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Le perle del Madrigal

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Le perle del Madrigal

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El Submarino Amarillo. Da quando si è conquistata un posto nelle simpatie del mondo del calcio dei grandi con la semifinale di Champions del 2006, il Villarreal è diventata una squadra molto più seguita ed elogiata di quanto non lo fosse precedentemente. La cittadina valenciana, poco più di 40’000 abitanti, è un sito urbano che non ha particolari rarità architettoniche come altri posti delle stesse dimensioni; l’unica cosa che veramente, per turisti e non, rende celebre la città spagnola, è il blasone sportivo del suo club di calcio. L’Estadio de la Ceramica (o Madrigal) è uno degli impianti più temuti di Spagna, un fortino interamente amarillo che cromaticamente quasi disturba lo spettatore. La profonda unità triangolare tra squadra, la città e il suo stadio ha creato un tratto distintivo particolarmente caratterizzante dei club iberici, che a differenza di squadre di altre nazioni, sono entità molto più religiose di quanto non si pensi. In un complesso urbano di dimensioni ridotte, il senso d’appartenenza e il legame con la squadra è qualcosa di unico, sacrosanto, imprescindibile. Non a caso, per quanto Villarreal sia una piccola città, nella scorsa stagione le affluenze al Madrigal hanno evidenziato un dato di circa 336’218 spettatori, e l’impianto, settore ospiti incluso, ha una capienza di 24’500 posti.

Il colore giallo in risalto.

La squadra, a parte la retrocessione nella stagione 2011-2012, è entrata negli ultimi anni nella cerchia dei top club della Liga, un punto di riferimento tecnico e valoriale della rappresentanza spagnola all’estero. Infatti, dalle gloriose semifinali con l’Arsenal perse nel 2006, il Submarino Amarillo è arrivato spesso in fondo in Europa League, come quando si è  infranto, nell’annata 2015-2016, nel muro rosso del nuovo Liverpool di Klopp.

https://www.youtube.com/watch?v=oCdGVqMtpAw

VALORI TECNICI

Quello che nel complesso ha definito il Villarreal dei vari allenatori Pellegrini, Valverde, Molina, Marcelino e oggi Carreja, sono da sempre giocatori di uno spesso livello tecnico. In primis fu Roman Riquelme, il grande diez del Boca Junior e grande trascinatore degli amarillos nei meandri della Champions League. Fu proprio in quell’annata incredibile che esplose, mettendosi in luce, il suo grandissimo talento e il suo modo di intendere il calcio indimenticabile.  Nonostante la già citata appartenenza alla storia del Boca Junior, in Europa parlare di Riquelme vuol dire anche parlare del Villarreal.

Sempre per rimanere in Sud America ma spostandosi un po’ più in basso, dall’Uruguay venne dopo 10 gol con il Manchester United Diego Forlan, uno dei tanti Hercules della Liga spagnola. Forlan, che poi passerà anche in Italia con l’Inter, ha avuto nel suo triennio al Madrigal la vera catapulta verso un destino imperioso, non decisamente vincente ma comunque dai tratti onorevoli. Più di cento presenze (106) e 54 gol con la maglia del Villarreal, in cui specialmente di ricorda la grande stagione 2004-2005 in cui vinse la classifica marcatori proclamandosi pichichi con 25 reti in 36 presenze.

Eppure, più di Riquelme e meglio di Forlan, a Villarreal tutti osanneranno per sempre Giuseppe Rossi, in arte, Pepito. Un talento incredibile e gonfio di divertimento, nato per calciare nonostante i più grandi, sia fisicamente che professionalmente, sembravano averlo sempre escluso. Prima lo United, che lo lascia partire dopo averlo avuto nella sua accademy, poi più avanti la Nazionale italiana, che dopo una Confederations Cup, anche a causa di infortuni, non lo identificherà più tra i suoi selezionati. Ma in Spagna Rossi ha lasciato un ricordo preziosissimo per lui e per i suoi ex tifosi, che in sette stagioni gli hanno visto fare 82 reti e diventare, appunto meglio dei più blasonati sudamericani, il miglior marcatore della storia del Villarreal.

