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Yeferson Soteldo, il piccolo diez illusionista

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Yeferson Soteldo, il piccolo diez illusionista

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Da anni il Venezuela vive e lotta in una crisi profonda, una di quelle che nessun Paese al mondo dovrebbe attraversare. Un contesto di povertà e disagio, in cui il regime di Maduro fa di tutto tranne che aiutare il suo popolo. L’inflazione ha toccato picchi altissimi, il tasso di mortalità infantile è aumentato a dismisura. In una situazione così, fare calcio risulta davvero complicato. Lo sport nazionale del Venezuela non è nemmeno il fútbol, ma il béisbol. Eppure, è incredibile che negli anni più difficili nella storia del Paese stia crescendo forse la miglior generazione di calciatori mai prodotti dalla Vinotinto.

Non è un caso che il Venezuela abbia brillato nel Sub-21 del 2017, qualificandosi per il Mondiale Under 20 dello stesso anno e arrivando in finale contro l’Inghilterra. In quei due tornei si è messo in mostra Yeferson Soteldo, il diez della selezione e il miglior prodotto del calcio venezuelano. Dimostrando così che il talento non conosce confini o nazionalità, nemmeno in contesti sociali disastrati come quello del Venezuela. Il talento vero sboccia sempre, e lo si riconosce subito.

Fonte immagine: sito ufficiale CONMEBOL

UNA HISTORIA DE BARRIO

Quella di Soteldo è una storia puramente sudamericana. Simili alla sua ce ne sono state e ce ne saranno tante altre, perché in quel mondo il fútbol è davvero l’unico strumento in grado di darti prima da mangiare, e poi, magari, una vita migliore. Yeferson Soteldo è nato nel 1997 ad Acarigua, una città situata nello stato di Portuguesa, nella parte nordoccidentale del Paese, a pochi chilometri di distanza da dove, nel 1790, nacque José Antonio Páez, uno dei principali volti della conquista dell’indipendenza del Venezuela.

Soteldo cresce in uno dei barrios più difficili della città, El Muertico, uno di quei microcosmi in cui la povertà viene presa a braccetto dalla criminalità. Lui stesso ha confessato al sito della CONMEBOL che a 11 anni avesse preso una cattiva strada e che soltanto il calcio lo ha salvato dalla delinquenza. La sua infanzia la passa a giocare nel barrio, fino a quando a 14 anni viene preso dal Caracas, che aveva organizzato delle partite ad Acarigua per scovare nuovi talenti.

Nella capitale, però, dopo un solo anno, Soteldo non si sente felice, pensa di lasciare prima la squadra e poi il calcio. È convinto che quell’ambiente non sia fatto per lui. Fa ritorno a casa e decide di giocare per un paio di squadre locali, fino a quando lo Zamora non si accorge di lui. Il timore è che possa ripetersi la storia vissuta a Caracas, ma questa volta, per fortuna, andrà diversamente.

Come ha riferito spesso Soteldo in alcune interviste, il merito è da attribuire a Noel Sanvincente, il tecnico dello Zamora che si accorse di lui e che convinse sua madre ad accettare il trasferimento nel club. Lo prende sotto la sua custodia fino a quando non spicca definitivamente il volo, con l’esordio in prima squadra a 16 anni.

Un Soteldo minorenne che affonda dalla destra con una rapidità assurda, va al doppio della velocità del suo avversario diretto, che alla fine quasi perde l’equilibrio e cade. Sembra che abbia impallato il tasto dell’accelerazione nel joystick.

IN CILE SI SCOPRE DAVVERO CHI È SOTELDO  

L’impatto di Soteldo con il calcio professionistico è solo il primo assaggio del suo delizioso e piccante talento. Nel 4-2-3-1 di Julio Quintero parte largo a sinistra nella batteria dei trequartisti, pronto a rientrare sul piede forte per concludere l’azione. In campo ruba sempre l’occhio dello spettatore, nonostante sia il più giovane e anche il più bajito, dato che è alto solo 1 metro e 60. Sposta l’attenzione su di sé per quello che riesce a fare con il pallone tra i piedi, autentica arte dell’illusionismo eseguita su un campo di fútbol.

Dopo due stagioni con lo Zamora il suo fatturato recita 6 gol e 9 assist in 39 partite, tra campionato, Libertadores e Copa Sudamericana. Arrivano richieste importanti anche dall’Europa, ma Soteldo riferisce al suo rappresentante, Sebastián Cano, che non si sente ancora pronto. Decide così di accettare la buona offerta del Fútbol Club Huachipato, squadra che milita nella Primera División cilena.

