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Una poltrona per due

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Una poltrona per due

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Nel mese che porta al natale, scomodiamo uno dei grandi classici del cinema che puntualmente tutti quanti vedremo la sera del 24 dicembre per parlare del primo posticipo domenicale dell’ultimo mese dell’anno. Dopo un inizio sensazionale, Sampdoria e Lazio hanno steccato l’ultimo appuntamento, perdendo terreno rispetto alle squadre di testa. Stasera a Marassi sarà un’occasione ghiottissima, per almeno una delle due, per provarsi a riattaccare al gruppo di testa, ora che la classifica si è accorciata dopo la sconfitta del Napoli contro la Juventus. 29 punti la Lazio, 26 la Samp, entrambe con una partita da recuperare: chi vince torna in corsa, chi perde rischia di ritrovarsi troppo indietro. È già una partita cruciale.

DOMINIO CASALINGO

La Sampdoria in casa è una macina. Solo vittorie, alcune prestigiose, contro Juventus e Milan, altre sonore, contro Crotone e Chievo, altre da far impazzire i tifosi, nel derby col Genoa. Cammino perfetto tra le mura amiche, tanti gol, gioco spumeggiante, entusiasmo a mille. Fuori casa la musica cambia, con la squadra che raccoglie poco e perde spesso la bussola, come accaduto una settimana fa a Bologna. Ma stasera importerà poco, perché la Samp gioca a Marassi ed è pronta ad un’altra grande impresa.

Col recupero con la Roma, sempre in casa, da giocare a gennaio, una vittoria porterebbe la Samp a 29 punti, a 5 lunghezze dal quarto posto dei giallorossi con lo scontro diretto da giocare. L’obiettivo dei doriani non può essere ovviamente la Champions, ma mantenendo questo ritmo in casa, un miglioramento delle prestazioni fuori casa porterebbe davvero la Samp a competere con le prime, o quantomeno con la Roma. Certamente un quinto posto, come un sesto, sarebbe un risultato grandioso, oltre che significante la qualificazione in Europa, ma finché c’è possibilità perché smettere di sognare?

I doriani dunque arrivano carichi a questa sfida, con al consapevolezza di giocare in una comfort zone, il prato verde di Marassi, contro una grande squadra che però vive un momento di appannamento. Sfruttare il dominio casalingo per continuare a sognare: è questo l’obiettivo dei doriani questa sera.

RITROVARSI

Un inizio spettacolare, inimmaginabile. La Lazio si è resa protagonista di un avvio stellare, contrassegnato salla strepitosa forma del suo bomber Ciro Immobile. Ma, quando ha rallentato l’attaccante si è fermata anche la squadra, o almeno così pare. Alla Lazio delle ultime settimane sta mancando il suo capocannoniere, ma non solo. Stanno mancando anche la testa, l’entusiasmo e la sicurezza. Tutti elementi persi dopo la sconfitta nel derby che, come si sa, a Roma è capace di determinare le sorti di una stagione intera.

I biancocelesti ora hanno bisogno di una vittoria di spessore, anche più della prestazione, per ritrovarsi. Superare finalmente le scorie del derby e del controverso pari con la Fiorentina per ricominciare a volare e tornare nel gruppo di testa. Una vittoria porterebbe i laziali a due punti dai cugini, con una partita da recuperare, come la Roma, ma sicuramente sulla carta più agevole rispetto all’impegno dei giallorossi. Questa sera però sarà molto difficile per i capitolini provare a fare risultato su un campo in cui praticamente non ci è riuscito nessuno.

Vincere per ritrovarsi, per ritrovare il miglior Immobile, la forma fisica e la mentalità giusta. La Lazio stasera ha solo un risultato se vuole continuare a sperare in un posto Champions e nonostante sia molto difficile ha l’obbligo di provarci.

PROTAGONISTI

La Samp arriva a questo impegno con alcune defezioni: ha dovuto infatti alzare bandiera bianca Linetty, che verrà sostituito da Barreto, e non ha recuperato Strinic, al suo posto Murru. Davanti rischia Ramirez, assai deludente a Bologna, che è insidiato da Caprari, che ci tiene a fare bene con la Lazio visto il suo passato romanista. Zapata e Quagliarella saranno ovviamente titolarissimi là davanti e pronti a far male alla retroguardia biancoceleste.

11 titolari per Inzaghi, che però deve ancora fare a meno di ricambi importanti come Anderson, Wallace e Nani. Ciro Immobile cerca riscatto e sarà motivatissimo a ritrovare il gol e la forma migliore. Per il resto sarà la solita Lazio collaudata e rodata, ma con una panchina davvero troppo troppo corta.

La Samp come al solito svilupperà la manovra per vie centrali e sarà dunque cruciale il lavoro di Leiva sul trequartista doriano e di Luis Alberto o Milinkovic in copertura sulla fonte di gioco blucerchiata. Lucas Torreira. Il duello fisico tra Zapata e De Vrij promette scintille, mentre Radu e Bastos avranno il compito di limitare i movimenti velenosi di Fabio Quagliarella. Dal canto suo la Lazio potrà sfruttare le fasce esterne, lasciate spesso libere dalla squadra blucerchiata. Sarà poi cruciale il lavoro di Milinkovic e Parolo, chiamati a supportare Luis Alberto e a sfruttare gli eventuali buchi lasciati dalle mezzali doriane.

Non resta che aspettare stasera e vedere chi tra Sampdoria e Lazio potrà rimanere attaccata al treno di testa. In ogni caso sarà una gran bella partita tra due grandi squadre.

