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Xhaka contro tutti: criticati i tifosi dell'Arsenal

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Xhaka contro tutti: criticati i tifosi dell’Arsenal

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La situazione tra Arsenal e Granit Xhaka sta prendendo una piega sempre peggiore. L’ultima, in ordine cronologica, è l’accusa del centrocampista svizzero ai supporters dell’Arsenal, rei di “portare irrequietezza e cattivo umore” all’interno della squadra. Ma come e quando è iniziata la disputa?

“FUC* OFF”

È iniziato tutto con quel “Fuc* off” pronunciato da Xakha al termine della partita contro il Crystal Palace lo scorso 27 ottobre. L’espressione, che scegliamo di non tradurre ma che è facilmente comprensibile, è stata pronunciata dal capitano dell’Arsenal quando è stato sostituito al 60′ nel pareggio contro il Crystal Palace. Al momento della sostituzione l’intero stadio ha iniziato a vessarlo con insulti e fischi, tanto che il giocatore non ha resistito, ha buttato la maglia e ha insultato il suo pubblico con parole al veleno, prima di rientrare nello spogliatoio.

Quella è stata la sua ultima partita da capitano. Dopo il fattaccio la società gli ha sfilato la fascia, affidandola ad Aubameyang e Unai Emery, allenatore dell’Arsenal, ha messo fuori rosa il giocatore. Le ultime 4 partite perciò, 5 se consideriamo quella che si giocherà oggi alle 16, Xhaka le ha guardate da casa. E ora che il rapporto con il tecnico, la società, la squadra e i tifosi sembra irrimediabilmente incrinato, non è difficile ipotizzare un futuro per lui lontano da Londra già da gennaio.

L’INTERVISTA

Ma la goccia che potrebbe far traboccare definitivamente il vaso è stata l’intervista del giocatore rilasciata a Blick.

“Quando ho visto il mio numero sulla lavagnetta luminosa a bordo campo (contro il Crystal Palace, ndr)e poi ho sentito la reazione del pubblico, dei miei stessi fan, che mi hanno insultato, mi sono arrabbiato. Per me questa reazione è incomprensibile, specialmente per la veemenza e per quanto sono stati ostili con me. Da quando ricordo, i fan sono una parte integrale del mio sport e io ho rispetto di loro sin dal principio per il supporto che danno alla squadra. Le critiche costruttive fanno crescere l’atleta, ma quando vieni rimproverato dai tuoi fan in un periodo difficile in cui sei attaccato da tutti, questo ti fa male.
Dicendo questo non voglio dire che non reggo le critiche. Se io e il team non giochiamo bene, dobbiamo ascoltare le critiche e lavorare di più. Ma se offendi e insulti il tuo stesso capitano, porti irrequietezza a cattivo umore all’interno della squadra che tifosi. Questo non ha senso perché non aiutare ad aumentare la coesione tra i giocatori.

Fonte immagine di copertina: profilo Instagram Xhaka

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Kovacevic sicuro: “Tudor è perfetto per la Lazio. Zidane? Allenerà la Juve”

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Igor Tudor, allenatore della Lazio - Serie A, Coppa Italia, Champions League, Europa League, Conference League

KOVACEVIC – A pochi giorni dalla sfida di cartello tra Lazio e Juventus, Darko Kovacevic ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Tuttosport. L’ex attaccante serbo è un doppio ex della partita, in programma sabato, alle ore 18, all’Olimpico. Il classe ’73, infatti, nella sua carriera ha indossato sia la maglia biancoceleste che quella bianconera.

Kovacevic, si è soffermato, nella fattispecie, sul nuovo allenatore dei capitolini, nonché suo ex compagno di squadra, Igor Tudor. Non sono mancate, inoltre, alcune parole circa la sua esperienza a Torino e sul futuro da tecnico di Zinedine Zidane. Di seguito le sue dichiarazioni.

KOVACEVIC, LAZIO-JUVENTUS: “TUDOR? PERFETTO PER LA LAZIO. E SU ZIDANE…”

TUDOR – “Igor è perfetto per la Lazio. Il suo arrivo può dare la scossa e complicherà molto la vita alla Juve. Tudor è bravissimo e l’ha dimostrato a Verona e Marsiglia: gioca un bel calcio, solido e aggressivo com’era lui in campo che era pure molto intelligente tatticamente”.

SUA JUVENTUS FUCINA DI ALLENATORI – “Era una squadra piena di gente di grande personalità. Non mi ha sorpreso vedere Conte, Montero, Inzaghi e Tudor intraprendere la carriera in panchina”.

 KOVACEVIC SU ZIDANE“Ha preso da Ancelotti la tranquillità del saper gestire uno spogliatoio di grandi campioni. Zizou prova amore per la Juventus e non l’ha mai nascosto. Un giorno diventerà l’allenatore della Juve: ne sono sicuro. Quando però non si sa”.

