Ventun grammi è il peso dell’anima che si attenua all’appagarsi dell’istinto di ogni appassionato di calcio, dal lussurioso del gioco all’implacabile del risultato. Ventuno sono gli anni di Frenkie de Jong, il giocatore che riesce a unire qualità e quantità. Un nuovo campione, insomma. L’Olanda si riconferma nazione di talenti, così come l’Ajax si riafferma club con un occhio di riguardo verso i giovani.
CRESCITA
Mettere in rima calcio e poesia è stato fin da subito il talento di Frenkie de Jong, cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Willem II. Il rendimento eccelso nei due anni di praticantato nel club biancoblu, grazie alla continuità di impiego – dove ha esordito anche in prima squadra -, ha convinto l’Ajax e i suoi dirigenti a investire su di lui: nel 2015, a soli 18 anni, il giovane olandese ha firmato il primo contratto da maggiorenne per il club della capitale dei Paesi Bassi.

Mai fare il passo più lungo della gamba. In qualsiasi ambito, in qualsiasi campo, anche da calcio. Lo sa bene l’Ajax, che per far ambientare De Jong, non caricandolo di pressione fin da subito, ha deciso di aggregarlo inizialmente alle giovanili. Risultato? 46 presenze e 8 reti, non poche per un centrocampista centrale. Numeri, a livello di statistiche e numeri, a livello di giocate, che non potevano passare inosservati. E così il salto in prima squadra è stato immediato, avvenuto la stagione successiva: da allora il giovane olandese è diventato uno dei fiori all’occhiello dei Lancieri, il cui prezzo di mercato è salito a dismisura, dai 250 mila euro del valore iniziale fino agli attuali 30 milioni – fonte Transfermarkt.it.
DUALISMO
“Se io parto mezzo secondo prima del mio avversario, non sono veloce, sono intuitivo” (J. Cruijff)
Nel calcio, così come nella vita, le qualità non sono tutto. Devono essere allenate, duramente e ogni giorno, così come devono essere alimentate, da genio e sregolatezza. Ciò che rende forte un calciatore promettente come De Jong è proprio questo: l’intelligenza tattica unita alla tecnica, dove per tattica individuale si intende proprio la capacità di scegliere il momento giusto per effettuare un particolare gesto tecnico all’interno della manovra, con l’obiettivo di essere efficace.

Centrocampo. Al centro del gioco, lo dice la parola stessa: l’olandese è il baricentro e l’epicentro dei Lancieri, il giocatore che rende pulita e veloce la palla in uscita ribaltando subito l’azione, con qualità, in una squadra che fa del possesso palla un dogma.
La tecnica, la visione di gioco raffinata e l’eleganza nelle movenze sono solo alcune delle caratteristiche del giovane olandese, un giocatore risolutivo contro gli avversari chiusi, il ponte ideale tra il lavoro di squadra in fase di costruzione e il talento realizzativo delle punte. In un Ajax subissato di talenti, ritagliarsi uno spazio non è mai facile, ma se Peter Bosz, Marcel Keizer, Michael Reiziger e tutt’ora Erik Ten Hag, ovvero gli allenatori che si sono susseguiti da quando De Jong è arrivato all’Ajax, confermano e rinsaldano sempre la sua posizione tra i titolari, allora, evidentemente, non manca una buona dose di talento.

De Jong all’Ajax ha imparato l’importanza dell’essenzialità: con il trasloco dalle zolle del trequartista a quelle del regista è diventato meno appariscente e più utile, senza però rinunciare ai suoi cammei. La sua grande bellezza risiede in parte qui: può cambiare le partite in un secondo, una delizia in mezzo a una partita fatta sostanzialmente di normalità
FUTURO
L’uomo che coniuga tempi e scelte di gioco dell’Ajax ora è sulla bocca di tutti. Sul giocatore, anche grazie alle prestazioni offerte ultimamente con la nazionale olandese, sono piombati diversi club interessati a rinforzarsi attraverso le sue prestazioni.
Gli apprezzamenti sono arrivati dall’Italia e dalla Spagna, precisamente da Inter e Barcellona. I nerazzurri, che da tempo hanno individuato il loro difetto principale nella lentezza e macchinosità del centrocampo, hanno pensato a De Jong in più di un’occasione per rifornire appieno la rosa a disposizione di Spalletti.

Le statistiche di De Jong della passata stagione – fonte WhoScored: tra tutte spicca la precisione nei passaggi, una caratteristica chiave e imprescindibile per quel ruolo
Il Barcellona, dal canto suo, pensa a De Jong in ottica futuro. L’immensa e conosciuta qualità dei giocatori blaugrana obbligherebbe, almeno inizialmente, ad una lenta e graduale immissione in rosa; il che toglierebbe minuti e continuità ad un giovane che di giocare ne ha assolutamente bisogno per entrare definitivamente nei grandi del calcio.
Ciò che frena i due club, in ogni caso, è la valutazione che l’Ajax dà per il suo pupillo: 50 milioni di euro.
L’avvenire è incerto. L’Ajax non vuole privarsene, così come il giocatore sembra intenzionato a rimanere per compiere l’ultimo step in termini di maturazione in una squadra che vuole costruire il successo e non comprarlo. E tantomeno venderlo.
Le sue parole, d’altronde, sono perentorie:
“Maybe someday I’ll join Barcelona, but not this season. I’m staying at Ajax. I think it will be a good year.”