Dopo le polemiche che hanno affollato il web durante tutta la settimana, la quinta giornata di Serie A è stata un banco di prova molto interessante per il mondo arbitrale. E’ fondamentale mettere subito in chiaro una cosa: gli episodi che hanno necessitato dell’intervento del VAR sono quasi tutti esclusivamente riferiti a valutazioni oggettive – l’on field review è stata imprescindibile in un’unica occasione – . Dalla stagione corrente, infatti, è stata applicata una tecnologia tridimensionale capace di fugare ogni dubbio in merito al fuorigioco. L’irregolarità o meno della posizione di un calciatore, ora, sarà stabilita con certezza assoluta. Nello spettro dell’interpretazione restano comunque tante altre casistiche, soprattutto legate ai contatti in area di rigore, non sempre evidenti al punto di dar luogo ad una valutazione univoca.
Fatte queste premesse, analizziamo i casi più interessanti di questo week-end di Serie A.
SASSUOLO – EMPOLI: DENTRO O FUORI?
L’anticipo del venerdì ci fornisce due episodi molto interessanti.
Al 70′ La Penna espelle Zajc dopo aver estratto per la seconda volta il cartellino giallo, a causa di un comportamento antisportivo: lo sloveno si lascia cadere al suolo per un presunto contatto con Bourabia. Ma, come ben evidenziato dalle immagini, l’empolese trascina il piede destro per ingannare l’arbitro. Tempestiva e corretta la decisione del fischietto romano, che commina la seconda ammonizione.

Il piede galeotto di Zajc.
L’episodio più discusso della serata avviene quindici minuti dopo. Lirola sfodera tutta la sua velocità sull’out destro, arriva sul fondo e crossa al centro per Di Francesco. L’ala – co-protagonista dell’affaire Douglas Costa – mette in rete il gol che chiuderà la gara sul punteggio finale di 3-1.
Le proteste, tuttavia, nascono sul controllo di Lirola: il pallone, almeno dalle inquadrature che la regia offre, pare aver superato la linea laterale. Purtroppo, non essendovi una telecamera o un tecnologia simile a quella utilizzata per il fuorigioco, non è possibile stabilire con certezza se il pallone fosse in gioco o meno.

Il controllo al limite di Lirola.
E’ probabile che una millimetrica parte di esso fosse sul terreno di gioco, oppure oltre. I mezzi di cui dispone, non permettono al VAR di valutare oggettivamente l’accaduto. Per cui, in mancanza di evidenze, la decisione viene rimessa all’arbitro.
FIORENTINA – EMPOLI: GIALLO O ROSSO?
Così come a Reggio Emilia, nuovamente protagonista è il minuto 70.
Kurtic si avventura in un dribbling, tenta successivamente di servire un compagno ma la traiettoria del passaggio viene intercettata da un giocatore in maglia viola. Il centrocampista spallino si lancia in scivolata per anticipare Pezzella, colpendo prima il pallone, poi l’avversario. Nonostante l’ottimo posizionamento, l’arbitro Ghersini prende una svista colossale. Tra lo stupore generale, un incredulo Kurtic è costretto ad abbandonare il terreno di gioco perché espulso. Dalla VAR room arriva il richiamo alla on field review: bastano pochi istanti al direttore di gara per riconoscere l’errore. Ghersini torna giustamente sui suoi passi e corregge il provvedimento disciplinare adottato con una ammonizione.

Il contatto Kurtic – Pezzella.
Dalle immagini visionate sullo schermo posto a bordo campo, Ghersini ha la possibilità di notare ciò che rende questo intervento imprudente e non un grave fallo di gioco. Bisogna, dunque, sottolineare che l’intenzione di Kurtic sia quella di giungere sul pallone prima dell’avversario, non procurargli un danno. Difatti arriva in anticipo, il contatto avviene dopo e, per di più, non è violento a tal punto da giustificare un’espulsione.
SAMPDORIA – INTER: LA FESTA DEL GOL ANNULLATO
La gara di Marassi è stata davvero incredibile e ben gestita da Guida. Il fischietto della sezione di Torre Annunziata ha annullato ben tre reti durante i 90 minuti.
Analizziamo singolarmente i tre episodi.
Al 42′ Politano batte un calcio di punizione dalla trequarti. Il pallone giunge a D’Ambrosio che serve Candreva. Dopo una serie di “batti e ribatti”, la sfera arriva a Nainggolan, il quale si coordina e trova un gol pazzesco. Tutto perfetto, o forse no. Perché l’AVAR (Assistant Video Assistant Referee, ovvero il vice assistente al video) richiama Guida e attraverso un silent check gli rivela che il gol va annullato. Il motivo? All’inizio dell’azione D’Ambrosio si trova in leggero fuorigioco. Decisione oggettiva ed ineccepibile.

La posizione irregolare di D’Ambrosio.
D’Ambrosio è di nuovo al centro della seconda rete non convalidata. Il terzino campano arriva sul fondo e la mette al centro dell’area di rigore. Il pallone, deviato da un difensore, arriva ad Asamoah. L’ex Juve scarica un mancino poderoso che si insacca alle spalle di Audero. Qui, tuttavia, di dubbi ce ne sono davvero pochi.
D’Ambrosio calcia un pallone che ha già oltrepassato la linea di porta (volgarmente chiamata “linea di fondo”) e, dunque, non più in gioco. A differenza di quanto accaduto a Reggio Emilia, in questo caso le telecamere ci restituiscono delle immagini più chiare. Silent check e gol annullato.

Il pallone che ha oltrepassato la linea.
Ultimo caso della partita – e il più semplice da notare anche ad occhio nudo – è il gol annullato alla Sampdoria un minuto dopo.
Nel momento in cui Jankto effettua il passaggio, Defrel si trova nettamente in posizione irregolare. L’unico problema è che l’assistente segnala in ritardo il fuorigioco. L’attaccante della Samp, dopo aver messo in rete il pallone, si sfila la maglia in segno d’esultanza. Giusta l’ammonizione comminatagli da Guida, così come il non averla revocata dopo l’annullamento del gol. Il suo è, infatti, un comportamento antisportivo e per questo motivo, non correggibile nonostante l’intervento dell’AVAR.
LE IRREGOLARITÀ DELLA DOMENICA
Il giorno del Signore (ci riferiamo all’arbitro) è trascorso senza troppi patemi d’animo. Gare gestite, in generale, in maniera corretta. Giusto il rigore assegnato al Torino per un fallo solare di Luperto su Berenguer, così come la rete del polacco Piątek, fortunatamente per il Genoa, non reo di aver toccato il pallone con la mano – così come invocava la panchina della Lazio – in occasione della rete dell’1-2.
Da segnalare il perfetto utilizzo della tecnologia 3D – di cui abbiamo fatto menzione precedentemente – che ha permesso di annullare la rete di Bonaventura e convalidare quella di Rigoni in Milan – Atalanta. Discorso analogo in occasione del gol di Ronaldo a Frosinone.
L’unico episodio domenicale che ha creato qualche dubbio è la segnatura di Mattiello in Bologna – Roma. Nel momento in cui l’esterno rossoblù calcia verso la porta, Dzemaili è in posizione irregolare. Quel che ci preme sottolineare è che quest’ultimo non prende parte attiva al gioco né giocando il pallone né, come lamentava Olsen, ostruendo la visuale del portiere avversario. Il gigante svedese vede chiaramente il pallone nell’istante in cui parte dai piedi di Mattiello. Giusto, dunque, convalidare la rete.

Olsen si sposta e vede perfettamente il pallone.