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La dinamite è pronta ad esplodere

Basket

La dinamite è pronta ad esplodere

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Una delle trade più criticate in estate oggi comincia a trovare un senso logico. Kris Dunn comincia a scalare in fretta un rookie wall che sembrava ripidissimo, Lauri Markkanen ha praticamente trovato una discesa ed ora anche Zach LaVine è tornato a calcare i campi. Un graditissimo ritorno per uno dei giocatori più spettacolari della NBA, un atleta spaventoso che ha lavorato e sta lavorando alacremente su tutte le sfaccettature di questo gioco. Teatro del suo ritorno in campo la sua nuova casa, quello United Center che lo ha aspettato pazientemente per tanto tempo. Contro l’avversario di serata, Detroit, ha riempito il tabellino con 19 minuti, 5-9 dal campo, un eccellente 3-4 dall’arco, 1-2 dalla linea della carità con due assist per Lopez e Pondexter. Hoiberg lo ha messo direttamente nello starting five e gli ha dato molte responsabilità offensive, più di quante ne avesse ai Wolves. Il suo primo canestro è molto interessante per lettura di gioco e per la confidenza che sembra già avere nonostante uno stop così lungo. Dunn è accoppiato in punta con Ish Smith mentre LaVine taglia in backdoor dal lato debole e scappa via a Bullock. Ricevuto il passaggio all’altezza dell’arco si gira e spara con il 25 di Detroit che cerca disperatamente di contestare. Lo sprint di Zach per trovare la posizione non è indifferente, passa dietro al blocco di Lopez (uno dei migliori nella Lega nelle giocate off the ball), riceva, arresta ad un tempo e mette 3 punti facili. È un leaper tremendo e, nonostante non abbia forzato giocate sopra il ferro per tutto il match, la fluidità con cui esegue quel jumper è ottima. Il tiro è rimasto molto compatto e dal rilascio piuttosto rapido. L’azione successiva viene fuori da una collaborazione con Lopez. Robin trova un angolo di blocco perfetto per creare separazione da Bullock poi si stacca e rolla verso il ferro. Zach lo serve bene e tira fuori il primo assist della sera. In questo primo scorcio abbiamo visto il nostro giocare sia off the ball che da portatore secondario con ottimi risultati. Potremmo vederlo molto spesso impegnato in giochi a due con i suoi lunghi, a maggior ragione quando riprenderà fiducia nel fare le giocate per cui lo abbiamo conosciuto.

https://youtu.be/-lNfAdlR0G0

Ancora contro Bullock arriva un bel canestro dalla media, dove finta l’entrata tra il suo marcatore e Drummond poi crea separazione in step-back. Altro dal suo repertorio, una bella entrata verso il ferro dove batte il suo avversario (indovinate chi?) e va chiudere con un up and under evitando anche l’aiuto non troppo convinto di Tolliver. Parte da sinistra, va avanti con quella mano e conclude con la destra. Il suo primo passo lo mette fuori dai guai spesso e, se riuscirà a guadagnarsi credibilità anche come tiratore, potrebbe essere un bel rebus contenerlo. I due liberi li conquista in un’entrata contro Bradley. Dopo una stoppata di Lopez su Tobias Harris, Dunn riceve palla e lo serve. Con spazio davanti, Zach carica a testa bassa contro il ferro, sfruttando un posizionamento di Avery che non chiude la via del ferro. L’ultimo canestro di giornata è ancora contro Bullock: parte a sinistra, il difensore sbaglia il posizionamento dei piedi, crossover e tripla. A livello offensivo i primissimi scampoli della stagione sembrano essere positivi. Il suo linguaggio del corpo sembra essere quello di un giocatore che gioca senza forzare, testando i suoi limiti ma comunque fiducioso nei suoi mezzi. Il suo ritorno è una boccata di aria fresca per un attacco che sta cominciando ad ingranare ma necessita di qualcuno che sappia rompere i giochi e creare valore con giocate personali. Markkanen potrebbe sicuramente giovare del suo apporto. Avere un compagno che può far collassare le difese gli apre ancora più spazi di quanti ne ha oggi. Hoiberg starà sicuramente pensando a qualche gioco che parta da un loro pick n pop, situazione in cui Lauri eccelle. Lopez sarà il giocatore designato ad aprire le autostrade del canestro e costringerà gli avversari a scegliere costantemente se scoprire l’area oppure affrontare un bolide in arrivo 1v1. In passato Zach ha già mostrato lampi di playmaking non indifferenti che possono sicuramente tornare utili pur non essendo certo un creatore di gioco. Difensivamente sarà tutto da scoprire, la sua mobilità laterale sembra non essere particolarmente intaccata ma potremo fare considerazioni più profonde solo a fine RS, quando a scanso di altri incidenti, avrà accumulato abbastanza minuti da poter dare un’idea più precisa. Avere un mastino come Dunn lo aiuterà molto, lasciandogli probabilmente il compito di coprire o il secondo portatore di palla o il lato debole con licenza di attaccare determinate tracce di passaggio. Non è rinomato per essere un difensore dalle grandi letture, anzi, però ha ancora tempo per migliorare. Dopo un inizio catastrofico, i Bulls sono ora al completo e potrebbero essere una squadra estremamente più interessante di ciò che sembrava all’inizio. È ancora presto per dare valutazioni più approfondite ma è evidente che una base per il futuro c’è ed è piuttosto solida.

