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Un brasiliano a Manchester

Calcio e dintorni

Un brasiliano a Manchester

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Mourinho non è cupido, ma è bravissimo a lanciare frecciatine a chiunque, persino alla propria società, rea di non aver soddisfatto in entrata le richieste di mercato del portoghese. Ha preteso giocatori a gran voce e persino pubblicamente, ma alla fine si è dovuto accontentare di quello che aveva. Di questa situazione ne ha giovato Andreas Pereira, giovane centrocampista che è riuscito a ritagliarsi nelle amichevole estive spezzoni di gara fino a diventare un punto fermo dei Red Devils in campionato. Quando si dice che non tutti i mali vengono per nuocere…

STORIA

Andreas Hugo Hoelgebaum Pereira, nato in Belgio ma naturalizzato brasiliano – la terra d’origine di suo padre -, è cresciuto calcisticamente nel Psv, club olandese che per primo ha creduto alle sue potenzialità, tanto da inserirlo nelle giovanili già alla tenera età di 9 anni.

Nel 2011 – a soli 15 anni – è entrato a far parte dell’accademia del Manchester United, dove si è messo in mostra fino all’esordio in prima squadra nel massimo campionato inglese tre stagioni dopo – nella rotonda vittoria per 3-0 sul Tottenham -. Con i diavoli rossi la giovane promessa ha trovato poco spazio, sia con Luis Van Gaal che con Mourinho, con il portoghese che ha deciso di girarlo in prestito per due stagioni di fila: nel 2016/17 al Granada – dove ha totalizzato 35 presenze e 5 goal – e l’anno successivo al Valencia – zero minuti di gioco -.

PROFILO

Il classe 1996, seppur nato in Belgio, ha il sangue verdeoro che scorre nelle vene. Lo si vede dalla sua tecnica sopraffina, che di solito appartiene a chi ha il DNA brasiliano: elude l’avversario quando ha la sfera tra i piedi e illude il compagno di gioco che sta aspettando a pochi metri lo scarico di palla semplice. Pereira unisce qualità di palleggio e visione di gioco, prerogative fondamentali per ricoprire il ruolo di regista incaricatogli da Mourinho. Nella prima partita del campionato appena cominciato, il brasiliano è sceso sul terreno di gioco come centrale di centrocampo in un 4-3-3 che vedeva Juan Mata – che di solito ricopre il ruolo di regista – alto a destra. Lo United ha vinto – 2 a 1 sul Leicester – e Pereira ha convinto e persuaso compagni, allenatore e tifosi.

Curiosità: nel suo esordio in Premier League, nel lontano 2015, Pereira entrò al 77’ di Manchester United-Tottenham sostituendo proprio Juan Mata, che ha scalzato dal suo ruolo originale in questi ultimi tempi

Non siamo ai livelli del Joga Bonito, sia chiaro, ma il 21 enne con la palla al piede si muove elegantemente, oltre che possedere la capacità di saltare e superare in slalom l’avversario di turno. Se tutto ciò non bastasse, Pereira è anche un ottimo tiratore di calci piazzati, dove predilige il tiro a giro e di precisione, come ha già fatto vedere nel pre-campionato, deliziando 109 mila persone al Michigan Stadium con una punizione splendida – con lo United uscito sconfitto per 4 a 1 dal Liverpool -.

FUTURO

Il ruolo che ricopre gli richiede fantasia, la maglia che indossa pretende stima e impegno e le situazioni societarie reclamano pazienza. Ne ha avuta, e anche tanta, di pazienza Pereira, che ha aspettato e soprattutto rispettato le gerarchie imposte negli anni dai vari allenatori. Ma il tempo l’ha ripagato: superate le voci di mercato che lo davano nuovamente in prestito, ora il brasiliano è un punto fermo del Manchester United, tanto da aver scalzato Ander Herrera e convinto definitivamente l’allenatore portoghese:

Trattenere Andreas è stata una decisione personale, maturata dopo le amichevoli estive. E’ la decisione migliore per lui, perché penso che abbia il potenziale per rimanere qui a lottare per una maglia da titolare.