https://www.youtube.com/watch?v=H4BlPDUWa3I

Purtroppo anche al Madrigal si sono resi conto della fragilità dell’ossatura di Pepito, che si infortuna due volte al crociato prima di abbandonare il club, che intanto era retrocesso in Segunda Division. Tuttavia, negli anni di Rossi, al Villarreal c’era anche un giocatore che con meno di Iniesta e Pirlo, tutti hanno sempre definito un Professore. Si chiama Marcos Senna, e oggi è ambasciatore del club amarillo in giro per il mondo. Nato brasiliano ma successivamente naturalizzato spagnolo, Senna è stato uno dei migliori centrocampisti che la Nazionale spagnola ha avuto negli anni dal 2007 in poi, e dopo gli Europei del 2008 il mondo del calcio del Vecchio Continente lo ha inserito nel miglior 11 del torneo. Capitano del Villarreal, Senna ha giocato per gli amarillos ben undici stagioni prima di passare ai New York Cosmos, dove dopo due anni, ha dato ufficialmente l’addio al calcio giocato. Un professore sul campo e fuori, saggio come pochi con le parole, abile come pochissimi col pallone tra i piedi.

Dalla fatidica stagione 2005-2006, quella appunto del lungo cammino europeo conclusosi in semifinale, i talenti passati dal Villarreal sono stati tantissimi, un numero sconsiderato di giocatori che probabilmente, senza il loro passaggio nella splendente vetrina del Madrigal, difficilmente avrebbero raggiunto il loro presente. Campioni come Diego Lopez, al Villarreal dal 2007 al 2012, vincitore della Decima Champions League del Real Madrid; Santi Cazorla, anche lui celebre pilastro tecnico nel centrocampo degli amarillos, passato all’Arsenal dopo che anche lui era passato dalla delusione delle semifinali del 2006.

https://www.youtube.com/watch?v=Jk6UYPfDdXc

Dopo la sfortunata retrocessione della stagione 2011-2012, il Villarreal ha continuato ad attrarre e pure a proporre ulteriori talenti tra le proprie fila: Roberto Soldado, Eric Bailly, Mateo Musacchio, l’attuale capitan Bruno, Manu Trigueros. Un pozzo di giocatori che tuttavia, a parte alcuni casi, difficilmente rimangono in terra valenciana.

PRESENTE

Il campionato corrente del Villarreal è una barca che ondeggia non proprio in maniera stabile. Un squadra che in Europa League è andata piuttosto bene (undici punti e prima posizione) ma che in campionato ha vissuto periodi di alti e bassi. Nonostante la stupefacente vittoria del Bernabeu per 0-1, il submarino amarillo attualmente guidato da Javier Calleja (per anni tecnico della squadra B dopo essere stato un pilastro da giocatore) esprime un buon calcio e sa pure divertire, eppure, ci sono da registrare diversi problemi in difesa e degli svarioni di concentrazione che hanno più e più volte fatto perdere punti preziosi al Villarreal. Al contrario, l’attacco di questa stagione è particolarmente produttivo dato che sono 34 i gol segnati finora, e la scelta di investire parecchi soldi sull’importante ingaggio di Carlos Bacca per ora sta ripagando la scelta estiva.

Dopo due anni al Milan, Carlos Bacca ha scelto di ripartire dal Villarreal. In questa stagione ha segnato per ora 6 reti in 19 presenze.

Il colombiano sta lentamente spiccando il volo verso un ritrovato feeling con la Liga, complice anche l’assenza di Cedric Bakambu, attaccante congolese che nelle stagioni precedenti si era reso particolarmente protagonista nelle cavalcate verso l’alta classifica del Sottomarino Giallo. Attualmente al quinto posto, la squadra di Calleja ha tutte le chance ancora valide per qualificarsi in Champions League, ma il cammino verso la fine del campionato è ancora lungo, e le insidie non mancheranno, soprattutto in questo delicato periodo di ricostruzione tecnica. Ma i talenti al Madrigal non sono mai mancati, nemmeno oggi.

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De Rossi sorride in vista di Lecce-Roma: Cristante torna in gruppo

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Dove vedere Cagliari-Roma

CRISTANTE IN GRUPPO – La Roma si prepara alla delicatissima sfida di lunedì alle 18 contro il Lecce. Il neo-arrivato sulla panchina salentina, Luca Gotti, ha esordito con una vittoria a Salerno, e ora punta a fermare una delle squadre più in forma del momento in Serie A. Il fortino del Via del Mare sicuramente potrebbe essere un fattore favorevole. De Rossi, invece, vuole continuare a mettere pressione al Bologna delle meraviglie di Thiago Motta, distante solo tre lunghezze. Il momento di forma è ottimo, e ora l’obiettivo quarto posto non sembra poi così proibitivo come un tempo.

