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Un nuovo inizio

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5 anni fa:
Può servire anche solo un’immagine per parlare della stagione attuale di Mattia De Sciglio, la sua prima con la casacca della Juventus.

De Sciglio segna, tutta la squadra lo va ad abbracciare
E’ il 26 novembre, all’Allianz Stadium si gioca Juventus-Crotone. La squadra di Allegri, dopo un primo tempo complicato dal punto di vista offensivo, ha appena raddoppiato. E’ il 2-0 dei Campioni d’Italia a discapito di una squadra che lotta per la salvezza, nulla di trascendentale dunque. I bianconeri però esultano in una maniera particolare, come se quel gol avesse un peso specifico maggiore di quello che poteva sembrare. Addirittura Gigi Buffon dalla propria porta corre verso il marcatore per abbracciarlo, cosa inusuale.
La rete, d’altronde molto bella, a fini di risultato permette alla Vecchia Signora di chiudere la partita, ma per il gruppo ha un’importanza notevole. A segnarla è Mattia De Sciglio, un ragazzo che negli ultimi anni è stato criticato, fischiato e persino aggredito.
E’ il gol di un nuovo inizio!

Il gol della Juventus votato come il più bello del mese di novembre
MOMENTO DIFFICILE
I primi anni di carriera di De Sciglio possono essere rappresentati da una parabola discendente. Al Milan dall’età di 10 anni, il piccolo Mattia compie una crescita esponenziale nel settore giovanile rossonero che lo porta appena maggiorenne in prima squadra. E’ il 28 settembre 2011, il Milan sta vincendo 2-0 contro il Viktoria Plzen e Massimiliano Allegri decide di concedergli gli ultimi 3′. Esordio con la maglia rossonera, in Champions League. Proprio contro i russi, al ritorno, gioca la sua prima partita intera. La stagione di tirocinio si conclude con tre presenze in campionato.
Passa un anno e il giovanotto, grazie alle buonissime prestazioni, diventa un titolare fisso nel Milan che centrerà l’accesso ai play-off di Champions League. La crescita del classe ’92 vive il suo culmine, ma proprio quando il suo morale è alle stelle dei problemi fisici lo cominciano a perseguitare. Infortunio al menisco (1 mese e mezzo out), infiammazione del ginocchio (1 mese) e distorsione alla caviglia (20+20 giorni) nel 2013-14. Fascite plantare (1 mese+2 mesi) nel 2014-15. In due stagioni praticamente il campo lo vede pochissime volte e di conseguenza la ricerca della miglior forma fisica viene limitata.
Le prestazioni non sono più quelle convincenti dei primi anni e dal 2015 al giugno scorso De Sciglio si ritrova dentro un tunnel buio da cui non riesce a uscire. Le prove deludenti provocano i fischi dei tifosi, a maggior ragione nell’ultimo anno a Milano, quando si ritrova a indossare la fascia da capitano. Il giocatore, tifoso milanista, milanese e cresciuto nel Milan, vive dunque un momento psicologicamente difficile. Dopo anni di tentativi continui con scarsi risultati è arrivata l’ora di una svolta.
LA RINASCITA
Le teorie sul suo momento difficile sono molteplici. C’è chi dice che sia solo conseguenza di un suo problema e chi invece crede che sia influenzato dal fatto che la “squadra non gira“. Non a caso quando sveste la camicetta dei Diavoli e mette quella azzurra della Nazionale la differenza di rendimento si rivela. L’occasione è l’Europeo in Francia in cui De Sciglio fa vedere buone cose.
Il suo padre calcistico, Max Allegri, intuisce che il suo sia solo un problema di natura mentale e nel luglio scorso lo porta alla Juventus. Il terzino arriva a Torino tra lo scetticismo generale, un po’ come era capitato al tecnico. Molti ritengono inutile il suo acquisto, per di più a 12 milioni, cifra ritenuta esagerata. Certo che le critiche non si attutiscono dopo il suo esordio in bianconero, in Supercoppa contro la Lazio.
Neanche dopo il primo tempo di Barcellona, al termine del quale esce per un infortunio che lo costringe a restare fermo ai box per ben 42 giorni.

