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Il Verona di Pecchia si rilancia in chiave salvezza: un'analisi tattica

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Il Verona di Pecchia si rilancia in chiave salvezza: un’analisi tattica

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Considerando fuori dai giochi il Benevento, ultimo con appena dieci punti nonostante il gran lavoro fatto da De Zerbi, la lotta per salvezza resta quanto mai incerta, con diverse squadre che, considerate salve soltanto qualche settimana fa, sono invece state risucchiate nel mini-campionato per non retrocedere. Così, Cagliari, Sassuolo e Chievo, si ritrovano invischiate nella lotta salvezza assieme a Verona, SPAL e Crotone.

Lo stato di forma delle contendenti varia di partita in partita ma, al momento, la compagine che sembra in condizioni migliori per affrontare l’ultima parte della stagione è il Verona di Fabio Pecchia.

Allenatore a rischio esonero già poche giornate dopo l’inizio del campionato, l’ex vice di Rafa Benítez si è ritrovato a guidare una squadra cambiata dal mercato invernale. Perso Caceres (tornato alla Lazio), il Verona ha deciso di fare a meno anche di giocatori come Bessa e Pazzini, considerati da Pecchia poco funzionali alla propria idea di calcio e forse anche poco in sintonia con il suo modo di gestire la rosa.

Nonostante il fatto di aver perso elementi molto validi il Verona, invece di sbandare, è cresciuto dal punto di vista delle prestazioni e dei risultati, seguendo le direttive del proprio allenatore il quale, abbandonato quel calcio spregiudicato fatto di controllo della partita tramite il possesso palla e di pressing ultra-offensivo, ha virato verso qualcosa di più semplice e più consono sia al materiale umano a disposizione sia alla categoria con la quale la squadra si deve confrontare.

Via allora ad un Verona schierato con un 4-4-2 che diventa 4-2-4 in fase offensiva, con il movimento costante degli attaccanti al fine di togliere punti di riferimento agli avversari. La fase di costruzione è diventata meno elaborata della precedente, col calcio lungo verso Petkovic per la ricerca della seconda palla che ha sostituito la ricerca esasperata della costruzione dal basso.

La palla lunga, in particolare verso Petkovic, è una delle situazione favorite dal Verona in fase di costruzione.

Anche in fase difensiva il Verona è ora più squadra, pronta a difendere bassa con tutti gli effettivi dietro la linea della palla, attendendo il momento giusto per far scattare veloci transizioni.

I gialloblù non attuano un pressing ultra-offensivo preferendo attestarsi su linee difensive più basse.

Un calcio più semplice ma, in questo momento, funzionale come dimostrano le due vittorie consecutive ottenute contro Torino (2-1) e Chievo (1-0).

Questo in linea generale. Ma come si presenta nello specifico il “nuovo” Verona di Pecchia?

FILOSOFIA DI GIOCO

Come detto, il Verona ha un approccio diretto in fase d’impostazione, non badando al controllo del pallone (43,5% di possesso palla medio). Il calcio lungo del portiere è parte fondamentale di questa strategia. Attraverso la palla lunga la squadra di Pecchia cerca di bypassare il pressing ultra-offensivo avversario, spesso Petkovic che va al duello aereo (2.9) mentre i compagni vicini cercano la seconda palla.

I RIFERIMENTI OFFENSIVI

Matos, Aarons, Kean e Verde sono veloci, pericolosi in contropiede e abili nell’uno contro uno. La loro prerogativa è l’attacco alla profondità e alle spalle di Petkovic.  In fase offensiva gli esterni si alzano per dare ampiezza accompagnando i due attaccanti centrali. Una volta che la palla è persa ed è necessario un ripiegamento difensivo, i giocatori rientrano nelle posizioni più vicine a dove si trovano per riformare le due linee a quattro di difesa e centrocampo.

I DUE INTERNI DI CENTROCAMPO

A metà campo il Verona schiera una coppia di interpreti che può essere formata anche da giocatori aventi caratteristiche diverse fra loro. Ad esempio, è possibile vedere, come accaduto di recente, un giocatore più offensivo come Valori affiancato ad un altro con caratteristiche più da centrocampista centrale come Calvano. In generale, il Verona presenta però delle difficoltà a controllare la zona alle spalle dei due centrocampisti centrali, lasciando buchi fra le linee di difesa e centrocampo.

DIFENDERE BASSI

La tendenza della squadra di Pecchia ad abbassarsi si risolve a volte in uno schiacciamento eccessivo nella propria trequarti difensiva. La squadra concede troppi tiri (18.9 a partita, peggior compagine della massima serie) e troppe occasioni da gol con 50.76 expected goals against (xGA): soltanto il Benevento ha fatto peggio (56.45). In fase difensiva il Verona è squadra fisica (18.1 contrasti di media a partita) e attenta allo sporcare le linee di passaggio avversarie come indica la statistica relativa ai passaggi intercettati ogni novanta minuti di gioco (15.1) che ne fanno la seconda squadra del campionato dietro il Crotone. È chiaro che l’alto numero di tackles e di intercetti è favorito dai numerosi minuti che il Verona durante una partita passa senza avere il controllo della palla.

Difendendo troppo in basso il Verona rischia di portarsi gli avversari in casa.