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Parolo contro Mancini: “Retegui? Una forzatura. A lui preferisco Kean”

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Kean Juventus

Mateo Retegui è tra i giocatori più chiacchierati delle ultime settimane. Le due reti in Nazionale nelle sfida di qualificazione a Euro 2024, contro e Inghilterra e Malta, sono bastate per mettere d’accordo buona parte degli scettici di fede azzurra.

Ciononostante, al termine del match tra Juventus e Verona, Marco Parolo ha espresso, negli studi di DAZN, il proprio parere riguardo le ultime convocazioni di Roberto Mancini, soffermandosi sull’assenza di Moise Kean:

Tra Retegui e Kean scelgo Kean. Retegui è stata una forzatura, anche se ha segnato due gol, ma non so se messo in Italia possa fare i gol dei nostri attaccanti italiani. I gol li ha fatti Orsolini, Scamacca, Raspadori, Kean. Quando segnano si parla di attaccante del futuro e Immobile viene messo da parte, ma qui parliamo di qualcosa di diverso“.

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Szczesny: “Il calendario è stimolante, ora pensiamo alla semifinale”

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Szczesny

La Juventus ha superato 1-0 il Verona grazie a Kean: dopo il match, il portiete bianconero Szczesny è intervenuto ai microfoni di DAZN.

Il momento è buono, stasera forse non abbiamo brillato ma dopo la sosta le partite sono sempre pericolose. Alla fine conta portare a casa i tre punti, siamo contenti del risultato ma non molto della prestazione. Il calendario è bello e stimolante per arrivare a giocarci tutte le competizioni. Europa League e Coppa Italia sono due obiettivi: in campo abbiamo conquistato 59 punti, siamo a +9 sul’Inter, anche se nemmeno noi sappiamo quale sia la vera situazione. Ora pensiamo alla semifinale di Coppa Italia, è bello, non vediamo l’ora di affrontare questo mese. Portare a casa un trofeo europeo sarebbe stimolante“.

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Allegri: “Stiamo facendo qualcosa di importante. Inter? Non può sempre perdere”

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serie A

La Juventus ha superato 1-0 l’Hellas Verona grazie al gol di Moise Kean: le parole del tecnico Massimiliano Allegri dopo la vittoria dei suoi ragazzi.

LA GARA – “Era una partita complicata, sporca, il Verona ti fa giocare male, ti pressa a tutto campo. Siamo stati fermi nei primi 25 minuti, poi abbiamo iniziato a creare situazioni favorevoli. Forse potevamo fare meglio negli ultimi 10 minuti, senza concedere loro la possibilità di avvicinarsi all’area. In questo dobbiamo migliorare ma credo che i ragazzi stiano facendo qualcosa di importante”.

SU KEAN E LOCATELLI – “In Nazionale? Mancini ha esperienza nel chiamare i giocatori, io credo che alcuni giocatori della Juventus abbiano qualità importanti e che possano essree chiamati. Ma le convocazioni poi le fa Roberto, che chiama chi secondo lui è meglio. Locatelli? Ha reagito bene alla mancata convocazione in Nazionale, è cresciuto bene sul piano tattico, è più mobile nella circolazione della palla anche se deve ancora migliorare in certi tipi di giocate. Come tutta la squadra, anche Locatelli ha cuore e passione. Poi possiamo sbagliare e giocare meno bene, ma alla squadra sicuramente sotto questo aspetto non si può dire niente”.

LA SITUAZIONE DI CLASSIFICA – “Dopo la sentenza dei 15 punti abbiamo giocato a Salerno, poi abbiamo superato le altre davanti e in classifica reale siamo al settimo posto. Vincendo abbiamo staccato quelle dietro. La classifica vera fatta sul campo meritatamente dice che abbiamo 7 punti più della Lazio, 9 sull’Inter e 11 sul Milan. Questo è un bel risultato. L’Inter e le altre non possono sempre perdere, per ora siamo a -4 dal quarto posto ma vedremo Milan e Roma. Di obiettivi ne abbiamo tanti, l’importante è essere lucidi. Del Piero? Grandissimo giocatore, ha rappresentato la Juventus per tantissimi anni e ci ha fatto piacere che sia venuto allo stadio. In dirigenza? Queste cose spettano alla società, noi dobbiamo pensare la campo e non è facile”: 

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Zaffaroni: “Abbiamo creato seri presupposti per far gol: c’è rammarico”

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Verona

Ha parlato al termine del match tra Juventus e Verona, vinto 1-0 dai bianconeri, Marco Zaffaroni, tecnico dei gialloblù.

Di seguito, le sue parole ai microfoni di Sky Sport.

LE DICHIARAZIONI

PARTITA –Nella fase di finalizzazione, negli ultimi metri, abbiamo creato i presupposti per far gol. Purtroppo ci manca ancora cattiveria in quelle zone del campo. Abbiamo creato seri presupposti per segnare e c’è rammarico per questo. I ragazzi sono stati bravi soprattutto nel primo tempo, giocando alla pari. Poi abbiamo cercato di pareggiare in ogni modo, ma non è bastato nonostante la prestazione. I tifosi sono importanti, hanno bisogno di prestazioni di questo tipo, dove la squadra dà tutto e i tifosi lo riconoscono. Dobbiamo raggiungere la qualità che ci manca per ottenere i punti per raggiungere la salvezza“.

GAICH –È un ragazzo con voglia di lavorare e che sta crescendo. Gli manca ancora la capacità di scelta, di tenere la palla, di smarcarsi in maniera efficace. Deve crescere da questo punto di vista, ma ha qualità. Quando giochi con difensori di alto livello, però, risulta tutto più difficile“.

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