Una buonissima Juventus annienta i rossoblu del Bologna con un secco 3-0. Un risultato figlio di buone azioni, grandi giocate e performance singole di elevata intensità. Insomma, il modo giusto per ritornare a far 3 punti e prepararsi al big match con la Roma di settimana prossima. Poche, o forse zero, le questioni problematiche andate male in terra emiliana.
TANTI PUNTI FORTI
Tutto è girato secondo il verso giusto. Partita praticamente da manuale. Una Juventus scesa in campo per fare solo una cosa: vincere. Verbo concretizzato alla perfezione, visto che al +3 in classifica oggi gli uomini di Allegri hanno anche messo altro. Han mostrato di essere in totale ascesa, in miglioramento in tutti i reparti. Dopo la partita con l’Inter ci si aspettava ancora una grande prova, accompagnata però questa volta da un successo pratico. Insomma, l’attacco più forte della Serie A è riuscito a tornare al gol brillando in tre diversi modi.
La punizione di Pjanic una perla importante sia per la squadra che per il giocatore, sempre più in crescita. Il leader del centrocampo bianconero ha dettato legge senza difficoltà. Ottima notizia per Allegri, il quale conta molto sul bosniaco per la base del gioco targato Juventus. Ha ritrovato il gol anche Mandzukic, l’uomo che meglio racchiude i valori richiesti in campo dai tifosi. Il beniamino croato anche oggi ha lottato in ogni zona del campo, rendendosi utile per la propria compagine a 360 gradi. Un giocatore inamovibile che vorrebbero tutti gli allenatori…

In gol è andato anche Matuidi, quel piccolo francese che in realtà si sta rivelando forse l’acquisto più importante della squadra per quanto riguarda le indicazioni e le richieste dell’allenatore della Juventus. Un elemento di rara bellezza, capace di farsi valere sia in fase offensiva che difensiva. Palloni recuperati in quantità industriale, supporto in attacco quasi mai assente. Sempre più fondamentale sta quindi diventando la sua presenza in questa squadra. Se poi inizia anche a segnare, il tutto diventa ancor più piacevole per tutti gli amanti della Juventus.
Da elogiare soprattutto la difesa. La compattezza è stata ufficialmente ritrovata: sesta partita consecutiva senza subire gol. E pensare che oggi c’era in campo un solo elemento della B + BBC, formula vincente degli ultimi anni bianconeri. Benatia e Barzagli hanno assicurato una impermeabilità che nessun tifoso si sarebbe mai immaginato viste le prime giornate di campionato. Lo stesso Szczęsny non sta facendo rimpiangere la leggenda Buffon, ancora ai box per problemi muscolari. Da esaltare anche la super prestazione di De Sciglio, sempre più in forma. La fiducia ritrovata a Torino lo sta gasando molto, e le ultime sue uscite parlano chiaro: oggi l’ex Milan è un titolare su cui è possibile fare affidamento.
IL BICCHIERE PER UN QUARTO VUOTO

Non si può parlare di bicchiere mezzo vuoto. I pregi di questa squadra sono davvero tanti. C’è sempre da migliorarsi però. Quel che magari va rivisto per diventare ancora più forti di quanto non lo sia ora riguarda il tandem argentino. Dybala ha giocato una ventina di minuti cercando un gol che potesse sbloccarlo mentalmente più che statisticamente. Il diez bianconero non ha sicuramente mostrato il suo alter ego di qualche mese fa, eppure almeno per la voglia messa in campo si può parlare di piccoli tratti di ripresa. Va anche detto che magari con un pizzico di fortuna in più oggi il gol l’avrebbe trovato pure lui. Buone cose comunque per il big match contro la Roma, la quale però viene dopo il Genoa, avversario di mercoledì e club contro cui Dybala potrebbe macinare altri minuti di gioco per completare la “rianimazione”.
Higuain ha chiuso anche oggi senza segnare, dopo il digiuno fatto contro l’Inter. Un neo che comunque non deve far preoccupare l’ambiente della Juventus, visto che comunque il numero 9 di Allegri continua a giocare con grande tenacia e grande predisposizione alle manovre di squadra. Chissà se l’argentino si stia tenendo il gol al caldo proprio per la Roma, la quale ha saputo ferire più volte. L’ultimo match, finito per 1-0, è stato deciso proprio da una sua grandissima giocata.
Allegri ha quindi molte frecce per il suo arco, sempre più preciso e sviluppato. Resta solo chi decidere di far schierare, un bel problema nel vero senso della parola…