercato invernale ci ha insegnato che non sempre la disponibilità economica porta alla chiusura delle trattative.
Ringraziamo per la disponibilità e la professionalità Niccolò Ceccarini.