Il tempo e il campo daranno le risposte definitive, ma fino ad allora Mourinho potrà contare su Pereira. Non tutti i mali vengono per nuocere, Josè.

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Calcio e dintorni

Web App FC 24, quando esce e tutte le novità

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Gli overall di EA FC 24

WEB APP FC 24, QUANDO ESCE E TUTTE LE NOVITÀ- Manca sempre meno all’uscita di FC 24, nuovo capitolo di EA per quanto riguarda la linea videogiochi calcistici che da anni appassiona milioni di utenti. I prossimi saranno giorni importanti soprattutto per quanto riguarda i giocatori della modalità Ultimate Team.

Dopo aver rilasciato alcune delle valutazioni ufficiali, con Haaland, Mbappè e De Bruyne (91 di valutazione) al comando della top 10, saranno ufficializzate altre date importanti. Su tutte, quella dell’uscita della Web App, che consentirà agli utenti di cominciare a costruire il proprio Ultimate Team in attesa dell’uscita ufficiale del gioco completo. A tal proposito, andiamo a scoprire quando esce la Web App di FC 24 e tutte le novità.

QUANDO ESCE EA FC 24

Come detto in apertura, l’uscita di EA FC 24 è solamente questione di giorni. Il gioco sarà disponibile per PS5, PS4, Xbox Series X, Xbox series S, Xbox One, PC e Nintendo Switch. La data di uscita ufficiale è prevista in tutto il mondo per il 29 settembre. In questo giorno, tutti gli utenti che avranno acquistato la standard edition potranno accedere al gioco completo.

In alternativa, sarà possibile accedere al gioco completo anche alcuni giorni prima. Due le opzioni possibili. La prima per gli utenti abbonati al servizio EA Play che, a partire dal 22 settembre, potranno godere di 10 ore (sfruttabili non obbligatoriamente in blocco) di accesso anticipato al gioco completo.

La seconda invece è legata alla prenotazione della Ultimate edition, che riserva agli utenti l’accesso anticipato per un massimo di 7 giorni, oltre a diversi vantaggi nella modalità Ultimate Team e non solo. Tra i più significativi troviamo i 4600 FC Points e, per coloro che l’avranno prenotata entro il 22 agosto, uno dei nuovi Heroes Champions League tra cui spiccano anche Carlos Tevez, Wesley Sneijder e Gianluca Vialli.

FC 24, LE NOVITÀ

Diverse le novità per quanto riguarda FC 24. La più significativa è ovviamente il nome. Dopo una lunga catena di EA Sports FIFA, la casa produttrice canadese si è vista costretta a trovare un nuovo titolo. La motivazione risiede nella scadenza del contratto il principale organo calcistico mondiale, che ha portato poi all’abbandono della licenza FIFA.

Un’altra importante novità riguarda la modalità Ultimate Team, da anni colonna portante del videogioco. Da quest’anno infatti, oltre al calcio maschile sarà introdotta nella suddetta modalità anche quello femminile. Gli utenti potranno dunque comporre i propri Ultimate Team utilizzando nello stesso campo da gioco anche le migliori calciatrici al Mondo.

Altra innovazione presente in Ultimate Team è quella delle Evoluzioni, una nuova meccanica che consentirà il miglioramento delle caratteristiche di alcuni giocatori col passare delle stagioni. Interessante anche l’aggiunta dei PlayStyle, funzionalità sviluppata in collaborazione con Opta che consentirà di caratterizzare maggiormente il comportamento di un giocatore in campo.

Per quanto invece riguarda la Serie A, ancora campionato partner di EA Sports, continueranno ad esserci squadre senza licenza ufficiale. Queste saranno, anche per quest’anno, Atalata, Lazio, Napoli e Roma. Tra gli stadi sarà invece aggiunta l’Udinese Arena, che andrà ad accompagnare San Siro e lo Juventus Stadium tra gli stadi del campionato italiano con licenza ufficiale.

