Poche parole possono raccontare quanto successo oggi pomeriggio. Una sola forse può riassumere però quanto visto in quei 90 minuti: incredibile. Incredibile davvero. Se solo alla vigilia, a inizio partita, o a fine primo tempo stesso, qualcuno avesse provato a ipotizzare quanto poi è accaduto davvero, nessuno ci avrebbe creduto. Nemmeno una mezza lira sul possibile scenario che alla fine si è realmente concretizzato alle 14:24. Un Benevento che con tanto cuore è riuscito a strappare il primo punto della storia in Serie A ad uno dei club più titolati al mondo. Euforia ed entusiasmo, delusione e tristezza. Due squadre, due tipi di emozioni totalmente opposti. Ma nel mondo del pallone si sa bene che spesso ci possano essere delle sorprese non credibili.

STORIA E STORIE
Una squadra che sembrava destinata realmente ad entrare nella storia, però per motivi tutt’altro che positivi. Si dice tutt’ora che le streghe batteranno il record di punti (non) fatti nella storia della Serie A. Perché se il tuo primo punto in assoluto arriva il 3 dicembre, forse davvero si può concretizzare tale ipotesi. Divenuta la classica squadra cuscinetto, il piccolo e anche sfortunato Benevento (vedasi le sconfitte all’ultimo con Sassuolo e Cagliari) già da diverso tempo non ha più niente da perdere. Gli stessi tifosi sono già consapevoli da più settimane che con grandi probabilità questa compagine la prossima stagione tornerà nella serie cadetta, abbandonata quest’anno per scrivere appunto un pezzo di storia che nel suo complesso sta implicando altri eventi tutt’altro che ordinari.

Di record bisogna parlare quando ci si immette in discussioni che riguardano il Benevento. Record di tutti i tipi. Non una squadra banale appunto. In negativo però? Poco importa, è comunque storia che verrà immessa negli scritti. Ed è proprio per questo fatto di essere una squadra così ben legata con la storia, che per una volta è successo qualcosa di memorabile ma in senso positivo. Il primo punto conquistato, ottenuto con un gol al 95esimo, grazie ad un colpo di testa del proprio portiere, contro una squadra nettamente più forte a livello tecnico. Insomma, dopo tante delusioni è arrivata la prima vera gioia, e che gioia! Una gioia storica appunto, che qualsiasi tifoso giallorosso ricorderà per sempre.
Va anche detto però che non è un punto immeritato. Anzi, questa squadra speciale ha mostrato proprio di poter dire parzialmente la sua contro un top team del nostro Paese. Fin dalle prime battute si è capito che per il Milan oggi sarebbe stata dura portare a casa i 3 punti divenuti ormai “ordinari” contro i neopromossi. Tuttavia dopo il gol di Kalinic sembrava che le speranze dei padroni di casa si fossero esaurite, ma nel calcio si sa, tutto è possibile fino a quando l’arbitro non fischia tre volte. E così è stato, storicamente pazzesco. L’ultimo briciolo di speranza ritrovato dopo il rosso di Romagnoli si è concretizzato in un regalo natalizio più che anticipato. Inutile poi descrivere le emozioni che la gente sugli spalti avrà provato, per quello non servono parole messe nero su bianco.
STORIA ROSSONERA
Vigorito, De Zerbi e Brignoli. Tre parole con cui il Milan ha dovuto oggi pomeriggio fare dei conti, conti molto salati. Conti storici anche, visto che queste tre parole non erano mai entrate a far parte della storia del Milan a livello bellico. Ma dopo le 14:24 di questa domenica, le cose son cambiate parecchio. Oltre ad esser cambiate, sono anche divenute immutabili. Il tutto però ha del clamoroso. Impensabile come possa aver fatto una squadra come il Milan ha subire una sconfitta morale e un pareggio pazzesco contro un avversario come il Benevento. Molti tifosi rossoneri però se lo aspettavano da quanto si dice in giro… “faranno il primo punto con noi” han detto alcuni. Ottimismo del tutto assente quindi, anche per via degli insuccessi ottenuti fin qua. Nemmeno il cambio di panchina ha regalato nuove speranze e nuovi stimoli dopo quanto visto oggi.

Gattuso stesso, sul quale molti tifosi ripongono fiducia, ha poche colpe su quanto accaduto. È nuovo. Questo può giustificarlo ampiamente anche se la figura fatta oggi resta comunque un qualcosa che macchia la sua carriera in ascesa. Lui che proprio contro De Zerbi aveva giocato un playoff di Lega Pro qualche anno fa, finendo per litigarci durante la gara. Gara che vide anche l’invasione dei tifosi del Foggia in campo… insomma, ricordi che Gattuso avrà sicuramente rivissuto nel rivedere l’attuale allenatore del Benevento.

E poi viene lui, Brignoli. Eroe per un giorno che tutto il Paese non rossonero sta quasi idolatrando. Un giocatore qualunque, di proprietà juventina ma che con la maglia juventina non ha mai giocato. Nel suo piccolo era anche lui già entrato nella storia, militando appunto in Serie A (esordio con la Samp qualche anno fa). Ma oggi questo ragazzo ha voluto fare un triplo salto nella storia. In quella del calcio innanzitutto, in quella del Benevento e in quella del Milan poi. Ora i rossoneri dovranno fare delle riflessioni e azzerare tutto quanto vissuto in terra campana. Non un buon ri-inizio di campionato.