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La moda di essere giovani

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La moda di essere giovani

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Come diceva Leopoldo Longanesi, noto giornalista, editore, scrittore e aforista tra le altre cose, l’unica grande moda è quella della giovinezza. Il celebre “Leo”, nome con il quale era conosciuto, capì subito quanto essa fosse gradita a tutti quanti ed in grado di far provare simpatia ed ammirazione ad ogni singola persona. Proprio ciò rappresenta il filo conduttore che collega questa particolare quanto intelligente affermazione con il mondo del calcio e dei giovani talenti pronti a far conoscere al mondo intero il loro potenziale. Nicolò Zaniolo sembra essere un esempio calzante. Il classe 99 nato a Massa ha impressionato molti esperti del settore grazie alla sua crescita esponenziale avvenuta negli ultimi tre anni alla corte di Fiorentina, Entella ed Inter con le quali si è fatto conoscere da tutta l’italia calcistica per le sue doti non indifferenti. L’appena diciannovenne inoltre è diventato un cardine della nazionale u19, con la quale ha disputato l’Europeo di categoria arrivando fino in finale contro il Portogallo. Dopo un’ottima annata in neroazzurro è arrivata per lui la grande occasione, ovvero la Serie A, non con una maglia qualsiasi ma bensì con quella della Roma, in cui potrà mettere in mostra tutto il suo valore. L’anno fantastico di Zaniolo però non si è concluso con l’approdo in massima divisione, vista la chiamata in nazionale maggiore del C.T Mancini, che già lo vede pronto per vestire l’azzurro, nonostante le zero presenze in A fino ad ora.
Insomma meglio di così non si poteva iniziare.

Il GIOCATORE

Predestinato. Questa è indubbiamente la prima parola che viene in mente quando si pensa alla giovane carriera di Nicolò Zaniolo, che ripercorrendo le orme di alcuni del passato sta bruciando tutte le tappe raggiungendo traguardi unici ed inaspettati in breve tempo. La chiamata in nazionale rappresenta sicuramente il culmine di questo prospero e ricco cammino, fatto al momento di tantissime soddisfazioni e di poche delusioni se non nessuna. Tutto ciò ovviamente non è frutto del caso, anche se non bisogna mai omettere la fortuna che come si sa recita sempre un ruolo importante, viste le qualità del calciatore, le quali lo rendono al momento uno dei prospetti più interessanti del nostro paese.

Zaniolo nasce e si perfeziona come centrocampista centrale con caratteristiche anche da trequartista sopratutto nella sua esperienza interista , durante la quale migliora anche dal punto di vista mentale. Qui riesce a mettersi in mostra definitivamente grazie a uno dei suoi punti di forza maggiori: la duttilità. Quest’ultima gli permette di poter svariare in campo e all’occorrenza di ricoprire i ruoli di mediano, interno o anche mezz’ala, dando più alternative nella zona centrale del campo ai suoi allenatori. Inoltre la sua prestanza fisica gli permette di avere spesso la meglio nei confronti aerei e di guadagnare numerosi possessi per la sua squadra. Il tutto viene condito da una perfetta capacità di inserimento, testimoniata dai dieci gol messi a segno nella passata stagione, che lo rendono anche un potenziale pericolo per le difese.
Di certo però nessuno è perfetto e neanche il giovane Zaniolo, che difetta ancora nella visione di gioco e nella capacità di gestire e smistare palloni, problemi non da poco per uno che riveste un ruolo così importante all’interno di una squadra.

Nel suo anno neroazzuro i paragoni non si sono sprecati, ma addirittura è stato comparato a Dejan Stankovic, eroe ed idolo del Triplete, visto il fiuto per il gol e il perfetto tempismo negli inserimenti, nonostante il serbo disponesse sicuramente di una tecnica maggiore, abbinata ad una conoscenza del gioco di gran lunga superiore. D’altro canto il giovane Zaniolo ha un’intera carriera davanti a sé per affinare la sua tecnica ed il suo modo di giocare così da diventare, anche in breve tempo, uno dei calciatori più completi ed ambiti del nostro campionato nonché una colonna della nostra nazionale.