WEB APP FC 24, QUANDO ESCE

La Web App di FC 24 è una piattaforma che, esclusivamente da computer o browser web, consente agli utenti di gestire il proprio Ultimate Team senza accedere direttamente da console. Quando esce la Web App di FC 24? C’è la data di rilascio ufficiale.

In tutto il mondo,  l’accesso alla Web App sarà consentito il 20 settembre, data che coincide con il rilascio anche del primo Team Of The Week (Squadra Della Settimana). Da quel momento in poi, gli utenti potranno cominciare ad accedere, partecipare alle campagne con relative ricompense e ad aprire i primi pacchetti.

WEB APP FC 24 E COMPANION APP

Oltre alla Web App, nei prossimi giorni sarà rilasciata anche la Companion App di FC 24. Se alla prima, come detto, sarà possibile accedere solo da computer o browser web, per la seconda sarà possibile accedere anche da dispositivo mobile. Per farlo, bisognerà scaricare l’applicazione, presente nei vari store digitali, sul proprio smartphone.

Come per la Web App, anche in questo caso è già stata comunicata alcuna data ufficiale in merito all’uscita. Infatti, la Companion App sarà rilasciata esattamente un giorno dopo la Web App e, dunque il 21 settembre. Sarà dunque possibile scaricare la Companion App di FC 24 su App Store per i dispositivi Apple, e su Google Play per i dispositivi Androind.

 

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Calcio e dintorni

Il Como si impegna attivamente nella lotta alla leucemia: l’iniziativa

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Il Como si è mosso in maniera attiva per sensibilizzare il proprio pubblico riguardo la lotta alla leucemia, malattia che colpisce le cellule del sangue e rivelatasi spesso mortale. Il club lombardo ha lanciato un appello, promosso da alcune fotografie accompagnate da sfondi insoliti, per raccogliere fondi da donare a un’Onlus. Si tratta di Quelli che…con Luca, fondata da Andrea Ciccioni in seguito alla scomparsa del figlio malato.

Gli scatti promossi dal club lacustre hanno promosso direttamente la Onlus. Infatti, le divise da trasferta sono manchevoli del main sponsor del club, sostituito dalla scritta dedicata all’associazione benefica. Si tratta di un’iniziativa di grande importanza per promuovere un argomento delicatissimo, il quale sta da tempo molto a cuore al Como, come dimostrato da scelte simili intraprese già in passato.

 

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Business

Atalanta, annunciata la partnership con Enel: obiettivo sostenibilità

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Atalanta Ruggeri

ATALANTA ENEL – Il tema della salvaguardia e della protezione dell’ambiente è da anni una delle priorità su cui fondare il quotidiano. Nel corso degli anni anche il mondo del calcio si è attivato nel campo della promozione di attività sostenibili. Basti pensare al progetto promosso dal club austriaco del Wolfsberger nel 2019. In particolare l’idea, intitolata For Forest, fu di piantare circa 300 alberi sul manto erboso dello stadio per sensibilizzare il pubblico, anche gli amanti del mondo del calcio.

Oggigiorno, anche l’Atalanta, impegnata domenica prossima nel match contro la Fiorentina, si è attivata in maniera diretta per promuovere i progetti di protezione e salvaguardi ambientale. Per fare ciò, il club orobico ha annunciato la partnership con il gruppo elettrico Enel. Si tratta di un’operazione con una mirata strategia: Atalanta ed Enel lavoreranno insieme per promuovere e diffondere le informazioni necessarie a raggiungere la sostenibilità al pubblico calcistico, notevolmente numeroso, cercando di persuadere il maggior numero di persone possibile.

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Calcio e dintorni

ESCLUSIVA – Dott.Casali: “Pogba? Vittima di una leggerezza”

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Pogba Doping

POGBA DOPING – Il caso di Paul Pogba ha stravolto il pianeta Juventus ma non solo: anche l’intero panorama calcistico. Abbiamo sentito, per l’occasione, il Dott. Danilo Casali, esperto di prevenzione infortuni muscolari in ambito sportivo. Analizziamo quindi il lato medico del caso doping di Pogba: “Una vicenda di questo tipo è estremamente delicata, sia per la situazione problematica dei ripetuti infortuni muscolari subiti, sia per la notizia uscita sulla stampa circa la sospensione per utilizzo di sostanze proibite. In questi casi l’augurio è che possa trattarsi di un errore sul risultato, immagino però che gli addetti ai lavori prima di emettere il risultato delle analisi, abbiano fatto tutte le verifiche del caso“.

