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Un Diez dall'Olanda

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Un Diez dall’Olanda

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Tecnica e talento che sfociano nell’intelligenza, e viceversa: Hakim Ziyech.

Se il calcio è fatto di spazi, tempi, letture e conta l’interpretazione che si cerca al di là dei numeri, Hakim Ziyech risulta il profilo perfetto.

Il valore del ragazzo non lo scopriamo certo ora, perché in Olanda e, in particolare, con la maglia dell’Ajax si è messo più volte in mostra, soprattutto con una quantità di giocate ad alta velocità e mai fini a se stesse che hanno reso esaltante le ultime prestazioni del marocchino.

IL PROFILO: PREGI E DIFETTI

A metà tra la qualità olandese e la tenacia marocchina, Ziyech è un trequartista dotato di fantasia che ha dalla sua la grande versatilità che gli permette di giocare sia da fantasista, che da mezzala che da esterno alto. Sa allargare il campo: non è questione di misure, ma di sfruttamento dell’ampiezza. Forte nel dribbling e negli inserimenti, il 25 enne marocchino è un giocatore che sa farsi sentire in fase realizzativa sia dal punto di vista dei goal sia sotto il profilo degli assist. In più, con il suo mancino fatato, risulta pericoloso anche sui calci piazzati. L’unico difetto è quello di apparire come un “cannone di cristallo”, poiché la qualità tecnica espressa nei dribbling con la palla sempre incollata al piede, oltre alle immense peculiarità già citate, è caratterizzata da un corpo gracile, decisamente leggero sotto l’aspetto fisico.

La stagione appena conclusa, inoltre, è stata delle più rosee – a livello personale – per il talento 25enne: un bottino di 9 reti e 18 assist, infatti, ha contribuito a farlo brillare non poco, catalizzando le attenzioni di vari club europei su di sé.

LA CARRIERA

Il marocchino nasce e cresce calcisticamente nelle giovanili dell’Heerenveen, club olandese con cui fa il suo esordio da professionista nel 2012 in Europa League. Trascorsi due anni, dopo aver totalizzato 11 reti in 40 presenze con la maglia biancazzurra, viene acquistato da un altro club olandese, il Twente. Il biennio con il nuovo club lo trasporterà definitivamente nella vetrina europea, grazie anche al primato personale di assist (superato poi nell’annata appena conclusa, arrivando a 18) in Eredivisie della stagione 2014/15: ben 11 passaggi che hanno portato i compagni al goal, un bottino decisamente non male per l’allora giovane promessa di soli vent’anni.

Ma Ziyech non si ferma qua, la sua carriera è un crescendo continuo. Nella stagione successiva sigla 17 gol in 33 presenze in campionato. Troppi per non cedere alle offerte dell’Ajax, il quale, nell’estate del 2016, se lo aggiudica per una cifra pari a 11 milioni di euro.

FUTURO

Il giocatore in questione ha numerosissime pretendenti, una su tutte la Roma. Monchi è sulle sue tracce fin dalla passata stagione, quando era diventato di fatto una delle alternative al tormentone Riyad Mahrez. Ma il colpo di fulmine del club della capitale per il giocatore dell’Ajax risale addirittura al 2014, quando l’allora d.s. giallorosso Walter Sabatini gli aveva puntato gli occhi addosso. In Olanda scrivono che l’affare si farà ma, in realtà, le tempistiche potrebbero rivelarsi ancora lunghe e l’affondo potrebbe arrivare solo dopo il mondiale.

Un progetto con una Roma a trazione anteriore, però, stuzzica non poco la dirigenza del club capitolino, vista la qualità offensiva che ha Ziyech nei piedi: un trequartista che legge il gioco in anticipo e che sa fare la differenza nell’uno contro uno.

È stato – e continuerà ad essere – un jolly per il CT Renard; potrebbe divenirlo anche sotto la guida di Di Francesco?

Presto ancora, in realtà, per poterlo affermare. In Olanda, infatti, sono sicuri circa la presa di posizione che l’Ajax ha intenzione di assumere in questa vicenda: il ragazzo non è affatto incedibile e, in caso chiedesse la cessione, si cercherebbe sicuramente di assecondarlo, ma…

Attenzione al prezzo. I Lancieri sono stati espliciti: per meno di 30 milioni di euro, difatti, Hakim Ziyech difficilmente lascerà Amsterdam ed effettivamente, la cifra richiesta – in un calciomercato così drogato – non sembra nemmeno essere così spropositata. L’affare Pastore, intanto, sembra dettare altre priorità per i giallorossi, ma come affermato in precedenza, grazie alla sua duttilità, ciò non escluderebbe un impiego del marocchino in altre zone del campo.