CONTROPARTITA TECNICA O ACQUISTO VOLUTO?

La domanda che molti si stanno ponendo in questi giorni è esattamente questa. Difatti il giovane centrocampista è sbarcato a Roma nel grande affare che ha portato Nainggolan all’Inter per 24 milioni più i cartellini di Santon e per l’appunto di Zaniolo, facendo pensare al fatto di essere una delle pedine di scambio neroazzure per arrivare al belga e per sistemare alcune questioni legate al fair play finanziario.

Nonostante ciò comunque Monchi ha sempre espresso parole al miele per il giovane talentino italiano, che nell’ultima stagione ha indubbiamente fatto capire di essere pronto a compiere il grande salto nei palcoscenici più importanti. Zaniolo al momento rappresenta una vera e propria scommessa per i giallorossi, che se dovesse andare in porto garantirebbe alla squadra capitolina un giocatore determinante, con qualità fisiche e tecniche. D’altro canto anche l’Inter ha rinunciato a malincuore al giovane calciatore, di cui avrebbe potuto aver necessità nei prossimi anni, dopo averlo cresciuto e visto migliorare in casa.

Ad oggi Di Francesco si ritrova con un centrocampista molto prolifico, dalla grande fisicità in grado di fare la differenza a partita in corso, a cui l’allenatore romanista ha promesso dalle 4 alle 5 presenze stagionali che potrebbero aumentare vista la recente partenza di Strootman; segnale inequivocabile di come la società voglia puntare anche sugli acquisti fatti in chiave futura come Zaniolo e Coric, vista in particolar modo la grande capacità di lavoro di Di Francesco con le giovani promesse.
Sicuramente la curiosità e l’interesse nei suoi confronti stanno salendo a dismisura sopratutto nella tifoseria giallorossa, pronta a gustarsi l’affermazione di un calciatore che sembra dal futuro già assicurato.

ONORE NAZIONALE

Da sempre l’ambizione massima di ogni calciatore è quella di rappresentare la propria nazione in campo, vestendo i suoi colori. “Un sogno diventato realtà”. Così, via social, Zaniolo ha voluto esprimere la sua felicità per la convocazione in azzurro, che ha significato molto per lui viste comunque le pochissime presenze del toscano tra i professionisti, ovvero appena sette.
La chiamata ha sicuramente provocato molte sorprese a tutti i calciofili, a cui il giocatore non sembra ancora pronto per scendere in campo con la maglietta della nazionale. Nonostante ciò Mancini non ha voluto sentire ragioni, dimostrando ancora una volta come il fulcro del suo progetto cintinuino ad essere i giovani, ai quali non bisogna risparmiare la possibilità e l’onore di vestire la divisa azzurra.

D’altro canto comunque lo stesso commissario tecnico ha affermato come le convocazioni siano frutto di un’analisi dettagliata e meticolosa, ma in parte anche limitata, visto il problema denunciato dallo stesso Mancini dei molti italiani non titolari nel nostro campionato. Tutto ciò ovviamente non sta a sminuire la chiamata di Zaniolo, fortemente voluto dal tecnico azzurro, rimasto molto impressionato dall’Europeo disputato quest’estate con gli u19. Inoltre se il giovane dovesse esordire nei due match validi per la Natoons League contro Polonia e Portogallo, sarebbe il quarto di sempre a debuttare in azzurro senza nemmeno una presenza in Serie A, dopo Costantino, Maccarone e Verratti, giocatore con il quale è spesso paragonato per le carriere simili.
Infine non si può negare comunque la bellezza di vedere nuovi e giovani volti nella nostra nazionale, come anche Biraghi e Lazzari, pronti a dare tutto il loro contributo per fare in modo di rialzarsi in fretta dalla debacle mondiale, e il progetto di Mancini mira proprio in questa direzione.

