L‘Italia è ormai prossima al debutto con la Turchia nel campionato europeo. L’attesa sale per rivedere gli azzurri giocare in una fase finale di un torneo importante dopo 5 anni. Gli uomini di Mancini arriveranno carichi e vogliosi di dimostrare tutto ciò che di bello è stato fatto nelle qualificazioni e in Nations League. La paura più grande per Mancini è di non aver a disposizione immediatamente Verratti, il fuoriclasse del centrocampo italiano.
L’ESPERIENZA
Verratti un paio di settimane fa ha rimediato una lesione al collaterale. I tempi di recupero sembrano lasciare buoni spiragli per un suo impiego all’Europeo ma sarà necessario un ulteriore periodo per ritrovare la forma. Mancini rischia così di perdere l’uomo di maggiore esperienza internazionale della rosa e forse il vero fuoriclasse degli azzurri. Sì perché forse per il ruolo più difensivo, meno appariscente, magari non è il primo nome che viene in mente quando si pensa all’Italia, ma Verratti è sicuramente una pedina fondamentale nelle nostre dinamiche. Basta pensare al fatto che gioca nel Paris SG da 8 stagioni: la squadra dello sceicco Al-Khelaifi ha visto e vede grandi campioni in tutti i ruoli, espertissimi allenatori, ma la sua presenza a centrocampo c’è sempre stata costante e imprescindibile. Ha indossato la casacca dei parigini 346 volte vincendo 27 trofei in Francia e arrivando più volte vicino alla famigerata Champions League: un curriculum che nessun altro italiano può vantare.
fonte immagine: profilo twitter UEFA Champions League (precisione passaggi UCL 19/20)
I NUMERI E LA PARTECIPAZIONE AL GIOCO
Per semplificare si può dare un’occhiata anche ai numeri: il più spaventoso è quello sulla precisione dei passaggi. Circa il 91% dei passaggi effettuati in carriera sono andati a buon fine. Un dato emblematico delle qualità di Verratti che alla sua miglior qualità aggiunge dribbling e contrasti molto efficaci. Per questo è una pedina chiave per Mancini. Nel centrocampo dell’Italia uno come lui è insostituibile perché congiunge alla perfezione le caratteristiche degli altri interpreti. Risulta il collante perfetto tra la regia di Jorginho e la qualità nell’interdizione di Barella, amministrando pur da mezz’ala il gioco azzurro decidendone velocità e tempi a piacimento. Mancini è riuscito a valorizzare al massimo il talento di Verratti, cosa che in Nazionale non era ancora riuscita pienamente. A testimonianza di ciò sono arrivati 2 gol nelle qualificazioni dei 3 totali in Nazionale conditi da prestazioni sontuose e dominanti.
IL POSSIBILE SOSTITUTO
Dovesse non riuscire ad arrivare in piena forma all’Europeo potrebbe essere una grave mancanza. Un vero e proprio sostituto della sua caratura non c’è e già con la Turchia si potrebbero palesare dei problemi. La prima alternativa potrebbe essere quella di inserire nell’11 iniziale Manuel Locatelli. Il classe ’98 del Sassuolo andrebbe dritto in regia con lo spostamento a mezz’ala di Jorginho che potrebbe fungere comunque da secondo play davanti alla difesa. Altro nome caldo sarebbe quello di Lorenzo Pellegrini, che come soluzione sarebbe più offensiva e aprirebbe scenari tattici soprattutto con gli esterni. Il romanista potrebbe spostarsi in fase d’attacco sulla fascia di competenza per permettere all’esterno di rientrare al centro per una giocata decisiva (si pensa ad esempio il classico movimento di Insigne). Il giocatore che si avvicina di più al pescarese è forse Stefano Sensi che per struttura fisica e modo di interpretare il gioco può ricordarlo. Lo stesso giocatore dell’Inter però è in dubbio per un infortunio, tematica ricorrente per tutta la sua stagione.
Sensi i goal con la Nazionale Italiana (pic by: profilo intagram Azzurri)
IL RISCATTO IN NAZIONALE
L’unica macchia della carriera di Verratti è forse il non aver inciso abbastanza in Nazionale. Con gli azzurri è stato spesso oggetto di critiche per mancate presenze a causa di infortuni, venendo indicato come uno dei principali fattori dei fallimenti degli ultimi anni. Nel momento di maggiore difficoltà nelle qualificazioni al Mondiale russo era assente, ha saltato Euro 2016 e in Brasile nel 2014 era ancora troppo giovane per incidere. È arrivato il momento che Marco si prenda ciò che gli spetta: in questo Europeo può arrivare la definitiva consacrazione di quello che deve essere considerato il nostro fuoriclasse. La sua presenza nel nostro centrocampo, con un po’ di fortuna, sarà determinante per le nostre sorti. Il talento dimostrato Parigi, può finalmente sbocciare anche in azzurro nella piena maturità, portando gloria a un giocatore da sempre sottovalutato.
Fonte: profilo Instagram ufficiale di Marco Verratti
Il giocatore del PSG è la nostra speranza per questo Europeo. Sì Mancini ha fatto un grande lavoro con tutti e le alternative sono valide ma Verratti sarebbe il profilo decisivo per far scattare la scintilla. Sarebbe il nostro faro nei momenti di maggiore difficoltà, al quale appoggiarsi avendo la garanzia che la palla non verrebbe persa ma gestita al meglio. Non ci rimane, quindi, che sperare che questo calciatore unico possa riprendersi dall’infortunio e prendersi ciò che gli spetta in Nazionale.
(fonte immagine in evidenza: fanpage.it)