È un passaggio fondamentale nella giovane carriera di Soteldo, che gli consente di crescere ed abituarsi ad un calcio comunque più competitivo rispetto a quello del Venezuela, più tecnico e più veloce. La Universidad de Chile, una delle migliori squadre del Paese, non si fa scappare l’opportunità di acquistare un talento del genere. E così, dopo solo pochi mesi passati a Talcahuano si trasferisce a Santiago, per indossare la camiseta della U.

Con il FC Huachipato segna solo 2 gol in 14 partite in campionato, uno è questo contro l’Everton: un destro a giro da fermo che finisce all’incrocio.

Con la U de Chile arriva ad essere un giocatore maturo e consapevole dei propri mezzi, è semplicemente uno dei migliori giocatori del campionato. In alcune partite viene anche spostato come seconda punta, sfruttato in posizione centrale dove grazie alla sua rapidità nel breve può fare grossi danni. Soteldo diventa così un’arma che può essere utilizzata in diversi modi, in base alle esigenze. La U non vince il titolo, ma il venezuelano gioca la sua miglior stagione, con 5 gol e 7 assist.

Soteldo si conferma come un esterno d’attacco a cui piace ricevere la palla sui piedi, aspettare l’avversario diretto e ubriacarlo con finte di corpo e movimenti di bacino. L’arte dell’inganno, appunto. Diventa ancora più sfrontato e diretto. Tenta giocate difficili, di quelle che fanno accendere la scintilla. Quando si ritrova ingabbiato in spazi ridotti sfrutta le sue rapide sterzate per uscirne. Il suo obiettivo è sempre quello di convergere verso il centro del campo, ma con la U capisce che anche arrivare sulla linea di fondo per assistere un compagno può essere cosa buona e giusta. A Soteldo scatta quel clik fondamentale che gli cambia mentalità, prende coscienza di poter essere decisivo in qualsiasi partita.

In questo caso Soteldo è anche fortunato nel rimpallo, ma è comunque più veloce di ogni avversario, di gambe e di testa. Un bell’assist servito con il piede debole.

LA CAMISA PIÙ IMPORTANTE DEL BRASILE

Nel gennaio del 2019 il Santos decide di acquistarlo per 3 milioni di euro: Soteldo si trasferisce così in una delle squadre più importanti del continente. Lo ha voluto fortemente il nuovo tecnico Jorge Sampaoli, uno che nel riconoscere il talento ci ha sempre visto lungo. Dopo aver indossato la numero dieci con entrambi i club in Cile, anche il Santos decide di affidargli la stessa maglia. La camisa leggendaria di Pelé, il mostro sacro di Vila Belmiro.

Anche in Brasile ci mettono poco a capire di essere di fronte ad un talento vero. L’asticella delle difficoltà si alza progressivamente e allo stesso tempo Soteldo alza quella delle proprie prestazioni. E così diventa Soteldinho.

In questa GIF c’è (quasi) tutto Soteldo: una sorta di anguilla che sguscia via dalla sinistra, passando in mezzo a due avversari, con una rapidità fuori dal comune. Tanti piccoli passi con la palla sempre attaccata al piede.

Sampaoli lo indottrina alla fase di non possesso, ma soprattutto gli dà completa libertà, in qualsiasi posizione. Il ruolo prediletto rimane quello di ala a piede invertito a sinistra, ma El Hombrecito si diverte a spostarlo anche a destra oppure trequartista. Da vero artigiano riesce a modellare e a dare forma ad un giocatore moderno, capace di interpretare più posizioni con intelligenza.

Il Santos di Sampaoli è una squadra fortissima che nei primi mesi lotta per il primo posto nel Brasileirão, ma non potrà nulla contro il Flamengo schiacciasassi di Jorge Jesus. Il Mengão domina e conclude il campionato al primo posto con 90 punti, il Peixe termina secondo con ben 16 punti di differenza. I numeri collezionati da Soteldo dimostrano che l’impatto in Brasile è stato otttimo, con 9 gol e 6 assist. Alla fine della stagione, però, Sampaoli si dimette dal club perché non vengono acquistati alcuni giocatori da lui richiesti. Per Soteldo è senza ombra di dubbio il miglior allenatore della sua carriera.

Contro il Goias Soteldo ha segnato uno dei gol più belli della sua carriera. Usa la caviglia sinistra come perno e colpisce con una frustata potente con il destro. Il risultato è uno scaldabagno scagliato con brutalità verso l’incrocio.