Flash News

Cuni: “Di Francesco allenatore di livello, mi trovo molto bene al Frosinone”

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CUNI SI RACCONTA – Nella rosa molto giovane e talentuosa del Frosinone, spicca anche il nome di Marvin Cuni. L’attaccante albanese è cresciuto nel settore giovanile del Bayern Monaco e, dopo tre prestiti in Germania, è arrivato in Italia a titolo definitivo. Il classe 2001 ha parlato dell’inizio di stagione dei ciociari e del suo impatto con la Serie A.

Queste le parole di Cuni riportate da Tuttofrosinone.com:

LE DICHIARAZIONI DI MARVIN CUNI

IL PRIMO GOL IN SERIE A – “Avevo già segnato un gol nel primo tempo (contro l’Empoli, ndr) che mi è stato annullato e per quel motivo mi ero innervosito parecchio. Successivamente, quando ho realizzato quel bel gol di tacco è stata per me una degna consolazione. Sono stato molto contento per la rete”.

LA DIFFEREBZA TRA IL CALCIO TEDESCO E QUELLO ITALIANO – “Dal punto di vista dell’intensità ci sono tante analogie tra il calcio tedesco e quello italiano. Forse in Germania si gioca un calcio più a tutto campo e ci sono più duelli uomo contro uomo. Qui in Italia, si preferisce invece costruire l’azione partendo più dal basso, per cercare di giocare in maniera più ragionata”.

L’AMBIENTAMENTO IN ITALIA – “Mi sono trovato fin da subito molto bene qui a Frosinone, che è una città piccola, dove tutto è a portata di mano. Anche con la squadra, l’impatto è stato subito positivo: qui si può lavorare bene, con calma e serietà. Giocare poi nel campionato di Serie A, rappresenta per me un grande passo per crescere personalmente”.

I MODELLI DI RIFERIMENTO – “I miei modelli di riferimento a livello calcistico sono giocatori come Cristiano Ronaldo, Haaland e Mbappè. Credo che un campionato competitivo ed avvincente come è quello di Serie A, mi può aiutare molto nel mio percorso di crescita”.

IL FANTACALCIO – “Devo dire che ogni giorno ricevo continuamente messaggi sul Fantacalcio, per chiedermi se in quella determinata partita da giocare sarò carico e farò gol. Questi sono tutti messaggi che poi mi motivano quando scendo in campo”.

L’INIZIO DI STAGIONE – “Sicuramente non era facile inizialmente fare così bene come noi. Però siamo un gruppo che lavora bene durante la settimana, capiamo quello che il mister ci chiede di proporre in campo ed abbiamo dei buoni concetti di gioco. Tutti i punti che abbiamo fatto fin qui, sono meritati e guadagnati attraverso il lavoro”.

GLI OBIETTIVI PERSONALI – “Non sono un tipo di calciatore che si pone obiettivi particolari a livello personale, ma penso sempre a giocare di partita in partita. A quello che accadrà a fine campionato adesso non voglio pensarci. Ragionerò su questo successivamente”.

IL BAYERN MONACO, SQUADRA IN CUI È CRESCIUTO – “Quella vissuta al Bayern Monaco è stata sicuramente una bellissima esperienza a livello personale. Thiago Alcantara è il giocatore più forte con cui ho avuto modo di stare, ed è con lui che andavo in allenamento. Confrontarsi con campioni di questo calibro, è stata per me un’esperienza fantastica”.

ARIJON IBRAHIMOVIC – “Mi sarei aspettato qualche difficoltà da parte sua, visto che è un giocatore molto giovane, ma essendo Ibrahimovic un calciatore di assoluta qualità e molto forte, sapevo che sarebbe uscito alla distanza”.

LO SPOGLIATOIO – “Il nostro è un gruppo molto unito come si vede dall’esterno, in cui tutti siamo in buoni rapporti. Personalmente, mi trovo bene con ognuno dei miei compagni di squadra. Per il parlare la stessa lingua, i giocatori con cui ho legato maggiormente sono Arijon Ibrahimovic ed Abdou Harroui”.