LA FASE OFFENSIVA

Le problematicità dell’undici veronese si trovano anche nel campo opposto col Verona che ha finora tirato in porta soltanto 2.7 volte a partita. La precisione degli avanti gialloblù è però superiore al dato relativo ai tiri effettuati come dimostrano sia i gol effettivamente segnati (25) che quegli attesi (26.82) che, in entrambi i casi, collocano i veronesi in una posizione migliore di almeno altre quattro compagini. La fase offensiva del Verona non utilizza molto le corsie esterne: sono appena 18 i traversoni effettuati a partita dai gialloblù.

Il Verona di Pecchia ha saputo migliorare la propria fase difensiva e offensiva, recuperando punti sulle dirette concorrenti proprio quando sembrava spacciato.

La lotta salvezza invece è più aperta che mai!

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Incredibile colpo del Monza: Papu Gomez arriva domani!

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Incredibile notizia dell’ultima ora. Dalla Spagna domani tornerà una vecchia conoscenza del calcio italiano, ovvero Papu Gomez. Dopo esser rimasto senza una rosa nell’ultima sessione di calciomercato, l’argentino si unirà alla formazione di Palladino a partire dalla prossima settimana, come riportato da Gianluca Di Marzio. Il contratto è fino a giugno 2024.

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Calcio Internazionale

Sport Integrity lancia l’allarme: “100% in più di gare truccate”

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gare truccate

L’ultimo report di Sport Integrity Team ha evidenziato come ci sia un aumento del cento per cento di partite truccate in diversi sport. L’ente è il successore di Federbet e si occupa anche di match fixing, dall’inglese “partita sistemata o truccata”. Lo sport più colpito è il basket, in grande aumento e a pari passo con il calcio. Gli eventi che vengono manipolati sono in grande aumento e ci si domanda l’efficacia della promozione di spot e minacce repressive contro questo tipo di azioni.

L’ITALIA NON È COINVOLTA

Il Bel Paese sarebbe fuori pericolo, infatti nessuno degli eventi riguarderebbe l’Italia. Francesco Baranca (consulente di Sport Integrity Team) ha fatto un intervento per agimeg, dichiarando che si tratta di una lista di segnalazioni dei bookmaker devastante, soprattutto del mercato est-europeo. Non si tratterebbe di partite truccate, ma di vere e proprie giocate ricevute dai bookmaker:

Il Brasile è il paese più colpito: parliamo di campionati giovanili o di leghe bassissime. Rispetto ad un anno fa c’è stato un aumento del 100% delle partite manipolate. E tutto questo accade nel silenzio totale delle istituzioni, di match fixing si parla pochissimo. È esattamente come il doping, siamo in ritardo di 10 anni. Tutto il mondo dello sport è coinvolto, dai calciatori agli arbitri, ai dirigenti, ai procuratori. È un fenomeno enorme e non ne parla più nessuno. Ci sono partite truccate in Conference League, ma la Uefa dov’è? Poi Repubblica Ceca, Lettonia, Norvegia, Svezia, Finlandia…paesi vicinissimi a noi e considerati civili, con tassi di corruzione bassissimi e dove invece succede di tutto”. 

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Calcio Internazionale

Il Barcellona accusato di corruzione e riciclaggio: i dettagli

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Barcellona

Nel corso di questa mattina, in Spagna, sono circolate delle novità sul caso Negreira. Ricordiamo che l’ex-vice capo degli arbitri spagnoli è stato accusato di aver ricevuto dei pagamenti illeciti da parte del Barcellona per diverso tempo. Come riporta il quotidiano spagnolo El Debate, ci sono stati degli sviluppi importanti, al Tribunale numero 1 di Barcellona e della Guardia Civil, per una serie di accuse, che includono corruzione e riciclaggio. Ci sarebbero state anche diverse perquisizioni.

Proprio questa mattina, Joaquín Aguirre, Giudice capo del Tribunale di Istruzione numero 1 di Barcellona, ha accusato la società blaugrana, i suoi due ex presidenti Bartomeu e Rosell, oltre che Negreira e suo figlio, di corruzione. Essendo stato Negreira, ai tempi, un pubblico ufficiale, le condanne saranno più serie.

C’è altro: Negreira e suo figlio sono stati accusati di riciclaggio di diverso denaro, tra cui quello ricevuto dal Barcellona. La Guardia Civil ha, inoltre, perquisito la sede della Federcalcio Spagnola e la sede degli arbitri spagnoli.

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Flash News

Koopmeiners è il centrocampista più prolifico della Serie A nel 2023: il dato

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Resoconto Fiorentina Atalanta

Teun Koopmeiners ancora una volta entra nei primati della Serie A. Oltre ad avere portato in vantaggio l’Atalanta nel match odierno contro il Verona nell’anticipo della 6^ giornata del massimo campionato italiano, il giocatore della nazionale oranje ha centrato una speciale statistica.

Secondo Opta, con la rete messa a segno questa sera contro gli scaligeri, Koopmeiners è diventato il centrocampista con più reti in Serie A dall’inizio del 2023. L’olandese infatti, da gennaio dell’ultimo campionato 2022/23 e quello in corso ha totalizzato otto gol. Numeri importanti per uno dei migliori calciatori del nostro campionato, con l’Atalanta che vuole tenersi stretto il suo gioiello.

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