IPOTESI INTEGRATORI – “Per quelle che sono le mie competenze, non conoscendo il singolo caso ma avendo seguito dalla stampa la serie incredibile di infortuni muscolari e problemi annessi, è ragionevole ipotizzare che per sconforto e in una fase problematica della propria carriera, Pogba abbia cercato un aiuto esterno in buona fede. Se la positività è insorta per un integratore, si tratta indubbiamente di una leggerezza nel comportamento indotto dalla tipologia del prodotto (integratore = non farmaco nella percezione comune)“.

IL CONTESTO

A mio parere va comunque compresa la situazione generale e soprattutto l’individuo. Pogba non ha cercato di barare per il risultato ma è caduto in errore nel tentativo di ripristinare uno stato fisico sfuggente, per troppe mancate risposte nei suoi plurimi percorsi di recupero. Importante che questa sintesi non venga distorta nel significato, perché parliamo comunque di una persona che, al di là della propria professione e della notorietà, per troppo tempo è stato relegato ad uno stato di “malato”  in conseguenza del fatto che le cure proposte non hanno portato risultati soddisfacenti e stabili. Moltissime persone dopo questo vissuto non piacevole, potrebbero fare un tentativo maldestro per cercare di vedere la luce in fondo al tunnel“.

Se nell’entourage dell’atleta qualcuno ha erroneamente pensato di rinforzare le performance muscolari anche attraverso un integratore, ha probabilmente sottostimato anche le valutazioni che lo staff della Juve ha certamente eseguito in questo ultimo anno per risolvere i problemi, come di routine a questi livelli di competenza. Sono dinamiche frequenti in più settori della vita professionale, ma su questo aspetto è bene fare alcune puntualizzazioni per evitare di cadere in opinioni generiche“.

SOVRACCARICO RELATIVO

In un atleta professionista monitorato ai massimi livelli sul piano degli allenamenti e della nutrizione, al persistere delle contratture, degli stiramenti e degli strappi occorre decodificare perché le strutture muscolari percepiscano attività potenzialmente normali, come un sovraccarico. Se non comprendiamo questo concetto, continueremo a supporre che i muscoli siano deboli e vanno costantemente rinforzati con esercizi, integratori ed altro“.

La giustizia sportiva farà le sue valutazioni ed è difficile pensare che non vi saranno condanne per il giocatore. Egli rimane comunque la vittima di una leggerezza ma soprattutto di una miopia nelle procedure di valutazioni ed analisi a monte del problema infortuni muscolari frequenti. Come molti altri atleti“.

INFORTUNI FREQUENTI IN CASA JUVE

Ampliando le osservazioni anche nel tempo, non è possibile trascurare che in casa Juventus qualcosa di simile è accaduto Douglas Costa e Ramsey, sebbene con episodi ancora meno ravvicinati rispetto allo stesso Pogba. I tifosi ed i dirigenti sanno che epilogo hanno avuto queste vicende: impatto notevole nei conti della società ed atleti trasferiti in prestito, almeno per risparmiare sul loro ingaggio“.

Ad una prima osservazione sembra che la sfortuna si sia accanita più volte contro la Juve ed i suoi atleti potenzialmente in grado di elevarne competitività e spettacolo. Ma ora sapete che non è così“.

Con un parere superficiale potrebbe essere facile ipotizzare la mala gestione di questi casi: ma non si arriva in uno staff di prima fascia senza competenza ed esperienza. Non si tratta infatti di errori o negligenze ma, ribadisco, di una specifica mancanza sistemica che lascia qualche “maglia aperta” nella comunque meticolosa e fondamentale programmazione che gli Staff attuano per i loro atleti. Ma integrando altre conoscenze una soluzione è possibile“.

 

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