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Un killer dalla difesa: Sergio Ramos | Numero Diez Ramos

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Un killer dalla difesa: Sergio Ramos

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Mercoledì sera allo stadio Santiago Bernabeù di Madrid i padroni di casa del Real hanno battuto 3-0 in scioltezza il Leganes in Coppa del Rey. A sbloccare il match ci ha pensato Sergio Ramos su calcio di rigore nel finale di primo tempo. Il penalty realizzato dal difensore spagnolo è stato il gol numero 100 della sua carriera che lo ha visto indossare solamentre tre meglie: la rojiblanca del Siviglia, la blanca del Real Madrid e la roja della Spagna.

Ha debuttato con il Siviglia contro il Deportivo La Coruna a quasi 18 anni dopo aver passato tutta la trafila delle giovanili e della seconda squadra. Dopo un paio di stagioni in Andalusia è stato ingaggiato dal Real Madrid per 27 milioni di euro. Con le merengues ha vinto tutto ciò che un giocatore può vincere con un club, diventandone anche il capitano dopo l’addio di Iker Casillas nel 2014. La carriera in nazionale è gloriosa tanto quanto quella con il Real, infatti con la roja ha vinto due europei (2008, 2012) ed un mondiale (2010).

Noi di Numero Diez vogliamo omaggiare un grande campione come Sergio Ramos stilando una Top 10 dei suoi gol più belli ed importanti della sua carriera.

10. PUNIZIONE CONTRO IL VALLADOLID

Sergio Ramos è dotato di un buon piede che spesso lo porta ad impostare dal basso la manovra offensiva della propria squadra. Nella stagione 2013/2014 nel recupero della 34° giornata il centrale andaluso si è improvvisato anche specialista dei calci piazzati. Infatti al minuto 35 ha portato in vantaggio i blancos con una perla dai 23 metri. Purtroppo per lui il gol non è bastato ai fini dei 3 punti e la partita è terminata sull’1-1 nell’ostico campo del Real Valladolid.

Gol su punizione contro il Valladolid.gif

 

9. STAFFILATA CONTRO IL VALENCIA

Nella stagione 2007/2008 Sergio Ramos era impiegato spesso come terzino destro, ruolo che lo portava a spingere molto in fase offensiva. Il gol del 3-0 contro il Valencia è un vero gioiello: dopo essere scappato in profondità, lascia partire un destro potentissimo da posizione defilata che bacia il palo e si infila alle spalle del portiere. Il match del Mestalla è terminato con la goleada del Madrid per 5-1.

Gol contro il Valencia.gif

8. COLPO DI TESTA IN “ZONA RAMOS” CONTRO IL DEPORTIVO

Una delle partite più importanti per la vittoria del titolo nell’annata 2016/17 è stata la vittoria contro il Deportivo La Coruna al Bernabeu. Il Real si era appena fatto rimontare il gol di Morata dalla doppietta di Joselu, ma verso gli ultimi minuti Mariano Diaz era riuscito a riporare in parità la gara.  Al minuto 93′ i Blancos conquistano un calcio d’angolo a favore, sulla battuta va Kroos che pennella un traversone sulla testa del capitano che regala una vittoria fondamentale per il titolo.

Gol vittoria contro il Deportivo La Coruna 3-2.gif

7. L’ALLIEVO SUPERA IL MAESTRO

Il primo dei tanti gol nel “Clasico” è avvenuto il 10 marzo 2007. La partita è bloccata sul 2-2 dalle doppiette di Van Nistelrooy e Messi, al minuto 73 viene fischiata una punizione a favore delle merengues, sul pallone si presenta Guti che scodella in centro area. A colpire la sfera è Ramos che, dopo essersi divincolato dalla marcatura speciale di Puyol, la spedisce in tuffo di nuca sotto la traversa per il momentaneo vantaggio. La sfida si è conclusa con un pirotecnico 3-3 con un giovane Leo Messi che ha firmato la personale tripletta.

Colpo di testa contro il Barcellona con la nuca .gif

6. MISSILE CONTRO IL REAL

Nel suo trascorso all’Estadio Ramon Sanchez Pizjuan di Siviglia il difensore spagnolo ha segnato 3 reti e una di queste proprio contro la sua futura squadra. La punizione di seconda è un bolide a fil di palo con il portiere che vola all’angolino inutilmente. Chissà se magari questo gran gol è stato uno dei motivi che ha convinto il presidente Florentino Perez ad acquistarlo nell’estate del 2005.

Gol contro il Real Madrid su punizione di seconda.gif

5. NEMICI AMICI

Il Barça è una delle sue vittime preferite con 4 gol segnati e quasi sempre decisivi per portare punti. Come nella stagione 2012/2013 in cui ha siglato il gol vittoria davanti all’amico e compagno di nazionale Gerard Piqué. I due sono i cardini difensivi della nazionale spagnola, ma quando giocano con i loro club di appartenenza sono accerrimi nemici a causa della rivalità storica tra i blaugrana e i blancos. 