L’infortunio al Camp Nou
Sembra una storia che si ripete: prestazioni tutt’altro che positive, tifosi critici, lunghi stop per problemi fisici. Questa volta però l’aiuto del suo mentore è fondamentale:
“De Sciglio ha bisogno di fiducia, deve ritrovarsi soprattutto sul piano mentale“(Massimiliano Allegri)
Il periodo di pausa per infortunio è servito al giocatore per lavorare con il supporto dello staff juventino sotto quest’aspetto. Al rientro, infatti, il 25enne è praticamente rinato dal punto di vista del gioco e soprattutto del carattere.
ASPETTI DI UN NUOVO INIZIO
Ciò che ha sorpreso del miglioramento del numero 2 bianconero è proprio l’atteggiamento, che poi era il suo principale problema ai tempi del Milan. Nelle ultime partite infatti il giovane terzino ha mostrato attenzione, sicurezza e la giusta aggressività agonistica. Un progresso psicologico che ha avuto delle positive conseguenze in campo.

De Sciglio in chiusura su Insigne
A Napoli, dove la Juventus ha giocato una gara prettamente difensiva, Desci ha contribuito in maniera importante a mantenere la porta inviolata. Mentalmente non ha ceduto un attimo e qualitativamente la sua prova è stata più che positiva. Il suo avversario di fascia, Mario Rui, è arrivato al cross dieci volte, ma solo una volta il passaggio è andato a buon fine. L’altro rivale diretto, e più pericoloso, Insigne, invece ha compiuto un tocco in meno di lui (55 a 56), nonostante il possesso per il 67% è stato di marca napoletana. Inoltre De Sciglio ha concluso il big match con ben dieci chiusure difensive e due intercetti.
Positivo anche in Grecia, dove, oltre ad aver contribuito in fase di ripiegamento con quattro chiusure, si è fatto notare anche in avanti, creando anche un’occasione da gol.

Che bell’invito di Desci per Dybala
Il suo apporto in attacco finora non è stato da meno di quello difensivo. Nel match contro il Benevento, in cui Madame è andata a trazione anteriore, De Sciglio si è fatto notare eccome. Il gol del pareggio di Higuain è nato proprio da un suo interessante cross che poi Matuidi ha ben sfruttato.

De Sciglio crossa, Matuidi di testa fa da sponda per Higuain
Le statistiche dicono anche come sia uscito vincitore da tre 1 vs 1 su quattro, come abbia tentato quattro palle lunghe, tutte riuscite, e fatto anche un dribbling.
Prestazioni di qualità di un nuovo De Sciglio, rigenerato dalla cura Allegri. Piano piano si sta prendendo anche la maglia da titolare, insidiando la posizione di Lichtsteiner. Sarà interessante capire chi tra i due schiererà sabato, contro l’Inter, il mister livornese. Da quella parte giostrerà Ivan Perisic, il che vuole dire che il compito del terzino destro bianconero non sarà di certo facile. Lo svizzero parte favorito per aver “riposato” in settimana, ma nel caso fosse l’ex Milan a vincere il ballottaggio, sarebbe per lui una grande iniezione di fiducia.
Sicuramente il 2 ha fatto grandi progressi, anche se il processo di crescita non è finito. A marzo, il mese in cui presumibilmente la Juve sarà al top della forma, potrebbe vedersi un De Sciglio ancora migliore. Perchè quell’immagine in cui tutta la squadra, Buffon compreso, è corsa ad abbracciarlo è la fotografia di un nuovo inizio…
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Calcio Internazionale
Italia-Inghilterra 1-2, le pagelle del match: Kane nella storia, Retegui cinico