IL REPORT DELL’ALLENAMENTO DELLA ROMA

Le good news arrivano dal report dell’allenamento odierno. Infatti Bryan Cristante, uno dei calciatori rimasti a Trigoria per recuperare da un leggero problema fisico, è rientrato oggi in gruppo. Recupero fondamentale, considerando l’importanza e il peso del centrocampista giallorosso nell’economia del gioco romanista. Continuano ad allenarsi a parte, invece, Chris Smalling e Paulo Dybala, che stanno recuperando dai rispettivi infortuni. Probabilmente saranno solo spettatori non paganti della partita contro il Lecce. Arrivano novità invece sul fronte Sardar Azmoun: l’iraniano, infortunatosi con la sua nazionale, è rientrato in Italia e sabato sosterrà la ripetizione della risonanza magnetica, per confermare l’entità del problema muscolare accusato.

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Di Francesco presenta il Genoa in conferenza: “Gara fondamentale, domani valuterò Soulè”

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Eusebio Di Francesco, allenatore del Frosinone - Serie A

La 30ª giornata del campionato di Serie A, in programma nel weekend delle festività pasquali, sta per avere inizio. Al rientro dalla sosta per le Nazionali ogni club ha intenzione di ripartire sin da subito con una vittoria. Tra i club che necessitano un cambio di rotta, infatti, figura il Frosinone: il club guidato da Eusebio Di Francesco, dopo una partenza sprint, ha subìto un calo che, attualmente, significa 18ª posizione e salvezza a rischio.

Nella giornata alle porte, tuttavia, l’intenzione dei calciatori è chiara: tornare alla vittoria, risultato che manca dal 21 gennaio contro il Cagliari. Lo stesso Di Francesco, a due giorni dalla gara tra Frosinone e Genoa in programma sabato alle ore 15:00 allo Stadio Luigi Ferraris di Genoa, ha avuto modo di esprimersi nella consueta conferenza stampa su diversi temi caldi.

LE PAROLE DI EUSEBIO DI FRANCESCO

LA GARA CONTRO IL GENOA – “Fondamentale questa gara, sfidiamo una squadra che ha una situazione di classifica tranquilla con calciatori importanti come Retegui, Gudmundsson, Strootman e cosi via. Ha grandi potenzialità e tanti nazionali. Dobbiamo stare attenti ma essere consapevoli di poter far male con le nostre caratteristiche”.

RISORSE MENTALI NELLA CORSA SALVEZZA – “Giusto parlare di prestazione ma anche di risultati perché in questo momento servono. Serve maggior concretezza in questo momento. Considerazione corretta quella che siamo in linea con i programmi ma c’è rammarico dopo un ottimo avvio avere questa classifica. Abbiamo la fortuna di poter rimediare subito e fare punti. A partire dalla prossima gara ho chiesto di avere maggiore compattezza e tenersi stretto il risultato. Dobbiamo fare la fase difensiva meglio limitando le disattenzioni”.

ASPETTI DETERMINANTI – “Se ne possano dire tante, per me la squadra che riesce ad avere maggiore serenità e compattezza riuscirà a salvarsi. Noi siamo una squadra giovanissima e dunque non possiamo dare troppa pressione ai ragazzi. Chi avrà più equilibrio dentro e fuori dal campo avrà la meglio. Per questo invito anche i tifosi ad avere equilibrio”.

ZORTEA E LIROLA TITOLARI – Al di là della formazione i principi devono essere gli stessi. Abbiamo subito gol quando eravamo bassi. Potrebbero giocare anche tutti e tre insieme, vedremo”.