CARO YEFERSON, L’EUROPA TI ASPETTA

Poco prima dello stop forzato per via del Coronavirus, si sono viste le prime apparizioni del nuovo Santos di Jesualdo Ferreira, maestro del calcio portoghese. Ferreira lo ha impiegato principalmente nel suo ruolo, quello di esterno a sinistra di un 4-2-3-1/4-3-3. La sua costante capacità di generare pericoli dal nulla, di inclinare il campo a proprio piacere ne ha fatto un punto fermo del calcio sudamericano.

Con la Vinotinto ha esordito a 19 anni, mandato in campo proprio da Noel Sanvincente, il tecnico che lo prese qualche anno prima allo Zamora. È incredibile come all’interno della storia del calcio i punti riescano sempre in qualche modo a ricongiungersi.

Nel futuro di Soteldo, per capire davvero dove possa arrivare, ci dovrà essere l’Europa, un necessario banco di prova. Adesso il venezuelano è ormai un giocatore maturo, che a soli 22 anni ha già accumulato una discreta esperienza alle spalle, in campo e nella vita. Il suo sogno è quello di vestire la maglia del Manchester United, un’altra squadra che ha una forte tradizione legata ad un preciso numero. Il futuro di Yeferson Soteldo è ancora tutto da scrivere, per fortuna. Sarà bello e interessante seguire i passi di questo talento davvero speciale.

 

(Fonte immagine in evidenza: profilo Instagram @santosfc)

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Chi è Estevao Willian, il gioiellino brasiliano soprannominato “Messinho”

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Estevao Willian

CHI È ESTEVAO WILLIAN – Il Brasile, si sa, di talenti cristallini ne sforna in continuazione. L’esempio lampante è Neymar Jr., ma negli ultimi anni ce ne sono stati tanti. Basti pensare al Real Madrid, con la coppia tutta brasiliana formata da Vinicius Jr. e Rodrygo. Non bisogna poi dimenticare Endrick, classe 2006, pronto a vestire la camiseta blanca e già in gol con la maglia del Brasile. L’ultimo talento che sta attirando l’attenzione degli scout è quello di Estevao Willian, esterno offensivo del 2007, che sta brillando con il Palmeiras.

CHI È ESTEVAO WILLIAN – GLI INIZI E LA CARRIERA FINO A QUESTO MOMENTO

Se il tuo soprannome è “Messinho” vuol probabilmente dire che il potenziale è altissimo ed effettivamente il giovane talento brasiliano può diventare un grandissimo giocatore. Nasce come ala destra e si è già messo in mostra con la maglia della Nazionale Under 17 ai Mondiali, con la quale ha segnato tre gol e fornito tre assist. La sua avventura però si è interrotta contro l’Argentina di Echeverri, altro talentuosissimo giocatore sudamericano. Estevao Willian ha inoltre già firmato un contratto di sponsorizzazione con Nike, nonostante la giovanissima età. Aveva appena dieci anni quando ha accettato l’offerta, ma è destinato a diventare uno dei volti del marchio.

CHI È ESTEVAO WILLIAN – L’INTERESSE DELLE BIG EUROPEE

Come accaduto negli ultimi anni, le big europee non restano di certo a guardare. Il nome di Estevao Willian è già sui taccuini dei principali club in Europa e il PSG ci aveva provato concretamente in passato. La trattativa però non è andata in porto a causa della partenza di Endrick, vecchio pallino dei parigini, che volevano assicurarsi entrambi i talenti. “Messinho” ha un sogno: giocare nel Barcellona, club che tifa fin da bambino. C’è da dire però che Estevao Willian non potrà lasciare il Brasile fino al 2025 (quando compirà 18 anni), ma probabilmente sceglierà la sua squadra prima di quella data. Per lasciarlo partire si parla già di cifre vicine ai 50 milioni, ed è per questo che Chelsea, Barcellona, Manchester City e non solo osservano da vicino uno degli ultimi talenti sfornati dal calcio brasiliano.

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I 5 migliori marcatori U21 della Serie A nel 2023

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zirkzee

I 5 MIGLIORI MARCATORI U21 DELLA SERIE A NEL 2023 – Il 2023 è stato un altro anno in cui la Serie A ha scoperto nuovi talenti, che si sono messi in mostra nel nostro campionato. I nomi sono tanti: dall’MVP Khvicha Kvaratskhelia, passando per tutta la leggiadria mostrata da Joshua Zirkzee, senza dimenticare Rasmus Højlund, ora al Manchester United. Se dovessimo tirare le somme dell’anno 2023 in Italia, chi sarebbero i migliori marcatori under 21 della Serie A nell’anno solare?