 

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Abodi incalza Acerbi: “Ecco cosa mi auguro per lui”

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abodi roma lazio

ABODI ACERBI – Andrea Abodi, ministro per lo sport e per le politiche giovanili, ha commentato la sentenza di assoluzione per Francesco Acerbi. Il difensore dell’Inter, nelle scorse giornate, era finito al centro delle polemiche, a causa di una presunta espressione razzista nei confronti del calciatore del Napoli, Juan Jesus.

A placare gli animi, però, martedì è arrivata la decisione del Giudice Sportivo. Il centrale ex Lazio e Sassuolo è stato dichiarato assolto in virtù di mancanze di prove. In merito a ciò (e a varie tematiche), ne ha parlato anche il ministro Abodi. Di seguito le sue parole, riprese anche da alfredopedullà.com.

ABODI SU ACERBI: “MI AUGURO CHE SIA IN PACE CON LA COSCIENZA”

ASSOLUZIONE ACERBI – “Sul tema del razzismo io non voglio aggiungere altro perché quello che conterà saranno i fatti. Non vorrei solo rincorrere la cronaca, ma vorrei anticiparla. E dire che siamo contro il razzismo lo ritengo a questo punto non scontato. Mi auguro che chi ha espresso un giudizio in merito abbia avuto tutte le informazioni utili per farlo e che Acerbi sia in pace con la sua coscienza”.

DECISIONE NAPOLI – “Capisco l’amarezza: partendo dal rispetto nei confronti di Juan Jesus, tuttavia credo che bisogna fare uno sforzo per rimanere compatti nel contrastare un fenomeno che non si può contrastare disarticolati”.

 

 

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Lo sfogo di Messias: “Anche noi calciatori siamo umani, il razzismo può uccidere”

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Genoa

In merito alle vicende di razzismo di cui si sta molto parlando in questo periodo, ha voluto dire la sua anche Junior Messias. Ai microfoni di Sky Sport, l’esterno in forza al Genoa, ha ribadito quanto un insulto di questo tipo possa ferire i calciatori, che sono prima di tutto persone.

LE PAROLE DI MESSIAS

RAZZISMO – “Purtroppo sono cose che stanno capitando spesso. È capitato in Serie A, è capitato in Spagna. A volte la gente colpisce senza sapere cosa sente un’altra persona. Noi siamo calciatori ma prima di tutto siamo esseri umani: abbiamo una vita come tutti. Le persone, prima di fare un insulto razzista devono pensarci bene. Il razzismo può portare anche alla morte”.

Oltre al caso Acerbi-Juan Jesus di cui si è molto discusso in Italia, è di questi giorni la conferenza stampa che ha coinvolto Vinicius Junior che è scoppiato in lacrime parlando del tema razzismo. Pochi mesi fa invece, restando in Italia, in occasione di Udinese-Milan, fu Maignan il bersaglio di insulti sul suo colore di pelle. Questi sono solo alcuni esempi recenti di un problema che continua ad esistere.

Nel mondo del calcio e non solo, gli insulti razzisti continuano ad essere all’ordine del giorno,  ma ancora una soluzione non sembra essere alle porte.

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Esordio per Carboni con l’Argentina: l’Inter vara le opzioni per il futuro

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carboni inter

Valentin Carboni ha già avuto modo di stregare la Serie A a suon di giocate. Martedì notte è arrivato anche il debutto con la maglia dell’Argentina a soli 19 anni. In 8′ minuti appena è riuscito anche a stupire i giornalisti connazionali. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, l‘Inter, che detiene il cartellino del giocatore, sta già pensando al futuro del talento argentino.

I POSSIBILI SCENARI SUL FUTURO DI CARBONI

Per questa stagione l’Inter ha preferito mandare Carboni in prestito al Monza per “farsi le ossa”: operazione che sembra essere particolarmente riuscita. In vista della prossima stagione è probabile che il classe ’05 cominci il ritiro in nerazzurro ma non è esclusa un’altra esperienza in prestito, in un club di fascia più alta rispetto al Monza. Un’altra opzione potrebbe essere la cessione, ma in quel caso ci sarebbe sicuramente un diritto di ricompra, così come successo con Fabbian, ora al Bologna. Carboni potrebbe essere anche utilizzato come merce di scambio, per esempio nell’affare Gudmundsson. Ci sono dunque tante possibilità che riguardano il futuro di Carboni; una cosa è certa, l’Inter ha una grande considerazione del giocatore e a gennaio ha già rifiutato un’offerta ricevuta dalla Fiorentina di circa 20 milioni. Il club nerazzurro valuta Carboni circa una quarantina di milioni di euro.

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