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Calcio Internazionale

Ten Hag enigmatico sul futuro di Greenwood: “Non spetta a me decidere il suo ritorno”

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Greenwood

Mason Greenwood è un giocatore del Manchester United, ma da molto tempo non gioca: vicende extracalcistiche lo hanno tenuto fuori dal campo. Il classe 2001, per quello che aveva fatto vedere sul terreno verde, era un profilo davvero interessante. Questo lo sa anche l’attuale tecnico dei Red Devils, Ten Hag, che dice: “Greenwood ha dimostrato in passato di essere in grado di segnare gol, ma non spetta a me decidere se tornare”.

 

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Calcio Internazionale

Ryan Mason difende il presidente del Tottenham Levy: “È stato deluso da alcune persone”

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Ryan Mason, attuale traghettatore in panchina di un Tottenham sempre più alla deriva, ha di recente difeso il proprietario del club, Daniel Levy, da qualche anno criticato per gli insuccessi del club. Mason ha così parlato nel post partita della gara persa in casa contro il Brentford del 20 maggio.

A LUI DISPIACE –A Levy dispiace. Dispiace a tutti coloro che vivono la realtà Tottenham che vogliono un club vittorioso. Ha speso molti soldi ed è probabilmente è stato deluso da alcune figure all’interno del club ma questo è il calcio. Fortunatamente però possiamo invertire la rotta e portare la situazione dalla nostra con il tempo”.

CLASSIFICA FALSA –Certamente la posizione in classifica è falsa ed è dipesa anche dai vari incastri di partite. Sono stato chiaro nello spogliatoio e mi sono assicurato che ogni calciatore capisse per cosa stesse lottando: per il club. Nel caso non fossi stato chiaro ho detto loro di dichiararsi indisponibili per la gara contro il Leeds (giocata oggi e vinta per 4-1 ndr)”.

 

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Flash News

Barella suona la carica: “Ad Istanbul niente da perdere, sarà bellissimo”

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A ridosso del triplice fischio a San Siro, Nicolò Barella si è presentato ai microfoni di Sky rilasciando importanti dichiarazioni dopo il 3-2 contro l’Atalanta.

Ecco l’estratto dei suoi passaggi più importanti:

L’APPROCCIO DI QUESTA SERA?“Ce lo siamo detti negli spogliatoi, avevamo un avversario difficilissimo da affrontare dopo così pochi giorni di riposo, e ci siamo detti di mettere la partita subito nel binario giusto e l’abbiamo fatto”.

SULLA STAGIONE AGLI SGOCCIOLI – “È stata una stagione strana, in Italia abbiamo tralasciato qualcosa, anche in partite dove non abbiamo avuto un approccio giusto ma alla fine siamo stati bravi a tenerci il posto in Champions ed ora ci sarà una partita troppo bella ed importante dopo la fine del campionato”.

IL MOMENTO“Sicuramente nell’ultimo periodo abbiamo trovato equilibrio e forma fisica, anche di giocatori che prima erano mancati. Anche io mi sento molto meglio, e cerchiamo di arrivare al meglio all’appuntamento di Istanbul per cercare di godercelo perché sarà straordinario”.

LA SFIDA CON IL MANCHESTER CITY“Anche noi in Coppa Italia dovevamo essere favoriti, ma poi la Fiorentina ci ha messo in difficoltà segnando subito. Sarà una partita secca col City, non abbiamo nulla da chiedere di più. Entreremo in campo dando tutto quello che abbiamo”.

 

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Serie A Back To The Future: giornata 37

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Penultimo appuntamento con Serie A Back To The Future, che questa settimana vede tante partite decisive per le sorti delle squadre in campo, con risultati, in alcune circostanze, inaspettati.