Pubblicato
5 ore fa:
Marzo 23, 2023
L’Italia inizia con molta foga e si porta in avanti con convinzione mettendo in apprensione l’Inghilterra. La squadra di Southgate però risponde subito andando in rete al 13′: Bellingham con una bordata impegna Donnarumma e sul conseguente calcio d’angolo, Rice in mischia insacca il gol del vantaggio. Gli azzurri perdono fiducia e l’Inghilterra va vicino al raddoppio prima con Bellingham che non arriva su un cross di Kane e poi con Phillips che calcia dal limite fuori di poco. Sul finire del primo tempo il secondo gol arriva: mano di Di Lorenzo e Kane dal dischetto non sbaglia.
L’Italia inizia il secondo tempo con un altro piglio. Pellegrini dopo pochi minuti ha una buona opportunità ma spara alto da ottima posizione. Dopo qualche minuto arriva pure il gol: assist del giocatore della Roma che trova Retegui solo in area che segna in diagonale. L’Italia continua a spingere trovando un’incredibile qualità nel palleggio che nel primo tempo era completamente assente. A dieci minuti dalla fine viene espulso Shaw ma l’Italia non trova la forza di pareggiare.
LE PAGELLE DELL’ITALIA
Donnarumma 6: subito chiamato a una gran parata su Bellingham non può nulla sul gol di Rice. Il rigore di Kane è imparabile e predica nel deserto con delle parate che limitano il passivo.
Di Lorenzo 5: oggi Grealish è in gran forma e non gli permette di spingere e giocare come fa col Napoli. Il suo fallo di mano regala il raddoppio all’Inghilterra.
Toloi 5: si perde Rice nell’azione del gol arrivando in contrasto troppo tardi. Risulta troppo timido in generale e anche i suoi passaggi non trasmettono sicurezza alla squadra.
Acerbi 5,5: l’Inghilterra non lo pressa lasciandolo impostare e palleggiare ma lui spesso è impreciso e prevedibile. Il centrale dell’Inter prova a limitare i danni ma anche nella fase difensiva è in difficoltà.
Spinazzola 6,5: è in buona forma e in generale riesce a raggiungere spesso la trequarti avversaria proponendosi bene anche in fase offensiva. Dialoga bene con Gnonto dopo l’ingresso del giocatore del Leeds United.
Barella 6: combatte su tutti i duelli e non si dà mai per vinto. Col passare dei minuti perde fiducia anche lui e abbassa il suo raggio d’azione mentre nella ripresa torna sui suoi livelli. (dal 62′ Cristante 6: viene messo in mediana con compiti di regia e interdizione, si fa rispettare e partecipa all’assalto finale).
Jorginho 5: schermato dai centrali inglesi non ha modo di gestire il gioco come lui sa fare. Viene servito poco e male tanto che perde alcuni palloni in zone pericolose. (dal 69′ Tonali 6: piazzato a centrocampo prova a farsi vedere in zona offensiva costringendo i centrocampisti inglesi a retrocedere).
Verratti 6,5: prova a mettere ordine a centrocampo dove c’è molta confusione e soprattutto nel secondo tempo trova le giuste geometrie per dirigere bene l’azione italiana. (dal’88 Scamacca s.v.)
Berardi 5: non ha modo di mettersi in mostra e rimane stretto nella morsa tra Shaw e i centrocampisti. Si fa vedere poco e non trova mai il tiro. (dal 62′ Politano 6: entra bene in partita scaldando il pubblico del Maradona con delle belle accelerazioni).
Retegui 6,5: mostra qualche buon movimento ma viene sovrastato fisicamente dai centrali inglesi. Non molla nonostante sembrasse una serata difficile e segna un bel gol al debutto.
Pellegrini 6,5: da esterno sinistro incide e prova ad accentrarsi per aiutare il centrocampo senza grande successo. Nella ripresa cambia atteggiamento ed è una spina nel fianco costante. Serve un bell’assist a Retegui. (dal 69′ Gnonto 6: ha un buon impatto sul match creando apprensione sulla sinistra e mettendo dei palloni interessanti in area).
All. Mancini 6: l’Italia ritrova la sua identità solo nel secondo tempo. La mancata qualificazione al Mondiale segna ancora le sicurezze azzurre ma lui sta provando in tutti i modi a migliorare le cose.
LE PAGELLE DELL’INGHILTERRA
Pickford 6: gioca bene con i piedi e non può nulla sul gol di Retegui. Per il resto fa qualche buon’uscita e amministra bene la difesa.
Walker 6: elemento tattico della difesa inglese ha il compito non facile di contenere le avanzate di Spinazzola ma limita bene i danni.
Stones 6: ferma il tiro di Retegui e poi si limita a far iniziare l’azione offensiva. Non viene sollecitato particolarmente dall’Italia e compie una prova sicura.
Maguire 5,5: in marcatura su Retegui è infallibile nel primo tempo ma poi nella ripresa sbaglia l’uscita da cui nasce il gol azzurro.
Shaw 5: spinge con costanza a sinistra e lascia in ombra Berardi. Trova buone combinazioni con i centrocampisti e Grealish ma nel secondo tempo rovina tutti venendo espulso in pochi minuti.
Phillips 5,5: non si vede molto a centrocampo e svolge per lo più una partita tattica in mezzo al campo. Ha avuto anche un’importante occasione ma non ha trovato lo specchio della porta.