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LeBron James supera Kareem: i 5 canestri più iconici della carriera del Re

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Nella notte LeBron James ha superato Kareem Abdul-Jabbar diventando così il miglior marcatore di tutti i tempi nella storia dell’NBA. Nella partita persa dai suoi Lakers in casa alla Crypto.com Arena contro gli Oklahoma City Thunder, il Re ha riscritto la storia: con un canestro in fade-away ha raggiunto quota 38.388 punti in carriera, aggiungendone due poco dopo, così da superare l’ex Bucks. Riviviamo insieme i cinque canestri più iconici della sua straordinaria carriera.

I 5 CANESTRI PIÙ ICONICI DI LEBRON JAMES – TOMAHAWK DUNK CONTRO MILWAUKEE

Probabilmente la giocata più conosciuta del Re: il celebre passaggio dal suo compagno di mille avventure Dwayne Wade a inizio partita con i Milwaukee Bucks. Questa giocata ha dato vita ad una delle foto più iconiche della storia del basket e non è un caso che ci sia proprio LeBron a schiacciare in contropiede, mentre Wade esulta già a mani aperte.

I 5 CANESTRI PIÙ ICONICI DI LEBRON JAMES – FADE-AWAY DEL PAREGGIO CONTRO GLI WASHINGTON WIZARDS

Come dimenticare uno dei canestri forse più complicati della sua carriera. Immaginiamo il momento: 117-120 per gli Wizards con 3.4 secondi sul cronometro. I Cleveland Cavaliers di LeBron James non hanno più timeout e devono rischiare la giocata. Sarà Kevin Love a lanciare la palla stile football americano per trovare LBJ che riceve spalle a canestro. Trova il tempo di guardare dove si trova, per poi mettere i piedi dietro la linea dei tre punti e sparare una tripla impossibile in fade-away. Risultato? Canestro con sponda sul tabellone e pareggia la partita (poi vinta 140-135) per forzare i tempi supplementari. Un canestro fuori dall’ordinario, un canestro da Re.

I 5 CANESTRI PIÙ ICONICI DI LEBRON JAMES – SCHIACCIATA CONTRO HOUSTON IN MEMORIA DI KOBE BRYANT

LeBron James, come in generale tutti gli amanti del basket, è sempre stato molto legato alla figura di Kobe Bryant. Dopo la sua morte il 26 gennaio 2020, l’ex Miami Heat si è mostrato tra i più commossi durante le celebrazioni allo Staples Center (ora Crypto.com Arena). Qualche giorno dopo la sua morte, esattamente il 7 febbraio 2020, LeBron ha voluto ricreare una schiacciata che fece lo stesso Kobe ben diciannove anni prima. Il Re ruba palla, parte indisturbato in contropiede e piazza una schiacciata all’indietro sullo stesso parquet, nello stesso canestro di Kobe Bryant. Un tributo apprezzato da tutti i tifosi, una schiacciata che verrà ricordata da tutti con un significato particolare.