SAMPDORIA-SASSUOLO 2-1 30/05/2012

A inizio maggio una delle saghe più demenziali dei primi anni 2000 vede la sua conclusione con “American Pie: Ancora Insieme”, che conclude le vicende degli amici californiani.
A fine mese iniziano i Play Off della Serie B 2011/12, con la Sampdoria che ospita il Sassuolo al Ferraris.
Dopo un avvio equilibrato, i neroverdi (giunti al terzo posto nella Regular Season) ottengono un calcio di rigore.
Dal dischetto Sansone si fa ipnotizzare da Angelo Da Costa, che mette in angolo.
Un paio di minuti dopo, però, proprio da corner il Sassuolo passa con Missiroli, che svetta di testa e riesce a mettere in rete, con la complicità di Pozzi, appostato sul palo.
Il gol subito potrebbe essere una mazzata brutale per i sogni di promozione della Samp, che però reagisce e pareggia nel recupero del primo tempo, con Eder che sfrutta un brutto errore di Piccioni, che di fatto toglie il pallone dalla disponibilità di Pomini in uscita, e insacca l’1-1.
Ad inizio ripresa i blucerchiati completano la rimonta, con Eder, questa volta in versione assistman, che mette in mezzo un pallone teso perfetto per Nicola Pozzi, che firma il definitivo 2-1.

SALERNITANA-UDINESE 1-1 23/09/1990

Il 20 settembre esce nelle sale italiane “Quei Bravi Ragazzi”, uno dei capisaldi della filmografia di Martin Scorsese.
Nella Serie B 1990/91, l’Udinese è chiamato a partire forte, visti i cinque punti di penalizzazione che gravano sulle spalle dei bianconeri.
Alla terza giornata, i friulani sono ancora a -4, con la delicata trasferta di Salerno in programma.
I padroni di casa partono forte, sbloccando il punteggio con Martini dopo appena sette minuti.
La Salernitana controlla il match, nonostante i continui attacchi dell’Udinese, che riesce a capitalizzare al 64’ con Nestor Sensini, per un pareggio che accontenta a metà le due squadre.

SPEZIA-TORINO 1-0 06/11/2021

Il 22 ottobre esce nelle sale “Dune” il kolossal di Denis Villeneuve destinato ad essere l’inizio della saga fantascientifica derivata dal famoso romanzo di Frank Herbert.
Nella Serie A 2021/22 lo Spezia, dopo il primo anno in massima serie, parte a spron battuto, trovando punti importanti per la salvezza.
La vittoria casalinga della dodicesima giornata arriva contro il Torino, grazie ad un super gol firmato da Jacopo Sala ad inizio ripresa.

FIORENTINA-ROMA 1-0 11/12/1994

Ci lascia il 6 dicembre Gian Maria Volonté, uno dei più grandi attori italiani di sempre, stroncato da un infarto durante le riprese di “Lo sguardo di Ulisse”.
Nella Serie A 1994/95 che ormai guarda al Natale, Fiorentina e Roma si sfidano in un match che più riservare emozioni.
La partita, però, è bloccata e le due difese diventano protagoniste, chiudendo ogni sortita offensiva con efficacia.
A decidere l’incontro ci pensa un calcio piazzato di Rui Costa al 73’, con il pallone che entra dopo una serie di tocchi, l’ultimo dei quali sembra essere di Amedeo Carboni che firma il più classico degli autogol.

INTER-ATALANTA 2-0 23/02/1997

Esce ad inizio estate “Con Air”, film action con un grande Nicolas Cage e un agghiacciante Steve Buscemi.
La Serie A 1996/97 a febbraio entra nel vivo e mette in scena un Inter-Atalanta che promette spettacolo. I bergamaschi arrivano da 10 gare senza sconfitta e mettono paura ai padroni di casa, con un primo tempo ottimo.
Nella ripresa, però, i valori vengono fuori è un lancio lungo di Winter viene calamitato in area da Youri Djorkaeff, che si inventa un gran gol per l’1-0.
La reazione dell’Atalanta è timida e l’Inter amministra senza troppi affanni, fino al raddoppio firmato Zamorano nel recupero su punizione di Ganz.

HELLAS VERONA-EMPOLI 1-0 03/01/1988

“Good Morning, Vietnam”, questa è la frase con cui nel gennaio del 1988 Robin Williams tiene compagnia ai soldati americani.
Nella Serie A 1987/88 l’Empoli, penalizzato di 5 punti ad inizio stagione, tenta la rimonta salvezza, ma fatica tremendamente a confermare quanto di buono fatto nell’annata precedente.
La partita del Bentegodi contro l’HellasVerona, ormai lontano dai fasti Scudetto, ma sempre avversario ostico, viene decisa da un colpo di testa di Elkjaer al 73’, su punizione battuta da Verza.