FUORI DAL CAMPO – Quando non gioco, generalmente sono un tipo di calciatore a cui piace stare a casa, riposarmi e giocare alla PlayStation. Ogni tanto non disdegno ad uscire per andare a mangiare fuori”.

EUSEBIO DI FRANCESCO – “Fin dai primi allenamenti svolti quest’anno, ho notato che mister Di Francesco è un tipo di allenatore a cui piace proporre gioco. È un allenatore di livello, sicuramente il migliore che ho avuto fino adesso in carriera. A livello personale mi trovo molto bene con lui, sia dentro che fuori dal campo”.

LA TIFOSERIA – “Non ho messaggi da lanciare ai nostri supporters, se non quello di ringraziarli per il sostegno che quotidianamente danno alla squadra. Anche nelle trasferte sono sempre numerosi per incitare sia noi che lo staff. Non mi sarei potuto aspettare tifoseria migliore in questa esperienza che sto vivendo a Frosinone”.

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Calciomercato

La Juventus irrompe su Ferguson del Bologna: i dettagli

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Dopo le pesante scorsa stagione, la Juventus di Max Allegri si è rialzata. I bianconeri sono lì a giocarsela con l’Inter capolista per il primato in classifica. Nonostante ciò, l’inizio della corrente stagione ha portato dalle parti di Vinovo non pochi problemi di cui dover tenere conto. Uno di questi riguarda l’emergenza a centrocampo, in seguito alle squalifiche che i motivi ormai noti di Pogba e Fagioli.

Un reparto dimezzato, con a disposizione un numero di uomini forse non sufficiente a sostenere un campionato di primissimo livello. Motivo per cui, la dirigenza juventina da diverso tempo avrebbe deciso di intervenire il prima possibile sul mercato, portando già  gennaio un rinforzo su cui Max Allegri possa contare fin da subito.

Diversi i nomi e i profili individuati dai dirigenti bianconeri. Da De Paul a Hojbjerg, passando per Samardzic, Phillips e Thomas Partey. Come riporta Tuttosport a questa lista si sarebbe aggiunto un nome: Lewis Ferguson. Il centrocampista scozzese continua a sorprendere in positivo, così come il Bologna tutto. Prestazioni di alto livello, per un giocatore che potrebbe far molto comodo nelle gerarchie di Max Allegri.

La concorrenza non manca. Ferguson ha diversi estimatori già da tempo. Il classe ’99 piace a Fulham, Nottingham e sopratutto al Milan, ma la Juve avrebbe già fatto dei passi per intavolare una possibile trattativa con l’agente del ragazzo e i suoi partner italiani. Rimane certamente molto difficile che il Bologna decida di privarsi già a gennaio del calciatore, soprattutto in virtù del campionato che gli emiliani stanno conducendo, e l’importanza di Ferguson per Thiago Motta. La Vecchia Signora rimane vigile vigile alla finestra. Il campionato chiama, il tempo per il calciomercato arriverà.

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Champions League

Primato assoluto in Champions per Arnautovic dopo il ritorno al gol: la statistica

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Alcuni giocatori sono nati per giocare competizioni come la Champions League. Passano un’intera carriera a macinare gol, assist e vittorie, per entrare di diritto nella storia del calcio. Poi ci sono giocatori che, nonostante le qualità innate, scelgono altre strade, senza mai lasciare il segno veramente nella competizione per club più importante. Uno di questi è Marko Arnautovic, esperto attaccante nerazzurro, che è tornato a segnare dopo la bellezza di tredici anni nella competizione.

L’ultimo gol, come riporta Opta, risale al 2010, quando Arnautovic giocava nel Werder Brema. Sono passati la bellezza di 4740 giorni tra il gol di ieri sera con il Benfica e il precedente: è lo scarto più ampio che un giocatore abbia mai registrato nella competizione. Una carriera di alti e bassi quella dell’attaccante austriaco, che è però tornato al gol in Champions Leaguecontro il Benfica.

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“Quasi Napoli” – La Rassegna del Diez

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La rassegna stampa è senza alcun dubbio il miglior modo per iniziare la giornata. Ecco quindi le prime pagine dei principali quotidiani sportivi internazionali per la giornata di oggi.

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