Nella GIF Sergio Ramos svetta sul primo palo più in alto proprio di Piqué e spedisce il pallone alle spalle di Victor Valdes, sancendo la vittoria per il pubblico del Bernabeù.

Gol contro il Barcellona al Bernabeu.gif

4. VENDETTA DAGLI 11 METRI

Il numero 4 del Madrid non è certo uno dei calciatori più amati dalla Spagna e dal mondo a causa del suo spiccato madridismo che spesso lo porta a compiere atti discutibili pur di condurre la sua squadra al successo. Nel match di ritorno degli ottavi di finale di Coppa del Rey il pubblico del Sanchez Pizjuan ha deciso di riservare un trattamento speciale al capitano dei blancos: ricoprirlo di insulti nei confronti della madre e minacce di morte. Ramos è visibilmente nervoso durante il match e il risultato di 3-1 in favore degli andalusi non lo aiuta di certo. All’82’ viene fischiato un rigore su Casemiro, sul dischetto si presenta proprio il campione del mondo spagnolo e con tutta la rabbia e la personalità che ha addosso sbeffeggia il portiere con un cucchiaio, riduce lo svantaggio ed esulta mostrando il proprio nome dietro la maglia per ribadire il fatto che a segnargli è stato lui. La partita si è conclusa con un pareggio grazie al gol in extremis di Karim Benzema.

Ramos rigore Siviglia.gif

3. LA BICICLETA

Sergio Ramos è un calciatore a tutto tondo ed è capace anche di colpi d’alta classe come il gol realizzato sempre contro il Siviglia in rovesciata. Sugli sviluppi di un corner il capitano Real Madrid, al posto di attaccare il pallone di testa come al solito, sceglie di arretrare per provare l’acrobazia, che effettivamente gli riesce, segnando il gol del vantaggio, ma lo costringe a chiedere successivamente il cambio per essere atterato male con la spalla.

Rovesciata contro il Siviglia.gif

2. CAMP NOU AMMUTOLITO

Un altro gol fondamentale per la vittoria del campionato nella stagione 2016/17 è stato quello segnato al Camp Nou contro il Barcellona al 90′. Gli uomini di Zidane erano in completa balia dei catalani dopo la rete del vantaggio firmata da Luis Suarez, ma una punzione nel finale di partita ha dato un’ultima chance alle merengues che hanno sfruttato al meglio, segnando il pareggio con il proprio capitano. Una marcatura che ha ammutolito un intero stadio.

Gol contro il Barcellona valido per l’1-1.gif

1. UN GOL CHE VALE 10

Il momento più importante della carriera di Sergio Ramos è senza dubbio la finale di Champions League allo stadio Da Luz di Lisbona in cui il Real Madrid è riuscito a coronare il sogno delle decima, vissuta comeuna maledizione fino a quel momento. Ma prima di diventare un sogno, quella finale sarebbe potuta essere un incubo perché fino al minuto 92 la Coppa avrebbe dovuto vincerla l’altra finalista, l’Atletico Madrid. Sull’ultimo calcio d’angolo Luka Modric’ pennella un cross in centro area, Ramos sa che quella palla è per lui, infatti si stacca dalla marcatura e incorna divinamente di testa, spedendo la sfera all’angolino. Gol del pareggio e colchoneros in ginocchio, i successivi supplementari sono un tappeto rosso per il trionfo delle merengues.

Gol contro l’Atletico Madrid in finale di UCL.gif

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Carlos Augusto: “Sono stato sempre umile, non ho mai mollato. E sull’Inter…”

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Carlos Augusto
L’Inter si prepara alla sfida di questa sera contro l’Udinese. L’obiettivo principale dei nerazzurri rimane quello di rispondere presente alla vittoria di ieri sera della Juventus, che avendo la meglio sul Napoli è balzata momentaneamente in cima alla classifica.

Alcuni dubbi di formazione per mister Simone Inzaghi, alle prese con alcune assenze pesanti soprattutto nelle retrovie. In dubbio la presenza di Alessandro Bastoni, che ha saltato la trasferta di Napoli dell’ultimo turno in via precauzionale e dovrebbe essere arruolabile per il match odierno. In caso di fortfait, spazio a Carlos Augusto.

Proprio il brasiliano è intervenuto al Match-day Programme ufficiale dell’Inter parlando della sua carriera: dai primi passi mossi in patri fino all’arrivo in Italia, l’esperienza formativa a Monza e infine il salto di qualità compiuto nell’ultima sessione di calciomercato. Di seguito le parole di Carlos Augusto.

ORIGINI – “Appena ho iniziato a giocare ho chiesto a mio papà di iscrivermi in una scuola calcio, poi a 15 anni ho capito che sarei potuto diventare un calciatore professionista. Sono stato umile, ho sempre lavorato tanto e non ho mai mollato e questo mi ha portato fino a qui. Per me l’amore per il calcio è la cosa più importante, mi piace giocare, allenarmi, poi quando si arriva allo stadio e si vedono tutti i tifosi che incitano la squadra, solo questo ti dà una carica incredibile”.