I 5 MIGLIORI MARCATORI U21 DELLA SERIE A NEL 2023 – KHVICHA KVARATSKHELIA

L’MVP dell’ultima Serie A ha avuto un impatto straripante sul nostro campionato, contribuendo attivamente alla stagione strepitosa del Napoli di Spalletti. Bisogna considerare che nella seconda parte della scorsa annata ha fatto fatica, e i numeri sono calati notevolmente, ma nonostante questo il georgiano è l’U21 (nato a febbraio 2001) che ha segnato di più nel 2023 in Serie A. Sono ben 11 le reti messe a segno da gennaio fino a questo momento, cinque solo nella stagione attuale. Kvaratskhelia è stato un colpo di mercato incredibile da parte del Napoli, che in estate ha deciso di tenerlo per provare il back-to-back, traguardo che al momento appare abbastanza lontano.

I 5 MIGLIORI MARCATORI U21 DELLA SERIE A NEL 2023 – RASMUS HØJLUND

Parliamo adesso di chi ha lasciato la Serie A, ovvero Rasmus Højlund. Il centravanti danese si è trasferito a Manchester, sponda United, per una cifra che supera i 70 milioni di euro. I Red Devils hanno deciso di puntare su di lui dopo una seconda parte di stagione stellare con la maglia dell’Atalanta. Nel 2023 con la Dea, Højlund ha segnato 8 reti in A, un ottimo dato se si considera i sei mesi giocati in maglia nerazzurra. In questa stagione ha segnato appena una rete in Premier League, nel Boxing Day, ma è attualmente il capocannoniere della Champions League, nonostante lo United sia già fuori dalla competizione. L’Atalanta è comunque riuscita a sostituirlo con diversi acquisti, ma il giocatore ammirato nella prima parte di 2023 è senza dubbio un calciatore già di livello mondiale, ma con ampi margini di miglioramento.

I 5 MIGLIORI MARCATORI U21 DELLA SERIE A NEL 2023 – JOSHUA ZIRKZEE

Zirkzee è un giocatore che ha sorpreso un po’ tutti. Nella passata stagione aveva mostrato diversi lampi del suo talento, ma il dato sui gol messi a segno nel 2023 mostrava una sola rete. Nella seconda parte del 2023, ovvero nella stagione attuale, sono già 7 i gol del gigante olandese. Nell’anno solare sono dunque 8 in tutto, ma per capire l’impatto di Zirkzee è necessario andare anche oltre i gol. Parliamo di un centravanti di oltre 1,90 m, che gioca il pallone come un trequartista e che delizia il Dall’Ara con giocate fuori dal comune per un calciatore di questa stazza. I gol messi a referto in questo anno solare sono senza dubbio destinati ad aumentare già in vista della fine di questo campionato, che vede il Bologna nei primi quattro posti della classifica.

I 5 MIGLIORI MARCATORI U21 DELLA SERIE A NEL 2023 – MATIAS SOULÉ

Classe 2003, argentino, mancino, non ha ormai più bisogno di presentazioni. Dopo aver trovato la sua prima rete in Serie A il 12 marzo contro la Sampdoria, Matias Soulé è stato mandato in prestito dalla Juventus al Frosinone. L’esplosione del ragazzo di Mar del Plata è sotto gli occhi di tutti, dato che in questa stagione sono già 7 le reti messe a segno. Un talento cristallino che con tutta probabilità la Juventus riporterà a casa già nella prossima stagione, sperando magari che possa continuare a offrire prestazioni di questo livello anche all’inizio del 2024.

I 5 MIGLIORI MARCATORI U21 DELLA SERIE A NEL 2023 – LORENZO COLOMBO

Meno considerato magari rispetto agli altri citati in questa lista, Lorenzo Colombo si è ritagliato uno spazio importante in questa classifica. L’attaccante di proprietà del Milan ha giocato con due squadre diverse (Lecce e Monza), ma con entrambe è riuscito a incidere. Sono 5 i gol di Colombo nell’anno solare 2023 (3 con il Lecce e 2 con i brianzoli), ma i tifosi salentini se ne ricorderanno bene uno in particolare. Il 28 maggio Colombo ha segnato il gol decisivo per la salvezza del Lecce, proprio sul campo del Monza, trasformando un rigore al 101′. Una rete che è rimasta ancora oggi nel cuore dei tifosi giallorossi, che ha permesso all’attaccante classe 2002 di scrivere una piccola pagina di storia del club.