Rice 7: trova il gol in maniera furba in mezzo a tante gambe. Per il resto in fase di interdizione è un guerriero quasi insuperabile davanti alla difesa.
Bellingham 7: le sue progressioni sono impressionanti ed è lui con le sue falcate ad accelerare l’offensiva inglese. Un suo tiro viene respinto ottimamente da Donnarumma ma in generale la sua posizione è dominante sul campo. (dal 85′ Gallagher s.v.)
Grealish 5,5: è in forma e mette in grande difficoltà la fascia destra dell’Italia. Sbaglia clamorosamente il 3-0 e da quel momento il suo rendimento cala fino a scemare. (dal 69′ Foden s.v.) (dal 81′ Trippier s.v.)
Kane 7: propizia il primo gol con un tiro respinto e poi guadagna un rigore che lui stesso trasforma. Segna il gol storico che lo rende il più grande cannoniere del nazionale inglese.
Saka 6: interagisce bene con i compagni senza provare troppo l’uno contro uno ma preferendo partecipare alla manovra con movimenti che non danno riferimento agli italiani. (dal 85′ James s.v.)
All. Southgate 6,5: ha trovato il sistema giusto per l’Inghilterra e ora dovrà solo preparare al meglio l’ultimo assalto a un tanto agognato trofeo, ovvero l’Europeo del 2024. Rimane clamoroso però il calo nel secondo tempo ed inspiegabile il cambio di Foden.
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Il report dell’allenamento odierno del Lecce: ai box Pongracic, differenziato per Dermaku
Pubblicato
1 giorno fa:
Marzo 22, 2023
Al rientro dalla sosta per le nazionali, il Lecce affronterà l’Empoli in campionato. La squadra di Baroni si è ritrovata questo pomeriggio sul campo dell’Acaya per riprendere gli allenamenti e per preparare al meglio la gara. Questo il comunicato pubblicato sul sito del club salentino.
DIECI ASSENTI – “Nel pomeriggio i giallorossi hanno ripreso la preparazione sul campo dell’Acaya nella settimana in cui si osserva la sosta di campionato. Assenti per gli impegni con le rispettive Nazionali i calciatori Banda, Ceesay, Colombo, Falcone, Gallo, Gendrey, Hjulmand, Helgason e Voelkerling. Assente anche Pongracic, impegnato in fase fisioterapica e ricondizionamento mentre Dermaku ha proseguito nel lavoro personalizzato di ricondizionamento. Domani allenamento al mattino sul campo dell’Acaya”.
Flash News
La conferenza di Mancini: “Con l’Inghilterra una classica, Retegui mi ricorda il primo Batistuta”
Pubblicato
1 giorno fa:
Marzo 22, 2023
In vista della partita d’esordio delle qualificazioni ad Euro 2024 contro l’Inghilterra, in programma domani alle ore 20:45, ha parlato il CT dell’Italia Roberto Mancini in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni.
FORMAZIONE – “Abbiamo giocato con un modulo diverso nelle gare di Nations League. Si potrebbe anche cambiare, ma nel 4-3-3 ci sentiamo a nostro agio, soprattutto per giocare una partita molto propositiva. Dipenderà da noi, dobbiamo cercare di fare ciò che abbiamo fatto e quindi ritornare a vincere, tornare a essere quelli che siamo stati prima”.
L’INGHILTERRA – “Ormai è diventata una classica, l’Inghilterra è una delle migliori squadre al mondo. Ha una lista di giocatori straordinari, anche domani sarà una gara molto difficile. Noi cercheremo di fare la nostra partita, ma non sarà semplice per entrambe“.
RETEGUI – “Arrivare così dall’Argentina all’Italia, e non in una squadra di club, non è semplice. Un po’ di tempo ci vuole, ma il ragazzo è educato e sveglio. È un centravanti bravo e giovane, abbiamo una grande fiducia e dobbiamo dargli un po’ di tempo. È un centravanti classico, vedo che molti lo paragonano a Denis. Io mi ricordo quando Batistuta arrivò in Italia, lo ricorda. Chiaramente è un ragazzo giovane e ha bisogno di tempo e di crescere. Credo non ci metterà molto ad ambientarsi”.
IL NAPOLI E IL MARADONA – “La Nazionale quando è venuta a Napoli è sempre stata aiutata dal pubblico. Per noi è la prima gara di qualificazione e quindi dobbiamo disputare una buona partita, trascinarli. Il Napoli ha sempre fatto cose ottime, s’è sempre qualificato in Europa e ha sempre lottato per il vertice. Quest’anno è il momento più bello, la squadra gioca davvero bene, è una squadra che potrebbe fare qualsiasi cosa. Non diciamo nulla, siamo un po’ scaramantici: le squadre italiane in Europa possono fare bene, ma con qualche italiano in più sarebbe meglio“.
IL RICORDO DI VIALLI – “È una grande emozione perché è la prima volta senza Vialli. Noi l’abbiamo avuto nel gruppo ed è stata una grande fortuna. È un grande dispiacere, le persone come lui saranno sempre vicine, sono persone immortali”.
PROBLEMI TRA I TIFOSI – “Io non sono della polizia. Generalmente sono sempre stati gli ospiti a creare problemi. La partita di calcio è sempre un momento di gioia per tutti e se i tifosi ospiti si comporteranno bene, io non credo ci saranno problemi“.
Flash News
Tacconi lascia l’ospedale, i medici: “Percorso sorprendente”