INIZI IN BRASILE – “Sono diversi i momenti che hanno segnato il mio percorso, la consapevolezza acquisita a 15 anni, poi la finale vinta con la Primavera in Brasile, ricordo che c’erano 45.000 tifosi, abbiamo vinto ed è stato importante. Il primo gol con la Prima Squadra è un altro momento che non dimenticherò, è stato nel match contro la Chapecoense, ricordo che non riuscivo neanche a parlare dopo perché ero troppo felice e sono andato a festeggiare con la mia famiglia”.

APPRODO ALL’INTER – “L’Inter è una squadra importantissima, è un onore indossare questa maglia. Da qui sono passati grandi campioni, Ronaldo è stato devastante, è quello che mi ha ispirato e poi c’è stato Roberto Carlos che nel mio ruolo è stato incredibile. Fuori dal calcio Michael Jordan è un punto di riferimento, è stato impressionante come professionista e come persona, ho letto molto su di lui. Non si è mai arreso e anche quando era il migliore del mondo ha sempre voluto migliorarsi. Cos’è importante per me? La famiglia e la squadra che sono concetti molto simili, conta essere uniti e aiutarsi, soprattutto nei momenti difficili”.

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Big della Premier pronte all’assalto per Calhanoglu: la posizione dell’Inter

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Calhanoglu

Uno degli uomini copertina dello scoppiettante inizio di stagione dell’Inter è Hakan Calhanoglu. Da quando Inzaghi lo ha reinventato regista, il turco è diventato perno inamovibile della mediana nerazzurra. Centrocampista tuttofare, infallibile dal dischetto, Calhanoglu conta già 6 gol in questo primo scorcio di campionato, di cui l’ultimo ha spalancato la strada verso la vittoria contro il Napoli. Il rendimento del giocatore ex Milan non è passato inosservato all’estero, dove non mancano le lusinghe per il turco, soprattutto dalla Premier League. Infatti, secondo quanto riferisce l’edizione odierna di Tuttosport, due big del massimo campionato inglese sarebbero pronte a farsi avanti in estate per Calhanoglu. Trattasi nel dettaglio di Chelsea e Liverpool.

La posizione dell‘Inter è però piuttosto netta: Calhanoglu non si tocca, a meno di offerte da capogiro. I nerazzurri sono tutelati da un contratto, recentemente firmato, che lega l’ex rossonero all’Inter fino al 2027. D’altra parte, il turco si è calato alla perfezione nella realtà nerazzurra e il rapporto con compagni e allenatore è ottimo. Cambiare aria significherebbe un azzardo anche per lo stesso giocatore che dell‘Inter è ormai uno dei leader tecnici. Già la scorsa estate, gli interessamenti dall’Arabia non fecero breccia nella testa di Calhanoglu che in questo momento è pienamente focalizzato sulla conquista delle suo primo scudetto.

Le intenzioni delle parti sembrano quindi ben chiare e nonostante l’Inter, per esigenze di bilancio, possa privarsi di un big quest’estate, Calhanoglu non è affatto in discussione. Il sodalizio tra il turco e l’Inter sembra destinato ad andare avanti.

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Si ferma Vlahovic: costretto al cambio in Juventus-Napoli

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La Juve si allena davanti ai tifosi

Problemi per Dusan Vlahovic durante Juventus-Napoli, il serbo è stato sostituito al 70° minuto al suo posto Milik. Secondo quanto riportato da DAZN, potrebbe essere un falso allarme e solamente questione di crampi o indurimento del muscolo.

La Juventus è in vantaggio 1-0 grazie al gol di testa di Gatti, il terzo in stagione.

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Ancora problemi per Baldanzi: potrebbe saltare anche Empoli-Lecce

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Baldanzi

BALDANZI – Lunedì alle 18.30 ci sarà il calcio di inizio di Empoli-Lecce. Partita delicata in chiave salvezza, con due squadre che si trovano attualmente fuori dalle zone più calde ma a ridosso di quest’ultime. L’Empoli in primis, in quanto è solo a +1 rispetto il terzultimo posto con i suoi 11 punti. Lecce che invece respira di più con il suo 13esimo posto a 16 punti. I toscani quest’anno stanno giocando senza il totale contributo del suo talento più brillante. Stiamo parlando di Tommaso Baldanzi, che finora ha saltato 4 partite nelle prime 14 e spesso si è dovuto accontentare della panchina. Sempre la caviglia a dare fastidio al trequartista italiano, sia nel primo stop, sia in quello attuale.

L’EMPOLI SENZA BALDANZI – LA SITUAZIONE

Tra ottobre e novembre rimase fermo per una settimana, ora siamo già a un mese ai box. La distorsione subita a inizio dicembre potrebbe costargli anche la prossima sfida del Castellani. Secondo Tuttomercatoweb il numero 33 sta andando incontro alla possibilità  di non indossare una casacca da titolare, ma non solo. Per lui potrebbe esserci la non convocazione e quindi la non disponibilità per la quindicesima giornata. Questa sarebbe un’altra brutta notizia che incrementerebbe le note negative dell’inizio di stagione del giocatore dell’Under 21 dell’Italia.

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