 

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10 giovani da tenere d’occhio in Bundesliga nel 2024

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Chi è Bynoe-Gittens

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA NEL 2024 – La Bundesliga è da sempre un campionato che sforna talenti cristallini per il calcio europeo e anche in questa stagione sono diversi i calciatori che si sono messi in mostra. Oggi andremo a vedere quali sono i 10 giovani principali su cui porre la propria attenzione in vista del 2024, con alcune sorprese.

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – JAMIE BYNOE-GITTENS

L’esterno inglese del Borussia Dortmund è probabilmente tra i talenti più puri del calcio tedesco e sta progressivamente trovando continuità con la maglia giallonera. Bynoe-Gittens è il sostituto naturale di Sancho, ora in enorme difficoltà al Manchester United, e sta provando a seguire le sue orme in Germania. Esterno d’attacco classe 2004 dotato di ottimo dribbling e grande velocità. Un gol e un assist in questo inizio di Bundesliga, ma anche una rete, la prima della sua carriera, in Champions League.

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – FARÈS CHAÏBI

Parliamo di un trequartista classe 2002 nato in Francia ma di nazionalità algerina, cresciuto nel settore giovanile del Tolosa. Ora Chaïbi gioca all’Eintracht Francoforte ed è diventato un punto fermo della squadra. Un gol in campionato, contro il Borussia Dortmund, e uno anche in Conference League, decisivo contro l’HJK Helsinki. Quello che stupisce però è la capacità di servire i compagni: parliamo di un giocatore che ha già raggiunto quota 8 assist tra Bundesliga e Conference League, un dato che dimostra tutto il suo potenziale.

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – GRANT-LEON RANOS

Il Borussia Mönchengladbach l’ha prelevato dalle giovanili del Bayern Monaco in estate e Ranos sta piano piano guadagnando minuti in Bundesliga. Punta centrale di 1,80 m dall’ottimo potenziale, destinato ad una seconda parte di stagione importante. Il 2003 armeno ha segnato due reti con la seconda squadra del Borussia Mönchengladbach e con la prima squadra ha trovato il suo primo gol in DFB Pokal contro il TuS Bersenbrück.

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – FABIO CHIARODIA

Un altro giocatore del Borussia Mönchengladbach, ma questa volta parliamo di un difensore centrale italiano. Chiarodia è ancora giovanissimo (2005) ma sta macinando minuti con la maglia della prima squadra e il 2024 potrebbe veramente essere il suo anno. Centrale di 1,86 m che può giocare anche da terzino o da mediano, che è diventato già un punto fermo della Nazionale Under 19. Chiarodia va tenuto d’occhio, e potrebbe diventare titolare anche nel Borussia Mönchengladbach entro la fine della stagione.

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – TOM BISCHOF

Tom Bischof è un trequartista tedesco del 2005 che si sta mettendo in mostra con la maglia dell’Hoffenheim. 8 presenze in Bundesliga da inizio stagione e un assist messo a referto. Per dimostrare la sua leadership, Bischof è già il capitano della Germania Under 19, con la quale ha segnato 5 gol in 7 presenze. Un potenziale altissimo per il centrocampista offensivo tedesco, che si prepara a prendere in mano l’Hoffenheim e provare a portarlo in Europa, dato che si trova al settimo posto in classifica in questo momento.

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – NOAH MBAMBA

In questo caso parliamo di una scommessa, perché Noah Mbamba gioca nella squadra che sta sorprendendo un po’ tutti. Il Bayer Leverkusen è probabilmente una delle squadre che gioca meglio in Europa e per questo motivo farà fatica a trovare minutaggio nella seconda parte di stagione, quando si entrerà nel vivo. Mbamba ha giocato appena due spezzoni in Bundesliga, ma ha segnato anche la sua prima rete con la prima squadra in Europa League, contro il Molde. Il mediano classe 2005 proverà a convincere Xabi Alonso in allenamento, e magari mettendosi in mostra nelle giovanili, dato che ha tutte le carte in regola per giocare nel Leverkusen.