Pubblicato
1 giorno fa:
Marzo 22, 2023
Finalmente buone notizie sulle condizioni di salute di Stefano Tacconi. L’ex portiere azzurro, colpito da un’emorragia cerebrale lo scorso 22 aprile 2022, ha lasciato l’ospedale dove era ricoverato da quasi un anno e proseguirà la riabilitazione in una struttura vicino casa. A dichiararlo è stato il dottor Luca Perrero, direttore di Neuroriabilitazione dell’Ospedale di Alessandria. Queste le sue parole riportate dalla Gazzetta dello Sport.
LE CONDIZIONI -“Il percorso di Stefano Tacconi è stato sorprendente, con un progressivo miglioramento dal punto di vista motorio, respiratorio e cognitivo, grazie alla collaborazione di tutto il team infermieristico e della sua Coordinatrice, fisioterapico, logopedico, psicologico e degli oss. Sicuramente la tenacia, l’impegno, l’umore e la notevole prestanza fisica hanno facilitato il recupero, che in questi mesi ha visto un lavoro costante su tutti i piani, utilizzando sia le palestre sia i laboratori occupazionali della struttura, dove ha espresso capacità e interessi, come quello per la cucina, che erano presenti nella sua vita quotidiana precedente all’episodio traumatico”.
Anche la famiglia Tacconi ha voluto rivolgere un ringraziamento speciale a tutto lo staff medico dell’ospedale.
LA LETTERA DELLA FAMIGLIA – “Il Borsalino ci è entrato nel cuore e nell’anima. Un grazie di cuore a tutto lo staff dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, a quello del Borsalino e, specialmente, a Laura, la fisioterapista che ci ha seguito dal primo all’ultimo giorno”.
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