GLI INDISPONIBILI – “Per quanto riguarda Oyono stiamo facendo delle valutazioni, a breve vi saprò dire di più sulle scelte che andremo a fare. Harroui si allenerà in gruppo da martedì, Gelli lo valutiamo domani per la convocazione. Mazzitelli è tornato oggi in gruppo sarà convocato. Convocati Lusuardi e Bonifazi, Marchizza invece ha fatto un solo allenamento in gruppo, dovrà fare altri allenamenti per rientrare totalmente in gruppo. Ci vuole un lavoro graduale per farlo tornare in squadra, dipende anche dalla struttura fisica del calciatore e dell’aspetto mentale”.

LE CONDIZIONI DI SOULÈ – “Soulé è tornato con il sorriso e un gol che fa sempre morale. Oggi l’ho potuto valutare poco perché abbiamo lavorato sui piazzati, valuterò meglio domani come sta. Sicuramente lui dirà che sta bene. Sistema di gioco si potrebbe cambiare qualcosa ma non sto qui a dirlo. Io credo che al di là degli interpreti ora dobbiamo essere più squadra e non avere cali di tensione di squadra o di reparto. Abbiamo lavorato tantissimo in questa situazione, le chiacchiere contano relativamente ora serve compattezza perchè dobbiamo portare a casa i punti”.

LA SITUAZIONE CASO – “E’ una scelta prima di tutto societaria che poi si lega a tante altre situazioni, dovete chiedere alla società.

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Sommer si allena ancora a parte: la data del possibile rientro

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Sommer Serie A Inter Probabili

SOMMER SI ALLENA ANCORA A PARTE – Prima il grande spavento, poi un pizzico di positività in più, ma sempre con un occhio guardingo alle possibili novità. Questo è stato probabilmente lo stato d’animo dei tifosi dell’Inter negli ultimi giorni. Da cosa deriva? La causa scatenante è ovviamente lo stop durante la sosta nazionali per Yann Sommer. Il portiere svizzero si è infortunato alla caviglia durante la sfida amichevole della sua Svizzera contro la Danimarca. Da qui il momentaneo attacco di panico, subito ristorato dalla visione dell’estremo difensore che usciva dallo stadio sulle proprie gambe. Poi gli esami di rito, che hanno fortunatamente escluso lesioni.

Ora resta da capire come scioglierà le riserve Simone Inzaghi. Gettare subito nella mischia Sommer appena rientrato, con il rischio sempre dietro l’angolo di una ricaduta, o affidarsi al numero 12 Audero? È un dubbio che, con tutta probabilità, mister Inzaghi si porterà sino a ridosso del match di lunedì sera contro l’Empoli.

Anche perché, come riportato da FCIN1908.it, ad oggi Sommer ha lavorato solo a parte e non con i compagni. Il suo completo reintegro in gruppo è atteso tra venerdì e sabato, e dalle sue sensazioni ne uscirà la decisione definitiva per la titolarità in porta.

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L’Atalanta guarda al Napoli: probabile convocazione per Koopmeiners, difficile vedere CDK

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Koopmeiners

L’Atalanta, sesta a 47 punti, si prepara a sfidare il Napolisettimo e a soli due punti di distanza, allo Stadio Diego Armando Maradona nel lunch match di sabato 30 marzo. I bergamaschi, reduci da un periodo ricco di gare, ben 8 in poco più di un mese, hanno accolto con piacere il periodo di riposo offerto dalla sosta per le Nazionali. Non tutti i calciatori, però, hanno potuto giovarne in quanto convocati con le rispettive rappresentative.

Nel corso delle amichevoli disputate, infatti, Teun Koopmeiners e Charles De Ketelaere hanno rimediato un infortunio: gli esami svolti in seguito dall’olandese hanno evidenziato postumi traumatico-distrattivi all’inserzione prossimale del polpaccio sinistro mentre per il belga postumi distrattivi all’adduttore lungo sinistro. In giornata, tuttavia, arriverebbero notizie importanti dopo l’allenamento diretto da Gian Piero Gasperini.

Koopmeiners, infatti, ha lavorato parzialmente in gruppo ma, solamente la giornata di domani, risulterà decisiva per capire se verrà convocato solo per la panchina o se potrà anche giocare dal 1’ contro i partenopei. Per De Ketelaere, invece, terapie e lavoro individuale che lo proietterebbero ad un rientro tardivo rispetto al compagno. La sfida in zona Europa per l’Atalanta contro il Napoli può rappresentare una svolta e arrivarci con tutti gli uomini a disposizione può risultare fondamentale.

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