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – CASTELLO LUKEBA

Castello Lukeba è già una certezza di una delle squadre più forti di Germania, il Lipsia. Il club Red Bull l’ha acquistato dal Lione in estate e da quel momento è sempre stato titolare. Un gol contro il Bayern Monaco e prestazioni di livello altissimo per il roccioso centrale francese. Il 2024 dovrà essere l’anno della conferma, e poi magari potrebbe arrivare l’occasione in un club ancora più grande. Il percorso potrebbe ricordare quello di un altro grande difensore francese come Upamecano e magari se le sue prestazioni dovessero mantenersi su questo livello, una big europea potrebbe bussare alla porta del Lipsia.

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – UMUT TOHUMCU

Il secondo centrocampista dell’Hoffenheim in questo approfondimento, ma questa volta parliamo di un 2004 di origini turche. Tohumcu ha saltato la preparazione estiva a causa di un problema alla caviglia, ma sta tornando in condizione e nelle ultime settimane sta ritrovando la continuità che sperava. Nell’anno nuovo ci si aspetta che diventi un punto fermo del centrocampo dell’Hoffenheim, che in questa stagione ha anche ambizioni europee.

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – EREN DINKÇI

Una delle sorprese di questa prima parte di stagione è senza dubbio Eren Dinkçi, ala offensiva dell’Heidenheim. Un impatto sorprendente sul campionato tedesco, con 6 gol in 15 presenze con la maglia rossoblù. Parliamo di un 2001, arrivato in prestito dal Werder Brema, che sta dimostrando tutto il suo talento in un club che ha senza dubbio meno pressioni. Il prossimo anno tornerà alla base e bisognerà capire se resterà o se una squadra più importante farà un tentativo. Intanto però l’Heidenheim se lo gode, come dimostra la posizione di classifica (nono posto).

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – MENZIONE D’ONORE – XAVI SIMONS

Per chiudere, una certezza, ma che ne ha dovuta fare di strada per arrivare fino a qui. Xavi Simons è sotto i riflettori di tutto il mondo fin da quando è bambino, e dopo l’arrivo al PSG il suo nome sembrava destinato a scomparire progressivamente dal mondo del calcio. L’anno in prestito al PSV ha però cambiato le carte in tavola: una stagione straripante, in cui è esploso definitivamente. In estate era tornato a Parigi, ma il desiderio di giocare l’ha portato in Germania, al Lipsia. C’erano molti dubbi sul suo rendimento in un campionato molto più complesso, ma il fantasista olandese ha risposto ancora una volta presente. 4 gol e 7 assist in Bundesliga, con anche due reti in Champions League. Questo è il bottino di Xavi Simons dopo la prima parte di stagione, e nella seconda parte è lecito aspettarsi un ulteriore miglioramento, perché stiamo parlando di un giocatore di appena 20 anni.

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Chi è Lewis Miley, il 2006 che ha segnato con il Newcastle

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CHI È LEWIS MILEY, IL 2006 CHE HA SEGNATO CON IL NEWCASTLE – La settimana scorsa, Jack Hinshelwood è diventato il marcatore più giovane nella stagione attuale di Premier League. Dopo appena dieci giorni, il record è stato battuto: ci ha pensato Lewis Miley del Newcastle. Il centrocampista classe 2006 ha trovato la sua prima rete in carriera in Premier League nella partita contro il Fulham, diventando il più giovane marcatore nella storia del campionato inglese da Federico Macheda.

CHI È LEWIS MILEY – LE CARATTERISTICHE TECNICHE E LA CARRIERA

Lewis Miley è un centrocampista classe 2006, alto 1,88, che si prepara a diventare un pilastro del Newcastle già in questa stagione. Miley ha esordito in Premier League nell’ultima giornata dello scorso campionato contro il Chelsea, e da quel momento è entrato nel giro della prima squadra. Quella contro il Fulham è stata la prima rete in Premier League e sicuramente non sarà l’ultima. La squalifica di Tonali ha permesso a Howe di promuoverlo sempre di più in prima squadra, e non la lascerà più. Cinque partite da titolare nelle ultime sei di Premier League, con un gol e un assist a referto per lui dovrebbero farci capire tutte le sue potenzialità. Al Newcastle da quando ha appena sette anni, Miley ha anche già esordito in Champions League nella sfida del 7 novembre contro il Borussia Dortmund.

CHI È LEWIS MILEY – LA PARTITA CONTRO IL MILAN

Lewis Miley è stato tra i protagonisti della partita contro il Milan. Il giovane centrocampista ha infatti messo a referto un assist, per la rete di Joelinton. Con il passaggio vincente, Miley è diventato il più giovane assistman inglese nella storia della Champions League. Una vera e propria rivelazione quella del 2006, di cui sentiremo sicuramente parlare in futuro ma anche nel presente.

 

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