BOLOGNA-NAPOLI 1-1 07/05/1989

Il 7 aprile esce “Il mio piede sinistro”, film che consacra Daniel Day-Lewis come uno dei più grandi interpreti della sua generazione.
La Serie A 1988/89 vede il ritorno del Bologna, guidato da Gigi Maifredi, che inizia a costituire la sua avventura nella massima serie.
La partita casalinga contro il Napoli arriva verso la fine della stagione, con la salvezza ancora da conquistare.
I partenopei, senza Maradona, fanno comunque paura, ma sono i rossoblu a sbloccare l’incontro al 22’ con Lorenzo su assist di Poli.
Il vantaggio bolognese dura appena 3 minuti, quanto basta a De Napoli per pescare Careca, con il brasiliano delicato a mettere in rete il pareggio.
Il punteggio non cambia più e il punto fa bene al Bologna in vista del rush finale.

MONZA-LECCE 1-1 16/06/1985

L’estate del 1985 vede il ritorno al cinema della Disney, con “Taron e la Pentola Magica”, uno dei più cupi Classici che, col tempo, è diventato un cult.
Nell’ultima giornata della Serie B 1984/85 il Lecce cerca un punto per l’aritmetica promozione in Serie A, contro un Monza che si trova tranquillo a centro classifica.
La partita si decide in poco meno di venti minuti, con i giallorossi che passano con Di Chiara al quarto d’ora e Saini che pareggia due minuti più tardi per i brianzoli.
Il pareggio, come annunciato, regala il salto di categoria al Lecce, che torna in massima serie.

LAZIO-CREMONESE 2-1 19/11/1995

Il 24 novembre arriva in Italia “Pocahontas”, 33’ Classico Disney, che riceve valutazioni contrastanti, soprattutto per la sua storia molto matura rispetto al canone disneyano.
La Serie A 1995/96 per la Lazio rappresenta la prima stagione di alto livello dopo anni difficili, con il terzo posto finale che certifica l’inizio dell’epopea biancoceleste di fine millennio.
La partita contro la Cremonese, che a fine stagione retrocederà, mostra tutti i pregi della squadra di Zeman.
Alla mezz’ora Winter mette dentro da due passi dopo un palo colpito di testa da Rambaudi.
La Lazio, in pieno stile zemaniano, attacca senza sosta, ma raddoppia solamente al 65’, quando Casiraghi si fa trovare pronto su un cross di Negro.
Al 72’ la Cremonese tenta di riaprire la partita con un calcio di rigore di Maspero, ma il risultato non cambia più.

JUVENTUS-MILAN 3-1 21/11/1999

Il 29 ottobre esce nelle sale italiane “Fight Club”, successo clamoroso di David Fincher con numerose scene cult entrate nell’immaginario pop.
La Serie A 1999/00 rappresenta uno dei punti più alti del nostro calcio, con una serie di campioni fenomenali per un campionato avvincente fino all’ultima giornata.
A novembre la Juventus, partita fortissimo, riceve il Milan, che sta cercando la quadra dopo un avvio difficile.
Al 21’ sono proprio i rossoneri a sbloccare l’incontro, con Sala che si fa trovare pronto di testa su cross di Weah, con la sfera che colpisce Zidane prima di entrare in rete.
Il vantaggio ospite dura, però, appena due minuti, perché una punizione di Del Piero viene girata splendidamente in rete di testa, all’altezza del primo palo, da Antonio Conte.
Dopo questo rapido botta e risposta, il primo tempo scivola via, con la Juventus che riparte nella ripresa con un altro piglio.
Al 51’ è Inzaghi a siglare il gol del 2-1, con un bel sinistro in diagonale su invito di Del Piero.
A chiudere i giochi ci pensa Kovacevic al 94’ su cross dalla trequarti di Tacchinardi.

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