I 5 CANESTRI PIÙ ICONICI DI LEBRON JAMES – POSTER SU JASON TERRY

Bisogna dire che LeBron James potrebbe riempire le pareti di casa sua con tutti i poster che ha collezionato in carriera, ma probabilmente il più iconico e “cattivo” è quello contro i Boston Celtics nel 2013. I suoi Miami Heat rubano palla e dopo aver ricevuto da Mario Chalmers, Norris Cole alza per LBJ che arriva a schiacciare sulla testa di Jason Terry. Il giocatore dei Celtics prova a saltare per contrastarlo, ma c’è poco da fare. Dopo aver aggiunto alla sua collezione uno dei poster più conosciuti della storia dell’NBA, James guarda per terra il povero Terry, spazzato via dal suo strapotere fisico. Dominante e fisicamente incontenibile sono due definizioni che probabilmente contraddistinguono il Re.

I 5 CANESTRI PIÙ ICONICI DI LEBRON JAMES – BUZZER BEATER NELLA VITTORIA CONTRO I MAGIC NEL 2009

Si poteva mettere il fade-away di questa notte come ultimo canestro iconico, ma sarebbe troppo scontato. La scelta ricade su uno dei buzzer beater più decisivi della carriera di LBJ. Contro Orlando nel 2009, sul punteggio di 95-93 per i Magic con un 1.0 sul cronometro, la palla arriva al Re. La serie di playoff era partita male, sotto 1-0 dopo la prima sconfitta in casa e ci pensa proprio James a pareggiare momentaneamente la serie (poi persa 2-4). Rimessa per i Cavaliers, palla a LeBron che in “catch and shoot” spara da tre punti e sancisce la vittoria dei suoi Cavs per 96-95. Un buzzer beater da ricordare, il primo della sua carriera, per LBJ, nonostante poi la serie si sia conclusa con una sconfitta alle finali di conference.

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Basket

LeBron James nella storia: è il più grande di tutti i tempi!

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LeBron James

LeBron James entra nella storia dalla porta principale, frantumando uno di quelli che possono essere considerati: “record dei record“. 38.387 punti. Un numero straordinario che racchiude in sè un valore ancora più incredibile. Infatti, questa è la cifra di punti segnati da Kareem Abdul Jabbar nella sua carriera in NBA, lunga 20 anni, giocata a cavallo tra anni ’60, ’70 e ’80 con le maglie di Milwuakee Bucks e Los Angeles Lakers. Il momentaneo secondo in classifica, prima di LeBron James, era Karl Malone, fermo a 36.928. Quasi mille in meno!

LeBron James scrive con il pennarello indebile la cifra 38.390. Una cifra provvissoria, ma per ora storica e unica nel suo genere. È lui il giocatore con più punti messi a referto nella storia dell’NBA!

L’occasione è stata la sfida giocata al Paycom Center contro gli Oklahoma City Thunder, che hanno comunque esultato al termine della sfida, vincendo col il risultato di 133-130. Ma la vittoria passa in secondo piano, in questo momento, dopo il canestro che ha fatto la storia. Un tiro da due punti liberandosi dalla marcatura di Kenrich Williams che permette al King di arrivare a quota 38.388 momentanei, prima dell’ulteriore canestro che vale il 38.390 finale. Il tutto, davanti agli occhi di mister “Gancio cielo“, Kareem!

Ovviamente l’obiettivo ora, è quello di frantumare un’altra barriera: quella dei 40.000!

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Basket

Palacio dal calcio al basket, la nuova vita del ‘Trenza’

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Cambia lo sport ma non l’entusiasmo per Rodrigo Palacio, l’argentino comincia la sua nuova avventura nel mondo del basket. Ritiratosi dal calcio giocato dopo la parentesi al Brescia nello scorso anno in Serie B, il Trenza si è subito cimentato in una nuova avventura all’età di 40 anni.

Palacio è sceso in campo nella partita di basket del Garegnano Milano, in occasione di un torneo amichevole. La società cestistica milanese milita attualmente nel campionato di Serie D. L’argentino ex Inter e Genoa ha giocato contro il Basket Trezzano, mettendo a referto 4 punti.

Dopo aver segnato 101 gol in Serie A in carriera e aver fatto cantare i tifosi con la palla tra i piedi, per Palacio adesso è giunto il momento di rimettersi in gioco con la palla tra le mani.

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Basket

DAZN si allarga: arrivano la Serie C e la Serie A di Basket

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Peluso

Come riportato sui propri canali social, Dazn allarga i propri orizzonti inglobando ElevenSports. Arriveranno la Serie C e la Serie A di Basket.

NOVITÀ SU DAZN

Dazn assorbe e ingloba ElevenSports all’interno della propria piattaforma. Pare che fosse tutto confermato dallo scorso 25 agosto.

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